lunedì 18 maggio 2020

Ambiente - IL NUOVO DIRETTIVO DI FARE VERDE LAZIO.


 

 


IL PRESIDENTE DI FARE VERDE LAZIO, SILVANO OLMI, HA NOMINATO IL NUOVO DIRETTIVO REGIONALE E DISTRIBUITO GLI INCARICHI FIDUCIARI. “NONOSTANTE L’EMERGENZA CORONA VIRUS CONTINUIAMO A DIFENDERE L’AMBIENTE E LA SALUTE PUBBLICA”.

L’associazione ambientalista Fare Verde ha un nuovo direttivo nel Lazio. Il presidente regionale Silvano Olmi, dopo aver accertato la disponibilità offerta dai singoli iscritti e vagliato i nominativi forniti dai responsabili dei gruppi locali, ha provveduto a nominare i componenti del direttivo regionale e a distribuire gli incarichi fiduciari.

Il direttivo regionale è composto da sette membri, compreso il presidente regionale, ed è garantita la rappresentatività per ciascuna provincia.

“Nonostante l’emergenza corona virus, il nostro sodalizio sta svolgendo un’intensa attività in difesa dell’ambiente e della salute pubblica, soprattutto nel Lazio – dichiara il presidente regionale di Fare Verde, Silvano Olmi – il direttivo sarà un organismo snello e operativo, per rispondere alle tante richieste che ci pervengono dal  territorio.”

 

Il direttivo regionale di Fare Verde risulta composto dal Presidente Regionale Silvano Olmi di Tarquinia; Vice Presidente Regionale Marco Belli di Monte San Giovanni Campano; responsabile del tesseramento e della rassegna stampa è Paolo Giardini di Civitavecchia; formazione ed educazione ambientale saranno curate da Roberta Di Girolamo di Terracina; la programmazione delle manifestazioni locali, regionali e nazionali, saranno appannaggio di Andrea Patriarca di Fondi; le iniziative nel tempo libero le curerà Nicola Ciervo di Piglio; infine, del settore scuola si occuperà Manola Boccarossa del gruppo locale Valle di Comino.

 

Incarichi fiduciari sono stati dati a Marianna Gambino di Formia, che sarà di  supporto per i settori educazione ambientale, campi estivi, programmazione iniziative; Valentina Flacchi e Letizia Mostarda di Civitavecchia, assieme a Emiliano Santaroni di Monte San Giovanni Campano, cureranno la partecipazione ai bandi regionali, le donazioni e le campagne per il 5xmille; Carlo Ciervo di Piglio e Maria Lucia Belli di Monte San Giovanni Campano cureranno la presenza di Fare Verde sui Social; Luca Zomparelli di Anzio seguirà il delicato settore della gestione rifiuti; infine, Stefania Corvi di Fontana Liri è delegata alle pari opportunità, rapporti con il mondo cattolico e altre confessioni.

Associazione ambientalista Fare Verde - Lazio

 

Associazione Ambientalista Fare Verde Lazio

Via Trequanda 25, 00146 Roma - Cellulare 3929772536 – email: fareverdelazio@gmail.com C. F. 97421060589

domenica 17 maggio 2020

La Vicepresidenza di Fare Verde Lazio va al Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano

Il nuovo Direttivo di Fare Verde Lazio è chiamato ad affrontare nuove sfide per la difesa dell'Ambiente, della Natura e della Biodiversità con la presidenza del Dott. Silvano Olmi e con il  nuovo Vicepresidente che di certo non è nuovo nel vincere battaglie ritenute impossibili. Il nuovo Vicepresidente di Fare Verde Lazio è il Dott. Marco Belli che presiede Fare Verde Provincia di Frosinone ed è membro del Direttivo Nazionale presieduto dall'Avv. Francesco Greco.
La prima dichiarazione del "nostro" Vicepresidente Regionale di Fare Verde: "Cari volontari dell'Ambiente della Ciociaria se fino a questo momento abbiamo operato bene è arrivato il momento di operare  meglio. Noi... tutti insieme  ed ognuno per le proprie competenze siamo una forza che è temibile e autorevole. C'è tanto da fare in Ciociaria e nel Lazio ed è ora di rimboccarsi le maniche per dare voce a chi non ha voce e alle generazioni future senza avere timori reverenziali per nessuno specialmente  quando si cerca la difesa dell'Ambiente con la  Giustizia .  Auguri a tutti i nuovi membri del Direttivo soprattutto ai più giovani che hanno avuto gli  incarichi fiduciari".

In basso tutti i membri del Direttivo di Fare Verde Lazio.


Fare Verde Lazio


venerdì 1 maggio 2020

MSGC - Frazione COLLI : Alla Madonnina di Lourdes solo "monnezza".

Gli untori del terrirtorio che inzozzano l'Ambiente non trovano pace neppure in tempo di pandemia. La situazione: Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano da anni chiede la costruzione dell'isola ecologica che doveva essere installata  durante il decennio della gestione Sangalli; Una parte della popolazione incivile e scarsa culturalmente preferisce buttare i rifiuti per strada consapevole di non passare nessun guaio perchè il territorio non è controllato; Per arginare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti  era stato proposto al Comune di installare foto trappole o un sistema di video sorveglianza ma alla prova dei fatti fu presentato un progetto di finanziamento alla Regione Lazio privo della firma del rappresentante legale ossia del sindaco.
Intanto i rifiuti vengono abbandonati presso la Madonnina di Lourdes a COLLI , lungo la provinciale prima del ponte Papetti, lungo le scarpate della Poldo/Laoria in località Torretta, all'Arajetta, a Porrino e sotto Piazza Aldo Moro a Colli solo per citare i luoghi di maggiore scarico abusivo. "Monte San Giovanni Campano  è il paese dalla forte vocazione religiosa   dove soprattutto  nel mese di  Maggio alla Madonna vengono portati i fiori ma  ciò non vale  a COLLI  dove i fedeli alla Madonnina  di Lourdes ci portano la "monnezza". Cit. di Marco Belli
Tutto questo marasma indica chiaramente una gestione approssimativa del servizio di igiene urbana facilmente dimostrabile dal fatto che in quasi 11 anni di raccolta porta a porta il Comune non è riuscito a cogliere gli obiettivi previsti per il 2012 quando l'Italia pensa già al futuro  con gli obiettivi del 2025. Praticamente il servizio di igiene urbana come concezione è rimasto dietro di almeno 10 anni e i risultati  dimostrano che ancora non è decollata  l'economia circolare e  altro tipo di tariffazione  che avrebbero generato minori costi e soprattutto entrate per rendere più leggere le bollette della popòlazione. Non c'è alcun motivo di fare la raccolta differenziata se le materie prime seconde prodotte dalla raccolta differenziata non producono NULLA. Il PEF per i rifiuti  parla chiaro: A Monte San Giovanni Campano la raccolta dei rifiuti comporta solo spese perchè il Comune aliena (senza occuparsene) le materie prime seconde all'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti.  Monte San Giovanni Campano deve proiettarsi verso nuovi obiettivi per la raccolta differenziata previsti per gli anni 2025 e 2030 per resatare al passo con i tempi. Si consiglia vivamente di rimuovere tutti i dipendenti comunali che gestiscono il servizio di igiene urbana per non aver raggiunto gli obiettivi previsti per l'anno 2012 e    di assegnare  l'incarico ad altro personale  perchè nei prossimi 5 anni si dovranno raggiungere livelli qualitativi per la produzione di materie prime seconde che al momento sono lontani anni luce da quanto prodotto con il porta a porta a Monte San Giovanni Campano.

COLLI rifiuti abbandonati presso la Madonnina di Lourdes




Rifiuti abbandonati lungo la strada provinciale prima del Ponte Papetti




Rifiuti abbandoinati in località Torretta




Rifiuti abbandonati sulle scarpate della strada Poldo/Laoria


Piazza Aldo Moro a Colli


Rifiuti abbandonati na Porrino viciono al depuratore Comunale