martedì 22 novembre 2016

MSGC - La strada Poldo/laoria è la strada dei record! 19 anni di cantiere e non è stata ancora terminata

Correva l'anno 1998 e precisamente il 30.3.1998 quando la XII Comunità Montana decise di realizzare l'Area Verde Fontana Canale. Dopo l'iter burocratico realizzato dalla XII Comunità Montana iniziato tempo prima, nel 1997, dell'approvazione con delibera n. 52  del 30.3. 98 relativa al progetto per realizzare l'Area Verde di Fontana Canale nel Comune di Monte San Giovanni Campano per una spesa complessiva di Lire 600.000.000. Ebbene da allora, dopo 19 anni, le cose stanno nel modo seguente: L'Area Verde non è mai stata realizzata, il Comune di Monte San Giovanni Campano che avrebbe dovuto realizzare i lavori dal bivio di Fontana Canale a Laoria si è fermato a commemorare le Calende Greche e il cantiere lì giace. Di fatto una parte della popolazione è stata felice e non se ne è resa  conto. La felicità dei trogloditi è stata ottenuta dalla cava di breccia oops dal cantiere per la strada  e dalla cancellazione di un tratto di strada, realizzata dai Monaci Certosini in pietra calcarea, con una bella colata di CEMENTO. La gente mormora che la Felicità è stata  raggiunta con la BARBARA modalità di cancellare un tratto di storia con il cemento pur di eliminare il ricordo  delle proprie origini bucoliche. Circostanza, vociferata,  che che ha messo in secondo ordine l'importanza architettonica  e paesaggistica. Forse, e non  è un'ipotesi azzardata, qualcuno ha voluto cancellare quella strada perchè ricordava la via dell'acqua per il Capoluogo. Infatti fino agli anni '50 era percorsa dagli asini che in bestiale sofferenza trasportavano l'acqua potabile , a suon di bastonate,  per tante famiglie del Capoluogo e dell'area circostante.
Lo strabiliante ritmo di costruzione della strada di collegamento che inizialmente doveva essere un'Area Verde è di circa 10 cm al giorno e questa circostanza ha alimentato nell'immaginario della popolazione che il cantiere  fosse stato aperto solo  per realizzare una cava di breccia.
Fare Verde dopo 19 anni e in attesa del 19° anniversario  (23 Dicembre 2016) dall'inizio dei lavori traccia il suo bilancio relativo ai lavori dell'Area Verde Fontana Canale: Il cantiere paragonabile a quello della Salerno/Reggio Calabria è il cantiere dei record ed infatti ha superato abbondantemente i tempi per realizzare il traforo del Frejus. Dal 1997 ad oggi nel mondo sono state realizzati due ponti sul Bosforo, il tunnel sotto la Manica, sono state realizzate mega opere edili, infrastrutture colossali e l'essere umano ha esplorato il sistema solare ma a Monte San Giovanni Campano non sono ancora riusciti a completare un tratto di strada di circa 700 metri. 
Il progetto iniziale per realizzare l'Area Verde Fontana Canale è stato sconvolto con lavori ed espropri che rendono improbabile e quasi sicuramente impossibile la realizzazione dello spazio verde. La strada storica di collegamento con il Capoluogo è stata CEMENTATA per un tratto. Un tratto di strada Poldo/Laoria è stato asfaltato e mostra già segni di cattiva manutenzione. La metà circa della strada di collegamento è un cantiere che lì giace. E noi? Solo in pochi ci siamo   resi conto. Intanto i lazzari del panem et circenses, come è d'uso per la servitù, vanno per sagre alla ricerca della bruschetta mentre i loro padroni continuano la discesa barbarica sul territorio. Nella foto la sorgente di Fontana Canale. Fare Verde ha occultato la parte crollata per incuria con la rappresentazione della Sacra Famiglia. Visto che da queste parti si è fatto un pellegrinaggio alle sorgenti del Sele non resta che proporre una processione a Fontana Canale.


venerdì 11 novembre 2016

Chiesta l'espulsione di Monte San Giovanni Campano dal Club i borghi più belli d'Italia

MSGC - Il Club I borghi più belli d'Italia ha risposto alle doglianze inoltrate da Fare Verde Monte San Giovanni Campano ed ha chiarito che: Il Presidente " tiene conto delle segnalazioni che arrivano e che, compatibilmente con la programmazione dell'attività, verrà fatta una verifica rispetto alla veridicità e alla consistenza di quanto segnalato." Logicamente Fare Verde Monte San Giovanni Campano ci tiene a ribadire che ha sempre sostenuto il progetto del Club i Borghi più belli d'Italia purtroppo, però, le modifiche sostanziali al profilo del Centro Storico postume al riconoscimento e la qualità della vita non sono compatibili con il riconoscimento stesso. Inoltre gli obiettivi che il Club I borghi più belli d'Italia si prefigge sono lontani anni luce dalle iniziative poste in essere nel Capoluogo tanto è vero che la partecipazione al progetto è nata dall'esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nel nostro Centro Storico Capoluogo che è emarginato dai flussi dei visitatori e dei turisti. Il Club i Borghi più belli d'Italia è stato costituito per raccogliere le giuste esigenze di quegli amministratori più accorti e più sensibili alla tutela e alla valorizzazione del Borgo e che intendessero partecipare con convinzione ad una struttura associativa così importante ed impegnativa. Si ricorda a tutti che per essere ammessi occorre infatti corrispondere ad una serie di requisiti di carattere strutturale, come l´armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato, e di carattere generale che attengono alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino. Il Club prevede di migliorare continuamente tali requisiti in quanto l´ingresso nel Club non ne garantisce la permanenza se non viene riscontrata una volontà, attraverso azioni concrete, di accrescerne le qualità. Infine il Club non è stato creato per effettuare una mera operazione di promozione turistica integrata, si prefigge di garantire attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione, il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto. Fare Verde ritiene incompatibili non solo quanto è stato costruito o ristrutturato dopo il 2007 in completa mancanza di armonia con il tessuto urbano ed infatti punta il dito sulle attività e sui servizi offerti per migliorare la qualità della vita come non può fare a meno di rilevare che non c'è stato nessun impegno per migliorare i requisiti presenti e di fatto sono state accantonate le azione volte a rispettare le indicazioni date dal Club nel lontano 2007. Per quanto sopra esposto la nostra Associazione si augura che Monte San Giovanni Campano venga espulso come è stato richiesto entro breve termine perchè la partecipazione ad un progetto così importante non è alla portata di chi amministra il bene materiale e immateriale pubblico.



lunedì 7 novembre 2016

MSGC - L'aiuola ritenuta tra le più costose del mondo deturpata il giorno dopo l'inaugrazione.

MSGC - Quando le opere pubbliche durano da Natale a S. Stefano. Già ieri una delle aiuole del nuovissimo giardinetto pubblico è stata sconvolta dalla pioggia che ha spazzato via la corteccia deposta sulla copertura e divelto il manto sintetico. Sinetetico? Ebbene si! Sono finite le buone pratiche agricole e quindi c'è voluta un pò di plastica tanto per gradire e per fare scena. Nel Comune dove erano caratteristici i muri in pietra a vista hanno costruito muri in cemento armato per dare "movimento" al giardinetto pubblico costruito in via Manlio Sarra, già doppione di quello mai finito in Viale S. Tommaso d'Aquino,  ma ciò non è bastato a contenere la pioggia. Il giardinetto inaugurato sabato sera dopo un giorno inizia ad avere problemi proprio dal materiale che nulla ha a che fare con la Natura . Plastica e cemento con gli alberi tagliati e cavati non faranno mai un'area verde attrezzata ed infatti da queste parti oramai è diventata un'abitudine togliere gli alberi per fare aree verdi anche se non si riesce a capire il perchè (forse). Intanto Fare Verde si inizia a chiedere quanto è costata alla comunità quell'aiuola perchè pare che sia la più costosa del mondo. Del resto... è noto a tutti che i giardinieri sono cari.

venerdì 4 novembre 2016

Monte San Giovanni Campano era uno dei borghi più belli d'Italia.

Nel 2007 arrivò il riconoscimento da parte del Club I borghi più belli d'Italia e da allora si è abbattuta una maledizione sulla parte storica del Capoluogo che si conclude con l'iscrizione di Monte San Giovanni Campano all'associazione I Borghi più belli del Lazio.
Fare Verde ripercorre gli anni più bui per la conservazione del Capoluogo partendo dalle prescrizioni fatte dal Club I borghi più belli d'Italia al nostro Comune. Prescrizioni del resto mai realizzate per demagogia e per l'astio procurato dai politici con il loro  "bellum omnium contra omnes" per campanilismo fazioso e atavico delle frazioni  derivante da antichi rancori.
Correva l'anno 2007 quando il Club I Borghi più belli d'Italia diede l'ambito riconoscimento a Monte San Giovanni Campano... tuttavia diede anche delle indicazioni precise su cosa avrebbe dovuto fare il paese per  tale status. Con una nota inviata al Comune dal Presidente del Club I borghi più belli d'Italia  si specificava di realizzare quanto segue:
- rifacimento e potenziamento della segnaletica stradale;
- insegne pubblicitarie nel centro storico: attuare al più presto il progetto di rimozione e di rifacimento di quelle in plastica ed a bandiera;
- rimuovere i camini in latta e acciaio e sostituirli con quelli in mattone;
- programmare la sostituzione di serrande e saracinesche in ferro dei negozi;
- proporre, con adeguate misure, la sostituzione degli infissi in alluminio;
- ottenere un accordo con l’ENEL e TELECOM per la eliminazione dei fili elettrici e telefonici aerei;
- sostituire le tegole rosse sul tetto del municipio e di alcune altre case con coppi antichi;
- regolamentare l’installazione delle antenne TV e delle parabole;
- preparare un piano tinteggiatura delle case;
- installare una nuova cartellonistica.
Ebbene il Comune oltre a non realizzare quanto suggerito dal Club I borghi più belli d'Italia ha fatto di peggio ed infatti ha sconvolto per sempre il Centro Storico Capoluogo con opere in cemento armato a vista di enormi dimensioni che poi sono rimaste ferme sotto forma di scheletri anche perchè almeno per il Parcheggio Multipiano c'è la dichirazione storica dell'attuale sindaco che lo reputa "inutile".

Monte San Giovanni Campano nella perizia del Club I borghi più belli d'Italia del 2007. Prima della costruzione del parcheggio multipiano


Scheletro e situazione reale del Parcheggio Multipiano senza accesso al Capoluogo di Monte San Giovanni Campano dopo la perizia del Club I borghi più belli d'Italia


Accesso dal Parcheggio Multipiano al Capoluogo fermo contro un muro di casa Mancini che è pericolante e protetta dalle leggi che tutelano i beni architettonici

Rappresentazione farlocca del Parcheggio Multipiano
Rappresentazione farlocca del Parcheggio Multipiano


Monte San Giovanni Campano dopo la costruzione delllo scheletro del centro servizi in cemento armato. Scheletro di struttura costruita dopo la perizia del Club I borghi più belli d'Italia.


 Non contento l'Ente Comune ha lasciato nell'incuria il Centro Storico Capoluogo, nonostante il riconoscimento, tanto è vero che numerose abitazioni hanno i tetti crollati e per mettere la parola fine ha restituito al mittente il finanziamento ottenuto per la sostituzione delle tegole con i coppi al palazzo del Municipio.

Via S. Giusta 


Via S. Margherita

Piazza Guglielmo Marconi: Tetto del Municipio mai rifatto.

Piazzetta S. Maria: Casa con i solai crollati e con tetto piegato in procinto di crollare

Nonostante l'evidente e incontrovertibile situazione di degrado il Consiglio Comunale del 31 Ottobre 2016 ha aderito all'associazione I Borghi più belli del Lazio.
Fare Verde con la presente  indirizzata  al Presidente del Club i Borghi più belli d'Italia CHIEDE in modo esplicito  di sospendere o meglio di espellere Monte San Giovanni Campano (FR) dal Club I borghi più belli d'Italia in quanto il profilo del Capoluogo è totalmente diverso da quello che fu periziato nel 2007 . La quota di iscrizione al Club I Borghi più belli d'Italia non può essere la sola ragione per mantenere l'iscrizione. Il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano non ha più i requisiti unici e originali per attirare turisti. Condizione procurata dal  lassismo  e dall'estro negativo della classe politica che  amministra la Città.
Fare Verde

giovedì 3 novembre 2016

MSGC - La contrada Colle Piano da 12 giorni senza acqua potabile un pò come nel deserto.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano è a dir poco disgustata dal trattamento riservato ai Monticiani della contrada Colle Piano dall'azienda che dovrebbe gestire il servizio idrico integrato. Oramai la popolazione è sull'orlo di una crisi di nervi e percepisce i rubinetti asciutti come una punizione inflitta in seguito alle reiterate doglianze da chi non fa mistero della bassa considerazione per i Ciociari con  espressioni razziste.
In dodici giorni di rubinetti asciutti è arrivata una sola autobotte (5 giorni fa) e solo dopo la segnalazione accorata di Fare Verde ad un Consigliere Comunale di Monte San Giovanni Campano. Non ci sono più le condizioni per non temere proteste violente nei confronti del personale che dovrebbe gestire il servizio idrico tanto è vero che Fare Verde in tempi non sospetti ha avvisato le Autorità per tale evenienza. L'appello di Fare Verde: Chiunque ha la possibilità di provvedere al fabbisogno idrico provveda con spirito Cristiano in quanto non tutte le persone che abitano a Colle Piano sono in grado di sopportare oltre il sacrificio disumano a cui sono sottoposte loro malgrado.
Fare Verde inoltrerà un esposto alla Procura della Repubblica di Frosinone per segnalare l'interruzione del servizio a fronte di un pagamento sempre più esoso.


martedì 1 novembre 2016

MSGC - I P.R.U.S.S.T sostituiscono il Piano Regolatore Generale.

Mentre in altri Comuni si cerca di dare nuove opportunità ai giovani nel Comune di Monte San Giovanni Campano, ancora una volta, si seguono vie strane e purtroppo legali per edificare in deroga al Piano Regolatore Generale. Di fatto il Piano Regolatore Generale approvato nel 2009 e utilizzato solo per le tasse sui terreni edificabili è stato ritenuto obsoleto prima di attuarlo tanto è vero che  è stato richiesto un finanziamento alla Regione Lazio per modificarlo. La nostra Associazione attribuisce tutte le responsabilità del flop relativo al Piano Regolatore Generale ai tecnici che hanno redatto il progetto e al responsabile dell'Ufficio Tecnico che diede il parere positivo per l'approvazione perchè mai come questa volta le responsabilità sono tecniche. La politica locale dei geometri che rappresenta la mentalità furba ma retriva , di fatto, sta approvando un imponente numero di PRUSST forse pentita degli errori (in visione benevola) o forse (in visione malevola) per continuare a sbagliare perchè in questo caso il perseverare negli errori  crea il fare DIABOLICO che concretizza il consenso elettorale e la fidelizzazione nello schieramento politico in quanto il diritto di costruire in deroga viene giustamente percepito come un piacere o che dir si voglia cortesia.  In buona sostanza, nella versione benevola, i PRUSST   sono i vecchissimi Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio promossi dal Ministero dei lavori pubblici con l'obiettivo di realizzare interventi orientati all'ampliamento e alla riqualificazione delle infrastrutture, del tessuto economico-produttivo-occupazionale, al recupero e alla riqualificazione dell'ambiente, dei tessuti urbani e sociali degli ambiti territoriali interessati.
Prevede la partecipazione del privato sia per opere di iniziativa privata, sia per opere pubbliche o di interesse pubblico. dovrebbero realizzare i seguenti obiettivi fondamentali con la partecipazione economica dei privati per almeno un terzo delle economie:
"1) la realizzazione, l'adeguamento e il completamento di attrezzature sia a rete che puntuali, di livello territoriale e urbano, in grado di promuovere e di orientare occasioni di sviluppo sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale e garantendo l'aumento di benessere della collettività;
Gli interventi sono riconducibili, in via esemplificativa:
* al sistema stradale, ferroviario, aeroportuale, portuale, energetico, idrico, delle telecomunicazioni nonché alle opere necessarie per la difesa del suolo;
* ai porti, agli aeroporti, agli interporti, agli scambiatori di modalità e alle interconnessioni delle reti con il sistema urbano;
* a interventi di rilevanza tale da costituire poli di attrazione quali: sedi di tribunali, strutture ospedaliere, università, centri congressuali, strutture polifunzionali per lo sport, il turismo e il tempo libero, ecc.;
2) la realizzazione di un sistema integrato di attività finalizzate all'ampliamento e alla realizzazione di insediamenti industriali, commerciali e artigianali, alla promozione turistico-ricettiva e alla riqualificazione di zone urbane centrali e periferiche interessate da fenomeni di degrado.
Gli interventi in oggetto sono riconducibili, in via esemplificativa:
* a opere di urbanizzazione primaria a servizio di aree produttive o di quartieri degradati;
* a opere di urbanizzazione secondaria di livello almeno urbano;
* alla realizzazione e riqualificazione di insediamenti produttivi in grado di promuovere lo sviluppo, l'innovazione e la competitività tra imprese anche attraverso la diffusione di nuove tecnologie;
* alla realizzazione e recupero di edilizia residenziale al fine di innescare processi di riqualificazione fisica e sociale dell'ambito considerato;
* alla gestione di attività no-profit;
* alla ristrutturazione di edifici di rilevante valore storico-artisitico, sviluppo di artigianato tipico, riconversione di complessi industriali con valenze culturali anche da destinare ad altri usi." Di fatto chi vorrà costruire dovrà dimostrare di far parte di un progetto integrato che a sua volta dovrà essere approvato. Nella versione, ritenuta MALEVOLA  da Fare Verde,  Monticiana i PRUSST creano solo una disparità di trattamento per chi paga le tasse sui terreni edificabili previsti dal Piano Regolatore in quanto vengono autorizzate le costruzioni in deroga su terreni destinati all'agricoltura con il principio oramai conclamato di lasciare deserte le aree destinate agli insediamenti produttivi previsti dal Piano Regolatore Generale. Non si può negare infine il masochismo quando l'essere umano continua a distruggere il proprio territorio cercando tutti gli escamotage legali per farlo. Ciò vuol significare che la popolazione  merita di essere amministrata da chi ha sempre contribuito alla cementificazione e alla distruzione della nostra terra facendola passare per sviluppo.  L'avviso di Fare Verde: Non si preoccupi nessuno perchè il sistema del "costruisco in deroga" al Piano Regolatore Generale è già incappato nei primi segni di insostenibilità e prima o poi il tutto imploderà con conseguenze facilmente immaginabili che si illustrano brevemente: Frane e smottamenti per l'ulteriore accelerazione delle acque piovane, insostenibilità già attiva e gravissima, dell'utilizzo delle risorse idriche (acqua potabile), inquinamento luminoso per l'installazione di nuove luminarie stradali, sottrazione di terreni al sistema drenante delle piante, ulteriore sfibramento della coscienza di appartenenza per la popolazione e spese pubbliche indotte a non finire (costi di manutenzione , spesa pubblica per illuminare le aree PRUSST a vita e perfino aumento dei costi per la raccolta differenziata) e tutto questo per creare nell'immaginario delle persone il contagio dell'onnipotenza che come scusa ha quelle poche entrate all'Ente Comune rappresentate dagli oneri di edificabilità a cui si deve sottrarre il lavoro già fatto dai tecnici pagati con il denaro di tutti ancora prima di iniziare. Per ultimo i PRUSST non apporteranno nessun beneficio occupazionale perchè non è stato mai pubblicato dai provvidi politici locali il numero delle persone che verranno impiegate e quindi il tutto si trasformerà in una magnifica operazione immobiliare, perfettamente legale ma in deroga, con oneri per tutti e nessun apporto  al miglioramento della qualità della vita della popolazione A questo punto c'è il suggerimento della nostra Associazione : STRAPPATE IL PIANO REGOLATORE perchè serve solo per pagare le tasse, crea disparità di trattamento per le tasse, finisce di distruggere il nostro territorio e crea ulteriore divisione sociale. In buona sostanza i PRUSST furono iniziati quando non c'era il Piano Regolatore Generale e per Fare Verde rappresentano la dimostrazione pratica di un vecchio detto: Fatta  la legge è creato l'inganno. I politici si dovrebbero attivare per fare l'interesse dell'Ambiente per  tutti i Cittadini... almeno così dovrebbe essere.