venerdì 30 luglio 2021

MSGC - IL restyling di piazza Caio Mario a Chiaiamari realizzato in modo grossolano crea rischi per i bambini.

 

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano è stata chiamata dalla popolazione indigena della frazione di Chiaiamari per visionare i lavori del grossolano  restyling appena eseguito alla Piazza Caio Mario a Chiaiamari . Il Comune pur avendo speso molto denaro e pur essendo campioni  del mondo in colate di cemento toppano su una piccola quantità della loro preziosa malta. Fatto è ed è inconfutabile che la fontanella piazzata all'angolo della piazza non è stata fissata al suolo e già appare impietosamente divelta dalla sua posizione che dovrebbe essere verticale . 

Fontanella non fissata al suolo

 

L’attenzione di Fare Verde si è concentrata sulle ringhiere che separano  la strada dalla piazza ed infatti esse appaiono costruite come se fossero delle scalette per bambini. Realizzate senza buon senso e con strana interpretazione delle norme costituiscono un serio pericolo per i bambini che arrampicandosi possono cadere esattamente nella strada  dove passano le auto con conseguenze che potrebbero essere addirittura nefaste. Fare Verde:  La progettazione di spazi destinati anche ai bambini dovrebbe essere oggetto di confronto pubblico  con  chi  ha figli in tenera età perché solo i genitori  possono  comprendere quante cose possono fare i bambini.

Ringhiere dalla dubbia sicurezza

  

Per quanto riguarda le "panchine  funerarie” così indicate dalla popolazione stanziale ,  in marmo  e senza schienale,    sono oramai il segno caratteristico del Comune di Monte San Giovanni Campano  che ciclicamente  allieta le giornate della popolazione con quel  “design”  che suscita ilarità. Lo proposero anni addietro    per  piazza Marconi nel Capoluogo  e ora per piazza Caio Mario a Chiaiamari.    Perfette per arredare uno dei cimiteri come è già accaduto con  panchine simili ma  con altra amministrazione comunale. 

Panchine funerarie

 

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano boccia quella pseudo opera pubblica , le aiuole aride senza vita, le panchine che somigliano ai  sarcofagi funerari, le  ringhiere pericolose per i bambini , i lavori grossolani   e chiede al Comune di contestare i lavori alle ditte che li hanno eseguiti .

giovedì 29 luglio 2021

MSGC - Gravi criticità Ambientali, degrado, inciviltà e società civile "distratta".

MSGC – Legambiente Circolo Lamasena e Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano si sono dispiegate sul territorio Monticiano per denunciare le criticità Ambientali ivi presenti . All’inciviltà di pochi che hanno abbandonato rifiuti lungo la scarpata della strada comunale che da Poldo conduce a Laoria corrisponde anche la “distrazione”  della società civile che non si contrappone in modo netto a tale degrado, denunciando gli incivili o cercando di promuovere azioni di bonifica di quella che, ai sensi di legge,  può essere considerata una vera e propria discarica.  
Purtroppo, sono  state scarsamente recepite le azioni di sensibilizzazione,  condotte a più riprese dalle associazioni di protezione ambientale,  sulla bellezza dei luoghi che vengono deturpati dai rifiuti e che meriterebbero  ben altra attenzione e cura.
I volontari di Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano e del Circolo Legambiente Lamasena  si sono poi portati nelle vicinanze di Fontana Canale dove è stato rinvenuto eternit abilmente occultato. Una storia infinita quella dell’eternit e de furbetti  che sistematicamente lo abbandonano negli spazi pubblici in modo da far pagare all'intera Comunità ogni spesa per lo smaltimento.
La ricognizione è continuata con una visita alle compostiere abbandonate presso il parcheggio della Piscina Comunale. Oramai quella struttura pur presentando un vistoso cartello per lavori di manutenzione presenta la recinzione divelta e la presenza di rifiuti di varia natura, compresi alcuni pneumatici. Sullo sfondo come una “barricata” sono presenti le compostiere acquistate con un finanziamento della Provincia di Frosinone che lì giacciono quando avrebbero potuto avere un ruolo importantissimo sulla riduzione dei rifiuti.

Le Associazioni alleate nella difesa del territorio chiedono al Comune di promuovere una stretta cooperazione tra l'ente, i cittadini virtuosi e le associazioni  di protezione ambientale per contrastare l'odioso illecito di abbandono di rifiuti da parte di ignoti. Le associazioni scriventi chiedono, in primis, all'amministrazione comunale di installare fototrappole nei luoghi più critici che sono oggetto di sversamenti illeciti. Quest'ultima misura, che è in fase attuativa nel vicino comune di Boville Ernica, è di per sé già dissuasiva ed ha il vantaggio di avere dei costi realizzativi  piuttosto contenuti rispetto alla complessità che sottende alla messa in esercizio della video-sorveglianza.
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano
Legambiente Circolo Lamasena
 
Una parte dei rifiuti lungo la scarpata della strada Poldo/Laoria già segnalati dal 2019





Eternit occultato in area vicina a Fontana Canale

Recinzione divelta e rifiuti abbandonati presso la Piscina Comunale.

La "BARRICATA" fatta di compostiere abbandonate presso il parcheggio della Piscina Comunale



mercoledì 21 luglio 2021

Consumo del suolo in Ciociaria – Fare Verde provincia di Frosinone chiede controlli incrociati e demolizioni –

Fare Verde provincia di Frosinone non può continuare ad assistere all’avanzamento del consumo del suolo, in provincia di Frosinone, che di anno in anno toglie terreno all’agricoltura e alla Natura come se fosse un sacrificio dovuto per ottenere quel farlocco e mai pianificato “pseudo sviluppo economico e sociale” e solo perché c’è chi non pensa allo sviluppo sostenibile della nostra provincia e alle generazioni future.
L’ISPRA del Governo Italiano ha attribuito un consumo del suolo, in Ciociaria, per l’anno 2020 pari a 22218 ettari che corrispondo all’enorme cifra di circa 465 metri quadrati per abitante. Cosa ben più strana è che durante la gravissima crisi economica (almeno ci è stata dipinta come tale ) dovuta al lockdown del 2020 per la pandemia da Covid 19 si è registrato un aumento di 32 ettari del consumo del suolo rispetto al 2019 che ha interessato quasi interamente (95%) i terreni destinati all’agricoltura.
Ebbene se da una parte questa frenetica attività edilizia potrebbe rappresentare una situazione di benessere economico diffuso dall’altra preoccupa la nostra Associazione di protezione Ambientale che per convinzione, per ispirazione , per statuto e per i vari riconoscimenti del MITE e della Regione Lazio si batte per evitare che l’uso del suolo sia insostenibile e irrispettoso delle future generazioni che ora non hanno voce.
E’ necessario tutelare i giovanissimi , che ora non sono in età legale per avere voce, in modo che nel loro futuro possano poter decidere per l’uso del suolo senza ritrovarsi un territorio costellato da strutture inutili edificate in “eccedenza strana” per una popolazione provinciale che è in contrazione numerica.
Fare Verde nell’interesse collettivo che rappresenta ha chiesto  al Sig. Prefetto di Frosinone Dott. Ignazio Portelli  di voler disporre controlli incrociati tra i dati del consumo del suolo, il numero delle concessioni edilizie rilasciate dai vari Comuni e le entrate per gli oneri concessori ottenute dai Comuni della Provincia di Frosinone per i permessi di costruzione.
In particolar modo Fare Verde Provincia di Frosinone ha chiesto  al Sig. Prefetto di voler disporre  controlli incrociati per i territori che hanno evidenziato il maggior aumento per il consumo del suolo nel 2020 e precisamente per i Comuni di: Frosinone, Piedimonte San Germano, Isola Del Liri, Cassino, Broccostella, Ceccano, Boville Ernica, Aquino, Torrice, Ferentino, Castrocielo, Ceprano, Sora, Villa Santa Lucia, Coreno Ausonio, San Giorgio a Liri, Strangolagalli e l’immancabile Monte San Giovanni Campano.
Al Signor Prefetto di Frosinone è stato chiesto di voler disporre un maggiore controllo del territorio per la prevenzione e la repressione di ogni abuso edilizio ma anche di voler iniziare a demolire gli abusi edilizi costruiti nelle aree soggette ai vincoli imposti dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio.
Solo demolendo gli abusi edilizi si riuscirà a scoraggiare il “così fan tutti” e a dare quell’impronta di civiltà e di rispetto per le leggi che solo lo Stato può garantire.

 


 

 

giovedì 15 luglio 2021

MSGC - Se la depurazione delle acque reflue urbane è in ordine si deve chiedere la cancellazione di Monte San Giovanni Campano dall'Infrazione Europea 2014/2059 .

Sono durate   circa  7 anni le  battaglie fatte in solitaria da Fare Verde per difendere il territorio dall'inquinamento ambientale causato dall'insufficiente numero dei depuratori per le acque reflue urbane , dal loro malfunzionamento , dalla loro obsolescenza e dagli inutili politicanti che  hanno fatto inserire  Monte San Giovanni Campano nell'Infrazione Europea 2014/2059.

Battaglie fatte di denunce che hanno coinvolto  l'Arpa Lazio, i Forestale e il Comune di Monte San Giovanni Campano  che insieme  ad  ACEA è stato sanzionato  in una sorta di inspiegabile buonismo  alla luce delle rivelazioni della stampa di questi giorni che confermano in pieno le denunce presentate da Fare Verde . 

Tutto questo marasma e ogni battaglia feroce  cadranno  tranquillamente  nel dimenticatoio della pace  se non si perderà di vista l'obiettivo finale inseguito  da Fare Verde:  L'adeguamento dell'Infrazione Europea 2014/2059 che all'art.4 già include l'insufficiente depurazione delle acque reflue urbane di Monte San Giovanni Campano. 

L'inquinamento Ambientale , la seria minaccia alla biodiversità e l'infrazione Europea sono i  veri motivi che hanno spinto la nostra Associazione di protezione Ambientale a ingaggiare battaglie lunghissime  (anche presso la Commissione Europea) contro il gestore del  servizio idrico integrato nel silenzio più assoluto degli inutili consiglieri comunali. 

Tutti e si sottolinea tutti  gli interessati a qualsiasi titolo     hanno preferito tacere e nascondere l'infrazione Europea ai Monticiani come se quella pendenza dell'Unione non esistesse o fosse un segreto da custodire gelosamente. 

Tradotto: I Monticiani non dovevano  sapere che stavano pagando per inquinare la propria terra.

Fatto è ed è inconfutabile  che i risultati ottenuti da Fare Verde  smentiscono clamorosamente le dicerie da bar messe in giro da prodici politicanti pro voto loro che per nascondere il loro essere inutili disegnavano le battaglie di Fare Verde come lo strumento di occulte e strane  forze politiche antagoniste.

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano, in 7 anni, con denunce e battaglie feroci contro tutto e tutti ha ottenuto l'adeguamento del depuratore a Porrino; Il nuovo depuratore a Pantanelle nella frazione Chiaiamari ; Il nuovo grosso depuratore Fontana Magna in località Poldo;  i finanziamenti per il depuratore Santa Filomena a Colli  e importanti opere fognarie dove prima c'erano solo fossati a cielo aperto. 

Battaglie fatte in purezza  per la difesa dell'Ambiente ma anche per uscire dall'infrazione Europea comminata all'Italia che ci vede ancora oggi NON  depennati  tra i borghi più ZOZZONI d'EUROPA per l'insufficiente depurazione delle acque reflue urbane.

Se ci sono i presupposti... se la depurazione delle acque reflue urbane ora  è rispettosa delle leggi Nazionali e della Direttiva Europea  è arrivato il momento  per i politicanti pro voto loro di rendersi utili per  far cancellare Monte San Giovanni Campano dall'infrazione Europea 2014/2059.  Tuttavia... se essi vogliono continauare  ad essere inutili   lo possono benissimo dire così si inizerà a pensare  anche a questo. 


 

 

sabato 3 luglio 2021

MSGC - Terreno in area soggetta a vincoli restituito all'agricoltura.

 

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano è lieta di annunciare che un vasto terreno lungo il torrente Amaseno in località Carbonaro di Monte San Giovanni Campano sottratto alla Natura e all'agricoltura tanti anni fa per realizzare abusi edilizi è stato restituito all'agricoltura. 
In buona sostanza dopo denunce, esposti , diffide e svariati interventi di numerose  Autorità   e soprattutto   dopo la demolizione dell'immobile abusivo il terreno è stato ripulito dalla breccia che lo ricopriva ed è stato ARATO. 
 La battaglia vinta da Fare Verde deve essere l'avviso per tutti: 
"Chi ha costruito abusivamente lungo il torrente Amaseno  si vada a costituire e chi può sani gli abusi edilizi sanabili. Ognuno per ciascuno si renderà conto che la battaglia di Fare Verde è appena iniziata e che per chiunque sarà usato lo stesso metro e la stessa misura senza distinzione di sesso, religione, colore della pelle o militanza politica".
Tradotto: Fare Verde dedicherà l'estate 2021   all'analisi satellitare delle immagini del  suolo comparate con le immagini scattate dallo stesso satellite negli anni precedenti replicando esattamente quello che è stato fatto per le piscine presenti sul territorio.
 NON SCAPPERA' NEPPURE UN CENTIMETRO QUADRATO DI EDIFICATO! 
Ognuno per ciascuno si metta in testa che il torrente Amaseno non è una proprietà privata di cui si può disporre a proprio piacimento. Siccome è arrivata l'ora  di farla finita una volta e per tutte con le costruzioni abusive e con gli scarichi abusivi verrà attuata una vigilanza certosina lungo tutto il torrente Amaseno con deferimento alle Forze dell'Ordine di ogni eco reato. 
Dopo anni di appelli e avvisi chi non rispetta  le regole e non le ha rispettate   riceverà un conto molto salato come lo hanno già ricevuto in tanti e neppure i politici  potranno evitare  che ciò accadrà.
A latere di ogni accadimento non merita neppure di essere citato l'ufficio  che dovrebbe tutelare il suolo a Monte San Giovanni Campano.
Una citazione particolare invece va   agli avvocati  volontari  di  Fare Verde  che  con abnegazione  seguono tutte le pratiche   presso uffici esterni al nostro territorio.