venerdì 24 giugno 2016

MSGC - Non riconfermato l'ex Assessore all'Ambiente seppur rieletto.

Si sono capacitati anche i membri del nuovo Consiglio Comunale che non hanno rinnovato la delega all'Ambiente all'ex Assessore all'Ambiente seppur rieletto nelle fila della maggioranza.
Fare Verde vuole partire con il piede giusto e CHIEDE al nuovo Assessore all'Ambiente come vorrà risanare il territorio con la triste eredità ricevuta dal suo predecessore.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano non pensa minimamente di dare spazio alle attese perchè il nuovo Assessore è un profondo conoscitore del territorio e quindi vuole riassumere in brevi linee le criticità Ambientali presenti come   non pretende di risolverle tutte anche perchè per risanare il territorio il tempo stimato è superiore ai 20 anni. Dunque le cose stanno in questa maniera a Monte San Giovanni Campano:
 Durante i cinque anni passati è stato detto NO alla costituzione del Parco dei Monti Ernici;  sono state tagliate quasi tutte le piante secolari e quelle rimaste sono state capitozzate; il Comune ha  provato per ben 3 volte a tagliare la Pineta della Bagnara; il territorio è diventato una groviera di frane disastrose;  è stata ricevuta una Condanna dalla Corte di Giustizia Europea per la discarica di Monte Castellone; i depuratori delle acque reflue urbane sono risultati TUTTI malfunzionanti e/o senza autorizzazione allo scarico e già contravvenzionati; è stata ricordatas  l'infrazione Europea per le acque reflue che vede il nostro Comune citato nominalmente;   l'acqua potabile è centellinata e distribuita con modelli degni della fantasia più sfrenata;  è stato rovinato il terreno di un'azienda agricola dalle acque reflue del depuratore a Pantanelle; Il fiume Liri ha iniziato l'erosione dei terreni agricoli;  è stato chiuso un centro abusivo di smistamento rifiuti a Colle Pupazzo;  la raccolta differenziata non ha raggiunto gli obiettivi previsti dalla legge;  l'isola ecologica non è stata costruita;  la raccolta diffrenziata funziona a due velocità;  tutte le sogenti superficiali di acqua  sono state considerate NON potabili senza il riscontro degli esami di certezza;  le mura poligonali sono franate; alcune stradine rurali sono state cementificate senza ragione;  non è stata realizzata alcuna opera di prevenzione all'abbandono dei rifiuti;  il torrente Amaseno è diventato oggetto di una indagine della Magistratura Frusinate;  l'impianto di illuminazione pubblica ha abbondonato il progetto di risparmio energetico ed infatti la pubblica illuminazione risulta mista;  alcune  scuole presentano ancora caldaie che vanno a gasolio per riscaldamento;  la spesa pubblica per la raccolta, lo spazzamento delle strade , delle piazze e il conferimento dei rifiuti è rimasta invariata nonostante i maggiori introiti provenienti dalla vendita delle materie prime seconde ottenuti. dal loro riciclo;  non è stato emanato il regolamento per la raccolta differenziata.Tanto premesso Fare Verde CHIEDE che almeno tre punti di questo "papiello" vengano risolti durante il primo anno del nuovo Assessore nell'interesse supremo del territorio,nel rispetto delle Leggi dello Stato e della Regione Lazio,  dell'Ambiente e della Biodiversità. Comunque andrà Fare Verde continuerà nella sua opera di vigilanza per vecchie e nuove criticità applicando alla lettera l'Art. 3 del suo Statuto Nazionale che prevede anche denunce ed esposti.

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