venerdì 31 maggio 2019

MSGC - Invece di demolire le case abusive demoliscono l'Ufficio Tecnico Urbanistica

Fuga dalla realtà - L'Ufficio Tecnico Urbanistica già smembrato dalla giunta Comunale perde l'ultimo pezzo. Il Responsabile del servizio arrivato da poco con il sistema della mobilità ha chiesto di andare in pensione anticipata. E' evidente che l'imbarazzo del dirigente tecnico deve essere enorme nel prendere le direttive da Assessori e Consiglieri Comunali di maggioranza coinvolti direttamente o indirettamente per il tramite dei loro famigliari conviventi in procedimenti di abusivismo edilizio o coinvolti addirittura in procedimenti giudiziari di notevole gravità. Fare Verde aveva già anticipato al Sig. Prefetto di Frosinone quanto era in accadimento e quanto sarebbe accaduto e come volevasi dimostrare oggi tutto è diventato più chiaro. L'imbarazzo dell'Ufficio Tecnico e la crisi tecnica sono divampati dopo che il Ministero dei Beni e delle attività Culturali ha bocciato quel piano di lottizzazione approvato dalla giunta Comunale senza il Nulla Osta della Soprintendenza. Piano di lottizzazione che prevedeva la costruzione di 21 edifici all'Ara De' Santi in area soggetta a vincolo paesaggistico e dal vincolo archeologico che evidentemente nessuno voleva vedere. Tutto ciò ha concorso  allo smantellamento completo e alla demotivazione residuale di quell'ufficio che per compito di istituto dovrebbe garantire l'applicazione delle leggi dello Stato e della Regione Lazio. Fare Verde è preoccupata per la sorte di quell'ufficio, per i risvolti negativi che ci saranno sul consumo illegittimo del suolo, per il tempo che passa ma soprattutto è preoccupata dall'imponente delirio di onnipotenza degli pseudo politici locali.

mercoledì 22 maggio 2019

Fare Verde Associazione SCOMODA premiata durante il 26° Vertice Antimafia.

Fare Verde è da sempre considerata SCOMODA, anzi scomodissima, da tutti coloro che in un modo o nell'altro cercano di sfruttare l'Ambiente per i propri interessi ai danni di ogni Comunità. Senza mezzi avveniristici essa confida sulle coscienze della popolazione per attuare le azioni in difesa del territorio, dell'Ambiente e della Biodiveristà.
In provincia di Frosinone si è distinta per  le scoperte dei rifiuti interrati, per il contrasto feroce all'abusivismo edilizio, nella protezione delle aree soggette ai vincoli imposti dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio, con le denunce per la insufficiente depurazione delle acque reflue urbane, sull'uso insostenibile delle risorse idriche, sulle verifche contabili per gli appalti pubblici che riguardano il consumo del suolo e sui rifiuti, sull'analisi della progettazione e successiva attuazione della bonifica o messa in sicurezza delle discariche abusive sanzionate dall'Unione Europea, sulla segnalazione dei rifiuti abbandonati, con le giornate ecologiche specializzate nella raccolta dei rifiuti speciali, con azioni di intelligence per preservare la Natura in modo da poterla consegnare nel migliore dei modi alle future generazioni.
Tutto questo gran da fare solo per far capire ai Ciociari il concetto di sostenibilità per  tutte le azioni che l'essere umano mette in essere troppe volte ai danni dell'Ambiente. Questa precisa presa di posizione attuata con un formidabile numero  di denunce e segnalazioni alle Forze dell'Ordine in alcuni case fa apparire antipatica Fare Verde. A lungo andare, però, sono sempre di più le persone che comprendono e che si avvicinano a quei principi di sostenibilità e in alcuni Comuni si è arrivati persino all'inversione di tendenza tanto è vero che i Cittadini hanno preso coscienza che l'Ambiente va rispettato. Il premio che è stato conferito  a Fare Verde e precisamente al Dott. Marco Belli  Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone e Consigliere del Direttico Nazionale di Fare Verde Onlus durante il 26° Vertice Antimafia  è il pubblico riconoscimento per la difesa dell'Ambiente e per la costante lotta all'illegalità. Premio conseguito dalla linea di intervento sostenuta dall'Avv. Francesco Greco  Presidente Nazionale di Fare Verde Onlus. Il Procuratore Antimafia  ha sottolineato che la mafia di ogni tipo non è più confinata in un'area precisa della Repubblica Italiana, al contrario essa si è diffusa ed evoluta con i classici colletti bianchi che manovrano i grandi capitali. Essa si è mimetizzata anche nelle aziende economicamente floride ed è quindi molto difficile per le Forze dell'Ordine  individuarla. Fare Verde si scaglia quindi contro questo tipo di mafia che con fare dolce procura danni infiniti all'Ambiente e alla salute della popolazione. Non si scaglia   contro la popolazione anche se alcune volte la stessa popolazione si affida all'illegalità per la propria felicità. Tuttavia può accadere che  in questa lotta di civiltà venga   coinvolta  anche la popolazione che con il suo fare omertoso sostiene tutti i comportamenti antigiuridici possibili e immaginabili andando a chiedere "piaceri" a dritta e a manca. Quindi  Fare Verde do ora sa che la parte sana della Società Civile la sosterrà e  con la consapevolezza di sempre annuncia battaglie senza quartiere contro la corruzione, il malaffare e i criminali che infestano la nostra società anche se appaiono come  lupi travestiti da agnelli...
Infine la nostra Associazione  si rivolge ai giovani con un appello: Lasciate perdere le concezioni retrive, le furberie e ogni escamotage per ottenere   soddisfazioni . Cercate di diventare i custodi del Creato e prendete come principio il fatto inconfutabile che dalle cose cattive non derivano mai cose buone.



Nella foto un momento della premiazione. Il Presidente Belli iniseme a Davide Frattaroli  Vicesindaco di Atina.


Nella foto il Generale di Brigata dei Carabinieri Forestale Giuseppe Vadalà



lunedì 20 maggio 2019

MSGC - L'inevitabile aumento della TARI

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano  ribadisce  la cattiva gestione dei rifiuti urbani per i precisi motivi che di seguito vengono elencati:
1) Mancato raggiungimento dell'obiettivo del 65% previsto dalla legge dopo 10 anni di raccolta differenziata.
2)   Mancanza di un regolamento Comunale per disciplinare il conferimento dei rifiuti.
3)   Mancata realizzazione dell'isola ecologica.
4)   Mancate politiche sulla riduzione dei rifiuti;
5)   Carenza di informazione e coinvolgimento della popolazione sul ciclo dei rifiuti;
6)   Raccolta differenziata delle materie prime seconde dissociata dalle bollette;
7)   Assenza di qualsiasi iniziativa per il riuso;
8)   Assenza di ordinanza per il Comune senza plastica;
9)   Assenza di un regolamento specifico per eventi, fiere e mercatini;
10) Compostaggio domestico attuato senza l'adeguata informazione ai compostatori;
11) Carenza di  trasparenza sui contratti per la gestione dei rifiuti.

Oltre a queste criticità sulla gestione tecnica  non si può fare a meno di rilevare che gli incassi relativi alla TARI sono minori della spesa sostenuta dall'Ente Comune.
Infatti dai dati economici estratti dal sistema   SIOPE del Governo Italiano si evince quanto segue:

Nel 2016 il Comune di Monte San Giovanni Campano ha pagato la somma di  € 1.252.230,15 per il servizio della raccolta dei rifiuti differenziati e per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati a fronte di un incasso per la TARI di € 1.138.077,16;

Nel 2017 la spesa per la gestione della raccolta e conferimento dei rifiuti sono stati pagati € 1.125.553,84 a fronte di un incasso per la TARI per la somma di € 880.157,17;

Nel 2018 per la spesa per la gestione dei rifiuti  sono stati pagati € 1.330.563,84 a fronte di un incasso per la TARI di € 1.073.589, 38:

Dai dati appena illustrati con estrema precisione si evince che la raccolta differenziata dei rifiuti oltre ad essere aumentata in modo vertiginoso nel 2018 è in CONTINUA PERDITA DA ANNI.
Negli ultimi tre anni la PERDITA NETTA data dalla differenza tra i pagamenti e gli incassi per il servizio della raccolta differenziata e del conferimento in discarica  è stata di €  616.524,06. 

 Con apposita proiezione si può tranquillamente dire che nel 2021 le perdite ammonteranno alla stessa identica cifra necessaria per pagare un intero anno per la gestione di tutti i rifiuti Comunali.

 Chiunque leggendo capisce che non è possibile continuare con questo tipo di gestione in perdita e che quindi diventa assolutamente indispensabile coprire le perdite con gli aumenti delle bollette.

Fare Verde dopo questa semplice constatazione chiede più trasparenza nella gestione dei rifiuti urbani, la rimodulazione dell'intero servizio, la sostituzione fisica dell'Ufficio Tecnico  che gestisce il servizio della raccolta differenziata e la fine delle spiegazioni strane sull'aumento delle bollette TARI.
 L'Assessore al Bilancio del Comune di Monte San Giovanni Campano deve trovare il coraggio civico di spiegare alla popolazione la CATTIVA GESTIONE del servizio raccolta differenziata, perché il Comune cede tutte le materie prime seconde (plastica, vetro, alluminio, ingombranti e carta) alla società che gestisce la raccolta differenziata che a sua volta incassa il denaro pagato dai consorzi per il riciclo e cosa vuole risolvere con 30 ipotetiche  Tonnellate di rifiuti frazione umido che non verranno conferite dalla popolazione.

 Le bollette della TARI dovranno essere aumentate per forza perché c'è una chiara , inconfutabile e insostenibile gestione economica e Ambientale  del servizio che è  in perdita costante.

E' questo il vero motivo per cui è stato annunciato l'aumento delle bollette TARI. . Se il Comune avesse raggiunto e superato la percentuale del 65% previsto dalla legge per l'anno 2012 a questo punto non ci sarebbe nessun aumento delle bollette TARI perché il costo del conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati sarebbe stato minore.
 La CATTIVA GESTIONE del servizio viene caricata  sulla popolazione che è costretta a pagare per inquinare la propria terra e la propria aria. Risulta quindi chiaro che la gestione dei rifiuti deve essere modificata al più presto con un modello più virtuoso e rispettoso dell'Ambiente.


mercoledì 15 maggio 2019

MARCO BELLI, DIRIGENTE NAZIONALE DI FARE VERDE, PREMIATO PER L’IMPEGNO IN DIFESA DELL’AMBIENTE E CONTRO LE ILLEGALITÀ.








Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’art.13 della L.349/86
via Trequanda 25 00146 Roma, segreteria@fareverde.it – Tel. 347.7671827 - www.fareverde.it
UFFICIO STAMPA – ufficiostampa.fareverde@gmail.com, Tel. 392.9772536

MARCO BELLI, DIRIGENTE NAZIONALE DI FARE VERDE, PREMIATO PER L’IMPEGNO IN DIFESA DELL’AMBIENTE E CONTRO LE ILLEGALITÀ.
Sabato 18 maggio 2019, alle ore 16, a Napoli, nella sede della Fondazione Mediterraneo in via Depretis 130, il dirigente nazionale di Fare Verde dottor Marco Belli riceverà il premio dell’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie.
La targa, per l’impegno in difesa dell’ambiente e contro le illegalità, gli sarà consegnata dalla Fondazione Antonino Caponnetto nell’ambito del ventiseiesimo vertice antimafia e la sesta edizione del Summit Mediterraneo.
“Abbiamo voluto premiare Fare Verde, e in particolare il dottor Marco Belli, per l’impegno in un settore delicato come la difesa dell’ambiente – dichiara Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto – le persone che sul territorio combattono le illegalità non devono essere lasciate sole. Questo è l’insegnamento che ci ha lasciato Caponnetto, un magistrato sempre in prima fila contro la mafia.”
“Ringraziamo la Fondazione Caponnetto – dichiara il presidente nazionale di Fare Verde, avvocato Francesco Greco - per il prestigioso riconoscimento all’impegno della nostra associazione, in particolare nelle province di Frosinone e Latina, dove i nostri volontari vigilano costantemente sul territorio e collaborano attivamente con le forze dell’ordine a tutela dell’ambiente e della legalità.”

Roma, 15 maggio 2019
Associazione ambientalista Fare Verde


ufficiostampa.fareverde@gmail.com
tel. 392.9772536, 339.5974652



martedì 14 maggio 2019

MSGC - "PROGETTO LAZZARO" Riprende vita il compostaggio domestico

 I numeri reali del compostaggio domestico al giorno 13 Maggio 2019. Sono 155 le compostiere consegnate alle famiglie dall'attuale progetto per il compostaggio domestico con una stima approssimativa fatta dal Comune ( da confermare) di 30 Tonnellate in meno nel conferimento dei rifiuti. La novità esatta da Fare Verde? Sono 139 le compostiere consegnate da pregressa amministrazione Comunale (Sindaco Cinelli). La novità sta nel fatto che all'improvviso il vecchio progetto è tornato a nuova vita (Progetto Lazzaro) e  i detentori delle vecchie compostiere dopo l'intervento della nostra Associazione possono iscriversi all'albo Comunale dei compostatori e possono ottenere gli stessi benefici economici che sono stati decisi attualmente per chi fa il compostaggio domestico (sconto sulla bolletta TARI). Fare Verde a questo punto, però, pone una domanda legittima: Se già c'era un progetto in corso per il compostaggio domestico risalente a circa 9 anni fa perché è stato fatto passare tutto questo tempo per attuare un progetto già operativo e che doveva essere solo potenziato? Un mistero che non trova spiegazioni logiche ma che è sicuramente ravvisabile nelle responsabilità dei consiglieri comunali con delega all'Ambiente che non hanno saputo dare le linee di indirizzo all'Ufficio Tecnico preposto per raggiungere gli obiettivi previsti dalla legge con la raccolta differenziata. Con le dovute proporzioni e in base ai dati forniti dal Comune che ipotizza una riduzione dei rifiuti di 30 Tonnellate annue per 155 compostiere si stima che i rifiuti già potevano essere ridotti di 242 Tonnellate nei 9 anni passati con le 139 compostiere già consegnate ai contribuenti. I contribuenti (la TARI è una tassa) che hanno ricevuto le 139 compostiere durante l'Amministrazione guidata dal Sindaco Cinelli sono caldamente invitati a registrarsi all'albo dei compostatori del Comune e nel caso in cui non volessero aderire al compostaggio domestico sono invitati a restituire le compostiere all'Ufficio Tecnico Manutentivo in quanto se fin ora non c'è stata alcuna riduzione dei rifiuti vuol significare che quelle compostiere non sono mai state utilizzate.

giovedì 9 maggio 2019

MSGC - Abusivismo edilizio - La CASTA DEGLI INTOCCABILI.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano da anni oramai si batte contro tutto e tutti in difesa del suolo e a favore del suo uso sostenibile. Ha collezionato tanto rancore che la situazione potrebbe degenerare da un momento all'altro in atti di violenza anche perché non sono mancati insulti, diffamazione e minacce  di portata gravissima.
Una battaglia senza quartiere puntualmente "aiutata" da una manina anonima che è prodiga di  segnalazioni corredate da  rilevamenti topografici comparati, ricostruzioni storiche, foto e spiegazioni inoppugnabili che ci permette di inviare esposti agli uffici competenti di una precisione tale che non ha eguali nella storia dell'Ambientalismo Italiano.
 Tuttavia nonostante la gran quantità di segnalazioni fatte da Fare Verde c'è da dire che esistono vere e proprie caste di intoccabili che nonostante i rilevamenti, le ordinanze di demolizione e ogni diavoleria andata in perenzione o rigettata dal TAR non subiscono poi nessun procedimento amministrativo. Fare Verde coglie l'occasione ed elenca le CASTE presenti a Monte San Giovanni Campano:

Casta degli amministratori comunali: A questa casta appartengono Consiglieri Comunali, Assessori e Consiglieri con Delega che si permettono di fare quello che gli pare senza subire nessuna conseguenza. Per loro è lecito costruire con concessioni edilizie palesemente ottenute con false dichiarazioni e falsi progetti; per loro è normale vendere immobili abusivi o rilasciare certificazione energetica per immobili abusivi con false dichiarazioni; Per loro non esiste l'autotutela del Comune e se si tratta di un Assessore che deve subire un accertamento tutti insieme votano la delibera di giunta comunale per spostare il tecnico Comunale ad altro ufficio procurando una palese carenza di personale in modo che l'Assessore con abuso edilizio non possa  ricevere la visita di accertamento. Purtroppo questa situazione è ancora attualissima e l'ASSESSORE in questione ce lo immaginiamo sorridere sulle disgrazie altrui.

Casta con le case fantasma: Appartengono a questa casta tutti quanti quelli che non hanno mai subito nessun accertamento pur avendo costruito abusivamente in aree soggette ai vincoli imposti dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio. Sono quelli che ancora non sanno che in Italia ci sono delle leggi da rispettare e vivono con le leggi della strada.

Casta degli intoccabili: A questa casta appartengono i delinquenti comuni, pregiudicati e pluiri pregiudicati che risplendono di luce propria e si possono permettere di fare quello che gli pare. Per pura combinazione queste persone dedite alla delinquenza  sono sempre sodali e amiche dei politici locali tanto è vero che si spendono per le loro campagne elettorali.

Casta dei bagnini: Eh già ci sono anche loro con tanto di piscine costruite abusivamente che per puro caso sono tutte  sconosciute al fisco. Piscine private costruite senza nessun progetto e per le quali  e non è stato  pagato nessun onere per la loro costruzione . Piscine abusive che non vengono rilevate dal Comune perché forse si fa peccato o  perché per l'occasione è stato chiaramente procurata la carenza di personale spostando il tecnico ad altro ufficio.


Casta dei processionari persone perbene: A questa casta appartengono le persone che portano i Santi nelle processioni, e non mancano mai a nessun pellegrinaggio. Sono quelli che ritengono il perdono dei peccati tale e quale all'assoluzione in Tribunale. I procedimenti per le loro costruzioni abusive seppur rilevate dall'ufficio comunale preposto per pura combinazione giacciono in luogo imprecisato, protetto, e non vengono mai trovate per disporre l'acquisizione di quegli immobili al patrimonio disponibile del Comune. Case abusive protette dalle preghiere e su questa tipologia di abuso edilizio davvero è difficile combattere. Sono abusi edilizi di fede.

Casta dei dimenticati: Questa è una casta speciale e per farne parte si deve partecipare attivamente alle campagne elettorali, agli incontri straordinari, alla denigrazione e a quanto altro lo scibile umano possa immaginare. A questa casta appartengono invece quelli che hanno costruito abusivamente, sono passati persino in  tribunale ma non hanno mai ricevuto il fatidico provvedimento di acquisizione degli immobili al patrimonio del Comune. A volte i faldoni di queste abusi edilizi scompaiono e ricompaiono solo in casi eccezionali. Quando la nostra Associazione ha chiesto l'intervento dell'Ufficio Tecnico Urbanistica ci è stato risposto che dovevano verificare se lo statuto di Fare Verde contemplava richieste del genere.

Casta degli imbecilli: Appartengono a questa casta quel piccolo numero di persone che ha costruito abusivamente e che poi pubblicamente o in discorsi tra  privati si dichiarano appartenenti ad associazioni malavitose del Casertano o del Napoletano con il chiaro intento di intimidire e  incutere paura alla nostra Associazione.

Casta dei FESSI: A questa categoria chiamata impropriamente CASTA appartengano tutte quelle persone che hanno sanato l'abuso edilizio pagando gli oneri previsti dalla legge o che si sono pentite ed hanno demolito la struttura costruita abusivamente.

In tutto questo la Regione Lazio quali azioni ha messo in essere dopo i ripetuti avvisi della nostra associazione? Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano non scrive cose scurrili ma posta una foto famosa e chiunque può immaginare cosa ha fatto nel frattempo la Regione Lazio in questo marasma.




mercoledì 8 maggio 2019

MSGC - Pineta Morroni - Chi mangia tra i rifiuti è più simile ai ratti che agli esseri umani

Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano il giorno 7. 5 2019 è rientrata in quel che resta del bosco Pineta Morroni di proprietà del Comune di Monte San Giovanni Campano. Il bosco "Pineta Morroni" già colpito molto duramente dal fuoco è rimasto vittima anche delle avverse condizioni meteo con  il vento che  ha danneggiato buona parte degli alberi che erano rimasti in piedi. Il paesaggio spettrale  la nostra Associazione di protezione Ambientale lo conosceva già ma siccome Fare Verde conosce la profonda inciviltà è andata a verificare quanto si diceva in giro. Ebbene dopo tanto tempo sono ancora sono presenti i rifiuti lasciati da quelle persone che hanno mangiato nella pineta il giorno di Pasquetta.
 Persone   più simili ai RATTI che agli esseri umani   hanno mangiato  in  mezzo  ai  rifiuti.

Foto dell'Area Verde Colle Cipullo



Era stata chiesta la chiusura della Pineta Morroni per evitare l'ulteriore scempio alla Natura che con tanta fatica tenta di risanare le ferite causate dall'essere umano e dalle avverse condizioni meteo ma la nostra richiesta inoltrata perfino al Sig. Prefetto di Frosinone non ci è stata accordata come se la nostra visione dei fatti fosse esagerata o priva di fondamento. La Pineta Morroni è diventata un campo di battaglia nella lotta tra la civiltà e l'inciviltà con la Natura , la Biodiveristà e l'Ambiente  che sono sempre le sole vittime di tanta arroganza dell'essere umano che si comporta come un cancro. Da tutto ciò scaturisce che l'inciviltà resta impunita come è rimasto impunito chi ha appiccato il fuoco al bosco Pineta Morroni ma nonostante ciò non si aspetti nessuno la resa di Fare Verde. 
 Se guerra deve essere che guerra sia ma senza quartiere e senza riserve. Non servono a nulla i buoni propositi e le buone parole contro l'inciviltà. 

giovedì 2 maggio 2019

MSGC - La Regione Lazio sospenda la delega all'Ambiente al Comune di Monte San Giovanni Campano

Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano ha richiesto l'intervento del Ministero dell'Ambiente, del Sig. Prefetto di Frosinone e della Regione Lazio in merito alla delibera di Giunta Comunale n. 32 del 10.4.2019 che ha smembrato l'Ufficio Tecnico Urbanistica. Una delibera sibillina votata da Assessori coinvolti troppo personalmente in pratiche che riguardano abusi edilizi realizzati dagli stessi o da famigliari conviventi. Fino a qualche tempo fa lo stesso Ufficio più volte rimarcava la carenza di personale ma dopo le pressioni esercitate da Fare Verde ad ogni Istituzione interessata alla difesa del suolo e al suo uso sostenibile  l'Amministrazione Comunale, tramite il procedimento della mobilità, prendeva in carico quello che ora è il tecnico che dirige l'Ufficio Tecnico Urbanistica ed anche un tecnico assunto per tre mesi. Poi all'improvviso la doccia fredda con la delibera do giunta n.32  che ha smembrato l'Ufficio Tecnico Urbanistica lasciando solo il dirigente con due impiegati part time che non sono tecnici. Fare Verde ha trovato questo modo di fare alquanto strano e soprattutto censurabile in quanto gli stessi Assessori che hanno votato la delibera sono coinvolti direttamente o indirettamente per il tramite di loro famigliari conviventi con abusi edilizi già rilevati dalle Forze dell'Ordine e che hanno subito ordinanze di demolizione. Appare quindi chiara l'incompatibilità di chi ha votato quella delibera  perché in lite con l'ente Comune di Monte San Giovanni Campano e addirittura sembrerebbe che gli stessi Assessori possano essere incompatibili con l'incarico di Consigliere Comunale . Fare Verde quindi ha chiesto alla Regione Lazio di sospendere la delega all'Ambiente al Comune di Monte San Giovanni Campano perché se prima le pratiche per la repressione  degli  abusi edilizio andavano a rilento ora non hanno nessuna possibilità di essere sbrigate vista l'effettiva carenza di personale che è stata creata in modo torbido e troppo interessato. Non servono a nulla le giustificazioni date sulla delibera che comunque  viene ritenuta indecente  da Fare Verde perché ad esempio l'Assessore ai Lavori pubblici che l'ha votata è in lite giudiziaria con il Comune e quindi non ha  nessun diritto di spostare ad altro incarico proprio il tecnico che l'aveva denunciato all'Autorità Giudiziaria visto che il procedimento è aperto.
Fare Verde  chiede anche pubblicamente  il pronto intervento del Sig. Prefetto di Frosinone per risolvere  questo problema che oramai ha fatto deragliare l'Amministrazione Comunale dai binari della credibilità. A dir poco imbarazzante il silenzio della Società Civile che come al solito fa finta di non sapere  contunuando nel pericolosissimo   gioco delle tre scimmiette.