mercoledì 17 maggio 2017

MSGC: Fare Verde inizia la lotta di contrasto biologica alle zanzare.



Fare Verde Monte San Giovanni Campano per tenere lontane le zanzare  dalle case   ricorre alle piante repellenti, un rimedio naturale economico e poco invasivo. La nostra Associazione di protezione Ambientale pubblicherà volta per volta metodi naturali per combattere questo fastidioso tipo di insetto che infesta oramai ogni luogo.
Il giorno 21 Maggio 2017 in Piazza Guglielmo Marconi saranno donate 130 piante di Lavandula alla popolazione del Capoluogo di Monte San Giovanni Campano come inizio della lotta repulsiva alle zaznzare. Ogni terza domenica di tutti i mesi estivi verranno regalate piante aromatiche che fanno fuggire le zanzare che miglioreranno il decoro urbano con i loro colori e con i loro profumi.
Lavanda – Pianta repellente efficace contro zanzare, falene, pulci e mosche. La pianta può essere coltivata in vaso  o nell’orto per allontanare gli insetti. Qualche goccia di olio essenziale di lavanda può essere strofinata sulla pelle per tenere lontane le zanzare. Mazzetti di lavanda possono essere appesi alle pareti per profumare casa e tenere lontane le zanzare.
 
 
La terza domenica del mese di Giugno 2017 verranno regalate piantine di 
 
Citronella – La Cymbopogon, conosciuta anche con il nome inglese di lemongrass, è un’erba particolarmente sgradita alle zanzare. Non a caso molte candele antizanzare sono proprio a base di citronella.

La terza domenica del mese di Luglio 2017 saranno regalate piantine di Geranio
 
 Geranio: molto decorativo e onnipresente su balconi e davanzali soleggiati, tra le piante repellenti per insetti il geranio è forse il nemico più acerrimo delle zanzare, tanto efficace a tenerle lontane quanto i metodi chimici più utilizzati, come fornelletti e candele elettriche.
 


La terza domenica del mese di Agosto 201saranno donate piantine di Menta.
 
Menta
Le piantine di Menta coltivate in vaso con il suo odore intenso tiene lontane le zanzare. L’olio essenziale di menta, unito ad aceto di mele e vodka, permette di ottenere un repellente per zanzare naturale ed economico.

martedì 16 maggio 2017

La discarica ILLEGALE Monte Castellone ancora senza collaudo a due anni dalla sentenza della Corte di Giustizia per la causa C - 196/13

Fare Verde Monte San Giovanni Campano intrattiene corrispondenza epistolare diretta con la Direzione Ambiente della Commissione Europea per la questione della discarica ILLEGALE Monte Castellone. Con nota del 14 Maggio ultimo scorso la nostra Associazione, ai sensi del Trattato di Amsterdam, ha comunicato al Sig. Commissario all’Ambiente Dott. Karmenu Vella che la discarica ILLEGALE di Monte Castellone non ha ancora i documenti in ordine in quanto manca il COLLAUDO delle opere che il Comune asserisce di aver realizzato.
Fare Verde ha inviato in tempi non sospetti le proprie doglianze alla Direzione Ambiente e trova inammissibile che dopo tanto tempo non sia stato effettuato il collaudo delle opere . La mancanza del collaudo delle opere e quindi l’impossibilità da parte delle Autorità Italiane di dimostrare alla Commissione Europea che la discarica di Monte Castelone non nuoce all’ambiente e alla salute della popolazione ha già procurato ben 4 penalità per l’Italia (una per ogni semestre passato) e già è in corso la rivalsa economica  contro il Comune di Monte San Giovanni Campano da parte del MEF ( Governo Italiano) che ha pagato le penalità nel rispetto della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia per la causa C – 196/13. La prima penalità comminata al Comune di Monte San Giovanni Campano è stata di € 388.223,50 mentre le altre sono da € 200.000,oo cadauna per ogni semestre.(l'ultima penalità è stata comminata il 17 Aprile 2017)
A questo si aggiunge che altro tempo verrà sicuramente perso visto che Fare Verde ha inoltrato alla Commissione Europea copia integrale di alcuni documenti che sono stati ritenuti “strani” come ha contestato il procedimento in quanto la discarica ILLEGALE di Monte Castellone si trova in area sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico.
Il progetto realizzato durante l’Amministrazione guidata dall’Avv. Antonio Cinelli prevedeva la bonifica della discarica ma poi  con il subentro dell’Amministrazione Veronesi il Comune è passato dalla bonifica alla messa in sicurezza e caratterizzazione facendo rimanere i rifiuti dove sono scatenando le ire funeste della nostra Associazione di protezione Ambientale.
Logicamente Fare Verde a seguito di tale comportamento  ha ingaggiato battaglia in difesa dell’Ambiente che dopo anni non si è ancora conclusa tanto è vero che finalmente il giorno 11.5.2017 l’Amministrazione Comunale di Monte San Giovanni Campano è stata costretta a dichiarare che il collaudo delle opere non è stato ancora realizzato. Dichiarazioni rese durante il Consiglio Comunale che Fare Verde ritiene inammissibili di fronte alla realtà delle multe comminate per ogni semestre passato. A tal proposito si aggiunge che le multe dovranno essere pagate da chi non ha rispettato le date di scadenza dei lavori e quindi annuncia il suo ricorso nell’interesse collettivo davanti alla Corte dei Conti in quanto ritiene che le penalità non dovranno essere pagate dalla popolazione. Lasciando quindi alla Magistratura Contabile ogni decisione di competenza anche nel merito del bilancio del Comune di Monte San Giovanni Campano perché alla fine di questa vicenda molto spiacevole le multe ammonteranno a  circa 1.000.000,oo di euro se tutto andrà bene e se la vicenda si concluderà entro Ottobre 2017 qundo scadrà la quinta semestralità e quindi scatterà la quinta penalità.
Fare Verde si augura infine che un giorno i nostri posteri  potranno avere la forza e la volontà di restituire alla Natura e alla Comunità Monte Castellone nel frattempo però continuerà una guerra senza quartiere e non ci sarà pace a Monte San Giovanni Campano.


lunedì 15 maggio 2017

Fiat 500 Elettrica

Fiat 500 Elettrica

Fiat 500 elettrica 
 
 
La Fiat 500E è disponibile su mercato USA con prezzi a partire da 31.800 dollari, circa 23.500 euro. In leasing, la 500 elettrica, può essere acquistata al fronte di un canone mensile di 199 dollari per 36 mesi, depositano 999 dollari alla stipula del contratto. Anche se il prezzo pieno della 500 elettrica ammonta a 31.800 dollari, grazie agli incentivi statali per la diffusione della mobilità elettrica e grazie al sistema di crediti, la 500E può essere portata a casa per un prezzo di 18.800 dollari, un prezzo da sogno se si considera che per noi europei corrisponderebb a un esborso di 13.900 euro!

La potenza espressa dal motore elettrico è pari a 111 cavalli, con un’autonomia complessiva di 140 km.

domenica 14 maggio 2017

L'iscrizione al Club i Borghi più belli d'Italia serve solo per mettere il logo sulla carta intestata del Comune.

Monte San Giovanni  Campano è uno dei borghi più belli d'Italia ma si vede che nel Lazio c'è di meglio e con risorse intellettuali di spessore più elevato. La Regione Lazio con il finanziamento di 8 progetti ha voluto sottolineare che Il 2017 è l’anno dei Borghi Italiani e la Ciociaria potrà festeggiarlo come meritano. I finanziamenti da 50.000 euro cadauno sono andati a Roccaseccca ammessa a finanziamento con un progetto nei luoghi di San Tommaso in aggregazione al comune di Aquino. Sono state poi finanziate le proposte di Ferentino (insieme a Alatri, Anagni, Fumone e Veroli), Amaseno (in partenariato con Prossedi e Villa Santo Stefano), San Donato Val di Comino (aggregatasi ad Arpino e Collepardo), Pastena (insieme ad Arnara e Torrice), Castrocielo (con la vicina Colle San Magno), ed i progetti singoli dei comuni presentati da Castro dei Volsci e Serrone. La bellezza dei borghi Ciociari veri custodi di cultura, tradizione e valori ha trovato il giusto riconoscimento della Regione Lazio che In attuazione della deliberazione di Giunta regionale n.771 del 14 dicembre 2016 ha premiato ciascun progetto con un contributo di 50.000 euro. Monte San Giovanni Campano pur avendo avuto l'ambito riconoscimento come uno dei Borghi più belli d'Italia non ha ricevuto nessun contributo e al momento sono varie le ipotesi compresa quella che il progetto non sia stato presentato. Fare Verde chiederà se è stato presentato un progetto per Monte San Giovanni Campano perché lo vuole pubblicare anche per cercare di capire a cosa serve l'assessorato alla Cultura e la delega alle attività produttive se non a percepire il compenso a spese di tutti. E' arrivato il momento per le sane considerazioni sulla quota di iscrizione al Club dei Borghi più belli d'Italia in virtù del fatto che costa un po' troppo l'iscrizione al Club se ha per unico scopo l'apposizione del logo sulla carta intestata Comunale anche perché per ironia della sorte è stato premiato un progetto che tratta dei Luoghi di San Tommaso d'Aquino che tra le altre cose è anche il Santo patrono di Monte San Giovanni Campano che lo festeggia nel luogo dove si narra che sia stato incarcerato per distoglierlo dalla sua vocazione religiosa.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano si augura infine che il Sindaco sostituisca l'Assessore alla Cultura e il Consigliere delegato alle Attività Produttive con personaggi più attenti e più impegnati nel rappresentare la bellezza del nostro territorio attraverso  la custodia della cultura, dell'Ambiente, della  tradizione e dei valori quali poli di attrazione per un turismo  sostenibile. Si chiede quindi con forza di  abbandonare finalmente il modello fallimentare del turismo religioso centrifugo organizzato dallo stesso Ente Comune che con pellegrinaggi   mastodontici   in altre Città arreca solo spese   senza apportare alcun beneficio  alla Comunità.
 

venerdì 12 maggio 2017

MSGC: Svelati i misteri dolorosi di Monte Castellone.

Il giorno 11Maggio 2017 si è tenuto il Consiglio Comunale a Monte San Giovanni Campano ed è stato trattato l'argomento Discarica Illegale Monte Castellone. E' emerso FINALMENTE in modo CHIARO che non è stato ancora eseguito il collaudo delle opere di messa in sicurezza e caratterizzazione del Sito di discarica di Interesse Regionale Monte Castellone. Sul bilancio approvato non c'è traccia delle penalità comminate dalla Corte di Giustizia nella causa C - 196/13. Bilancio approvato all'unanimità dalla Maggioranza che amministra il Comune, con il voto contrario della minoranza e con un astenuto. Durante l'illustrazione della criticità Ambientale relativa alla discarica Monte Castellone, tenuta dal Consigliere Comunale Avv. Antonio Cinelli, è emerso ed è stato messo a verbale che ora quella criticità ha anche un problema di carattere economico gravissimo. In buona sostanza sono state comminate quattro penalità dalla Corte di Giustizia per un totale calcolato di 980.000,oo euro con l'ultima penalità comminata 17 Aprile 2017. Siccome le Autorità Italiane non sono ancora riuscite a dimostrare alla Commissione Europea che la Discarica Illegale Monte Castellone ha ricevuto un trattamento adeguato c'è la possibilità che la situazione si aggravi ulteriormente tanto è vero che la Commissione Europea ha chiesto lumi alla Regione Lazio nel merito del destino dei rifiuti in seguito alle doglianze dirette esercitate da Fare Verde. Il diritto Europeo infatti riconosce a Fare Verde di confrontarsi senza alcun filtro direttamente con la Commissione Europea ai sensi del trattato di Amsterdam. A questo punto della situazione e dopo anni di dura battaglia in difesa del territorio la nostra Associazione pur restando annichilita dal fatto che l'iter burocratico non è terminato si rivolgerà per l'ennesima volta alla Direzione Ambiente della Commissione Europea e comunicherà che il collaudo delle opere non è stato ancora eseguito in data 11 Maggio 2017 come è emerso durante il Consiglio Comunale. Logicamente Fare Verde prestissimo si metterà all'opera per presentare un esposto circostanziato alla Magistratura Contabile del Lazio per l'accertamento delle responsabilità e confuterà persino il bilancio approvato il giorno 11 Maggio 2017 perchè le penalità su Monte Castellone non sono state riportate nonostante che esse siano di dominio pubblico in quanto pubblicate dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e nonostante il contenzioso tra Comune e MEF. La battaglia di Fare Verde in difesa del territorio, dell'Ambiente e della Biodiversità continua dunque senza alcuna esitazione fino alla fine e sarà vinta senza alcun dubbio. Le penalità che ora ammontano a 980.000,oo euro NON dovranno essere pagate dai Cittadini in quanto hanno già pagato a caro prezzo l'insostenibilità della discarica ILLEGALE Monte Castellone. Da parte sua la Commissione Europea ha mantenuto il suo impegno nei confronti della nostra Associazione ed ha chiesto lumi sul destino dei rifiuti e delucidazioni su alcuni passaggi del procedimento che appaiono incomprensibili rivolgendosi alla Regione Lazio e a Fare Verde ignorando di sana pianta il Comune di Monte San Giovanni Campano . Fatto che è stato sopperito da Fare Verde che volta per volta ha girato al Comune di Monte San Giovanni Campano tutta la corrispondenza arrivata da Bruxelles nella più grande e mai vista onestà intellettuale che evidenzia la volontà di risolvere il gravissimo problema Ambientale ed Economico che è stato creato. Non c'è quindi nessun MISTERO sulle multe, non c'è nessun MISTERO su Monte Castellone e non ci sarà nessun MISTERO sulle responsabilità anche perché con il divenire degli eventi e senza alcun filtro Fare Verde pubblicherà persino i nomi dei responsabili nella trasparenza più assoluta e nel rispetto assoluto della normativa vigente. Fare Verde da ora, però, non inoltrerà più nulla al Comune di Monte San Giovanni Campano perché si è resa conto che è stata solo una perdita di tempo andare a protocollare documenti che non sono mai stati presi in nessuna considerazione.

lunedì 8 maggio 2017

Ambiente - La riforma dei Parchi riduce la tutela del Patrimonio Naturale del Paese

Fare Verde Provincia di Frosinone ha stilato l’elenco di 10 punti essenziali che evidenziano un panorama generale di disattenzione rispetto ai bisogni veri delle aree protette. Il  progetto di legge, nefasto per la Natura, è passato in Senato contro il parere di tutte le associazioni ambientaliste italiane. In buona sostanza   vogliono  ridurre la tutela del patrimonio naturale del Paese eliminando di fatto l’indipendenza dei parchi nazionali e il loro ruolo di barriera contro gli interessi delle lobbies con la politica che fa orecchie da mercante o meglio si accanisce contro il territorio permettendo ulteriore consumo del suolo.
Si rappresentano quindi 10 fra le peggiori misure e/o omissioni della cosiddetta “riforma” della legge 394/91 (il p.d.l. 4144 della Camera dei Deputati, detto Caleo dal nome del suo relatore al Senato):
1) Per la nomina del Presidente del Parco o di un’Area Protetta non si chiede più alcun titolo concernente la conservazione della Natura ma solo una generica “esperienza nelle istituzioni, nelle professioni, ovvero di indirizzo o di gestione in strutture pubbliche e private”. Un modo come un altro per dire che saranno privilegiati i titolari di carriere politiche.
2) Il Direttore, figura centrale della gestione, non sarà più scelto in base alle competenze naturalistiche e culturali, ma secondo una non meglio precisata “esperienza professionale di tipo gestionale”; e non sarà più nominato dal Ministro dell’Ambiente in un elenco di esperti ma dal locale Consiglio direttivo, di fatto dal Presidente del Parco che sceglierebbe il Direttore nei vari cerchi magici che si creeranno.
3) Gli agricoltori entrerebbero a far parte dei consigli direttivi ma verranno esclusi gli oltre 100 altri soggetti economici presenti nei Parchi.
4) Le attività economiche presenti nei Parchi con impatto sull’ambiente, come gli impianti di estrazione di idrocarburi o di captazione delle acque, pagherebbero royalties, decretando in tal modo la fine dell’indipendenza dei parchi stessi.
5) All’interno dei Consigli direttivi le componenti scientifica e conservazionista diminuirebbero ulteriormente a favore dei portatori di interessi locali .
6) Tra le omissioni più gravi: nulla si dice circa il necessario potenziamento della sorveglianza, totalmente insufficiente all’interno delle aree protette;
7) E ancora nulla dice il Progetto di Legge sul problema delle dotazioni organiche, letteralmente ridicole in almeno 19 parchi nazionali sui 23 esistenti .
8) Fumosa ed evanescente la trattazione del tema attività venatoria: modificando la legge nelle cosiddette “aree contigue” ai parchi (l’art. 32 della storica legge 394/91: uno dei tanti articoli volutamente inapplicati) la caccia sarebbe permessa anche a cacciatori provenienti dall’esterno senza definire in alcun modo il “carico venatorio massimo” (unico criterio realistico di moderazione di impatto). Mentre la gestione faunistica – confusa con il controllo della fauna – viene affrontata in un modo del tutto superficiale e irrealistico.
9) Risulta poi strana la situazione del Parco Nazionale del Delta del Po, che è la più importante area umida del Mediterraneo e a tal prposito si cita: “ il mancato raggiungimento dell’intesa tra Regioni precluderebbe l’adozione di un decreto sostitutivo del Governo”.
10) Del tutto aggirato e disatteso il principio (presente nella 394/91) della completa omologazione delle aree marine protette ai parchi nazionali, lasciandole invece in una situazione di indeterminatezza e in balia di improbabili consorzi di enti locali con “briciole” spacciati per “fondi”.
Fare Verde si augura quindi che al più presto il buonsenso prevalga sulla irragionevolezza e si arrivi a
– Sospendere pro-tempore e con assoluta urgenza la discussione in Parlamento dell’attuale progetto di riforma;
– Indire immediatamente la 3^ Conferenza nazionale sulle aree protette (che manca da 15 anni) prevedendo la partecipazione attiva di tutte le componenti dei Parchi;
– Prevedere una rilevazione dei bisogni e delle condizioni, almeno in tutti i parchi nazionali italiani e almeno in un rappresentativo campione delle diverse aree protette regionali, da parte delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato.
– Tornare a una non frettolosa audizione nelle Commissioni di tutte le componenti titolari di esperienze utili nella gestione delle aree protette;
– Una revisione profondissima del testo attuale del progetto di legge alla luce dei risultati di quanto esposto.


domenica 7 maggio 2017

MSGC: Let's Clean Up Europe 2017 "Dove passano i nuovi Barbari" trasformata in un incubo.

Mentre in Italia si diffondono nuove forme di valorizzazione territoriale che mettono in risalto la cultura, i beni naturalistici , la storia e l’archeologia dei luoghi c’è da sottolineare la controtendenza di Monte San Giovanni Campano che con fare di imperdonabile superficialità perde l’ennesimo appuntamento con lo sviluppo sostenibile del territorio.
Il territorio Comunale montano pur essendo caratterizzato da luoghi di bellezza naturalistica, da testimonianze archeologiche , da una biodiversità impareggiabile si trova in una situazione di abbandono e di degrado che sono inenarrabili che inficiano qualsiasi lodevole  iniziativa di valorizzazione.
Le Associazioni di Protezione Ambientale Fare Verde, Lamasena Circolo di Legambiente, l’ANC Nucleo di Monte San Giovanni Campano e Civilmonte Associazione di Protezione Civile hanno capito lo stato in cui versa il territorio e il giorno 6 Maggio 2017 nell’ambito della SERR 2017 Let’s Clean Up Europe – Dove passano i nuovi barbari - hanno deciso di iniziare a ripulire dai rifiuti quella terra di nessuno per sensibilizzare la popolazione ad una maggiore considerazione dei beni paesaggistici, storici, archeologici e naturalistici presenti da ottenere anche  mediante un virtuoso ciclo dei rifiuti
Purtroppo e senza alcun dubbio le Associazioni Monticiane si sono trovate al cospetto di una situazione di bruttura che al momento supera la bellezza del Confine Storico tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie; il degrado ambientale vince il paragone con l’attrazione del percorso immerso nella Natura che conduce nel sito Archeologico di Pozzo Faito dove è presente la famosa epigrafe scolpita sulla roccia e perfino le sorgenti che caratterizzano quei luoghi e che hanno dato nome alle località antropizzate vengono eclissate da tutti quei rifiuti presenti   che l’uomo scientemente è riuscito ad abbandonare.
Alle Associazioni di Protezione Ambientale non resta altro che denunciare la grave situazione presente lungo la SP 221 all’altezza del Km 8.500 in quanto  non può essere ignorata una discarica imponente ove sono presenti rifiuti speciali pericolosi, ingombranti, pneumatici, materiale di risulta edile, RAEE e tutto quello che lo scibile umano riesce ad immaginare. La Provincia di Frosinone non può far finta di nulla visto che ci sono leggi ben precise che impongono la bonifica dei luoghi come del resto non è neppure possibile lasciare una marea di rifiuti in quell’area sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico.
Durante la giornata ecologica del 6 Maggio 2017 i volontari delle Associazioni Monticiane hanno avuto la collaborazione dell’Ufficio Tecnico Manutentivo del Comune di Monte San Giovanni Campano e della Società Sangalli che cura l’igiene urbana ma purtroppo l’impegno dei tanti volontari accorsi è riuscito a pulire in icto oculi circa il 5% di quanto è presente.
Sono stati raccolti quaranta bustoni di rifiuti indifferenziati strappati letteralmente dalla vegetazione. Recuperati dal dirupo pneumatici di camion,di auto, di biciclette ed è stata isolata una grande quantità di eternit. Sono state accantonate le guaine usate in edilizia, sono stati raccolti diversi televisori, frigoriferi, congelatori recuperati dal dirupo con le corde d’acciaio e constatata la presenza di tanti topi.
In buona sostanza quella che doveva essere una giornata ecologica come le tante altre fatte sul territorio si è trasformato in un intervento pericoloso per tutti ii volontari che hanno partecipato.
In quell’angolo remoto del Comune di Monte San Giovanni Campano la Natura ha perso contro il degrado: non si percepiscono più gli odori delle erbe aromatiche e delle ginestre che sono sovrastati dal puzzo orribile dei rifiuti.
Per tutti questi motivi le Associazioni Monticiane , nell’interesse collettivo,
con un’azione congiunta chiederanno alla Provincia di Frosinone, alla Regione Lazio e al Comune di Monte San Giovanni Campano la caratterizzazione e la bonifica di questa nuova discarica anche perché per ironia della sorte a meno di 500 metri è presente la discarica di rifiuti interrati di Montecastellone nell’apoteosi della profanazione del nostro patrimonio paesaggistico, idrogeologico, storico e archeologico che rappresentano un valore inestimabile per l’identità dell’intera popolazione.