lunedì 16 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - I cani vaganti e la matematica sono opinioni costosissime -

Fare Verde Onlus - Gruppo di Monte San Giovanni Campano - presentò una istanza al Comune di Monte San Giovanni Campano con la quale propose di discutere in Consiglio Comunale l'adozione incentivata dei cani detenuti nei canili convenzionati .


Manco a dirlo e forse perchè i cani sono considerati esseri impuri non è arrivata mai nessuna risposta. Questa Associazione già si immagina la missiva presa con le pinzette  e messa nell'indifferenziata per l'evidente peccato  commesso in difesa  di  esseri considerati impuri.
Eppure la proposta di Fare Verde Onlus  è efficiente, efficace ed economica tanto è vero che  altri Comuni la stanno attuando.
Il punto presentato da discutere in Consiglio Comunale è il seguente: Dare in adozione incentivata un cane detenuto nel canile  a quelle famiglie che lo richiedono  con apposito bando Comunale decurtando ben 3000 euro dalla TARI (immondizia) in uno spazio temporale da concordare tra Comune e Contribuente o meglio ancora decurtare i 3000 euro anche dai servizi proposti dal Comune come ad esempio dall'acquisto dei loculi, dal pagamento della luce perpetua, dai buoni pasto delle mense scolastiche, dai trasporti pubblici, dagli oneri di edificabilità ecc ecc.
Questa modalità studiata da Fare Verde oltre ad essere CIVILE , rispettosa delle Biodiversità è perfettamente in linea con la Legge della Regione Lazio sul randagismo. E' la Legge stessa che garantisce tramite le Associazioni che tutelano gli animali, la ASL e la Polizia Locale il rispetto dei dettami dell'adozione tramite l'iscrizione all'anagrafe canina della Regione Lazio con gli obblighi che ne conseguono.


Infine il risparmio per il Comune che attualmente spende 4 euro a cane + IVA che moltiplicati per la vita media di un cane nel luogo di detenzione calcolata in 8 anni fanno esattamente €14249,oo IVA inclusa. Quindi decurtando alla somma di 14249 l'incentivo alle famiglie di € 3000,oo il risparmio per il Comune potrebbe essere  esattamente di €11249,oo. Troppo complicato il calcolo? Fare Verde crede proprio di si per chi è abituato solo a prendere dalle famiglie e mai a dare. Quindi l'amministrazione Comunale preferisce spendere 14.249,oo per ogni cane detenuto e non decurtare 3000 euro di incentivo alle famiglie. Purtroppo sono sempre i numeri che vanno di traverso alla brava gente e mai ai politici che considerano la matematica una scienza indegna proposta da strani ed estroversi personaggi della storia con i capelli lunghi...


giovedì 12 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - Lo spazio ludico a Colli -

Colli fa eccezione in tutti i sensi perchè non ha un giardino pubblico ma uno spazio ludico destinato ai bambini con tanto di entrata per i NON normodotati come è presente un tappeto gommoso ma poi cade nell'oblio con giochi ad uso esclusivo per i bimbi normodotati.
Si tratta di un piano della piazza attrezzato con uno scivolo e due altalene. Altri giochi a molla sono andati distrutti.
La prima criticità è rappresentata dai giochi non adatti ai bambini non normodotati.


La seconda criticità è data dalla chiusura dell'entrata per i diversamente abili attuata dalle comodità del cantiere eterno della scuola che tanto per gradire ha chiuso l'entrata dedicata ai diversamente abili.


La terza criticità è rappresentata dal vano sottoscale aperto che ha una sufficiente quantità di immondizia
La Quarta criticità è palese per l'assenza dei contenitori per i rifiuti e quelli che ci sono (in ghisa) sono pericolosi perchè rotti o aperti

Per i motivi elencati per Fare Verde lo spazio ludico ha bisogno di adeguamenti e per il momento lo ritiene BOCCIATO.

 Si suggerisce inoltre di munire lo spazio ludico con i contenitori per la raccolta differenziata tanto per inculcare il concetto di Eco Cittadinanza anche ai più piccoli.

Monte San Giovanni Campano - Il giardino pubblico della frazione Anitrella

Lo spazio verde dedicato al tempo libero in località Anitrella è abbastanza ampio e il fondo è a prato. Ha due entrate per i diversamente abili ed è dotato di pubblica illuminazione. Non è particolarmente  pericoloso per i bambini perchè non c'è nessuna strada rotabile attigua ma la valutazione è guastata dalle criticità presenti.
Prima criticità: I giochi non sono adatti per i bambini NON normodotati mentre il parco giochi deve essere per tutti.
Seconda criticità: Presenta i giochi rotti e il tetto del "castello" è pericolante.




Terza criticità: La pista circolare in cemento presente al centro dello spazio verde presenta tre buche vistose.


Neppure a pensarlo che ci possa essere il WiFi gratuito perchè forse è considerata una diavoleria che è meglio non evocare.
Nel complesso ha bisogno di adeguamento e fino a quando non sarà adeguato verrà considerato BOCCIATO.

 Presenti i contenitori per la raccolta dei rifiuti indifferenziati mentre sarebbe auspicabile la presenza di contenitori per la differenziata ma forse è chiedere troppo ad un Comune che manca di regolamento.

Monte San Giovanni Campano - Odissea nello Spazio nella Contrada Dormitorio di Colle Pupazzo -

L'area Verde di Colle Pupazzo è un manufatto  in calcestruzzo  a forma di pseudo anfiteatro Greco recintato da una rete metallica usata per i pollai. Separato dalla campagna attigua da un muro di sostegno alto svariati metri, senza nessuna continuità come se si trovasse in quartiere periferico di una grande città. Non ha neppure la più vaga somiglianza ad un'area verde e neppure ad una piazza. Esempio tipico di spreco per l'assenza di bagni pubblici , giochi per bambini , di una semplice fontana e di qualsiasi altra comodità.

Area Verde di Colle pupazzo in rosso

Non ci vengano a dire che è ancora in costruzione perchè l'Area Verde è stata già usata per i festeggiamenti che ci sono stati nella contrada.
Il monoblocco di calcestruzzo dispone di gradini che fungono da seduta e null'altro è presente in quella desolazione.
Più che un'area verde è un'area grigio topo dove nessuna forma di vita potrà mai attecchire visto che la costruzione è al 100% in cemento a vista.
Come luogo di socializzazione è un tantino strano perchè è rivolto come negli Agorà ad un pubblico adulto che non si deve confrontare ma che deve ascoltare o giudicare quanto gli viene suggerito dallo spazio antistante la gradinata.
Fare Verde vorrebbe incontrare il progettista per capire che senso ha un'opera del genere in quel contesto di Contrada sottoposta a continua emarginazione sociale e a sfregio Istituzionale in quanto considerata da sempre Contrada Dormitorio senza  strutture pubbliche (eccezion fatta per la pseudo strada)  o privata aperta al pubblico (Unica contrada priva persino del bar). Di fatto proprio l'area verde che avrebbe potuto rappresentare il luogo di socializzazione è stata realizzata in fretta e furia senza tener in nessun conto che la popolazione avrebbe avuto bisogno di spazi coperti e scoperti   polifunzionali. Certo è che non ci vuole la laurea in Architettura per capire quello che è stato appena scritto perchè basta il buonsenso. Fare Verde BOCCIA senza appello l'Area Verde di Colle Pupazzo perchè non ha nessun requisito che possa neppure lontanamente far pensare ad uno spazio verde.


Fare Verde ne consiglia la demolizione come consiglia ai Cittadini di Colle Pupazzo di uscire dallo stato di ipnosi in cui si trovano e di protestare per lo sfregio perpetuo ricevuto con quel MONOLITE in calcestruzzo recintato a mò di POLLAIO.

mercoledì 11 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - Il giardino pubblico del Capoluogo pieno di baracche -


Giardino Pubblico del Capoluogo - Il luogo preparato come giardino pubblico nel Capoluogo è sito in Viale S. Tommaso d'Aquino e non si riesce a comprendere se è stato studiato in funzione di una futura popolazione aliena che dovrà invadere la terra oppure per strani esseri che hanno convissuto negli incubi del progettista.
 
 
 
 
 Riporta in basso una parete che commemora l'invasore Carlo VIII , re dei francesi che distrusse la città. Uno spazio circolare che è posto immediatamente sopra a quella specie di sepolcro con al centro una pianta di ulivo e piccole aiuole forniscono poi nell'immaginario delle persone lo spazio utile per socializzare e quello ludico per i bambini. Lo spazio a prato si allunga verso le mura civiche ed è parallelo alla scuola sottostante non è fruibile sia per la mancanza di manutenzione, che per l'occupazione da parte di terzi come le famose baracche che ci sono attualmente.
 
 
 
 
 Non si può parlare neppure di criticità perchè potrebbe essere un complimento per quell'area che è un luogo adatto solo per i nostalgici di Carlo VIII. Fare Verde consiglia di evitare in modo accurato di andare in quel luogo perchè privo di acqua, bagni e giochi e soprattutto non adatto ai diversamente abili e a bambini non normodotati. La via di accesso ripida, priva di marciapiede e gli alberi snaturati dalle continue capitozzature contribuiscono allo squallore del luogo. Il giardinetto pubblico del Capoluogo è BOCCIATO senza appello e dichiarato luogo diseducativo per i bambini tanto è vero che da qualche tempo la situazione è stata compresa anche dal Comune che consapevole della mancanza di presenze ne ha concesso l'uso per le baracche del cantiere edile attiguo. Per finire all'entrata di quello che dovrebbe essere il giardino pubblico (nell'immaginario del progettista) campeggia un enorme contenitore di colore blu distaccato dalle altre baracche che molto probabilmente serve per le galline ovaiole e per le indispensabili uova fresche destinate a sostenere gli operai del vicino cantiere edile.
 
Un "caglienaro" simile al contenitore blu.
 
 
 Il "bello" è che questo incubo a 3D chiamato giardino pubblico è attaccato alle mura civiche e situato proprio sotto la torre pentagonale dove per i comuni mortali è proibito anche il semplice posizionamento di un camper (con targa) o di un piccolo prefabbricato per riporre gli attrezzi sugli spazi verdi privati. E' evidente quindi che per gli amici la legge si interpreta largamente e allo stesso tempo non è concesso a nessuno porre in evidenza la discrepanza. Fare Verde ricorda al Comune che un giardino pubblico NON è destinato ad essere una piazzola per le baracche di una azienda edile ma è destinato alla vita sociale di relazione e precisa che i soldi pubblici per realizzarlo non li ha tirati fuori l'azienda edile.

lunedì 9 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - I bambini non debbono scontare la negligenza dei grandi - Giardino Pubblico a Porrino -

Fare Verde Onlus - Gruppo di Monte San Giovanni Campano - inizia la sua indagine Ambientale sui parchi gioco presenti sul territorio Comunale valutandone la fruibilità con una vera pagella.
Il giorno 9.3.205 Fare Verde mette sotto osservazione il giardinetto Pubblico sito nella frazione Porrino meglio conosciuto dalla popolazione come Parco Barbaroscia.
Giardino Pubblico a Porrino con attiguo depuratore per le fogne.


E' un'area verde attrezzata dotata di giochi per bambini e prato con alberi all'interno adiacente a via Pantano.
La prima criticità si è presentata alla ribalta della cronaca quando a causa del vento un albero è caduto sui giochi colpendo in pieno l'altalena e questo per Fare Verde è un fatto  gravissimo in quanto il raggio d'azione di caduta degli alberi per una questione di buonsenso e sicurezza dei bambini dovrebbe ricadere fuori dalla portata dei giochi.


La seconda grave criticità che si evidenzia al semplice sguardo è la presenza a meno di 20 metri del depuratore delle acque nere con la precisazione che il depuratore spesso va in blocco emanando un fetore insopportabile.
La terza criticità che ricade nelle responsabilità dell'ex sindaco appunto di Porrino che realizzò il parco giochi è sotto gli occhi di tutti.
Il parco giochi è attraversato dalla linea elettrica aerea dell'ENEL quando questa evenienza è proibita dalla legge ricordata dall'ARPA Lazio nel rapporto CEM che comprende anche RISANAMENTO DEGLI ELETTRODOTTI con articolo specifico della legge : "Sono realizzati con percorso interrato i nuovi elettrodotti che hanno una distanza inferiore a cinquanta metri da ospedali, case di cura e di riposo, luoghi di detenzione e pena, edifici adibiti al culto, scuole, asili nido, impianti sportivi, oratori, orfanotrofi e strutture similari, ivi comprese le relative pertinenze, che ospitano soggetti minorenni, i vecchi elettrodotti non conformi alla normativa vigente dovranno essere risanati, i gestori a tal fine presentano un piano alla Provincia."
La quarta criticità è rappresentata dalla mancanza di una idonea recinzione in quanto il giardinetto pubblico  non si trova  trova in una AREA 30 e sulle due strade che lo delimitano non c'è una idonea segnalazione stradale di preavviso o almeno la scritta " A passo d'uomo".

Giardino pubblico di Porrino attraversato dall'elettrodotto ENEL

La quinta criticità è rappresentata dall'assenza di bagni pubblici e di un idoneo impianto di erogazione dell'acqua pubblica.
La sesta criticità è rappresentata dai giochi stessi che sono destinati esclusivamente ai bambini normodotati e nel 2015 questa realtà è inquietante visti i pregressi dell'Ente Comune in questo ambito.



Il Parco giochi DEVE essere per tutti.
La settima criticità è palese perchè il Parco Giochi di Porrino è diseducativo e di fatto crea emarginazione sociale nei confronti dei diversamente abili come è assente qualsiasi tipo di regolamento e avviso. Assenti infine cartelli sulle piante che indicano la specificità botanica.
Per FARE VERDE ONLUS - GRUPPO DI MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO il giardinetto pubblico è bocciato e per renderlo fruibile ha bisogno di lavori di adeguamento a dir poco straordinari.


I bambini non debbono pagare la negligenza dei grandi in quanto qualsiasi parco giochi deve essere un luogo sicuro. Non ci possono essere pericoli presenti come è per il parco giochi di Porrino e soprattutto i bambini debbono respirare aria di ottima qualità come NON debbono essere esposti alle onde elettromagnetiche provenienti dall'elettrodotto.
Fare Verde presenterà la relazione al Comune e quando terminerà il suo giro dei giardini pubblici avrà cura di inviarla alla Regione Lazio e alla Provincia di Frosinone per le loro competenze come appare sin da ora ovvio che verrà inviata alla STAMPA.

domenica 1 marzo 2015

A Monte San Giovanni Campano le attività produttive ambulanti sono dispensate dalla raccolta differenziata?

Fare Verde Onlus - Gruppo Locale trova l'ennesima sperequazione finanche tra le attività produttive fisse e ambulanti nei riguardi della raccolta differenziata.
Premesso che il Comune non ha redatto il regolamento ma ha emesso una guida alla raccolta differenziata c'è di sostanziale che la guida ha un valore di indicazione mentre il regolamento ha valore di legge.
In Italiano la parola guida riguarda molte cose ma nel caso della differenziata interessa il seguente concetto:
"Chi o ciò che indica la via da percorrere reale o in senso figurato." La guida quindi la può emettere chiunque.
Il regolamento invece viene emesso dal Comune perchè lo prevede la Legge n.131 del 2003 al comma 3
Art. 4.
(Attuazione dell’articolo 114, secondo comma, e dell’articolo 117, sesto comma, della Costituzione in materia di potestà normativa degli enti locali)
    1. I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno potestà normativa secondo i princìpi fissati dalla Costituzione. La potestà normativa consiste nella potestà statutaria e in quella regolamentare.
    2. Lo statuto, in armonia con la Costituzione e con i princìpi generali in materia di organizzazione pubblica, nel rispetto di quanto stabilito dalla legge statale in attuazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera p), della Costituzione, stabilisce i princìpi di organizzazione e funzionamento dell’ente, le forme di controllo, anche sostitutivo, nonché le garanzie delle minoranze e le forme di partecipazione popolare.
    3. L’organizzazione degli enti locali è disciplinata dai regolamenti nel rispetto delle norme statutarie.
    4. La disciplina dell’organizzazione, dello svolgimento e della gestione delle funzioni dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane è riservata alla potestà regolamentare dell’ente locale, nell’ambito della legislazione dello Stato o della Regione, che ne assicura i requisiti minimi di uniformità, secondo le rispettive competenze, conformemente a quanto previsto dagli articoli 114, 117, sesto comma, e 118 della Costituzione.
    5. Il potere normativo è esercitato anche dalle unioni di Comuni, dalle Comunità montane e isolane.
    6. Fino all’adozione dei regolamenti degli enti locali, si applicano le vigenti norme statali e regionali, fermo restando quanto previsto dal presente articolo. 



Quindi non si trasgredisce una "GUIDA" che è una semplice indicazione mentre si trasgredisce il REGOLAMENTO che disciplina l'organizzazione e lo svolgimento della raccolta differenziata.
Fermo restando le differenze sostanziali tra GUIDA e REGOLAMENTO rimane il fatto che le attività produttive che sono "fisse" subiscono un trattamento diverso da quelle ambulanti. Le attività fisse sono obbligate alla raccolta differenziata nel rispetto della legge e in virtù della guida simile ad un regolamento sono legate agli orari di conferimento mentre le attività AMBULANTI vengono completamente ignorate dalla guida per la raccolta differenziata perchè durante la loro attività NON hanno un numero civico.
Fare Verde porta ad esempio il furgone che vende i panini e si domanda come possa fare la raccolta differenziata il commerciante; in quali contenitori deve conferire gli scarti differenziati e in quale luogo li deve depositare e quali orari deve rispettare. Stessa identica situazione per i mercati di frazione. La finalità di questo intervento non è casuale perchè solo la regolamentazione degli ambulanti, dei mercati, delle sagre, delle feste civili e religiose procura una riduzione dei rifiuti di 10 Kg pro capite sull'intera popolazione. 
Resta inteso che Fare Verde è in attesa del Regolamento Comunale per la Raccolta Differenziata soprattutto perchè è il regolamento che può prevedere anche incentivi con riduzioni sulla bolletta.