sabato 4 giugno 2022

MSGC - Le colonnine per la mobilità elettrica strumenti potentissimi dello "dimonio".

 

Mentre l’Italia  corre perché  non si può permettere di temporeggiare sulle  insufficienti stazioni di ricarica elettrica a Monte  San Giovanni Campano si  bivacca  e   cose dello  “dimonio” come queste  non vengono inserite nel piano di programmazione per le opere pubbliche come se appartenessimo ad un’altra nazione e ad un'altra realtà spazio temporale . Alle discutibili opere pubbliche in programmazione risponde il   Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede di installare più di 20 mila punti di ricarica fast e super-fast per il 2026 con uno  stanziamento  740 milioni di euro.

L’elettrificazione dell’Italia di certo non parte da Monte San Giovanni Campano che è ancora ancorato a quella politica retriva che veniva esercitata prima del 1870. Poco importa all’amministrazione comunale ,  impegnata in una continua campagna elettorale con il suo   panem et circenses,  che la Nazione   corre  contro il tempo e che “E’IL MOMENTO DI FARE COSE MAI FATTE”.

Per loro  il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede le colonnine per le ricariche elettriche  nei contesti urbani e in autostrada entro e non oltre il 2024 è un semplice fogliettino di carta e nulla vale la condizione per  l’Italia che  potrebbe perdere una grossa fetta delle risorse del Recovery se non installerà le stazioni di ricarica elettrica.

Mobilità economica e  sostenibile elettrificata negata alla popolazione  Monticiana con la mancata installazione delle   colonnine pubbliche che prevedono il sistema di ricarica tramite corrente alternata potente fino a 22 kW che permetterebbero le ricariche delle autovetture ad  un costo di circa 0,40 euro per ogni kWh.

Fare Verde di certo non pretende le avveniristiche colonnine  per   le ricariche tramite corrente continua con potenza massima di 50 kW, costano in media 0,50 euro per kWh di ricarica,  e neppure l'installazione di colonnine da 350KW perchè siamo un comune con grande disagio con  una rete per  la  corrente elettrica molto approssimativa che spesso si interrompe durante i temporali.

Il grande vantaggio delle colonnine pubbliche sta nel costo  e  nella velocità di ricarica. Una macchina elettrica  potrà fare il “pieno” di energia in meno di 30 minti  o ricaricare per i 2/3 delle batterie in una ventina di minuti.

Fare Verde si augura che questo pungente post possa in qualche modo aprire la mente ai politicanti monticiani che su quest’argomento non rispondono  neppure ai messaggi inviati con il famigerato  mezzo dello  “dimonio” che si chiama smartphone. Per ultima arriva  la  rassicurazione dataci da un frate esorcista: Non andrete   all'inferno  se deciderete  di far installare le colonnine elettriche al massimo ci potrete finire per altro...