sabato 29 febbraio 2020

MSGC - Le produzioni biologiche sono certificate dal marchio Eco-Life

Non basta un mercatino nelle mura del convento per far diventare biologica una produzione agricola come non basta un articolo sul giornale e non basta neppure l'isteria popolare che segue le stupidaggini di ciarlatani e politici dalle dubbie qualità morali. Per ottenere  le produzioni agricole e zootecniche BIO  e la loro sicura  commercializzazione a km zero  si deve attuare un percorso preciso previsto dal  Regolamento dell'Unione Europea che concede  il riconoscimento dei prodotti e l'applicazione del marchio Eco Life.


Risultato immagini per marchio eco life agricoltura bio

La normativa EU prevede l’obbligo di assoggettamento al sistema di controllo di tutti gli attori della filiera, a partire dalla produzione agricola fino alla commercializzazione.
 Sono 12 Organismi di controllo ODC autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la certificazione degli operatori del biologico in Italia. Sul loro operato vigilano le Regioni e le altre autorità pubbliche preposte alla vigilanza (Repressione Frodi, NAS, Carabinieri Forestale, Polizia Provinciale ecc.). L’obbligo di assoggettamento al regime di controllo, inizialmente previsto solo per i produttori agricoli, zootecnici e preparazioni alimentari, è stato esteso prima alla vendita al dettaglio di prodotti sfusi e preincartati (es. reparto ortofrutta, gastronomia, pane e prodotti da forno, ecc.) e poi all’attività di magazzinaggio e distribuzione all’ingrosso. Solo i punti vendita che commercializzano esclusivamente prodotti confezionati e sigillati direttamente al consumatore (o utilizzatore finale) sono esentati dall’obbligo di assoggettamento al regime di controllo. Per utilizzatore finale si intende, ad esempio, l’agricoltore che acquista le sementi presso i consorzi agrari e altre rivendite specializzate , non ancora soggetti agli obblighi di controllo imposti dal Reg. CE 834/07


 Latium BIO Gruppo OP LATIUM


Come si certifica una produzione  biologica

Nella Regione Lazio 
I prodotti biologici per essere commercializzati devono avere una certificazione che garantisca la loro provenienza da aziende operanti in conformità alla  normativa europea.
Le aziende agricole e quelle di trasformazione devono sottoporsi al controllo di un ente autorizzato il quale viene definito Organismo di Controllo (OdC). Gli OdC in Italia sono autorizzati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ad effettuare i controlli diretti nelle aziende e a certificare le produzioni biologiche.
Per visionare l'elenco completo degli OdC ed accedere a tutte le informazioni sull’Agricoltura Biologica è possibile consultare il sito del Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica www.sinab.it


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L'attività di vigilanza sugli OdC è svolta da ARSIAL (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura del Lazio) che ha dedicato alle produzioni biologiche un Focus tematico disponibile su http://www.arsial.it/arsial/produzioni-biologiche/ 
Procedure da seguire per la conversione al metodo biologico
Dopo essersi informati presso le Associazioni di produttori, le Organizzazioni professionali agricole o gli Organismi di Controllo ed avere valutato se il biologico rappresenta una reale opportunità , sarà possibile entrare nel settore seguendo delle procedure codificate da normative Statali e Regionali che regolano il sistema.
Per iscriversi occorre compilare una notifica di attività con il metodo biologico ed inviarla all'amministrazione regionale e all'organismo di controllo privato che si è scelto.
Come da Decreto Ministeriale n. 2049 del 01/02/2012 e sue successive modifiche e integrazioni, le aziende interessate sono tenute a presentare richiesta di inizio attività tramite Prima Notifica informatizzata da presentarsi utilizzando il SIB (Sistema Informativo Biologico) operante sulla piattaforma informatica SIAN www.sian.it; tale richiesta sarà presentata alla Regione Lazio e all'Organismo di Certificazione prescelto, tramite conferimento di delega da parte dell'operatore, ai soggetti autorizzati alla compilazione della notifica di attività con metodo biologico (CAA o tecnici abilitati dall'Amministrazione competente a tale scopo). 
Le procedure per la presentazione delle notifiche informatizzate sono stabilite dalla Determinazione Dirigenziale n. A08907 del 07/09/2012; di seguito si riportano i principali passaggi: 
  • Costituzione/Aggiornamento Fascicolo Aziendale (CAA)
    I CAA, Centri di Assistenza Agricola, sono  disciplinati dal decreto ministeriale 27 marzo 2001 e successivamente dal D.M. 27 marzo 2008
  • Compilazione Notifica (CAA - Tecnico abilitato delegato)
  • Stampa Notifica (CAA - Tecnico abilitato delegato)
  • Firma dichiarazione di impegno della Notifica (Operatore Bio)
  • Apposizione Marca da Bollo da Euro 16,00 (Operatore Bio) - la data apposta sulla marca da bollo deve essere antecedente o contestuale alla data di rilascio della notifica (art. 2, D.P.R. 642/72)
  • Rilascio Notifica e stampa Ricevuta di Accettazione (CAA - Tecnico abilitato delegato)
  • Trasmissione Notifica alla Regione Lazio e all’OdC prescelto (Operatore - CAA - Tecnico)
Subito dopo il rilascio informatico, la Notifica cartacea firmata e in bollo, con allegata la Ricevuta di Accettazione e copia di un Documento di Riconoscimento in corso di validità di chi ha firmato è trasmessa alla Regione Lazio - Direzione Regionale Agricoltura - Area Decentrata Agricoltura (ADA) competente per territorio:
  • ADA FROSINONE - Via Francesco Veccia 23 - 03100 Frosinone 
  • ADA LATINA - Via di Villafranca 2/D - 04100 Latina 
  • ADA RIETI - Via Tavola D'Argento snc - 02100 Rieti
  • ADA ROMA - Via Rodolfo Lanciani, 38, 00162 Roma
  • ADA VITERBO - Via Mariano Romiti 80 - 01100 Viterbo.
La trasmissione della Notifica cartacea all’ADA competente può avvenire per Raccomandata A/R, PEC o consegna a mano. Nel caso in cui la Notifica venga trasmessa tramite PEC è necessario inviare unitamente una dichiarazione sostitutiva per marca da bollo resa ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 
La Notifica di Variazione va presentata entro trenta giorni dall’intervenuta variazione, con le stesse modalità della Prima Notifica.
La notifica è una dichiarazione d'impegno ad assoggettare l'azienda al sistema di controllo di un OdC, osservare le norme comunitarie, nazionali e regionali e accettare le misure sanzionatorie previste in caso di infrazione. 
Nell’area pubblica di SIAN è disponibile l’elenco degli Operatori Biologici Italiani https://www.sian.it/aBiologicoPubb/start.do 

mercoledì 12 febbraio 2020

MSGC - Acea comunica l'ennesimo razionamento idrico spacciandolo per turnazione idrica.

A Monte San Giovanni Campano il giorno 11 di Febbraio 2020 sono state chiuse le scuole per la mancanza di acqua potabile. Una cosa giusta ma davvero impossibile da ingoiare. Nel marasma che ha colpito il servizio idrico il Comune ha dimenticato che il giorno 8.1.2020 il gestore del servizio idrico integrato ( ACEA) ha pubblicato il nuovo piano di razionamento idrico (turnazione idrica). Piano di razionamento che è conosciuto  dalla nostra associazione , da pochi addetti di ACEA ma che risulta chiaramente sconosciuto  dal Comune,  dai sostenitori del monarca, dai custodi dei due cimiteri, dalle associazioni di protezione civile e incivile, dagli addetti delle pompe funebri, dalle aziende di fiducia del Comune,  dai nonni vigili, dal clero, dagli adepti dei gabellieri, dai nuovi  comitati per i festeggiamenti , dalle confraternite, dalla loggia massonica  e dalla quasi totalità  della popolazione.




 Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano  oltre a rimanere perplessa si rivolge  al sindaco di Monte San Giovanni Campano che dovrebbe spiegare per quale sacrosanto motivo  fin ora non ha chiuso   le scuole nei pomeriggi inclusi nel razionamento idrico e perchè non chiude i due cimiteri  dell'amata città con una sacra  ordinanza  se dopo le 14.30  non c'è acqua potabile visto che il giorno 11 febbraio ha chiuso le scuole per mancanza di acqua come se fosse un evento eccezionale. L'acqua razionata a Monte San Giovanni Campano  è una situazione  da terzo mondo che si protrae da anni e che è stata parzialmente superata con sacrificio dall'iniziativa dei singoli, purtroppo non da tutti, mediante l'installazione di costosi serbatoi e impianti automatici per lo stoccaggio di quel bene indispensabile alla vita e al progresso ma che ha creato anche un serio problema Ambientale per i troppi pozzi  che captano l'acqua dalle falde in modo indisciplinato. Per questo motivo Fare Verde si è rivolta con apposita richiesta di accesso agli atti al Comune per capire quali scuole sono senza serbatoio per l'acqua potabile visto che il razionamento idrico dura dall'Anno del Signore 2004 e precisamente da quando la jattura colpì Monte San Giovanni Campano che venne affidato  ad ACEA per la gestione del servizio idrico integrato.  Fare Verde  invita l'Ing Michele Chiarlitti responsabile ACEA  per il  razionamento ìdrico di Monte San Giovanni Campano (sperando che non sia monticiano) a verificare di persona a che ora Acea CHIUDE l'acqua nel Capoluogo  e nelle frazioni perchè non è assolutamente vero che tutti i giorni l'acqua viene chiusa agli orari scritti su quel bollettino di razionamento idrico. Bollettino per l'acqua razionata    molto simile  a quei manifesti incomprensibili della Wehrmacht  che purtroppo riportavano solo azioni da subire da parte della popolazione. Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano i bollettini dell'arroganza  li sa leggere benissimo e quindi  trova INTOLLERABILE quella frase  di fantasia  scritta da ACEA che addossa  la colpa   alla popolazione per il razionamento idrico  che a suo dire verrebbe  causato  dagli  eccessivi consumi. Tesi a dir poco GROTTESCA  alla luce del fatto che  il gestore del servizio idrico integrato  riesce a perdere dall'acquedotto Comunale fino al 70% dell'acqua che dovrebbe trasportare e che invece finisce sprecata nei fossi.  ACEA scrive in Italiano: "Le suddette turnazioni potrebbero essere sospese nell’eventualità si riscontrassero delle diminuzioni dei consumi alle utenze tali da garantire la continuità del servizio" che vuol dire perfettamente consumate di meno e vi mandiamo l'acqua a tutte le ore come se  la colpa del razionamento idrico  fosse della popolazione che consuma troppo.
Fare Verde alla luce di tanta arroganza e presa in giro sfacciata   invita l'amministrazione comunale a mettere fine immediatamente a queste schifezze e ai sorprusi che subisce la popolazione costituendo un sub ato indipendente da ACEA. Non è vero che le soluzioni non ci sono ed infatti  abbandonare ACEA è una soluzione  e un dovere per ogni politico di Monte San Giovanni Campano
Questa volta non ci venissero a dire che è una battaglia contro i mulini a vento perchè Fare Verde ha già dimostrato che è possibile curare il delirio di onnipotenza di ACEA facendola scendere dal regno dei cieli.
Fare Verde si rivolge a tutte le forze politiche invitandole a farla finita con le chiacchiere e anche con gli assurdi silenzi prchè l'acqua è un bene comune indispensabile alla vita e va protetta ad ogni costo.


 

sabato 8 febbraio 2020

MSGC - Il Comune dichiara guerra alla corruzione e all'Abusivismo Edilizio?

MSGC - Perfino l'amministrazione Comunale di Monte San Giovanni Campano ha deciso di dire basta alle costruzioni abusive! Nell'articolo comparso il giorno 8.2.2020 sul quotidiano Ciociaria Editoriale Oggi "l'amministrazione sottolinea come la trasparenza sia la misura principale per contrastare i FENOMENI COSTRUTTIVI"





Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano e il Comitato Civico Free Monte da anni  impegnati al contrasto della corruzione e dell'abusivismo edilizio leggono nell'articolo  un chiaro riferimento ai procedimenti penali in corso per gli immobili abusivi costruiti anche da Consiglieri Comunali e Assessori nonchè alla causa che vede come IMPUTATO l'Assessore ai Lavori Pubblici presso il Tribunale di Cassino sempre su denuncia del sodalizio Ambientalista. Certo che è una matassa intricata quella che dovrà essere sciolta dal Segretario Comunale del Comune di Monte San Giovanni Campano come responsabile dell'anti corruzione. Sappia però il Segretario Comunale che potrà contare su Fare Verde e sul Comitato Civico Free Monte  che di certo vogliono capire se alle chiare esternazioni fatte contro la corruzione  seguiranno azioni  degne di una popolazione civile rispettosa delle leggi dello Stato. Chi ha costruito abusivamente è invitato caldamente a sanare le case abusive sanabili perchè ora quel che resta dell'amministrazione comunale come prevede la legge è impegnata volontariamente  a contrastare i delinquenti che distruggono il nostro territorio.
La dichiarazione del Presidente provinciale di Fare Verde: Spero che sarà il SINDACO a guidare la battaglia contro l'abusivismo edilizio e contro gli eventuali fenomeni corruttivi iniziando dalla Giunta che lo sostiene.