Mentre l’Italia corre
perché non si può permettere di
temporeggiare sulle insufficienti
stazioni di ricarica elettrica a Monte San
Giovanni Campano si bivacca e cose dello “dimonio” come queste non vengono
inserite nel piano di programmazione per le opere pubbliche come se
appartenessimo ad un’altra nazione e ad un'altra realtà spazio temporale . Alle
discutibili opere pubbliche in programmazione risponde il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede
di installare più di 20 mila punti di ricarica fast e super-fast per il 2026
con uno stanziamento 740 milioni di euro.
L’elettrificazione dell’Italia di certo non parte da Monte
San Giovanni Campano che è ancora ancorato a quella politica retriva che veniva
esercitata prima del 1870. Poco importa all’amministrazione comunale , impegnata in una continua campagna elettorale con il suo panem et circenses, che la Nazione corre contro il tempo e che “E’IL MOMENTO DI FARE COSE MAI
FATTE”.
Per loro il Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede le colonnine per le ricariche
elettriche nei contesti urbani e in
autostrada entro e non oltre il 2024 è un semplice fogliettino di carta e nulla
vale la condizione per l’Italia che potrebbe perdere una grossa fetta delle risorse
del Recovery se non installerà le stazioni di ricarica elettrica.
Mobilità economica e sostenibile elettrificata negata alla
popolazione Monticiana con la mancata installazione delle colonnine pubbliche
che prevedono il sistema di ricarica tramite corrente alternata potente fino a
22 kW che permetterebbero le ricariche delle autovetture ad un costo di circa 0,40 euro per ogni kWh.
Fare Verde di certo non pretende le avveniristiche colonnine per le
ricariche tramite corrente continua con potenza massima di 50 kW, costano in
media 0,50 euro per kWh di ricarica, e neppure l'installazione di colonnine da 350KW perchè siamo un comune con grande disagio con una rete per la corrente elettrica molto approssimativa che spesso si interrompe durante i temporali.
Il grande vantaggio delle colonnine pubbliche sta nel
costo e nella velocità di ricarica. Una macchina elettrica potrà fare
il “pieno” di energia in meno di 30 minti o ricaricare per i 2/3 delle batterie in una ventina di minuti.
Fare Verde si augura che questo pungente post possa in
qualche modo aprire la mente ai politicanti monticiani che su quest’argomento non
rispondono neppure ai messaggi inviati con il
famigerato mezzo dello “dimonio” che si chiama smartphone. Per ultima arriva la rassicurazione dataci da un frate esorcista: Non andrete all'inferno se deciderete di far installare le colonnine elettriche al massimo ci potrete finire per altro...
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