lunedì 19 dicembre 2022

MSGC – I lavori alla scuola Caio Mario non sono stati fermati dall’esposto di Fare Verde Monte San Giovanni Campano.

 

Fare Verde Monte San Giovanni Campano risponde alla campagna di pubblicità progresso con cui il sindaco Emiliano Cinelli  si è rivolto ai Monticiani di tutte le frazioni per illustrare la situazione degli edifici scolastici che dovrebbero essere interessati dai lavori di ristrutturazione. Ebbene  dalle sue  dichiarazioni fantasmagoriche  manca  ogni riferimento al finanziamento per la demolizione e ricostruzione dell’Angelicum come se i bambini del Capoluogo fossero figli di un Dio Minore visto il campanilismo strepitoso alimentato  dall’amministrazione comunale “arlecchino” che è inclusiva solo per le spartizione delle poltrone.

Per quanto riguarda la scuola Caio Mario , invece, il sindaco  racconta le cose a modo suo in quanto il MIUR ha inviato al Comune solo 284.000,oo euro. Invece    il sindaco dovrebbe spiegare,  il motivo ,   dovrebbe precisare, più in particolare, se l’esecuzione dell’appalto è  stata  conforme alla legge. Nello specifico  se è stato effettivamente demolito in maniera integrale il vecchio edificio (come doveva essere per il MIUR) oppure se è stato  preferito lasciarne in piedi una parte (come invece ha fatto  il comune). In questo secondo caso se hanno rispettato le norme che il codice impone per le varianti in corso d’opera. Infine dovrebbe spiegare se successivamente alle “criticità evidenziate” da Fare Verde ha sostituito il responsabile del procedimento e/o del servizio e il direttore dei lavori e perché si è ostinato a non farlo prima dal momento che anche il suo assessore Caserra non solo conosceva le problematiche ma aveva condiviso, nel merito, la fondatezza delle doglianze esposte da FARE VERDE. Fondatezza a cui si è dovuto successivamente arrendere perfino lo stesso Sindaco. Questa associazione, inoltre, si riserva di approfondire la tutelabilità della propria onorabilità e reputazione rispetto a quanto affermato dallo stesso Sindaco che vorrebbe ricondurre lo stop dei lavori del cantiere dell’edificio scolastico Caio Mario di  Chiaiamari a causa di  un esposto che è stato presentato da Fare Verde Monte San Giovanni Campano che  tra l’altro si  firma sempre. La ricostruzione non solo è falsa ma è anche tendenziosa dal momento che non c’è stato nessun provvedimento cautelare di sequestro all’immobile, al cantiere e neppure al denaro. Al contrario questa Associazione ritiene che potrebbe esserci solo  una responsabilità amministrativa e contabile oltreché politica dal momento che una parte della maggioranza avrebbe voluto  ascoltare Fare Verde Monte San Giovanni Campano  che sosteneva tesi talmente fondate a cui anche lo stesso Sindaco, suo malgrado, alla fine, ha dovuto adeguarsi. Fare Verde respinge ogni forma di disinformazione  e si rende disponibile ad un pubblico confronto con il sindaco  e con l’assessore Caserra visto che in questo luogo abbandonato dalla “verità”  anche se piove è sempre colpa di Fare Verde . Non passerà mai il messaggio che l’esposto di Fare Verde  ha  fermato  i lavori dell’edificio edificio scolastico Caio Mario  perché questa associazione di Cittadini Monticiani  in qualsiasi istante può  dimostrare  che il Comune di Monte San Giovanni Campano ha ricevuto per la Caio Mario solo 284.000,oo euro arrivati  il 31 Ottobre 2022  su una spesa totale  di €1.420.000,oo. 



Terrazza della scuola Caio Mario di Chiaiamari con telo di plastica per copertura.


Documento che prova la mancanza di denaro per i lavori di demolizione e ricostruzione.






mercoledì 19 ottobre 2022

ACQUA CHIARA - Osservazioni alla Procedura di Valutazione Ambientale Strategica del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.



Fiume Melfa - ACQUA CHIARA - Fare Verde Provincia di Frosinone nell’ambito del programma ACQUA CHIARA per la vigilanza sui corsi d’acqua della Provincia di Frosinone ha presentato le osservazioni alla Procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ed in particolare ogni riferimento è stato scritto per il fiume Melfa che soffre una situazione gravissima. Il Dott. Marco Belli e la Dott. Manola Boccarossa entrambi dirigenti nazionali di Fare Verde hanno focalizzato le osservazioni sull’incidenza negativa relativa agli ecosistemi definendo la gestione della risorsa idrica innaturale e illegale in quanto il Deflusso Minimo Vitale del fiume Melfa non viene rispettato con danni irreparabili alla fauna e alla flora acquatica.
Fare Verde è andata oltre ed ha proposto l’adeguamento dei prelievi e rilasci a quanto stabilito dall’Autorità di Bacino consentendo così di ristabilire il Deflusso Minimo Vitale ad oggi non rispettati così come è indicato dalla “relazione preliminare idrogeologica allegata al Piano del PNALM”. L’associazione di protezione Ambientale ha ricordato che i valori del Deflusso Minimo Vitale anche del Melfa sono stati stabiliti nei vari piani approvati dal Consiglio dei Ministri, adottati dall’Autorità di Bacino con il parere favorevole del PNALM . Rimandare le verifiche per i regimi di prelievo di concessioni che potrebbero essere anche scadute potrebbe essere un modo per non intervenire come del resto è stato fino ad oggi.
Ad ogni problema ci deve essere una soluzione e c’è quindi la proposta di Fare Verde che chiede la modifica dell’ART. 16 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano con l’inserimento di due nuovi commi che possono difendere tutti i corsi d’acqua del PNALM. Vietare qualsiasi intervento che modifichi il regime naturale delle acque superficiali e sotterranee. Vietare altre derivazioni per scopi idroelettrici e irrigui.
Prevedere il monitoraggio obbligatorio e almeno semestrale per le concessioni, delle derivazioni e dei prelievi con la trasmissione di report all’Ente Parco e dove non sono presenti sistemi di misura prevedere che vengano installati.
Solo il monitoraggio attento e coscienzioso assicurerà il Deflusso Minimo Vitale ed eviterà le tristi foto pubblicate dal Sindaco di Roccasecca che più volte ha denunciato l’alveo del fiume Melfa completamente arido.
A tal proposito Belli sottolinea che in Italia sono in vigore il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante norme in materia ambientale, all'art. 56 comma h recita: h) la razionale utilizzazione delle risorse idriche superficiali e profonde, con una efficiente rete idraulica, irrigua ed idrica, garantendo, comunque, che l'insieme delle derivazioni non pregiudichi il minimo deflusso vitale negli alvei sottesi non che' la polizia delle acque; Il decreto legislativo 12 luglio 1993, n. 275 recante norme per il riordino in materia di concessione di acque pubbliche a cui si aggiunge l'art. 12 bis al regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775, testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici che impongono l'obbligo di garantire il minimo deflusso vitale e l'equilibrio del bilancio idrico.

immagine del fiume Melfa completamente in secca




domenica 16 ottobre 2022

MSGC - Lo stato dell'ambiente 2022 (2° aggiornamento - Il dissesto idrogeologico -)

 Fare Verde Monte San Giovanni Campano riassume le grandi criticità Ambientali che funestano ancora  il territorio di Monte San Giovanni Campano nell'anno 2022. I grandi temi che vengono trattati sono la qualità dell'aria , la qualità dell'acqua , il consumo del suolo ,  la raccolta differenziata. lo stato forestale e  dell'agricoltura. Azioni   in rapporto al problema/soluzione in relazione con le Direttive dell'Unione Europea e con le condanne della Corte di Giustizia. 

La qualità dell'aria a Monte San Giovanni Campano  2022  

Dalla Relazione dell'Arpa Lazio risulta che Monte San Giovanni Campano è il Comune più inquinato della provincia di Frosinone . Relazione che le istituzioni comunali non hanno commentato e  preso in considerazione  neppure alla luce del fatto  che   l'inquinamento dell'aria  e il particolato fossero  già stati  classificati da ben 9 anni  come cancerogeni dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell'OMS. 

Una lacuna di informazioni e decisioni amministrative  per la qualità dell'aria da parte degli  uffici e degli  amministratori comunali che non ha precedenti per inefficienza ed inefficacia.  Fatto è che  da settembre 2022 ,  da  quando   la stampa ha scritto   che  secondo il  report dell’Arpa Lazio sulla qualità dell’aria nel 2021 la cittadina ciociara maglia nera è stata Monte San Giovanni Campano con 159 sforamenti giornalieri ossia il maggior numero di superamenti giornalieri di Pm10 di tutta la provincia di Frosinone, nessuna informazione e nessuna azione è stata programmata dal Comune come se non avesse un consigliere con la delega all'Ambiente. 

Ma andiamo per gradi : Prima della relazione dell'Arpa Lazio sulla qulità dell'aria  c'è stata l'infrazione Europea e la risposta scritta della Commissione Europea a Fare Verde Provincia di Frosinone che denunciava la gravità dell'inquinamento ed infine  è seguita la condanna della Corte di Giustizia. In conclusione, secondo la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, l’Italia ha violato le direttive europee in modo continuativo e sistematico, ha superato i valori fissati per il particolato (PM10), violando così l’art. 13 e l’allegato XI della direttiva 2008/50; non ha adottato, a partire dal giugno 2010, misure appropriate per garantire il rispetto dei valori limite, violando l’art. 23 c. 1 e l’allegato XV parte A ed è venuta meno all’obbligo di far sì che i piani per la qualità dell’aria prevedano misure adeguate affinché il superamento dei valori sia il più breve possibile, violando l’art. 23 c. 1. Tutto questo nonostante gli avvisi ricevuti dall'Europa e dall'Associazionismo Ambientalista Italiano. 

Al Comune di Monte  San Giovanni Campano  tutto questo evidentemente non interessa e soprattutto non interessa   la salute dei suoi cittadini ed infatti  ha fatto orecchie da mercante come se la condanna della Corte di Giustizia fosse   carta da buttare al macero. Fatto è che nessun provvedimento è stato preso per informare e per tutelare la salute della popolazione dopo la   sentenza che è stata emessa  il 10 Novembre 2020. Fare Verde più volte ha pubblicato la sentenza della Corte di Giustizia e le problematiche relative alla qualità dell'aria ma è rimasta inascoltata e alcune volta derisa per aver rappresentato l'inquinamento dell'aria a chi evidentemente vive nella speranza di un intervento DI - Vino. 

Conclusione sulla qualità dell'Aria a Monte San Giovanni Campano 2022 in relazione alle direttive europee e alla Condanna della Corte di Giustizia.

Premesso che :

- la relazione dell'Arpa Lazio  descrive e segnala il Comune di Monte San Giovanni Campano come il paese della provincia di Frosinone con  più sforamenti per le PM10 nel 2021

- l'Italia  è stata  Condannata con sentenza della Corte di Giustizia  del 10 Novembre 2020  causa C - 648 /18  (per l'accertata violazione dell’obbligo sancito dal combinato disposto dell’articolo 13 e dell’allegato XI della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa (GU 2008, L 152, pag. 1 )  

- Il Comune di Monte San Giovanni Campano non ha attuato nessuna azione per rispettare le direttive  dell'Unione, per  informare la popolazione  sugli effetti nocivi dell'inquinamento dell'aria,  non ha cercato di ridurre    gli sforamenti delle  PM10  e non ha adottato nessuna azione  (neppure politica) per mitigare l'inquinamento dell'aria  . 

- Il cambio dell'amministrazione Comunale nell'ottobre 2021  ha sottolineato  ancor di più  l'inerzia degli uffici e dell'amministrazione comunale che negli ultimi due anni in perfetta continuità amministrativa  hanno fatto cadere nel dimenticatoio questa gravissima criticità ambientale .  

Si conclude che il territorio di Monte San Giovanni Campano da anni  è lasciato al suo destino per la qualità dell'aria. Fare Verde , tuttavia, indica  nella Regione Lazio l'ente  che  sta studiando il nuovo piano regionale per la qualità dell'aria  nella speranza  che non sia fallimentare come il precedente. 

L'acqua potabile 2022  o meglio il perenne razionamento idrico per i cittadini di serie B

Il razionamento idrico, iniziato nel 2004 dal gestore del servizio idrico integrato, è continuato anche  per tutto il 2022 ed ora è ancora più severo tanto è vero che sono tornate le autobotti . Questa volta, però, il gestore del servizio idrico integrato si è fatto furbo e le usa senza fare nessuna pubblicità come fa ad esempio per riempire il serbatoio ubicato in via Arajetta in prossimità della contrada S, Antoniuccio. Razionamento idrico cagionato dalla mancanza di investimenti per la sostituzione dell’acquedotto comunale oramai obsoleto e con perdite che sono percepibili da chiunque. 
Fare Verde Monte San Giovanni Campano da sempre impegnata a contrastare l'incivile razionamento idrico e  l'uso insostenibile della risorsa idrica non è in battaglia solo con il gestore del servizio idrico integrato ed infatti come se ci fosse una maledizione  si  è ritrovata  anche l'attuale   amministrazione comunale  a dir poco silenziosa  per l'emergenza  idrica come se non fosse un problema e come se  il fatto non la riguardasse. Amministrazione comunale che però come accaduto di recente dispone la mandata dell'acqua potabile quando ci sono le sagre paesane o come accaduto ultimamente in occasione della grandiosa sagra realizzata nel Capoluogo  molto simile alla Festa dell'Unità   con tanto di politico regionale a seguito. 
Quindi se l'amministrazione comunale deve realizzare  il panem et circenses   con il politicante  Consigliere della Regione Lazio  si mobilita   e  l'acqua arriva come per  miracolo. Nel resto dell'anno invece i miracoli non ci sono e nemmeno l'acqua.  Nel 2022    l'amministrazione comunale   non ha  trovato    parole  e   azioni nei confronti di Acea per scongiurare il razionamento idrico nei numerosi centri abitati di Monte san Giovanni Campano  fatta  eccezione  per il  feudo   di Porrino /Carbonaro dove gli elettori  hanno sempre  l'acqua come se ci fossero cittadini di serie A e di serie B.  Per  i cittadini elettori  di serie A  il razionamento idrico non esiste e quindi   per il comune    diventa poco  importante  la sofferenza di buona parte della popolazione   senza acqua potabile per intere giornate e per troppe ore al giorno. Comune di Monte San Giovanni Campano che campa nell'emergenza  idrica a cui Fare Verde  ha fatto perdere il vizio  di scrivere disdicevoli  ordinanze  per la siccità localizzata. Amministrazioni comunali nel tempo  , compresa l'attuale ,    politicamente genuflesse al volere della multinazionale che dovrebbe gestire il servizio idrico integrato ma che di fatto si è trasformata nel nostro esattore per uno pseudo  servizio attuato dal 2004 con il razionamento idrico per  buona parte della popolazione,  con modalità strane, atipiche, di fantasia  e con tanto spreco di acqua potabile che invece di arrivare ai rubinetti delle famiglie si perde nei fossi. 

IL DISSESTO IDROGEOLOGICO

Nonostante l'approvazione del Piano di emergenza per la Protezione Civile ( che non viene  attuato) la situazione resta drammatica per le frane che sono presenti  da anni sul territorio. La cementificazione eccessiva del suolo, i troppi immobili  abusivi, la presenza di una grande rete stradale impermeabilizzata, la mancanza di un programma per il rallentamento delle acque piovane e le pratiche agricole dei "contadini per caso"  hanno velocizzato le acque piovane che contribuiscono fattivamente a produrre piccoli e grandi eventi franosi sul territorio specialmente durante il periodo autunnale e primaverile. Nonostante ciò si continua a pavimentare e cementificare il suolo come se non ci fosse un domani senza regimentare adeguatamente le acque piovane .
In passato il territorio ha subito lo sfruttamento con le cave di breccia che sono rimaste in sospeso per il loro ripristino ambientale compreso il "cratere" realizzato alla Bagnara. Di fatto è poco incisiva l'azione di tutela del profilo paesaggistico che ha già subito un degrado importante anche in aree di sicuro interesse per il turismo naturalistico.
Da tempo memorabile le tematiche ambientali sono rimaste senza un progetto serio in previsione di uno sviluppo armonico ed eco sostenibile del nostro Comune che ha areali di pregio ambientale  agricolo riconosciuti dalla legge  e  che è  parte integrante  delle aree ZPS (Zona di Protezione Speciale) dichiarate protette dall'UE e riconosciute aree Parco dallo Stato. L'Ente Comune si è dotato del PRG dopo che il territorio di Monte San Giovanni Campano è stato devastato dall'abusivismo edilizio che ha fatto  proliferare  immobili, palazzine in ordine sparso, senza l'uso del buonsenso e senza la diligenza del buon padre di famiglia, come se un gigante li avesse buttati a caso.
Il disastro presente ha coinvolto il Comune che ha addirittura chiesto un finanziamento alla Regione Lazio per modificare il Piano Regolatore già sopra dimensionato per cubature previste per una popolazione di 25.000 abitanti . In buona sostanza sembrerebbero essere  stati  previsti  immobili per 25000 abitanti quando Monte San Giovanni Campano ne ha appena  12028 ossia meno della metà. Il tutto presumibilmente per  un errore di proiezione dello sviluppo demografico. Questo è uno  degli aspetti che aggiunto agli altri con il tempo hanno degenerato il nostro habitat, degradato la qualità della vita dei residenti    aggravando la comunità con spese che di certo si potevano risparmiare per  la miriade di impianti fognari, per  le  labirintiche linee per l’acqua potabile e per  le   ragnatele aeree di cavi elettrici e pali della pubblica illuminazione. In più negli ultimi anni si è potuto osservare il fenomeno dei cambiamenti climatici con fenomeni atmosferici sempre più violenti che oltre a produrre   frane e  smottamenti  contribuiscono a devastare quel poco che resta dell'agricoltura e rendono insufficiente la regimentazione delle acque meteoriche con erosioni anche di vie pubbliche come è accaduto in località Pantanelle. Il Comune da parte sua si limita a recintare le frane come è accaduto all'Anitrella e ad incappucciare gli edifici scolastici che subiscono infiltrazioni. Fare Verde negli ultimi anni non ha potuto constatare l'attuazione di un programma  per il  risanamento delle  frane a Monte San Giovanni Campano. Resta indelebile   nella memoria della popolazione il fallimentare  progetto per la sistemazione idraulica  del torrente Amaseno le cui opere vennero spazzate via dalla prima piena  autunnale. 



mercoledì 5 ottobre 2022

Provincia di Frosinone - Fare Verde stila il primo bilancio dell'azione di tutela ambientale ACQUA CHIARA .

 Fare Verde Provincia di Frosinone nel mese di Settembre 2022 è stata impegnata con l’azione di tutela Ambientale ACQUA CHIARA nei Comuni di Castelliri, Serrone , Isola del Liri , Monte San Giovanni Campano, Sora , Villa Latina e areale di Canterno . Il primo bilancio è estremamente positivo per aver ottenuto gli esami alle acque del fiume Liri richiesti direttamente dall'Ufficio Ambiente della Provincia di Frosinone all’Arpa Lazio su precisa segnalazione di Fare Verde. Oltre alle segnalazioni alle Forze dell’Ordine e alle magistrature del Frusinate e del Cassinate per la depurazione delle acque reflue di Serrone , Isola del Liri e Castelliri c’è da riscontrare il nuovo e grande risultato ottenuto per la tutela delle acque del Fosso S. Elia a Castelliri. Fare Verde Provincia di Frosinone guidata dal Dott. Marco Belli Dirigente Nazionale di Fare Verde ETS e presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone, ha ottenuto attraverso esposti mirati numerose ordinanze di demolizione emesse dal Comune di Castelliri per manufatti ed edifici abusivi costruiti nella fascia di rispetto dei 10 metri del Fossato S. Elia per il mancato rispetto della normativa vigente. Per Castelliri però l’azione ACQUA CHIARA è ancora in corso e interesserà ogni angolo della Piana fino ad arrivare al fiume Liri oltre all’interessamento per la caratterizzazione dei rifiuti della discarica Granciara. Altre azioni di tutela sono in corso nel perimetro del lago di Canterno dove c’è già stata la demolizione di una struttura in area parco.

Il Presidente Belli: Fare Verde provincia di Frosinone non abbandonerà mai le persone oneste che per costruire la propria abitazione rispettano totalmente le leggi dello Stato e della Regione Lazio perché parte dal presupposto che l’abusivismo edilizio oltre a rubare il suolo alle future generazioni, concorre o cagiona il dissesto idrogeologico , favorisce l’illegalità diffusa, causa grave danno alla biodiversità e ai servizi eco sistemici. Fare Verde continuerà ad oltranza le sue battaglie per tutelare gli eco sistemi della nostra bellissima Ciociaria ma visto che l'Ambiente non ha confini fisici l'azione ACQUA CHIARA si allargherà a sorpresa anche nelle province e Regioni confinanti. Si ringraziano le Forze dell'Ordine e i volontari di Fare Verde del comitato d'intelligence Fare Verde Volpi dei Monti Ernici.



Schiuma nel fiume Liri a SORA.


sabato 24 settembre 2022

MSGC - La proposta di Fare Verde per contrastare la crisi energetica

 

La fine del 2022 è caratterizzata dalla crisi energetica che si prospetta anche per gli anni a venire . Per questo motivo Fare Verde Monte San Giovanni Campano ancora una volta ribadisce che il Comune di Monte San Giovanni Campano si deve dotare obbligatoriamente  del Piano Energetico Comunale. Siccome i politici sono troppo impegnati  vuol dire che è Fare Verde a proporre le linee guida del Piano Energetico  nell’interesse diffuso della popolazione. 

Le linee guida del  Piano Energetico di Fare Verde  prevedono azioni rivolte alla cittadinanza , azioni rivolte alle imprese  e azoni specifiche che dovranno essere  adottate dalla pubblica amministrazione . 

Gli obiettivi strategici  del piano Energetico per Monte San Giovanni Campano   sono riconducibili alla diffusione  di un sistema a bassa emissione di CO2 in grado di assicurare  la produzione locale di energia da fonti rinnovabili, che dovrà garantire  una maggiore sicurezza nell’approvvigionamento energetico in questo momento di crisi  e la creazione di diverse opportunità di lavoro.

Il Piano  persegue i seguenti obiettivi strategici:

Riduzione dei  consumi energetici pubblici e privati;

Installazione di impianti per la produzione  di energie rinnovabili;

Sviluppo sostenibile e uso sostenibile dell'energia;

Riduzione delle emissioni di CO2.

Per raggiungere gli obiettivi strategici si suggeriscono le azioni divise tra quelle destinate alla popolazione, quelle destinate al mondo dell'imprenditoria  e quelle dedicate alla Pubblica Amministrazione.

Le azioni rivolte alla cittadinanza :

Gruppi d’Acquisto dei  cittadini per l’energia pulita, per gli  impianti fotovoltaici e per le pompe di calore ;

Riscaldamento degli edifici da impianti fotovoltaici con accumulo da impianti geotermici   con  pompe di calore  e con nuove caldaie a condensazione per gli edifici privati;

Realizzazione dello Sportello Energia realizzato  tra ente comune e parti interessate;

Realizzazione di uno specifico progetto “Risparmia  energia” che coinvolga il Comune e le famiglie;

Razionalizzazione e riorganizzazione del piano TPL .

Costituzione delle Comunità dell'energia;

Risparmio dell’acqua potabile nell’edilizia residenziale privata con dati certi inclusi nella progettazione;


Le azioni previste per il coinvolgimento  delle imprese e  forme organizzate della società civile sono:

 Agricoltura energetica (Agri voltaico)

Fotovoltaico  su edifici produttivi;

Produzione energetica da Cogenerazione e tri generazione per le strutture aperte al pubblico;

Impianti destinati alle attività produttive   di Geotermia a bassa entalpia.

Realizzazione di grandi impianti fotovoltaici anche diffusi   per alimentare le comunità dell’energia;

Installazione  di impianti  micro-eolico ;

Uffici di consulenza  per la costituzione e gestione dell'energia prodotta e consumata nelle comunità dell’energia ;


Le successive azioni riguardano esclusivamente la pubblica amministrazione:

Energy management del patrimonio comunale con la Predisposizione di linee guida Comunali  sulla sostenibilità energetica per gli interventi riguardanti sia le nuove costruzioni che le opere di riqualificazione.

Analisi energetica di tutti gli edifici comunali per pianificare gli interventi di efficientamento energetico e di risparmio energetico;

Installazione di impianti fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici. L’energia non è mai troppa e quella in eccesso  può essere ceduta a prezzo calmierato alla popolazione alle famiglie in difficoltà economica e può diventare un incentivo per far restare le attività produttive nei due  centri storici. Energia da non usare per scopi elettorali.

Riqualificazione della pubblica illuminazione con un vero efficientamento energetico che visti i trascorsi   non deve essere gestita dall’Ufficio Tecnico.

Abbassamento della luminosità per la pubblica illuminazione nelle ore notturne

Annullare  l’inutile regolamento edilizio comunale visto che non funziona come disciplinare per la   prevenzione dell'abusivismo edilizio.

Realizzazione  un nuovo regolamento edilizio che preveda tra le altre cose l’adesione volontaria all’edilizia sostenibile incentivata   con il  pagamento degli oneri di costruzione dilazionati per tutta la durata media di un mutuo per l'acquisto di una casa ossia almeno  in 15 anni.

Creazione di uno sportello energetico di progettazione per la partecipazione ai bandi regionali , Nazionali ed Europei dedicati all’energia ,  allo sviluppo sostenibile e ad altre tipologie di finanziamento  utilizzando anche professionisti e associazioni presenti sul territorio.

Tutto questo però deve essere pianificato conoscendo esattamente la diagnosi energetica Comunale: Non ci si può affidare a calcoli empirici di strani yes man.

Installazione di uno smart meter Comunale  per il monitoraggio dell’energia prodotta e consumata istantaneamente e infine  progetto "Risparmia Energia" Comunale/Privati per il risparmio energetico; ossia una gara  tra l’Amministrazione comunale ed i cittadini, nella quale amici, conoscenti, colleghi riuniti in gruppi di 5-12 unità famigliari “gareggiano” per 12 mesi nella sfida al risparmio energetico (consumi elettrici e riscaldamento) con il Comune che si impegna a premiare chi avrà raggiunto il più alto risparmio energetico in percentuale con una provvista di energia elettrica per 12 mesi prodotta dagli impianti fotovoltaici comunali.

Senza il Piano Energetico Comunale che dovrà avere per forza gli  obiettivi strategici previsti in queste linee guida   non ci sarà futuro per Monte San Giovanni Campano e si dovrà sperare solo negli aiuti del Governo se e quando  arriveranno. 

Fare Verde spera che almeno questa volta verrà abbandonata dal "dono di Cassandra".


martedì 16 agosto 2022

MSGC - Il degrado assoluto dell'Area Verde Colle Cipullo nel bosco Comunale Pineta Morroni.

 

Fare Verde Monte San Giovanni Campano non esita a mettere in evidenza lo scollegamento del Comune dall’ambiente e dagli eco sistemi che dovrebbe tutelare e promuovere come risorsa per il valore diretto e dagli sconosciuti valori d’opzione ed infatti se da una parte il comune promuove nella contrada Antera una festa nell'area verde visibile dalla strada dall’altra parte ha creato l’oblio per l’area verde Colle Cipullo, sempre nella stessa contrada, ma nascosta alla vista, destinando quel bene comune realizzato con denaro pubblico alla totale devastazione.
Quindi ora è palese che gli amministratori "del rinnovamento" delle cattive abitudini, degni eredi della precedente amministrazione comunale , fautori del greenwashing attuato con la loro associazione dei compagni di merende fino a questo momento hanno visto solo i rifiuti abbandonati da persone incivili lungo la strada che conduce ad Antera e nel bosco Pineta Morroni segnalati da Fare Verde. Poi però con una perfetta azione di facciata propongono una giornata ecologica dove è già stato pulito con il denaro pubblico escludendo l’area verde Colle Cipullo dove ci sono ancora i rifiuti abbandonati e degrado come se non ci fosse un domani .


Area Verde Colle Cipullo che si ricorda era stata assegnata dalla precedente amministrazione Veronesi esattamente alla stessa associazione che ora manco a dirlo per continuità amministrativa è amica dell’attuale amministrazione Cinelli in una sorta di corsi e ricorsi storici che si riesce a concepire solo a Monte San Giovanni Campano paese delle meraviglie.

Questi ambientalisti e pseudo amanti della natura per necessità di schieramento politico dopo aver avviato l’area verde Colle Cipullo all’oblio ancora oggi non riescono ad attribuire il giusto valore alle aree di pregio naturalistico per preservarle in modo da poter essere godute in futuro tanto è vero che preferiscono ignorarle sostenendo di fatto le strane decisioni politiche dell’amministrazione comunale come è stato del resto per l’areale Civitella, come è per il dissesto idrogeologico del territorio , come è per il consumo del suolo e per l’abusivismo edilizio anche in aree protette come quelle di Antera.
Comune che appare senza alcun dubbio dissociato dalla realtà nel promuove feste altisonanti nella contrada Antera quando ignora di avere un’area verde nel più completo degrado e nella più completa devastazione nella stessa contrada in località Morroni.
Fare Verde si rivolge ai Cittadini di Monte San Giovanni Campano chiamandoli alla riflessione sulla reale necessità di avere uffici comunali e un consigliere comunale con delega all’ambiente che invece di curare il territorio cercano nel panem et circenses di consolidare la propria immagine che sempre di più appare sbiadita per il degrado del territorio e per i rifiuti abbandonati.
Le foto scattate il 15 Agosto 2022 mostrano il degrado assoluto dell'Area Verde Colle Cipullo.

























domenica 14 agosto 2022

MSGC - Antenna alla Civitella, c'è il nulla osta contro il volere dei residenti

 

Il sacco del territorio di Monte San Giovanni Campano è ormai una dura realtà che per forza deve essere accettata anche dagli abitanti della Contrada Civitella contro la loro volontà. Dopo il nulla osta per l'installazione di una mega antenna per la telefonia mobile continua il sacco del territorio di Monte San Giovanni Campano con il comune che fa finta di non avere nessuna concezione sul Valore Economico Totale (VET) dell'Ambiente . Ebbene è lo stesso valore ambientale favoleggiato nei progetti comunali per richiedere fondi alla Regione Lazio o allo Stato che però poi non trova risconti nella realtà dove spariscono tutti i valori dei beni e dei servizi che un determinato ecosistema può produrre a favore della popolazione.

Per l'amministrazione comunale è praticamente sconosciuto il valore d'uso diretto che interessa i benefici che derivano dal consumo attuale del bene naturalistico tanto è vero che ha ignorato la richiesta specifica fatta dagli abitanti della Civitella che avrebbero voluto realizzare un'area verde per i bambini mettendo a disposizione il suolo .

Oltre a preferire l'antenna per la telefonia mobile non si possono dimenticare i pessimi esempi del consumo attuale dei beni Naturalistici come ad esempio tutti i servizi di approvvigionamento (acqua potabile dalle sorgenti , acqua pulita nelle falde superficiali ecc ecc) , alcuni servizi culturali e ricreativi totalmente sconosciuti che si realizzano nelle aree verdi attrezzate , nei piccoli parchi tematici o addirittura il menefreghismo per il consumo del suolo .

Comune di Monte San Giovanni Campano che ha ignorato perfino la richiesta di Fare Verde per la convocazione del MITE e dell'ISPRA in quella pseudo conferenza dei servizi vista la presenza di specie super protetta dalla legge nell'areale di Civitella.

Da questa breve premessa è facile intuire lo scollegamento del Comune dall’ambiente e dagli eco sistemi che dovrebbe tutelare e promuovere come risorsa per il valore diretto e per gli sconosciuti valori d’opzione.

Quindi ora è diventato palese che gli amministratori "del rinnovamento" delle cattive abitudini mai e poi mai prenderanno in considerazione di attribuire il giusto valore a un’area di pregio agricolo affinché venga preservata per poter essere goduta in futuro .

Ed ecco che l’areale di Civitella classificato dalla Regione Lazio di pregio agricolo per il paesaggio deve essere deturpato per forza da un mega ripetitore per la telefonia mobile alto 24 metri con il nulla osta del comune come se non ci fosse un domani, come se fosse una cosa buona per la popolazione e tutto per seguire logiche efferate di interessi economici privati.

Comune dissociato dalla realtà che non dà nessun valore al paesaggio e alla popolazione stanziale ignorata nel momento delle strane decisioni adottate preferendo l'antenna per la telefonia ad un'area verde da destinare ai bambini.

Fare Verde si rivolge ai cittadini della Civitella chiedendo loro di partecipare attivamente alla battaglia per la tolleranza zero nei confronti di chi dissociato dalla realtà deturpa l’ambiente senza tenere conto delle aspettative presenti e future della popolazione.

Ai Monticiani resta da capire l'utilità di avere il consigliere comunale con la delega all'Ambiente e gli uffici tecnici comunali.




mercoledì 20 luglio 2022

MSGC - FARE VERDE spiega il GREEN DIVIDE MONTICIANO.

 

Green Divide (DIVARIO VERDE): Fare Verde  Monte San Giovanni Campano ha  inventato  questo nuovo vocabolo che rappresenta  la situazione di  Monte San Giovanni Campano    diviso dal resto dell’Italia per lo sviluppo sostenibile e per il rispetto dell’ambiente.  Sviluppo sostenibile ,  PNRR, digitalizzazione,   smart city , consumo del suolo, auto produzione di energia con  consumo istantaneo  e  rispetto dell’ambiente sono parole senza alcun  significato  per chi ha amministrato e per chi amministra  Monte San Giovanni Campano .

Sul territorio comunale  mancano perfino le colonnine di ricarica elettrica che oramai sono  installate  anche nei comuni con  meno di 500 abitanti .

Gli oltre 360.000.oo euro spesi per l’elettricità dall'amministrazione comunale  nel 2021 da fonti fossili  rappresentano  l’ostinazione e la dissociazione di Monte San Giovanni Campano dal resto dell’Italia   (Green Divide) che  cerca in modo spasmodico l’auto produzione  di energia  da fonti rinnovabili. 

Molti dei  pali della  pubblica illuminazione che per numero  vincono il confronto proporzionale con Las Vegas  sono tali e quali a quelli  dismessi alla fine della guerra fredda nei paesi dell’Est Europa.  

Ci sono attualmente  più di   4000 pali della pubblica illuminazione ma per ironia della sorte  non ce n’è neppure uno  intelligente (smart) ma forse questo concetto  è troppo  avanzato per i tecnici monticiani che dicono di progettare gli impianti.  

Non è  bastato   neppure il debito  incredibile  per costruire   i marciapiedi  costruiti anche male    a far infervorire la popolazione ormai genuflessa mentalmente  ai politici  che hanno fatto  passare per piaceri i diritti dei  cittadini. Vero è che la gente si è rassegnata perfino al razionamento idrico come se fosse normalità avere l'acqua per poche ore al giorno.

Un Comune  che nel 2021 ha speso   oltre 47.000 euro (dati del Governo Italiano)  di carta e cancelleria  per gli uffici pubblici di certo  è un paese che  non ha dematerializzato gli uffici ,  non rispetta l'Ambiente e sicuramente spende troppo.   

Una cosa da non credere è l'ostinazione del Comune nel noleggiare  macchine a gasolio quando i percorsi urbani quotidiani per forza di cose non possono superare i 200 km.  Un traguardo raggiunto da qualsiasi auto elettrica in commercio con emissioni zero . 

Un cane che si morde la coda visto che non ci sono colonnine per le ricariche elettriche e quindi le macchine elettriche comunali  sarebbero inutili.  

Da censurare e denunciare   l'acquisto delle lanterne della pubblica illuminazione fuori norma che l'Enel avrebbe dovuto  rottamare ai ferrivecchi.

Non si  possono  ignorare i 200.000.oo euro spesi per adeguare il palazzo Comunale ad un risparmio energetico che impiegherà 100 anni per eguagliare la spesa sostenuta.

Insomma c'è il GREEN DIVIDE a Monte San Giovanni Campano e questo è inconfutabile.

Da noi il verde pubblico è tale e quale alla campagna che ci circonda con l'aggiunta di cemento. Un modo di fare insostenibile che non ci fa rientrare neppure lontanamente nelle informazioni sulla sostenibilità multi temporali del Global Human Settlement Layer (GHSL).

Modalità di studio internazionale che è perfettamente inutile illustrare a chi è contento di un'area verde costruita in solo cemento armato a Paglia oppure di quell'aiuola in cemento armato costruita nel Capoluogo spacciata con tanta fantasia per giardinetto pubblico o anche  della pubblica illuminazione a norma sostituita con quella non a norma  e dei marciapiedi modello anni '50.

Impossibile  da tralasciare l’ecomostro in cemento armato  (parcheggio multipiano) testimone pagato (650.000.oo euro)  della iattura che ha colpito Monte San Giovanni Campano visto che  ora necessita di altri 1.750.000.oo euro per essere ultimato.

Improponibili i risultati  per la raccolta  differenziata dei rifiuti  che dovrebbe rappresentare la parte pratica dell’economia circolare quando  invece rappresentano solo  il giochino delle percentuali adatto ai ragazzini della seconda media . Del resto non ci si può aspettare di meglio da un ufficio che usa il campo da calcetto della scuola Angelicum come parcheggio delle macchine industriali di proprietà comunale .

Troppo lungo e a dir poco inutile esporre quanto è in accadimento per le opere pubbliche che sono già vecchie per progettazione (edifici scolastici)  oppure rappresentano espressioni di pura  megalomania (erba sintetica sui campi di calcio da realizzare a  debito).  

Quindi cemento  , plastica ,  consumo del suolo , consumo di energia fossile e opere pubbliche già vecchie prima del loro utilizzo    sono impossibili da inserire nello sviluppo sostenibile  che oramai è diventato anche inutile spiegare con il divario verde che è diventato incolmabile.

Le future generazioni si troveranno   debiti da pagare per opere pubbliche  non fruibili ,  obsolete,  di  retriva concezione, non più a norma,  e non avranno neppure  altri spazi da utilizzare per sostituirle . In buona sostanza il GREEN DIVIDE praticato da tutte le amministrazioni comunali e dagli uffici comunali  sta sottraendo il futuro alle nuove generazioni che dovranno solo pagare i debiti contratti con la modalità di  " A chi non vuol credere non bastano 1000 testimoni". 

 Un giorno di questa estate Fare Verde invierà  ai  Monticiani  i dati del sitema SIOPE del Governo Italiano ed essi   potranno leggere di persona , ad esempio, che nel 2021 sono stati spesi più di 1.657.000.oo euro  per la raccolta e smaltimento  dei rifiuti e che tutte quelle cosine raccontate su costo di 700.000.oo euro per il servizio di igiene urbana erano riferite ad una parte di quel servizio. 

Siccome Fare Verde non partecipa al GIOCO DELL'OCA  chiede apertamente a tutti gli amministratori quale sarà la vocazione del territorio.  

Negli anni passati eravamo un paese agricolo, poi siamo diventati un paese del comparto tessile con gli scandali che ne sono scaturiti, poi siamo diventati un paese turistico e non è andato a finire bene, poi è stata la volta del comparto edile che è finito malissimo, ora è stato scritto sul giornale che è  tornato ad essere un paese agricolo come se stessimo giocando al gioco dell'oca. Nella realtà  invece  somiglia  sempre di più un'agenzia teatrale. L'amministrazione comunale dica finalmente quale sarà la vocazione definitiva del territorio così la popolazione che non scapperà  si potrà regolare per gli eventuali investimenti da sopportare. 

La foto di un albero secco della Pineta Morroni ben rappresenta le possibilità di sviluppo per  Monte San Giovanni Campano in questo breve periodo di profondo cambiamento che terminerà nel 2026. 



Il post è del Dott. Marco Belli presidente provinciale e Dirigente Nazionale di Fare Verde ETS

martedì 12 luglio 2022

MSGC - L'efficienza energetica disciplinata dal Comune è diventata una barzelletta.

All’ufficio tecnico manutentivo del Comune  di Monte San Giovanni Campano sfugge che  è affidata al Ministero dell’Interno la Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica; Componente c4: tutela del territorio e della risorsa idrica; Investimento 2.2: interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni, all’interno della quale sono confluite le linee di intervento di cui all’art. 1 comma 139 e ss. della Legge n. 145/2018, e di cui all’art. 1, commi 29 e ss. della Legge n.160/2019. Risulta evidente che la missione 2 del PNRR è completamente sconosciuta  al glorioso ufficio tecnico manutentivo del comune di Monte San Giovanni Campano e all'intera amministrazione comunale  che si ostinano a rovinare i nuovi  impianti della pubblica illuminazione a  luci  LED  facendo   inserire luci ad incandescenza in caso di guasto  o addirittura facendo  smontare le luci a led per farle sostituire con luci ad incandescenza come è accaduto in piazza Guglielmo Marconi nel Capoluogo Monticiano. E’ il caso di dire che quell’ufficio non ha mai "brillato" e non c’è alcun dubbio  che è ispirato dall’ENEL GUASTI tanto  è vero che fu capace di sostenere il riscatto  per l'acquisto degli ex impianti ENEL della pubblica illuminazione obsoleti, fuori norma,  a fine vita, inquinanti e  che erano solo da rottamare come  ferro vecchio. Qualche anno fa si è concretizzato tutto quello che non si dovrebbe mai fare   per l’efficientamento energetico ma  dopo una battaglia epocale di Fare Verde gli scienziati che amministravano Monte San Giovanni Campano iniziarono a sostituire i porta lampade e le lampade  non  a norma con le  lampade  a LED perfettamente legali. Revamping dell’impianto nel Capoluogo  mai terminato perché così ci diceva la testa. Nove mesi fa  sono subentrati  gli  "scienziati del nuovo che avanza" ed è stato “tutto un programma”. Invece di terminare il revamping dell’impianto hanno  fatto smontare le luci a LED  a norma e hanno fatto riposizionare le obsolete, inquinanti  e non a norma lampade ad incandescenza giusto per dimostrare che Monte San Giovanni Campano non sa che farsene del risparmio energetico, della transizione ecologica  e del PNRR. L’efficientamento energetico  della pubblica illuminazione realizzato dal Comune di Monte San Giovanni Campano  è l’esempio “illuminato”  di tutto quello che non si dovrebbe fare per risparmiare energia elettrica ,  per evitare l’inquinamento luminoso e dovrebbe essere preso come modello dagli uffici tecnici comunali degli altri comuni della provincia di Frosinone per non commettere gli stessi errori . Basta farsi un giro sul territorio, di sera, e anche chi non vuol vedere si renderà conto per forza che in quasi tutti gli impianti della pubblica illuminazione ogni volta che si guasta una luce a LED viene sostituita con una ad incandescenza. Il risultato è una pubblica illuminazione di tipo misto incandescenza/LED che non ha nessun obiettivo per il risparmio energetico e che non ha ragione di esistere dopo le spese enormi sostenute per l’efficientamento energetico.  Il Comune si è attivato per fare  tutto quello che non si dovrebbe mai fare per gli impianti che sono stati  già oggetto di efficientamento energetico  in un comune che in proporzione al numero degli abitanti   ha più pali della pubblica illuminazione di Las Vegas .  Questo è il punto di arrivo del consigliere con la delega all’ambiente che vive sulle nuvole , che non si   rende  conto o che fa finta di non capire la transizione energetica e il grave contesto energetico della Nazione dove tutti dovrebbero fare la propria parte compreso il comune di Monte San Giovanni Campano  per risparmiare sullo spreco di energia e per fronteggiare la crisi energetica . Fare Verde ETS con il suo Ufficio Legale coordinato dal Dirigente Nazionale Dott. Marco Belli sta valutando l’entità del danno  all’erario  per un “chiaro ed illuminato” esposto al Tribunale Regionale della Corte dei Conti e nessuno ci venga a dire che l'amministrazione comunale è  "nuova" e che si deve ancora  ambientare. 


  Nella foto piazza Guglielmo Marconi illuminata da obsolete  luci ad incandescenza non a norma  che creano anche  inquinamento luminoso in sostituzione parziale delle luci a LED.


sabato 2 luglio 2022

MSGC - Riapre la piccola isola ecologica a Laoria ma i servizi sono più che dimezzati

MSGC - Dopo circa 9 mesi la montagna ha partorito il topolino. E’ stata emessa l'ordinanza sindacale per la riapertura dell'isola ecologica alle Mastrazze come se nulla fosse accaduto in passato, come se si fosse trattato di un piccolo incidente di percorso, come se quel servizio fosse stato un regalo per gli utenti. Fare Verde Monte San Giovanni Campano non può accettare l'ordinanza ZOPPA emessa dal sindaco Cinelli per la riapertura di quello che è solo un recinto di rete metallica, di sovietica memoria, dotato di telecamere per lo più rivolte all'interno del recinto a mò di campo di concentramento. Ci vuole molto di più per essere un'isola ecologica ed infatti dopo tanto denaro pubblico speso per quella struttura si legge che sarà a mezzo servizio dal 4 luglio 2022 a seguire. Dopo 9 mesi di chiusura per gli adeguamenti perché era stata costruita male potrà ricevere solo ingombranti e RAEE. La protesta di Fare Verde sarà durissima e dal 4 luglio 2022 sarà integrato l'esposto già presentato al Tribunale Regionale della Corte dei Conti rappresentando il servizio di igiene urbana filo e per segno allegando anche l’ordinanza del Sindaco Cinelli. Fatto è ed è inconfutabile che l'isola ecologica non potrà ricevere buona parte delle tipologie di rifiuti che si trovano abbandonati. Se non c'è nessun luogo dove poter conferire piccole quantità di rifiuti da costruzione e demolizione, pneumatici fuori uso, sanitari dismessi e altri rifiuti speciali come le batterie , le pile a secco, le lampade a risparmio energetico, l'olio vegetale esausto, l'olio minerale , gli indumenti ecc ecc vuol dire che manca la volontà di risolvere il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti lungo le strade, nei fossi e nei boschi e nel sistema fognario con grave ripercussione per i nuovi depuratori che vanno in blocco anche con un solo litro di olio usato per le fritture. Si ricorda agli amministratori Comunali che il territorio va tutelato sempre e non "a rate" ma visto che non importa nulla a nessuno vuol dire che da ora in poi Fare Verde Monte San Giovanni Campano si comporterà come si è comportata con la precedente amministrazione comunale.







sabato 4 giugno 2022

MSGC - Le colonnine per la mobilità elettrica strumenti potentissimi dello "dimonio".

 

Mentre l’Italia  corre perché  non si può permettere di temporeggiare sulle  insufficienti stazioni di ricarica elettrica a Monte  San Giovanni Campano si  bivacca  e   cose dello  “dimonio” come queste  non vengono inserite nel piano di programmazione per le opere pubbliche come se appartenessimo ad un’altra nazione e ad un'altra realtà spazio temporale . Alle discutibili opere pubbliche in programmazione risponde il   Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede di installare più di 20 mila punti di ricarica fast e super-fast per il 2026 con uno  stanziamento  740 milioni di euro.

L’elettrificazione dell’Italia di certo non parte da Monte San Giovanni Campano che è ancora ancorato a quella politica retriva che veniva esercitata prima del 1870. Poco importa all’amministrazione comunale ,  impegnata in una continua campagna elettorale con il suo   panem et circenses,  che la Nazione   corre  contro il tempo e che “E’IL MOMENTO DI FARE COSE MAI FATTE”.

Per loro  il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede le colonnine per le ricariche elettriche  nei contesti urbani e in autostrada entro e non oltre il 2024 è un semplice fogliettino di carta e nulla vale la condizione per  l’Italia che  potrebbe perdere una grossa fetta delle risorse del Recovery se non installerà le stazioni di ricarica elettrica.

Mobilità economica e  sostenibile elettrificata negata alla popolazione  Monticiana con la mancata installazione delle   colonnine pubbliche che prevedono il sistema di ricarica tramite corrente alternata potente fino a 22 kW che permetterebbero le ricariche delle autovetture ad  un costo di circa 0,40 euro per ogni kWh.

Fare Verde di certo non pretende le avveniristiche colonnine  per   le ricariche tramite corrente continua con potenza massima di 50 kW, costano in media 0,50 euro per kWh di ricarica,  e neppure l'installazione di colonnine da 350KW perchè siamo un comune con grande disagio con  una rete per  la  corrente elettrica molto approssimativa che spesso si interrompe durante i temporali.

Il grande vantaggio delle colonnine pubbliche sta nel costo  e  nella velocità di ricarica. Una macchina elettrica  potrà fare il “pieno” di energia in meno di 30 minti  o ricaricare per i 2/3 delle batterie in una ventina di minuti.

Fare Verde si augura che questo pungente post possa in qualche modo aprire la mente ai politicanti monticiani che su quest’argomento non rispondono  neppure ai messaggi inviati con il famigerato  mezzo dello  “dimonio” che si chiama smartphone. Per ultima arriva  la  rassicurazione dataci da un frate esorcista: Non andrete   all'inferno  se deciderete  di far installare le colonnine elettriche al massimo ci potrete finire per altro... 







venerdì 20 maggio 2022

MSGC - Segreti comunali sotto due amministrazioni.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano più volte ha fatto gli accessi agli atti al Comune  per capire la situazione degli abusi edilizi ed in particolare per sapere se le ultime  due amministrazioni comunali hanno manifestato in modo concreto la volontà di contrastare , di prevenire e reprimere l'abusivismo edilizio sull'intero territorio comunale anche alla luce del fatto che è iniziato l'iter per la modifica del PRG.

Ebbene dopo tante   richieste il Comune ha risposto parzialmente all'ultima del 19.04 2022 in data 19 Maggio 2022 inviandoci una pec davvero imbarazzante. 

In buona sostanza dal dal 1° Gennaio 2021 al 19 Aprile 2022 ossia in 16 mesi di lavoro il comune ha emesso 7 ordinanze di demolizione; 

Non ha eseguito NESSUNA demolizione (quindi sono tutte chiacchiere quelle che girano per il paese);

Ha notificato 6 preavvisi e 6 dinieghi a seguito di istruttorie di richieste di PDC in sanatoria.

La dirigente dell'Ufficio Urbanistica ha trovato perfino  il tempo per scrivere una nota  ( speriamo che ci abbia mandato i saluti) al Responsabile del Procedimento per l'accertamento degli abusi edilizi e a SUO DIRE  STA PROCEDENDO  ad  una ricognizione sulle pratiche e relativo stato per gli  abusi edilizi. 

Praticamente l'Ufficio Tecnico Urbanistica risponde parzialmente all'accesso agli atti ma non ci dice le cose che ci interessano   perchè non ne ha la più pallida idea. 

Si distende un velo pietoso sull'intervento "POLITICO"   con cui   ha cercato di  dribblare  la risposta alla domanda specifica  per gli immobili acquisiti al patrimonio del comune  . 

Insomma la  risposta all'acceso agli atti   non dice nulla sul numero delle pratiche per gli abusi edilizi  che giacciono presso gli uffici Comunali in attesa di non si sa che cosa  e nemmeno specifica il numero degli immobili acquisiti al patrimonio del Comune

La risposta del 19 Maggio 2022  che è stata inviata a fare Verde illustra  una gravissima situazione che è sconosciuta dalla popolazione ma  che invece è ben nota a Fare Verde:  Troppe  pratiche di abusivismo edilizio sono sospese nel "limbo" degli Uffici Comunali competenti .  

A questo punto è sorta spontanea la  riflessione  del presidente provinciale di Fare Verde: "Chissà quale metodo ha adottato il Comune di Monte San Giovanni Campano per scegliere le 7 persone a cui è stata inviata l'ordinanza di demolizione".

Fare Verde ha presentato diversi accessi agli atti cercando in ogni modo possibile di bloccare la situazione che si è creata  per la   disparità di trattamento tra i cittadini che sono stati puniti per  aver costruito abusivamente  e i cittadini titolari delle pratiche di abusivismo edilizio che dormono sonni tranquilli  con  le loro pratiche che giacciono da  tempo  memorabile  negli uffici Comunali di Monte San Giovanni Campano.

Il Comune  dopo aver assunto numerosi tecnici comunali ,  dopo aver prestato il tecnico Responsabile del procedimento per gli accertamenti degli abusi edilizi al comune di Ripi e dopo  aver  così  rallentato ogni attività di  quell'ufficio di certo non può lamentare  la carenza di personale.

Cui prodest?

Non ci è dato saperlo e siccome  a Monte San Giovanni Campano non c'è trasparenza  in quanto di fatto  vige  l'ostinato  "SEGRETO COMUNALE"  vuol dire che al più presto ci rivolgeremo ad  altra Autorità Indipendente   per avere   ogni informazione utile su tutti gli abusi edilizi .