lunedì 10 aprile 2017

MSGC: Si produce meno immondizia e si paga allo stesso modo

In seguito alle decisioni del Consiglio Comunale del 10.4 2017 che confermano le tariffe TARI 2016 per l'anno 2017 Fare Verde Monte San Giovanni Campano sospende qualsiasi attività di segnalazione per i rifiuti abbandonati fino a Settembre 2017 perché sul territorio di Monte San Giovanni Campano è interpretata ad esclusivo sfavore della popolazione e dell'Ambiente la Legge 147/2013 che disciplina la TARI. La tassa per i rifiuti, individua quale metodo per il calcolo delle tariffe non più’ soltanto il ben noto metodo normalizzato di cui Dpr 158/1999, ma anche altri criteri “in alternativa”. Più’ in particolare, la Legge 147/2013 all’art. 1 commi 650 -651 e 652 dispone:
650. La TARI è corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare coincidente con un'autonoma obbligazione tributaria.
651. Il comune nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al decreto Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n.158.
652. Il comune, in alternativa ai criteri di cui al comma 651 e nel rispetto del principio «chi inquina paga», sancito dall'articolo 14 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti, può commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti. Le tariffe per ogni categoria o sotto categoria omogenea sono determinate dal comune moltiplicando il costo del servizio per unità di superficie imponibile accertata, previsto per l'anno successivo, per uno o più coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa di rifiuti.
Il Comune di Monte San Giovanni Campano avrebbe potuto ma non ha voluto utilizzare dal 2014 altri criteri per determinare le tariffe TARI, nel rispetto di quanto previsto dal comma 652 di cui sopra, evitando le forti tensioni sociali verificatesi nel 2013 al momento dell’applicazione della Tares, ora abrogata, laddove sono emerse differenze enormi tra categorie in termini di tariffa applicata rispetto al costo reale del servizio. In buona sostanza dal 2015 e precisamente da quando Fare Verde fece notare l'inspiegabile e misteriosa riduzione dei rifiuti di circa il 40% del peso totale la popolazione di Monte San Giovanni Campano produce ufficialmente meno immondizia indifferenziata e meno umido che vengono smaltiti ad un costo notevolmente inferiore (circa 300.000 euro in meno) mentre le bollette sono rimaste pressoché invariate.
Dalla mancata ridistribuzione del denaro risparmiato con il minore conferimento si evince in modo incontrovertibile che non è stato interpretato in modo benevolo per la popolazione il principio "CHI INQUINA PAGA". Di fatto inquiniamo di meno e paghiamo sempre allo stesso modo. Fare Verde ritiene che il comportamento del Comune di Monte San Giovanni Campano non sia di buon esempio per chi abbandona i rifiuti e per chi non osserva le leggi dello Stato e della Regione Lazio per la raccolta differenziata e ciò è provato dala mancata ridistribuzione del denaro risparmiato, dal mancato raggiungimento del 65% per la raccolta differenziata, dalla mancanza del regolamento Comunale per la raccolta differenziata, dall'assenza dell'isola ecologica, dalla mancanza di convenzioni con discariche per gli inerti, dal mancato recupero degli oli esausti vegetali, dalla distribuzione di contenitori e buste per la raccolta differenziata che NON provengono da materiale di riciclo (in barba al GPP) e per le numerose discariche a cielo aperto mai bonificate. Nello specifico il Comune di Monte San Giovanni Campano nonostante le segnalazioni e l'intervento delle Forze dell'Ordine non ha bonificato le discariche a cielo aperto tenendole per collezione o forse aspettando di seppellirli come è già accaduto. Si ricordano infine le principali discariche mai bonificate:
Bosco Portella, Torrente Amaseno, Incoronata e Felzarago.

Per ultimo Fare Verde INVITA un Assessore Comunale che non ha costruito immobili abusivi ( gli altri li riteniamo incompatibili) ad un pubblico confronto per la raccolta differenziata.

 

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