lunedì 30 novembre 2015

Caro Babbo Natale portaci l'acqua potabile e porta via questa estate infinita.

Fare Verde propone di leggere il protocollo 

ACEA durante il Consiglio Comunale del 

30.11.2015


Questa Associazione di Protezione Ambientale trova esilarante , dissociato dalla realtà, pretestuoso e a dir poco paradossale il piano di turnazione estiva per la fornitura di acqua potabile in vigore dal 24 Luglio 2014 (duemilaquattordici). Non è un errore di interpretazione o di battitura perché il piano di turnazione come lo chiama la società Acea o meglio di razionamento dell'acqua come lo definisce Fare Verde è in vigore da Luglio 2014. Dopo circa 17 mesi di turnazione o razionamento che dir si voglia la nostra Associazione si è stancata persino di protestare ma non può smettere perché proprio oggi c'è il Consiglio Comunale ed uno dei punti all'Ordine del Giorno è proprio l'acqua.
L'Acea con protocollo n. 0042022/2015 del 22.7.2015 comunicava pubblicamente: “ A rettifica della ns nota indicata in oggetto con la presente si fornisce lo schema in vigore dal 24.7.2014 sul territorio Comunale di Monte San Giovanni Campano utile a garantire un'equa distribuzione della risorsa idrica in considerazione del maggior assorbimento sulla rete causato dalle elevate temperature e dall'utilizzo improprio della risorsa idrica.” 
Da quel lontano 24 Luglio 2014 è passato tanto tempo come tante sono state le proteste messe in campo da Fare Verde persino nei confronti della locale Amministrazione Comunale che il 14  Maggio 2015 emise la famosa ORDINANZA del Sindaco su richiesta ACEA rivolta ai Cittadini che facevano uso improprio di acqua potabile comprovante la continua  attuazione del piano di turnazione dell'anno precedente . 
Con il mese di Dicembre 2015 fanno 17 mesi di turnazione estiva e sinceramente sembra oramai una barzelletta questa stagione estiva che non sente ragioni e non vuole terminare in nessun modo. Fare Verde vorrebbe spezzare una lancia in favore dell'Amministrazione Comunale ma non può farlo perché risulta estremamente oneroso acquistare una autovettura di quella marca per poi poterla spezzare ma la domanda viene spontanea: Le Autorità a cui è stato inviato il protocollo hanno letto quello che c'è scritto? Il piano di turnazione/razionamento idrico è attualmente in vigore e ad esempio nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano l'acqua arriva alle 7.00 del mattino e va via alle 12.00 circa e ad oggi la scrivente Associazione si chiede come possa essere realizzato l'uso improprio dell'acqua potabile se per 19 ore su 24 NON C'E'!
Da quel fatidico 24 Luglio 2014 sono stati riuniti molti Consigli Comunali e questa volta Fare Verde chiede agli amministratori di leggere il protocollo allegato pubblicamente in modo che le distorsioni sulle interpretazioni e il fatto che il piano di turnazione sia ancora attivo vengano messi a confronto. Parleranno anche di depurazione e di perdite dell'acquedotto quali argomenti che oramai Fare Verde ha demandato ad altra Autorità che non necessita della politica per procedere.
Per ultimo Fare Verde si rende disponibile alla lettura del protocollo ACEA durante il Consiglio Comunale visto che ci deve essere un grave problema di fondo forse riconducibile alla Spending Review che procura inadeguata “illuminazione” negli uffici in cui operano gli amministratori a ragion della quale essi brancolano nel buio più totale. Dopo tutto questo ci si affida a Babbo Natale a cui viene chiesto di portare acqua potabile...







venerdì 27 novembre 2015

Sparisce l'acqua nel torrente Amaseno ... Fare Verde è in battaglia ...





Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta ai sensi dell’art.13 della L.349/86
Decreto di riconoscimento n. 2080/SvS/DEC/2003
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Iscritta all'Albo della Regione Lazio
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Monte San Giovanni Campano
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Al Sig. Sindaco del Comune
di Monte San Giovanni Campano

Al Responsabile dell'Ufficio Tecnico
Ambiente di Monte San Giovanni Campano

Al Sig. Presidente della Provincia di
Frosinone

Al responsabile dell'ARPALAZIO
Frosinone

Al Comandante della Polizia Provinciale
SEDE

Oggetto: Sparizione del flusso idrico nell'alveo del torrente Amaseno nel tratto che va dal confine con il Comune di Veroli fino alla località Poldo di Monte San Giovanni Campano. Conferenza dei Servizi del 30.11.2015.

La scrivente Associazione di Protezione Ambientale è venuta a conoscenza che per il giorno 30 Novembre 2015 è stata indetta la Conferenza dei Servizi per non meglio precisate decisioni relative alla depurazione delle acque reflue nel Comune di Monte San Giovanni Campano.
Fare Verde per facilitare le decisioni che le SV dovranno prendere con tale Conferenza dei Servizi rappresenta che nel tratto dal confine con il Comune di Veroli alla località Poldo è stata constata la sparizione TOTALE delle acque di scorrimento del torrente Amaseno nei mesi compresi da Maggio a Novembre 2015. Visto che il depuratore sito in località Colle Pupazzo è giusto nel mezzo del tratto indicato , che detto depuratore è in funzione seppur privo di autorizzazione allo scarico si rappresenta che è di fatto presente il mistero delle acque reflue perdute provenienti dal depuratore che subito dopo la loro affluenza al torrente spariscono misteriosamente. Vogliano le SV risolvere il mistero delle acque reflue del depuratore sito in località Colle Pupazzo, perché non è stata rinvenuta traccia di acqua a valle dallo sbocco del depuratore, prima di entrare nel merito amministrativo/burocratico.
Si precisa inoltre che tale circostanza è stata rappresentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone con esposto circostanziato. Infine Fare Verde visto quanto premesso protesta in modo fermo in difesa dell'Ambiente, delle Biodiversità, della Natura e della salute dei Cittadini poiché le acque reflue del depuratore di Colle Pupazzo non sono l'eccezione alla legge della conservazione della massa e neppure a quella della forza gravitazionale e per questi motivi precisi dettati da leggi inoppugnabili della fisica risulta senza ombra di ragionevole dubbio che in Ictu Oculi le acque reflue dal Depuratore sito in località Colle Pupazzo hanno una destinazione “misteriosa” perché certo è che esse NON vengono miscelate all'acqua del torrente Amaseno in quanto quest'ultimo ha portata nulla o tendente a zero litri al minuto per buona parte dell'anno e lo scorrimento in quel tratto è presente esclusivamente quando ci sono abbondanti piogge.
Quindi Fare Verde ha ritenuto opportuno avvisare su quanto è stato rilevato e su quanto ha già esposto all'Autorità Giudiziaria in modo che le decisioni da intraprendere siano le più congrue e opportune possibili nel rispeto dell'Ambiente, delle Biodiversità, della Natura e della Normativa Vigente.
Con Osservanza
Monte San Giovanni Campano il 27 Novembre 2015
Fare Verde Monte San Giovanni Campano



domenica 15 novembre 2015

La raccolta differenziata la facciamo strana.

Si inizia con  una foto del mercato di ieri nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano e siccome nessuno vuole ascoltare la voce del buonsenso si vuole ricordare al Comune che la raccolta differenziata è sbagliata perchè procura quanto è rappresentato nella foto ma nonostante tutto e il protocollo di tali criticità si continua a suggerire  le SOLUZIONI.

Rifiuti indifferenziati del mercato nel  Capoluogo 14.11.2015

Fare Verde con il presente costrutto sulla raccolta differenziata a Monte San Giovanni Campano vuole esprimere il suo punto di vista nel modo più semplice possibile indicando la criticità e le SOLUZIONI in quanto da un momento all'altro le problematiche inerenti potrebbero investire la Comunità. La direttiva 2008/98/Ce che all’art. 11 dispone che fatto salvo l’articolo 10, paragrafo 2, entro il 2015 la raccolta differenziata sarà istituita almeno per i seguenti rifiuti: carta, metalli, plastica e vetro.
Tale norma è stata trasposta nel nostro ordinamento dal decreto legislativo n. 205/2010– riscrivendo l’art. 181, del d.lgs n. 152/06 -, che stabilisce: le autorità competenti realizzano, altresì, entro il 2015 la raccolta differenziata almeno per la carta, metalli, plastica e vetro, e ove possibile, per il legno. Tre sono le novità più importanti:1) Occorre raccogliere separatamente specifici flussi di materiali presenti nei rifiuti; 2) Non si fa riferimento solo ai rifiuti urbani; 3)Vengono imposte specifiche modalità di raccolta.
- La direttiva, infatti, è molto chiara in proposito: non fa riferimento ai prodotti di origine di tali rifiuti, ma solo alla classificazione merceologica del rifiuto.
- Si fa osservare come rispetto alla raccolta differenziata di rifiuti di carta, metalli, plastica e vetro né nella direttiva, né nel decreto legislativo si faccia riferimento ai rifiuti domestici o assimilati. Sicché il precetto è da intendersi anche ai rifiuti speciali.
Inoltre, il legislatore italiano nel raccomandare l’avvio della raccolta differenziata di tali frazioni non individua enti particolari bensì si rivolge alle amministrazioni competenti. La genericità nell’individuazione della competenze fa si che essa si debba estendere, dunque, anche ad amministrazioni che non disciplinano solo la gestione dei rifiuti urbani. Di fatto la norma deve essere applicata anche in riferimento alle competenze autorizzatorie in capo ai singoli enti. In altri termini, in sede di rilascio di permessi ad esercitare attività imprenditoriali le autorità competenti dovrebbero essere tenute a prescrivere che il soggetto autorizzato provveda a raccogliere separatamente i rifiuti di carta, metallo, plastica, vetro e, ove, possibile di legno.
- Ovviamente la raccolta di tali flussi deve essere garantita dai Comuni e/o da aziende private specializzate.
- La direttiva comunitaria e il legislatore Italiano con l'applicazione del decreto legislativo n. 205/2010– riscrivendo l’art. 181, del d.lgs n. 152/06 definiscono la raccolta differenziata come quella raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo e alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico.
- Di fatto la Direttiva Comunitaria e la legge che la recepiscono hanno modificato la precedente formula secondo cui per raccolta differenziata si intendeva la raccolta idonea, secondo criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed efficienza, a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, al momento della raccolta o, per la frazione organica umida, anche al momento del trattamento, nonché a raggruppare i rifiuti di imballaggio separatamente dagli altri rifiuti urbani, a condizione che tutti i rifiuti sopra indicati siano effettivamente destinati al recupero.
-E’ quindi evidente che l’esplicito riferimento al singolo flusso di rifiuti e la stretta funzionalità al trattamento specifico del medesimo flusso operato dalla nuova definizione, a stretto tenore,esclude che si possa far rientrate nella raccolta differenziata anche quella definita multimateriale come si fa attualmete a Monte San Giovanni Campano per plastica e alluminio , come non si fa per i rifiuti speciali e come è tollerata per i rifiuti indifferenziati nei mercati, fiere, sagre, feste religiose e civili
-LE CONCLUSIONI DI FARE VERDE-
Con la finalità unica di tutelare l'Ambiente e di promuovere il mercato delle materie prime seconde e quindi per non incorrere nelle maglie delle recenti iniziative assunte dalla Magistratura Contabile sul tema della non corretta raccolta differenziata a seguito di esposti nel caso non sia specifico il conferimento di rifiuti di carta, metallo, plastica e vetro in maniera differenziata e con raccolte monomateriali.
Con lo scopo di evitare l'impugnazione di quelle autorizzazioni all’esercizio di attività di impresa che non prescrivano anche l’effettuazione della raccolta differenziata, come ad esempio nei mercati e nel settore edile, e il conseguente rischio dell’apertura di eventuali procedimenti di infrazione da parte dell’UE per violazione della direttiva comunitaria.



FARE VERDE PROPONE E CONSIGLIA CALDAMENTE:

Di riorganizzare il servizio di raccolta differenziata monomateriale e rivedere la tassa/tariffa. Di emanare il regolamento per la raccolta differenziata che indirizzi gli uffici competenti al rilascio di autorizzazioni all’esercizio di attività di impresa su come definire le prescrizioni circa la raccolta differenziata dei rifiuti derivanti dall’attività di impresa compresi i rifiuti speciali.

DI FATTO ACCANTONARE RIFIUTI INDIFFERENZIATI PRODOTTI DA UNA O PIU' IMPRESE NON E' PREVISTO DALLA LEGGE E QUESTO VALE PER TUTTI senza che possano essere escluse le associazioni, i comitati per i festeggiamenti di feste sacre e profane, vale per gli organizzatori di eventi, di sagre e per le IMPRESE CHE SIANO DI FIDUCIA OPPURE NO. Per ultimo! Non ci è morta la maestra alle elementari.

lunedì 9 novembre 2015

Monte San Giovanni Campano - Lo stato dei depuratori presenti sul territorio

Il Responsabile Provinciale di Fare Verde Dott. Marco Belli con nota al Protocollo ARPALAZIO n.0052192 procedeva con il seguente esposto: "Richiesta all'Arpa Lazio di controlli relativi ai depuratori delle acque reflue di Monte San Giovanni Campano in gestione ACEA"


La scrivente Associazione premette che oltre alle analisi chimiche di certezza (constatazione del danno) sono stati realizzati accertamenti sulla presenza delle autorizzazioni allo scarico in quanto 
occorre evidenziare che la mancanza  di rinnovo o di concessione delle autorizzazioni contestate non è di danno (quindi un eventuale scarico di acque con concentrazioni di inquinanti eccedenti i limiti normativi) ma reato  di condotta, che è dunque volto a garantire un controllo preventivo da parte della pubblica amministrazione, laddove il bene tutelato dalla norma penale è l'interesse dell'amministrazione competente a monitorare e controllare preventivamente la funzionalità e potenzialità inquinante degli impianti nuovi e di quelli già esistenti.
Si procede quindi con i depuratori  preesenti sul territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano dopo l'intervento dell'ARPALAZIO:

1) Depuratore Colle Pupazzo
I risultati delle analisi chimiche del campione , prelevato con modalità istantanea, evidenziano il rispetto dei valori limite previsti. Nel verbale è MANCANTE l'autorizzazione allo scarico nel "fosso  Amaseno" ed infatti: "L'impianto era in funzione ma privo di autorizzazione allo scarico in violazione dell'Art 124 comma 1 del Dlgs 152/06" - Verbale inoltrato al Comune di Monte San Giovanni Campano in data 4-9-2014

Intelligence operation for groundwater pollution


2) Depuratore Sione (Chiaiamari)
I risultati delle analisi chimiche evidenziano il rispetto dei valori limite previsti  rapporto di prova SFR2014/02243/01484.
Per questo depuratore è stato contestato lo scarico in violazione dell'Art 124 comma 1 del Dlgs. 152/06. Rapporto di prova del 19 8. 2014

3) Depuratore Colli
Per questo depuratore è stato contestato lo scarico non autorizzato in violazione dell'art.124 comma 1 del Dlgs 152/06
I risultati delle analisi del campione evidenzianoil rispetto dei valori limite previsti. Rapporto di prova 21.8.2014


4) Depuratore Comunale Porrino
Redatto verbale di accertamento di violazione sanzionata in via amministrativa in base all'art.133 comma 2 del Lgs 152/06  a carico dell'amministratore delegato e del responsabile gestione operativa Acea Ato 5 Spa quali gestori dell'impianto e del Sindaco pro-tempore quale responsabile del Comune di Monte San Giovanni Campano. l'impianto era sprovvisto sia di campionatori automatici che di misuratori di portata. I risultati delle analisi chimiche di certezza nel rapporto di prova dell'Arpa Lazio evidenziano per quanto riguarda i parametri Azoto totale e Fosforo totaleil superamento dei valori limite previsti dalla normativa vigente. Per i parametri Azoto Ammoniacale e Cloro attivo il superamento dei valori limite previsti dalla tabella di riferimento. Rapporto di prova del 4.3.2015



5) Boccafolle
I risultati delle analisi chimiche del campione evidenziano, per il parametro azoto totale, il superamento del valore limite previsto al punto 7.5  della DGR n.219 /2011. I risultati delle analisi microbiologiche evidenziano il superamento dei valori consigliati dalla tab 3, all 5 parte III del Dlgs 152/06. L'impianto era in funzione ma privo di autorizzazione allo scarico in violazione dell'art 124 comma 1 del Dlgs 152/06. Rapporto di prova del 23.10,2014




6) Depuratore Comunale ANITRELLA
I risultati delle analisi chimiche del campione , evidenziano per quanto riguarda il parametro "solidi sospesi" ed Azoto totale il superamento del valore limite previsto. I risultati delle analisi microbiologiche evidenziano il superamento dei valori consigliati dalla tab 3 , all 5, parte III del Dlgs 152/06. Impianto in funzione ma privo di autorizzazione allo scarico in violazione dell'art 124 comma 1 del Dlgs 152/06. Elevata sanzione amministrativa in base all'art 133 comma 1 del Dlgs 152/06 , a carico del Sindaco pro-tempore quale responsabile del Comune di Monte San Giovanni Campano, a carico del Rappresentante legale e del responsabile Gestione Operativa di ACEA Ato 5 Spa quali gestori dell'impianto. Rapporto di prova 28.8.2014


I Monticiani della frazione Anitrella dormono sonni tranquilli


7) Depuratore Comunale BACCALA'
I risultati delle analisi chimiche del campione , prelevato con modalità istantanea, evidenziano per quanto riguarda il parametro Azoto totale il superamento del valore limite previsto. L'impianto era in funzione ma privo delle autorizzazioni allo scarico in violazione dell'art.124 comma 1 del Dlgs 152/06 - rapporto di prova del 19.8.2014


8) Depuratore Fontana Magna - Capoluogo -
Ci vuole un breve preambolo da parte di Fare Verde: Al peggio non c'è mai fine!
I risultati delle analisi chimiche evidenziano , per quanto riguarda i parametri Fosforo totale e Azoto totale il superamento dei valori limite fissati nella nota 2 tab 3 , all 5 parte III del D Lgs 152/06. Il depuratore non è autorizzato allo scarico. Redatto verbale in in violazione sanzionata in via amministrativa in base all'art 133 comma 1 del Dlgs 152/06, a carico del Sindaco pro-tempore quale responsabile del Comune di Monte San Giovanni Campano , a carico del Rappresentante legale e del Responsabile Gestione Operativa di ACEA Ato 5 Spa quali gestori dell'impianto. Rappporto di prova del 31.7.2014




9) Per quanto riguarda il depuratore Perna Chiaiamari già tristemente noto ai Monticiani per le problematiche Ambientali procurate in località Pantanelle anche a Privata Attività Produttiva si attende il Nulla Osta da parte del Corpo Forestale dello Stato per poter pubblicare l'analitico. Per questo depuratore Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha già sporto formale denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone.


Fare Verde oltre a rimanere annichilita si domanda per quale sacrosanto motivo è stato taciuto tutto questo o quale interesse c'è nel tacere un disastro di simile portata. Non sono bastate neppure le multe per smuovere tutti gli amministratori Comunali che come i custodi della verità assoluta hanno mantenuto il più stretto riserbo nonostante le pressanti richieste di Fare Verde Monte San Giovanni Campano. Si sono comportati da feudatari ed hanno offeso gli iscritti di Fare Verde   considerandoli di fatto SUDDITI a cui non deve essere data nessuna spiegazione.
Fare Verde spera che con questo costrutto i Monticiani si rendano conto della gravità di quanto esposto e prendano in seria considerazione il fatto che sono obbligati a pagare per inquinare la propria terra. Si rimandano migliori spiegazioni ad un incontro pubblico che verrà fissato a breve con il coinvolgimento del Comitato Acqua Pubblica e sin da ora si invitano tutte le forze politiche presenti sul territorio ad intervenire in difesa del territorio, dei Cittadini e dell'Ambiente. Ai Consiglieri Comunali iscritti di Fare Verde viene richiesto di convocare un URGENTISSIMO CONSIGLIO COMUNALE per discutere le problematiche relative alla depurazione delle acque reflue e alle omesse informazioni ai Cittadini.


Fare Verde Monte San Giovanni Campano chiede all'Avv. Francesco Greco Presidente Nazionale di Fare Verde e al Presidente di Fare Verde Lazio Silvano Olmi  l'autorizzazione a procedere per verificare l'eventualità del DISASTRO AMBIENTALE visto che nessun depuratore era in regola con la normativa vigente sul territorio della Repubblica Italiana.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano

Fare Verde Provincia di Frosinone

domenica 8 novembre 2015

La macellazione casalinga dei suini e lo smaltimento illegale delle ossa e delle interiora.

Tra poco più di un mese inizierà la macellazione casalinga dei suini allevati per l'autoconsumo e ogni anno si è verificato l'abbandono delle ossa e delle interiora non destinate al consumo umano.




 A tal proposito Fare Verde invierà una missiva al Comune e alla ASL in modo che chi alleva gli animali debba presentare la ricevuta dello smaltimento prodotto da apposita ditta specializzata. 
Non è una questione che prevede Fare Verde in quanto è ben specificata e meglio sanzionata dalla normativa vigente. Nello specifico dal regolamento CE 1069 del 2009 che prevede l'obbligo dello smaltimento, tracciabilità e certificazione mentre le sanzioni sono ben specificate e previste dal DECRETO LEGISLATIVO 1 ottobre 2012, n. 186. All'Art 3 Comma 3 - 3. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque smaltisce o utilizza i materiali di categoria 1 senza ottemperare alle prescrizioni di cui all'articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1069/2009, e' soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 10.000 euro a 70.000 euro. 
 Di fatto si somma poi altra sanzione prevista dall'Art 4 dello stesso Decreto legislativo - Violazione degli obblighi in materia di raccolta, trasporto e rintracciabilita' di sottoprodotti di origine animale e dei prodotti derivati previsti dagli articoli 21 e 22 del regolamento (CE) n. 1069/2009 che può arrivare fino a 76.000 euro che sommati ai 70.000 massimi possono arrivare ad oltre 140.000 euro complessivi.
 Certo è che converrà smaltire le carcasse chiamando le ditte specializzate e procurarsi la relativa certificazione per lo smaltimento di cui verrà PRETESA la consegna in copia autentica al Veterinario che esaminerà le interiora e alla Polizia Locale. 
Meglio ancora se il Comune si interesserà per il tramite dei propri uffici a stipulare apposita convenzione con una o più ditte che già operano sul territorio la raccolta di ossa e interiora con le locali macellerie. 
Tanto per precisare: Fare Verde non vuole vedere lo schifo degli anni precedenti con il "materiale" abbandonato o le ossa esposte per boschi e macchie perchè lo smaltimento delle ossa e delle interiora si fa in modo semplice e con pochi spiccioli quando vengono richiesti. Per ultimo il trasporto delle interiora fino al luogo di visita dovrà essere efffettuato con il regime del freddo e in evidente disubbidienza verrà richiesto che le interiora vengano sequestrate e termodistrutte a spese del produttore.



Tanto per tornare alla civiltà la soluzione che propone Fare Verde è la seguente: Servirsi dei Mattatatoi autorizzati presenti nei comuni vicini che provvedono alla macellazione con garanzie per l'igiene e per lo smaltimento dei rifiuti con costi che non sono diversi dalla macellazione casalinga.

mercoledì 4 novembre 2015

Monte San Giovanni Campano - L'utilizzo delle acque piovane crea risparmio esagerato -

Da sempre Monte San Giovanni Campano vive l'emergenza idrica e come gli Inca i Monticiani hanno imparato a conservare l'acqua con i serbatoi ma le cose cambiano come cambiano gli uomini che dovrebbero difendere i propri concittadini e invece difendono il tornaconto di altri. Fare Verde è associazione Ambientalista che difende gli interessi collettivi e CONSIGLIA vivamente a tutti i Monticiani di ripetersi con la conservazione e il riutilizzo dell'acqua mediante i nuovissimi serbatoi flessibili per la raccolta di acqua piovana. 



Si possono installare nelle cantine, nei garage in appositi vani ricavati all'esterno con cubature enormi e a prezzo stracciato. Con meno di 1000 euro c'è la possibilità di impiantare un serbatoio da 25 metri cubi per la raccolta dell'acqua piovana, isolare il rubinetto della cucina dal resto dell'impianto e usare l'acqua della conduttura solo per bere ottenendo il risparmio del 98% (Novantotto %) di acqua della conduttura che passa per il contatore. Il sebatoio flessibile ha tutti i requisiti previsti dalle Normative vigenti, è riciclabile al 100% e chi lo impianterà recupererà la spesa in meno di un anno.




 TOGLIAMOCI dalla schiavitù economica della condotta idrica, dalle eccedenze, dai consumi immaginari e mentre ci sarà il divenire degli eventi con l'auspicabile ritorno all'acqua pubblica un piccolo investimento di green economy mitigherà il PROBLEMA perchè nessuno è padrone delle NUVOLE e della PIOGGIA . Per info fareverde.msgc@gmail.com