All’ufficio tecnico manutentivo del Comune di Monte San Giovanni Campano sfugge che è affidata al Ministero dell’Interno la Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica; Componente c4: tutela del territorio e della risorsa idrica; Investimento 2.2: interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni, all’interno della quale sono confluite le linee di intervento di cui all’art. 1 comma 139 e ss. della Legge n. 145/2018, e di cui all’art. 1, commi 29 e ss. della Legge n.160/2019. Risulta evidente che la missione 2 del PNRR è completamente sconosciuta al glorioso ufficio tecnico manutentivo del comune di Monte San Giovanni Campano e all'intera amministrazione comunale che si ostinano a rovinare i nuovi impianti della pubblica illuminazione a luci LED facendo inserire luci ad incandescenza in caso di guasto o addirittura facendo smontare le luci a led per farle sostituire con luci ad incandescenza come è accaduto in piazza Guglielmo Marconi nel Capoluogo Monticiano. E’ il caso di dire che quell’ufficio non ha mai "brillato" e non c’è alcun dubbio che è ispirato dall’ENEL GUASTI tanto è vero che fu capace di sostenere il riscatto per l'acquisto degli ex impianti ENEL della pubblica illuminazione obsoleti, fuori norma, a fine vita, inquinanti e che erano solo da rottamare come ferro vecchio. Qualche anno fa si è concretizzato tutto quello che non si dovrebbe mai fare per l’efficientamento energetico ma dopo una battaglia epocale di Fare Verde gli scienziati che amministravano Monte San Giovanni Campano iniziarono a sostituire i porta lampade e le lampade non a norma con le lampade a LED perfettamente legali. Revamping dell’impianto nel Capoluogo mai terminato perché così ci diceva la testa. Nove mesi fa sono subentrati gli "scienziati del nuovo che avanza" ed è stato “tutto un programma”. Invece di terminare il revamping dell’impianto hanno fatto smontare le luci a LED a norma e hanno fatto riposizionare le obsolete, inquinanti e non a norma lampade ad incandescenza giusto per dimostrare che Monte San Giovanni Campano non sa che farsene del risparmio energetico, della transizione ecologica e del PNRR. L’efficientamento energetico della pubblica illuminazione realizzato dal Comune di Monte San Giovanni Campano è l’esempio “illuminato” di tutto quello che non si dovrebbe fare per risparmiare energia elettrica , per evitare l’inquinamento luminoso e dovrebbe essere preso come modello dagli uffici tecnici comunali degli altri comuni della provincia di Frosinone per non commettere gli stessi errori . Basta farsi un giro sul territorio, di sera, e anche chi non vuol vedere si renderà conto per forza che in quasi tutti gli impianti della pubblica illuminazione ogni volta che si guasta una luce a LED viene sostituita con una ad incandescenza. Il risultato è una pubblica illuminazione di tipo misto incandescenza/LED che non ha nessun obiettivo per il risparmio energetico e che non ha ragione di esistere dopo le spese enormi sostenute per l’efficientamento energetico. Il Comune si è attivato per fare tutto quello che non si dovrebbe mai fare per gli impianti che sono stati già oggetto di efficientamento energetico in un comune che in proporzione al numero degli abitanti ha più pali della pubblica illuminazione di Las Vegas . Questo è il punto di arrivo del consigliere con la delega all’ambiente che vive sulle nuvole , che non si rende conto o che fa finta di non capire la transizione energetica e il grave contesto energetico della Nazione dove tutti dovrebbero fare la propria parte compreso il comune di Monte San Giovanni Campano per risparmiare sullo spreco di energia e per fronteggiare la crisi energetica . Fare Verde ETS con il suo Ufficio Legale coordinato dal Dirigente Nazionale Dott. Marco Belli sta valutando l’entità del danno all’erario per un “chiaro ed illuminato” esposto al Tribunale Regionale della Corte dei Conti e nessuno ci venga a dire che l'amministrazione comunale è "nuova" e che si deve ancora ambientare.
Nella foto piazza Guglielmo Marconi illuminata da obsolete luci ad incandescenza non a norma che creano anche inquinamento luminoso in sostituzione parziale delle luci a LED.
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