mercoledì 21 ottobre 2015

il Comune produce rifiuti mentre attua la raccolta differenziata.

Monte San Giovanni Campano è il Comune che produce rifiuti mentre attua la raccolta differenziata. Il mese di Novembre 2015 è il mese in cui l'Unione Europea scende in campo con la campagna sulla riduzione dei rifiuti supportata e patrocinata anche dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare . La   SETTIMA EDIZIONE DELLA SERR, alla quale è invitata anche Fare Verde Monte San Giovanni Campano, verrà annunciata con   la  Conferenza stampa di presentazione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti - SERR 2015. L'appuntamento è per il giorno 6 Novembre alle ore 11.30   alla Fiera Ecomondo a  Rimini presso lo stand Utilitalia (padiglione B3, stand n.66).

La Serr 2015 è sotto l'Alto patrocinio del Parlamento Europeo



 Il rendez vous  è convocato proprio per  indire le giornate ecologiche tematiche  sulla riduzione dei rifiuti tanto  per sensibilizzare  le Pubbliche Amministrazioni, i Cittadini e le attività produttive alla riduzione della produzione dei rifiuti in perfetta sintonia con il Dlgs 152 del 3 Aprile 2006 che
ART. 179 recita
(criteri di priorità nella gestione dei rifiuti)

1. Le pubbliche amministrazioni perseguono, nell'esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, in particolare mediante: a) lo sviluppo di tecnologie pulite, che permettano un uso più razionale e un maggiore risparmio di risorse naturali;
b) la messa a punto tecnica e l'immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non contribuire o da contribuire il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento, ad incrementare la quantità o la nocività dei rifiuti e i rischi di inquinamento;
c) lo sviluppo di tecniche appropriate per l'eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero.
2. Nel rispetto delle misure prioritarie di cui al comma 1, le pubbliche amministrazioni adottano, inoltre, misure dirette al recupero dei rifiuti mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo o ogni altra azione intesa a ottenere materie prime secondarie, nonche' all'uso di rifiuti come fonte di energia.
- Nella pratica della raccolta diferenziata che è in attuazione a Monte San Giovanni Campano questo articolo è stato disatteso tanto è vero che invece di ridurre i rifiuti la società di igiene urbana produce nuovi rifiuti per raccogliere quelli prodotti dai Cittadini. Nello specifico la raccolta del vetro e della carta viene realizzata con i sacchetti di plastica (non biodegradabile, non compostabile e non proveniente da materiali della raccolta differenziata) e siccome ogni sacchetto di plastica pesa circa 20 grammi per i grandi numeri alla fine del mese il peso stimato supererà i 700 Kg in più di sacchetti di derivazione petrolifera che non provengono dalla plastica raccolta dai Cittadini nella differenziata. Pratica quest'ultima che disattende il DM 203/03 (Acquisti Pubblici Verdi o Green Public Procurement-GPP) che prevede l'obbligo (a carico della P.A.) di acquisto di almeno 3 manufatti su 10 in materiale di riciclo.
In buona sostanza il Comune di Monte San Giovanni Campano aumenta la produzione dei rifiuti, contribuisce all'aumento della CO2 equivalente per circa 5600 Kg mensili e non usa materiali provenienti dalla raccolta differenziata per l'igiene urbana. In ultima analisi  Fare Verde richiama all'ordine gli attori della raccolta differenziata ricordando che i sacchi neri in polietilene riciclato per la raccolta dei rifiuti sono oramai di normale acquisizione e riportano il logo che viene pubblicato  con la scritta Plastica seconda vita.


 Infine ribadisce che la CORRETTA RACCOLTA della carta e del vetro va fatta con i soli contenitori RIGIDI RIUTILIZZABILI che sono stati dati in dotazione alle famiglie (tra l'altro anche essi prodotti tutti da plastica "vergine" di derivazione petrolifera in perfetta disattenzione alla normativa vigente).


Si precisa che la mancanza  del regolamento per la raccolta differenziata procura la mancata riduzione della produzione dei rifiuti perchè di fatto esclude le buone pratiche per la riduzione dei rifiuti. Oramai è provato che il regolamento per la raccolta differenziata per attuare una concreta riduzione dei rifiuti deve contenere almeno i seguenti punti:
1) Raccota  differenziata con la copertura del 100% del territorio (attuata)
2) Delega ai Cittadini per il materiale compostabile con incentivazione (da fare)
3) Regolamento per i mercati, fiere , sagre, feste religiose e civili che debbono praticare per l'obbligo previsto dalla legge la raccolta differenziata. (da fare)
4) Isola ecologica regolamento di gestione per la riduzione, riuso, riparazione e decosatruzione dei materiali conferiti (da fare)
5) Promozione dei punti green privati e pubblici (scuole) - DA FARE -
6) Regolamento per gli imballaggi incentivati (da fare)
7) Regolamento per le mense scolastiche  (E' assurdo e sconcio che non ci sia)
8) Promozione dei distributori automatici di sostanze "sfuse" (da fare)
9) Tour mensile per le frazioni con relativa campagna informativa per la differenziata e sanzioni per la  dissuasione all'abbandono dei rifiuti  (da fare)
10) Obiettivo certo da raggiungere il 65% per la  raccolta differenziata con rendicontamento trimestrale e analisi delle criticità ; instaurazione di una sezione di ispettori. (da fare).
L'attuazione del regolamento con la messa in opera delle buone pratiche procurano la riduzione della produzione dei rifiuti in percentuali comprese tra il 25% e il 30% e se l'Ente Comune avesse ascoltato Fare Verde avrebbe già raggiunto da molto tempo l'obiettivo del 65% per la raccolta differenziata  previsto dalla LEGGE.


lunedì 12 ottobre 2015

Piano Verde Urbano - Proposta -


Fare Verde ritiene auspicabile la diffusione del verde urbano quale elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nella città. E’ però necessaria una valutazione attenta di alcune delle sue caratteristiche, al fine di migliorare la sua funzione e di favorire le modalità della sua gestione, oltre che per consentire una razionale pianificazione degli interventi di estensione delle aree verdi. Per questo sarebbe auspicabile che nel nostro Comune al piano urbanistico comunale fosse affiancato funzionalmente anche il Piano del verde urbano, un documento progettuale , la cui assenza produce un rilevante spreco di denaro pubblico che si realizza con opere doppione (Nuova area Verde Capoluogo), con opere poco fruibili (Vecchia area verde del Capoluogo dove è presente il monumento all'invasore Carlo VIII Re dei Francesi), con la libera interpretazione dei bisogni della popolazione verso preferenze di pochi (Area Verde di Cemento Assoluto a Colle Pupazzo), con la realizzazione di aree obsolete (Bagnara). Per i motivi appena esposti la scrivente Associazione
CHIEDE
l'istituzione del Piano Verde Urbano con le seguenti linee guida come
CHIEDE
che venga realizzato il regolamento del verde, che suggerisca al privato cittadino i criteri per la realizzazione del verde ornamentale con l'esclusiva finalità del miglioramento della qualità della vita e del decoro urbano  da inserire nelle modifiche al Piano Regolatore Generale.
Come al solito la scrivente Associazione non ha la velleità di redigere il Piano Verde Urbano ma suggerisce le linee guida frutto di un costrutto redatto da chi se ne intende per Arte, Scienza e Conoscenza.

Le principali linee guida suggerite per il Piano Verde Urbano al Comune di Monte San Giovanni Campano in 7 suggerimenti funzionali:


1) funzione ecologico-ambientale: il verde, anche all’interno delle aree urbane, costituisce un fondamentale elemento di tutela ambientale, che contribuisce in modo sostanziale a mitigare gli effetti di degrado e gli impatti prodotti dalla presenza delle edificazioni e dalle attività dell’uomo. Fra l’altro la presenza del verde contribuisce a regolare gli effetti del microclima cittadino attraverso l’aumento dell’evapotraspirazione, regimando così i picchi termici estivi con una sorta di effetto di “condizionamento” naturale dell’aria.
2) funzione sanitaria: In certe aree urbane la presenza del verde contribuisce alla creazione di un ambiente che può favorire il benessere fisico, sia per la presenza di essenze aromatiche e balsamiche, sia per l’effetto di mitigazione del microclima, sia anche per l’effetto psicologico prodotto dalla vista riposante di un’area verde ben curata.
3) funzione protettiva: il verde può fornire un importante effetto di protezione e di tutela del territorio in aree degradate o sensibili (argini di fiumi, scarpate, zone con pericolo di frana, ecc), e viceversa la sua rimozione può in certi casi produrre effetti sensibili di degrado e dissesto territoriale.
4) funzione sociale e ricreativa: la presenza di parchi, giardini, viali e piazze alberate o comunque dotate di arredo verde consente di soddisfare un’importante esigenza ricreativa e sociale e di fornire un fondamentale servizio alla collettività, rendendo più vivibile e a dimensione degli uomini e delle famiglie una città. Inoltre la gestione del verde può consentire la formazione di professionalità specifiche e favorire la formazione di posti di lavoro.
5) funzione igienica: le aree verdi svolgono una importante funzione psicologica ed umorale per le persone che ne fruiscono, contribuendo al benessere psicologico ed all'equilibrio mentale di cui ha tanto bisogno la nostra società.
6) funzione culturale e didattica: la presenza del verde costituisce un elemento di grande importanza dal punto di vista culturale, sia perché può favorire la conoscenza della botanica e più in generale delle scienze naturali e dell’ambiente presso i cittadini, sia anche per l’importante funzione didattica (in particolare del verde scolastico) per le nuove generazioni. Inoltre gli esemplari vegetali di maggiore età o dimensione, costituiscono dei veri e propri testimoni del tempo, la cui conservazione e tutela rientrano fra gli obiettivi culturali del nostro consesso sociale.
7) funzione estetico-architettonica: anche la funzione estetico-architettonica è rilevante, considerato che la presenza del verde migliora decisamente il paesaggio urbano e rende più gradevole la permanenza nel centro abitato, per cui diventa fondamentale favorire un’integrazione fra elementi architettonici e verde nell’ambito della progettazione dell’arredo urbano

Verde di arredo

Il termine ”verde di arredo” DEVE indicare  la parte di verde presente nelle città che deve assolvere prioritariamente ad una funzione igienico-sanitaria, sociale e ricreativa, protettiva, estetico architettonica, culturale ecc. allo scopo di migliorare le condizioni insediative e residenziali della popolazione nelle aree dei centri abitati. 

Giardini storici

Si tratta di aree verdi di impianto generalmente non recente, culturalmente connesse con lo sviluppo delle città, talvolta testimoni di importanti vicende che possono essere pubbliche o private.
Obiettivo della gestione di questi giardini è la fruizione anche mediante convenzioni con i proprietari se privati nella conservazione dell’impianto originario, la trasmissione degli obiettivi progettuali e formali, e nel contempo una fruizione sicura e non degradativa. La presenza di alberi maturi o addirittura secolari comporta la necessità di valutazioni attente delle condizioni fitosanitarie e in particolare delle condizioni di stabilità degli esemplari presenti, anche per garantire l’incolumità dei fruitori e l’integrità del giardino stesso. 
Quando i soggetti non risultano più recuperabili, oltre all’acquisizione delle autorizzazioni per gli abbattimenti presso gli Enti preposti alla tutela del patrimonio paesaggistico e monumentale sarà opportuno prevedere interventi di messa a dimora di piante di adeguate caratteristiche, sostitutive di quelle eliminate. 
I giardini urbani costituiscono un elemento di elevato valore  e dovrebbero essere adeguatamente tutelati, oltre che opportunamente gestiti. Al loro interno si debbono collocare elementi architettonici e artistici di arredo (statue, fontane, tavoli, panchine, piccole costruzioni ecc.) così come manufatti di interesse storico architettonico (spesso i parchi erano o sono a servizio di una villa o di un palazzo storico) che ne aumentano ulteriormente il significato culturale.
All’interno o al contorno delle aree urbane i giardini storici costituiscono fra l’altro un importante elemento di verde che favorisce il riequilibrio ambientale della città.

Parchi urbani

Si tratta di aree verdi più o meno estese, presenti nelle aree urbane o ai loro margini, che svolgono una importante funzione ricreativa, igienica, ambientale e culturale. 
I parchi urbani possono essere caratterizzati dalla suddivisione in zone con diverse funzioni (riposo, gioco, attività sportive, servizi, centri culturali e ricreativi). 
Generalmente i parchi urbani sono progettati utilizzando specie autoctone, e facendo un notevole impiego del prato e di alcune specie arbustive ed arboree acclimatate per l’area di insediamento. Le aree interessate in generale possono andare da medio piccole ad estese, e in quest’ultimo caso diventano dei veri e propri “polmoni verdi” della città. 
In aree espansione periurbana razionalmente pianificate, il verde dei parchi può assumere anche un ruolo di integrazione e sostituzione del sistema agricolo e forestale, diventando oltretutto un elemento di caratterizzazione ambientale e di mitigazione del clima urbano. Fra l’altro la presenza di ampie zone verdi peri- o infra-urbane, gestite a parco, dove sarà rigorosamente proibita la pratica venatoria può consentire l’insediamento e la migrazione di una ricca fauna stanziale e migratoria, contribuendo così ulteriormente al riequilibrio di un ecosistema fortemente sbilanciato in senso degradativo quale è in genere quello urbano.  
Un altro elemento importante riguarda le modalità di gestione, che se razionalmente organizzate possono consentire la creazione di un certo numero di posti di lavoro (esempio: parco avventura). Per ridurre i costi diretti di gestione e manutenzione del parco si possono anche scegliere soluzioni operative diversificate, come ad esempio dare incarico degli interventi di manutenzione a cooperative locali di produzione e lavoro che, attraverso l’adozione di tecnologie semplici e rustiche possono occuparsi di assicurare la fruibilità delle aree a parco, realizzando il ripristino dei percorsi pedonali, opere di regimazione delle acque superficiali, realizzazione di attrezzature per la sosta, ecc. 

Spazi verdi localizzati alle contrade e frazioni

Si tratta in genere di piccole aree verdi presenti in diversi punti del tessuto urbano. 
Gli spazi verdi di quartiere sono utilizzati prevalentemente dagli abitanti della zona, che utilizzano queste aree con funzione ricreativa, di svago e di incontro. I criteri di progettazione di questi spazi verdi, considerato l’utilizzo generalmente intensivo, a fronte di una modesta estensione, devono essere semplici:  alberi, arbusti e zone a prato vanno ubicati in modo da alternare zone d’ombra a zone al sole; devono essere previste aree pavimentate attrezzate per il gioco e la sosta, anche per limitare un eccessivo utilizzo dei prati; le specie da utilizzare devono essere rustiche e non particolarmente vigorose, per consentire una manutenzione ridotta; le barriere architettoniche devono essere eliminate, per consentire il libero movimento anche ai portatori di handicap.  (E' scluso l'utilizzo del cemento come materiale da costruzione per le opere a vista)

Area Verde nella contada  Colle Pupazzo (attualmente metà recinzione è stata sostituita)

Verde stradale e viali alberati

Il verde stradale permette l’arredo di vie, viali, piazze e parcheggi. Rappresenta una tipologia di verde estremamente importante, che condiziona in modo sostanziale il paesaggio e l’ambiente urbano e la grande viabilita, ed è composto in prevalenza da alberi e arbusti.
I viali alberati di frequente sono intimamente connessi alla storia delle città e costituiscono, dunque, un patrimonio da salvaguardare. Spesso si rende necessaria la sostituzione degli alberi presenti, per ragioni derivanti da cattive condizioni fitosanitarie delle piante e per la sicurezza pubblica. 
Le strade mostrano brutti esempi di alberate, realizzate senza tenere conto di criteri razionali di progettazione del verde, spesso le alberature stradali sono sottoposte ad offese diverse, derivanti dalle potature estreme, dagli scavi effettuati senza considerare la presenza e la funzione dell’apparato radicale della pianta, dalla presenza invadente delle auto che possono determinare costipamento del terreno e urti meccanici, ecc. 
Risulta quindi necessario orientare le scelte su specie che presentano determinati requisiti, quali: resistenza ai diversi inquinanti atmosferici (per esempio all’anidride solforosa: Quercus rubra, Tilia cordata; ai fluoruri: Acer campestre e platanoides, Quercus robur; all’ozono: Acer saccharinum, Fagus sylvatica, Liriodendron tulipifera, ecc.); capacita di ridurre il rumore, considerato ormai un vero e proprio agente inquinante (Acer pseudoplatanus, Tilia platiphyfillos, Carpinus betulus, ecc.); resistenza alle malattie e rusticità; capacita di ridurre la carica batterica dell’aria (Liquidambar, Chamaecyparis, Pinus silvestris, ecc.); ridotte esigenze di manutenzione; resistenza meccanica agli agenti atmosferici avversi; resistenza alla siccità (Celtis, Cercis, Gleditschia, Cedrus); nessun pericolo od inconveniente per la cittadinanza, come ad esempio: spine acuminate (Gleditschia), frutti maleodoranti (Gingko biloba femmina), ecc.; elevato valore decorativo. 
Considerato che la pianta ideale, che risponda a tutte le esigenze sopara elencate non esiste, si capisce come è fondamentale che le scelte progettuali siano effettuate da un tecnico esperto del verde utilizzando le specie che rispondono quanto più possibile alle esigenze specifiche dell’intervento. 
Oltre a ciò, altri criteri progettuali riguarderanno le dimensioni e le caratteristiche della strada da alberare (larghezza, luminosità, intensità del traffico veicolare, eventuali attività in loco, presenza di elementi di disturbo ambientale, ecc..)

Aiuole spartitraffico

La striscia verde che divide i due sensi di marcia e senz’altro molto utile per le funzioni che esercita a favore degli automobilisti: riposa la vista e, qualora vi siano siepi o arbusti, diminuisce l’impatto dei fari nelle ore notturne. Questo tipo particolare di verde è esposto a condizioni molto difficili (inquinamento legato allo scarico dei motori, siccità, difficile manutenzione a causa della sua posizione, ecc.). Bisogna quindi ricercare soluzioni che assicurino la sopravvivenza di questo singolare arredo verde, riducendo al minimo i costi manutentivi. Molto utile si rivela in questi casi l’uso di specie coprisuolo o tappezzanti, sia erbacee che cespugliose e arbustive, che assicurino la permanenza della copertura verde. E’ chiaro che tali specie dovranno rispondere a requisiti di rusticità, facile adattabilità, effetto ricoprente rapido, buon valore estetico. L’alto costo iniziale di questo materiale vegetale e l’accurata messa a dimora che richiede e abbondantemente recuperato negli anni con oneri manutentivi minimi.
La copertura permanente ad opera delle tappezzanti assicura dunque un aspetto paesaggistico valido, nonchè facilmente ed economicamente mantenibile nel tempo. Questo giustifica ampiamente il loro impiego e la loro diffusione. Nelle aiuole spartitraffico, una soluzione valida è rappresentata da macchie di arbusti e piccoli alberi dislocati lungo I’aiuola stessa, in modo da rompere la monotonia del ”nastro verde piatto” e creare piani vegetazionali di diverse altezze, con ottimi risultati estetici e funzionali. 

Verde funzionale

Come dice il termine stesso, si tratta di verde pubblico realizzato in funzione di determinate e particolari esigenze. 

Verde sportivo

Costituisce il completamento di un impianto sportivo, in quanto lo abbellisce, o lo isola dall’ambiente esterno per assicurare una certa tranquillità. In ogni caso, è necessario scegliere alberi particolarmente resistenti alle varie cause avverse, ONDE assicurare la pubblica incolumità. L’aspetto più importante del verde legato agli impianti sportivi e senz’altro il tappeto erboso dei campi di gioco. In questi casi, la scelta del miscuglio di semi, le lavorazioni del terreno e la futura manutenzione dei campi realizzati hanno un’importanza fondamentale. Per realizzare campi sportivi esistono oggi miscugli appositamente predisposti, che dovranno formare un tappeto erboso soggetto ad un’intensa usura. Questo è un caso tipico in cui, per raggiungere risultati efficienti, più che la progettazione, incide un buon programma di manutenzione. Recentemente, nella realizzazione di tappeti erbosi sportivi ad uso professionale, si e diffuso il metodo ”Cellsystem”. Tale sistema consiste essenzialmente nella realizzazione di una particolare stratigrafia di materiale inerte, ricoperto da membrane in PVC e polietilene, sulle quali trovano posto le cellule che ospitano la rete di adduzione dell’acqua che serve anche come rete di drenaggio. Altra particolarità è rappresentata dal substrato colturale (in questo caso è improprio parlare di terreno) costituito da sabbia di fiume lavata e silicea. Un campo da gioco così realizzato richiede una oculata gestione e manutenzione, e necessita di un adeguato coordinamento tecnico da parte di un professionista del verde.

Verde scolastico

Il verde scolastico deve assolvere alla duplice funzione di ”polmone verde” della scuola di cui è parte integrante e di ”polo di osservazione naturalistica” per consentire agli alunni di conoscere il mondo vegetale (e il mondo animale che su di esso vive) a partire dalla propria scuola. Nel progettare e realizzare questo tipo di verde è molto importante conoscere le fasce di età degli alunni che frequentano la scuola. Infatti, in un asilo-nido, scuola materna o elementare, bisogna escludere le specie vegetali provviste di spine o di parti velenose. Sarà invece molto interessante incrementare l’utilizzo di specie appariscenti nei mesi autunno-invernali e primaverili, in modo da poter apprezzare l’evoluzione della vegetazione nel corso delle stagioni e nell’arco dell’anno scolastico. 

Verde sanitario

Questo verde è strettamente legato a strutture sanitarie (per ora assenti ma prevedibili vista la condizione Ambientale), dove la funzione igienica è predominante su tutte le altre. Chiaramente, tutto il verde è utile e salutare, ma in determinate situazioni può essere più utile.

 Verde cimiteriale

Il verde cimiteriale svolge anch’esso un’importante funzione culturale e ambientale, consentendo di rendere più gradevole un ambiente generalmente triste e contribuendo anche ad una conservazione dell’equilibrio ambientale e sanitario. (attualmente la consistenza del verde cimiteriale è insignificante o assente perchè sostituito dalla cementificazione assoluta).

Verde residenziale e privato

Il diffondersi dell’attività edilizia fa indubbiamente sorgere una serie di problemi legati alle nuove urbanizzazioni. In tali aree il verde deve trovare il suo posto dignitoso, e soprattutto nei nuovi interventi residenziali deve essere prevista la realizzazione di un adeguato arredo. E’ importante inoltre e che l' Amministrazione ”esiga” che il verde venga realizzato sulla base di un progetto approvato dall’Ufficio Tecnico comunale , senza stravolgimenti in fase di esecuzione delle opere. Nel nostro Paese, sulla scorta di cio che da tempo si verifica all’estero, sta prendendo piede presso sempre più numerosi Comuni la previsione di un regolamento del verde, che suggerisca al privato cittadino i criteri per la realizzazione del verde ornamentale. Certamente gli indirizzi del verde pubblico spesso vengono, di riflesso, seguiti anche dal privato, per cui un miglioramento d’immagine del verde urbano trova indubbiamente un riscontro graduale a livello di verde privato.
Con la speranza che queste semplici indicazioni di massima vengano prese in considerazione.
Fare Verde Onlus – Monte San Giovanni Campano

sabato 10 ottobre 2015

Si paga per avere l'acqua razionata e per inquinare l'Ambiente.

Monte San Giovanni Campano – Si paga per avere l'acqua razionata e per inquinare l'Ambiente -


Fare Verde non si lascia intimidire da chi dovrebbe curare il servizio idrico integrato ma che nei fatti ha razionato a tempo indeterminato l'acqua potabile alla popolazione di Monte San Giovanni Campano.
Dopo aver letto il piano di turnazione per l'acqua potabile per la stagione estiva 2015 inviato dall'azienda anche al Sig. Prefetto di Frosinone arrivano le deduzioni di Fare Verde Monte San Giovanni Campano sul sitema idrico integrato:
1) La stagione estiva termina il 23 Settembre 2015 mentre ad oggi il piano di turnazione previsto dall'azienda è ancora più rigido perché l'acqua potabile viene fornita nel Capoluogo per sole h5 e 30 minuti primi e precisamente dalle ore 6.00 a.m alle ore 11.30 a.m
2) La fornitura della dell'acqua potabile non prevede nessun presupposto di sostenibilità tanto è vero che le molteplici perdite occulte e stradali non permettono l'utilizzo per l'intera giornata dell'acquedotto nella stagione estiva e ora anche in quella autunnale perché la Natura non riesce a seguire i ritmi di produzione visto l'assorbimento idrico per l'utilizzo ad uso civile e lo spreco dalle falle dell'acquedotto.
3) Alla scrivente Associazione è risultata pretestuosa la richiesta da parte della Società per Azioni che dovrebbe curare il sistema idrico integrato al Comune di Monte San Giovanni Campano e l'ottenimento di una ordinanza sindacale che tra le altre cose addossava la colpa ai Cittadini per un fantomatico uso improprio della risorsa idrica quando le Forze dell'Ordine non hanno rilevato tale uso improrio.
4) La mancanza di investimenti programmati sulle linee dell'acquedotto Municipale come del resto dichiarato dalla società di distribuzione idrica sulla stampa per accordi pregressi con l'amministrazione Comunale non permetterà alcuna soluzione nell'immediato e in futuro e quindi continuerà ad esserci la pratica definita “turnazione” meglio definita dal vocabolario italiano con la parola RAZIONAMENTO in quanto si tratta di bene indispensabile alla vita in momenti di dichiarata emergenza idrica
5) Non è stata programmata nessuna opera per il riutilizzo dell'acqua reflua come previsto dal Decreto 12 Giugno 2003 n.185 che tra le tante cose prevede:
a) irriguo: per l'irrigazione di colture destinate sia alla produzione di alimenti per il consumo umano ed animale sia a fini non alimentari, nonche' per l'irrigazione di aree destinate al verde o ad attivita' ricreative o sportive;
b) civile: per il lavaggio delle strade nei centri urbani; per l'alimentazione dei sistemi di riscaldamento o raffreddamento; per l'alimentazione di reti duali di adduzione, separate da quelle delle acque potabili, con esclusione dell'utilizzazione diretta di tale acqua negli edifici a uso civile, ad eccezione degli impianti di scarico nei servizi igienici;
c) industriale: come acqua antincendio, di processo, di lavaggio e per i cicli termici dei processi industriali, con l'esclusione degli usi che comportano un contatto tra le acque reflue recuperate e gli alimenti o i prodotti farmaceutici e cosmetici.
6)La presenza di problematiche assurde alla depurazione delle acque già rappresentate alle Autorità Competenti dalla scrivente Associazione sono sotto gli occhi di tutti e perfino sotto l'attento sguardo dell'UNIONE EUROPEA che ha inserito nominalmente il Comune di Monte San Giovanni Campano tra quelli responsabili delle Infrazioni per la definitiva condanna della Corte di Giustizia Europea subita per l'insufficiente depurazione delle acque reflue. Gli ultimi episodi e ultimo ma non per ultimo il disastro ecologico a Pantanelle chiudono il cerchio dell'insostenibilità di un servizio nato retrivo e lontano dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio.
Dopo aver espresso queste semplici deduzioni Fare Verde si augura che il RAZIONAMENTO idrico venga almeno avvisato alla popolazione in tempo utile perché il vecchio avviso è scaduto il 23 Settembre 2015 con la fine della stagione estiva; che vengano finalmente realizzati investimenti congrui al denaro versato dagli utenti/clienti e nella più rosea delle ipotesi che il Comune di Monte San Giovanni Campano chieda il recesso da quel contratto che fino a questo momento è rispettato esclusivamente dai Cittadini che malgrado loro pagano le bollette per avere l'acqua razionata e per inquinare la propria terra.



domenica 4 ottobre 2015

Fontana Liri - Il 4 Ottobre 2015 Giornata Ecologica nel giorno in cui si festeggia S. Francesco d'Assisi Patrono degli Ecologisti

Domenica 4 Ottobre 2015 giorno in cui si festeggia S. Francesco d'Assisi patrono degli Ecologisti. In questa giornata dedicata anche a Papa Francesco, amatissimo Ecologista, i giovani Davide Simoni, Danilo Lucchetti, Adriano Iafrate e Alessio Bove hanno organizzato la Giornata Ecologica su tutto il territorio di Fontana Liri . Fare Verde Monte San Giovanni Campano dapprima e Fare Verde Campoli Appennino hanno raccolto l'invito e si sono dispiegate sul territorio insieme alle Associazioni Fontanesi e ai mebri della Parocchia di Santa Barbara.
Fare Verde ha fatto di più ed ha allargato l'invito agli Amministratori locali che hanno risposto partecipando personalmente ed infatti il Sindaco di Fontana Liri si è presentato di buon mattino al Parco Lago Solfatara ed è stato assegnato alla squadra che è andata a ripulire la località S. Paolo armato di guanti e busta come tutti gli altri volontari. L'Amministrazione ha fatto ancora di meglio ed ha organizzato la raccolta degli ingombranti capitanata dall'Assessore Pierluigi Bianchi e infine insostituibile l'Assessore Marco Di Ruzza si è comportato da vero punto di riferimento.
In buona sostanza la Giornata Ecologica di Fontana Liri ha visto dispiegati più di 150 Volontari ma le presenze presso il Parco Lago Solfatara sono state almeno il triplo perché è scattata la molla dell'Eco Cittadinanza e sono scese in campo intere famiglie. Cittadini Consapevoli che l'Ambiente va curato e mantenuto da veri conservatori per le generazioni future. Da Parte sua Fare Verde non si è risparmiata ripulendo il sito in località Ponte dei Francesi ed organizzando l'angolo dei bambini con due intrattenitori che hanno curato il truccabimbi e le composizioni fatte con i palloncini. I dati della Gionata Ecologica: 12.000 Kg (Dodicimila) di rifiuti raccolti e conferiti tra indifferenziati, differenziati e ingombranti. Per gli ingombranti un ulteriore dato: Sono stati 64 i metri cubi raccolti e conferiti.
Fare Verde si complimenta con i Cittadini di Fontana Liri e con il Parroco della Parrocchia di S. Barbara  per la loro partecipazione  fattiva e ordinata  alla Giornata Ecologica come non può tralasciare di annunciare la proposta fatta da Mario Caringi di Fare Verde Campoli Appennino, già presa in considerazione dagli Amministratori, che ha suggerito di installare una piccola statua consacrata  di S. Francesco d'Assisi proprio nel sito ripulito del Ponte dei Francesi al confine con Monte San Giovanni Campano.
Il Responsabile di Fare Verde Provincia di Frosinone ringrazia tutti per la partecipazione Amministratori compresi con particolare menzione per Davide Papetti e la Dott. Lucia Marra che sono sempre presenti alle iniziative Ambientaliste comprese quelle di “intelligence” e invita tutti quelli che distrattamente o volontariamente buttano i rifiuti in ogni dove ad essere più coscienziosi.

Alcune foto di Fare Verde relative alla Giornata Ecologica:

Parco Lago Solfatara luogo di rendez vous



Rifiuti raccolti al Ponte dei Francesi


Sito del Ponte dei Francesi ripulito

La grande affluenza

Angolo per bambini truccabimbi
Angolo dei bambini: Fantasia con i palloncini


Fare Verde Onlus

venerdì 2 ottobre 2015

Fare Verde Monte San Giovanni Campano ringrazia i naviganti del web.

Il piccolo blog http://fareverdemontesangiovannicampano.blogspot.it/ ha superato le 11.000 visite. Grazie a tutti i naviganti  che si tengono aggiornati sulle criticità Ambientali di Monte San Giovanni Campano (FR) Italy. Fare Verde Onlus cercherà di fare meglio.




 Il ringraziamento è particolare a tutti i Naviganti stranieri.

giovedì 1 ottobre 2015

Per l'azienda che distribuisce l'acqua l'AUTUNNO non è ancora arrivato. Il razionamento dell'acqua continua.

Fare Verde Onlus Monte San Giovanni Campano ha scritto agli Uffici Tecnici del Comune.

Gentilissimi responsabili degli Uffici Tecnici Manutentivo e Ambiente,
la scrivente Associazione vuole essere edotta sulla data di inizio dell'Autunno 2015. Da migliaia di secoli nell'Emisfero Boreale l'Autunno inizia dal 23 Settembre ma appare chiaro che  questo particolare sia sfuggito all'azienda che cura il servizio idrico integrato come è sfuggito a chi dovrebbe far rispettare gli interessi collettivi.
Lo schema di turnazione pubblicato  che Fare Verde allega alla presente prevede la turnazione estiva ma c'è da dire che l'estate è terminata e siamo in AUTUNNO.



Visto che si è già protratto il tempo del razionamento idrico oltre l'ESTATE, perchè di questo si tratta, risulta utile capire se per accordi pregressi è stata spostata la data dell'inizio AUTUNNO 2015.
Fermo restando quanto appena illustrato Fare Verde vuole comunicare alle S.V. il significato della parola razionamento sul vocabolario Italiano: Sostantivo Machile - "Provvedimento, a cui si ricorre in caso di emergenza, volto a limitare il consumo di beni di prima necessità, che vengono distribuiti a ciascuno in quantità determinata".
Alla luce di quanto esposto e visto che l'ESTATE è terminata Fare Verde CHIEDE quando terminerà la non meglio definita e indicata "TURNAZIONE ESTIVA" dell'approvvigionamento idrico.
Si resta in  attesa di una qualsiasi risposta che si spera arrivi in tempi brevi perché si vuole  ricorrere all'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico a cui verrà inviata anche  copia della presente.