giovedì 25 novembre 2021

MSGC - Il 71% dei rifiuti differenziati non lo ottengono con la raccolta porta a porta. E' solo il risultato del gioco dei numeri.

 

Non ha nessuna logica partecipare ad una giornata per la riduzione dei rifiuti dedicata all'economia circolare quando il Comune di Monte San Giovanni Campano con una perfetta azione di greenwashing (ambientalismo di facciata)  otterrà un aumento della percentuale dei rifiuti differenziati stimata al 71%  come annunciato da un messaggio di pubblicità regresso del sindaco dedicato alla specifica riduzione del servizio per le prese dei rifiuti indifferenziati. 
Siccome non è cambiato il servizio rispetto a quello predisposto  dall'amministrazione comunale precedente  è il caso di dire: Eravamo felici e non ce ne accorgevamo.
Non ha nessuna logica ridurre il servizio per giocare con i numeri a tavolino con lo scopo preciso di ottenere il miglioramento dei risultati in percentuale per i rifiuti differenziati. 
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano invita i magnifici amministratori comunali di Monte San Giovanni Campano a spiegare alla popolazione come otterranno l'aumento della percentuale dei rifiuti differenziati se verranno raccolti meno rifiuti in totale.
Fare Verde  non ci sta a giocare alle tre scimmiette e non è l'associazione dei cittadini che stanno zitti di fronte alla riduzione del servizio di igiene urbana che comporterà automaticamente  l'aumento OCCULTO della TARI e l'aumento farlocco della percentuale dei rifiuti differenziati.
 

 
 
 
Fare Verde  sfida i magnifici amministratori del Comune di Monte San Giovanni Campano e il suo glorioso ufficio tecnico manutentivo al gioco dei numerini: Perchè solo il 71% dei rifiuti differenziati? Avete la possibilità di fare il 100% dei rifiuti differenziati se eviterete di raccogliere tutti i rifiuti INDIFFERENZIATI. Quindi perchè togliere una sola presa settimanale per la frazione secca ? BASTERA' TOGLIERLE TUTTE E DUE per diventare più virtuosi del Comune di  TREVISO . 
I risultati utili per ottenere le premialità previste per i comuni virtuosi che hanno superato il 65% per i rifiuti differenziati non si ottengono con l'escamotage del  gioco dei numerini fatti a tavolino ma con una sana politica di sensibilizzazione e in alcuni casi anche di repressione nei confronti di quella parte della  popolazione che si dimostra incivile . 
Il giochino delle percentuali dedicato alla popolazione boccalona e troppo abituata a questo servizio approssimativo di igiene urbana è un oscuro presagio per quella quantità di rifiuti che non verrà raccolta e che prima o poi verrà trovata lungo i cigli delle strade, nei fossi , nelle campagne e nei boschi o nei corsi d'acqua di superficie in danno all'Ambiente e alla Biodiversità. 
Il Comune invece di avvicendare il responsabile del servizio che non ha saputo cogliere nessun obiettivo in 11 anni  di raccolta differenziata trova l'escamotage per apparire bravo, per portare un risultato mediatico  alla popolazione omettendo però di dire ai Cittadini  che diminuendo il servizio di fatto aumenterà la tariffa in modo occulto (NASCOSTO). 
Con questa "furbata"  il comune oltre a smentire se stesso quando scrive che ci sarà risparmio per i cittadini ci mette il rinforzino con quel ridicolo messaggio inviato alle famiglie scritto evidentemente da chi non ha come obiettivo il bene comune. Ente Comune   che   si comporta  tal quale agli anni passati    nella convinzione retriva  oramai generalizzata che  tutti Monticiani  si devono  comportare come gli obbedienti  abitanti dei paesi    Bulgari degli anni '70. 
Quest'azione che il Comune vuole porre in essere non porterà nessun beneficio alle famiglie mentre invece sarà la causa esatta di un aumento occulto della TARI , di riduzione del servizio e dell'aumento dei  rifiuti abbandonati perchè non conferiti dalla popolazione al servizio di igiene urbana.  Il silenzio delle associazioni sedicenti ambientaliste è semplicemente scandaloso ma bisogna capirle perchè sono abituate al mezzo servizio di  chiunque amministra.
 

 
 
 


venerdì 19 novembre 2021

MSGC - Giornata Nazionale dell'albero 2021: Non c'è nulla da festeggiare.

 

La Giornata Nazionale dell'Albero è diventata ricorrenza nazionale con la legge del 14 gennaio 2013, n.10 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) entrata in vigore dal febbraio 2013. Questa legge ha abolito anche l'articolo 104 del Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267, che prevedeva l'istituzione all'interno del Regno d'Italia di una giornata con analoghe finalità. L'obiettivo della ricorrenza è quello di valorizzare l'importanza del patrimonio arboreo e di ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste oltre a promuove l'impegno a ridurre le emissioni e il rischio idrogeologico. Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano  visto lo stato pietoso della Pineta Morroni percorsa più volte dal fuoco e la devastazione dell'area verde Attreazzata Colle Cipullo il 21 Novembre 2021 non festeggerà un bel niente. Non c'è nulla da festeggiare dal momento in cui il polmone verde Pineta Morroni è sistematicamente dilaniato dalle fiamme causate dall'uomo. La penultima volta che è stata percorsa dal fuoco è stata Fare Verde a fornire elementi utili alle Forze dell'Ordine per l'identificazione dell'autore dell'incendio ma questo non è bastato alla barbarie dei ladri che hanno sottratto gli arredi all'area verde Colle Cipullo e ai cafoni che hanno abbandonato i rifiuti all'interno di quel che resta della Pineta Bagnara (Morroni). Quando le Istituzioni locali inizieranno a rispondere alle note di Fare Verde in modo consono valutando investimenti per l'attuazione di iniziative per la tutela del verde pubblico , per il dissesto idrogeologico e per la qualità dell'aria con piacere si parteciperà ad ogni iniziativa. In tanti diranno di dare tempo ai nuovi amministratori.  Fare Verde  risponde in modo preciso: La gestione  del Comune non è cambiata assolutamente perchè chi non ci rispondeva e non ci risponde è sempre allo stesso posto.
Fare Verde NON è interessata al "greenwashing" ossia all'italianissimo Ambientalismo di facciata.
 
 

 
 
 

venerdì 12 novembre 2021

MSGC - L'isola ecologica è stata chiusa: "Non c'è niente di nuovo sotto il sole” .

 

Lo strano  di silenzio dei politici sull’isola ecologica   non piace a Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano ed infatti il  Comune diventa “strano”  quando  scrive nel suo comunicato stampa che l’isola ecologica è stata chiusa per le prescrizioni imposte dalla ASL comunicando la questione alla popolazione come se fosse un atto dovuto  o ancor peggio come se la popolazione non avesse bisogno di spiegazioni  . Ebbene la storiella scritta sul comunicato Comunale non è completa per quella struttura pubblica     entrata in funzione nel settembre 2020 dopo una inaugurazione in pompa magna della  vecchia giunta comunale tra  le sole proteste di Fare Verde che la dichiarava "zoppa".  

 


 

Ed infatti  la chiusura dell’isola ecologica è avvenuta in seguito all’esposto di Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano   alla Direzione della ASL di Frosinone e ai Carabinieri del Lavoro. La segnalazione  ha  illustrato  le criticità dell’isola ecologica di Monte San Giovanni Campano con la specifica richiesta di  chiusura dell’impianto per le gravi carenze strutturali  fino al suo adeguamento se ritenuto possibile.

In buona sostanza Fare Verde ha  segnalato alle Autorità    le  gravi  criticità  dell’isola ecologica che poi  hanno comportato la chiusura dell’impianto    in attesa delle prescrizioni emesse dalla ASL   che dovranno  essere realizzate con ulteriori    spese  per  rendere nuovamente fruibile  quel  servizio pubblico  ai Cittadini.   

Dopo tutto questo marasma purtroppo   dal Comune ci si aspettava ben altro  annuncio ossia  l’apertura  di un’inchiesta interna per capire le responsabilità di errori così grossolani e invece  “ Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole” .  

Intanto Fare Verde è in attesa di tutte le notizie necessarie per sapere  quanto altro denaro servirà per mettere a norma l’isola ecologica anche per capire se c’è stato danno all’erario visto che in Consiglio Comunale  nell’agosto del 2020 ci fu la  risposta ad una specifica interrogazione da parte di un consigliere comunale. 

“ Il Sindaco comunica che, per l’isola ecologica, i lavori sono stati ultimati ed è stato acquisito il certificato di regolare esecuzione".  Ed ancora “ … il Sindaco ribadisce  che l’isola è stata completata. E ciò grazie alla quotidiana attenzione dell’Amministrazione in carica”.  Come estratto tal quale  dal verbale della delibera del Consiglio Comunale di Monte San Giovanni Campano n.24 del 31.8.2020.

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano censura in modo severo gli strani   personaggi che  si vogliono   complicare  la vita sapendo dell’intensa attività di vigilanza che Fare Verde attua sulle opere pubbliche realizzate e in costruzione . L’importante, per ora,  è che quell’impianto verrà adeguato  reso sicuro e  funzionale al servizio per la raccolta differenziata dei rifiuti e visto che ci siamo si spera anche che si metterà  fine a quella  pratica balorda del  trasbordo dei rifiuti tra camion della nettezza urbana perché inevitabilmente  viene lasciato sul terreno  tanto percolato e di “monnezza” qui ce n’è già fin troppa.

giovedì 11 novembre 2021

MSGC - IL CONDONO EDILIZIO COMUNALE NON ESISTE.

 

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano continua ad esercitare la sua azione di tutela del suolo chiedendo l'intervento del Genio Militare per le demolizioni degli immobili abusivi come previsto dal D.L. 76/2020 (cd. Decreto Semplificazioni) approvato dal Senato il 04/09/2020 che ha introdotto l'articolo 10-bis, il quale modifica l'art. 41 del D.P.R. 06/06/2001, n. 380 (Testo unico edilizia) attribuendo al Prefetto la competenza per provvedere alla rapida demolizione delle opere abusive.
Il nuovo art. 41 prevede che in caso di mancato avvio delle procedure di demolizione entro 180 giorni dall’accertamento dell’abuso, la competenza è trasferita all’ufficio del Prefetto che provvede alla demolizione avvalendosi degli uffici del comune nel cui territorio ricade l’abuso edilizio da demolire, per ogni esigenza tecnico-progettuale. 
Entro il suddetto termine i responsabili del comune hanno l’obbligo di trasferire all’ufficio del Prefetto tutte le informazioni relative agli abusi edilizi per provvedere alla loro demolizione. 
Per la materiale esecuzione dell’intervento, il Prefetto può avvalersi del concorso del Genio Militare.
La battaglia in  difesa del suolo iniziata tanti anni fa   da Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano  terminerà  solo con le modalità previste dalla normativa vigente e nel frattempo si comunica a TUTTI che non esiste il CONDONO COMUNALE
L'Italia è un Paese libero dove  il rispetto delle leggi non è facoltativo e quindi  i Cittadini da soli o in Associazione tra loro  hanno il diritto  di esigere   il rispetto e l'esecuzione anche delle leggi e regolamenti che disciplinano la progettazione e la costruzione di ogni singolo  edificio che possa essere privato o pubblico.
 
 





 

domenica 7 novembre 2021

MSGC - La prepotenza di chi costruisce abusivamente termina dove inizia la libertà di tutelare l'Ambiente.

 

MSGC - " Il testo unico in materia edilizia (D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380) prescrive l'acquisizione al patrimonio comunale di ogni immobile costruito senza permesso, ove sia inutilmente trascorso il termine di 90 giorni dalla notifica al trasgressore dell'ingiunzione comunale a demolire la costruzione o a ripristinare lo stato dei luoghi. Decorso tale termine il Comune procede con l’accertamento dell’inottemperanza, in un verbale redatto dai funzionari comunali, che va notificato all’interessato. Con la redazione e la notifica del verbale di accertamento dell’inottemperanza si verifica direttamente e automaticamente la perdita di proprietà del manufatto abusivo da parte del proprietario dell’immobile e l’acquisizione di diritto al patrimonio del Comune, in quanto il verbale di accertamento dell’inottemperanza, ai sensi dell’art. 31, comma 4 del D.P.R. 380/2001, costituisce titolo per l’immissione in possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari.
Il provvedimento di acquisizione, ai sensi dell'art. 31, commi 3 e 4, del testo unico dell'edilizia n. 380/2001 è l'atto che sanziona l’inottemperanza alla demolizione, mentre la scelta di mantenere l’immobile abusivo per l’esistenza di prevalenti interessi pubblici è atto successivo rientrante nella competenza del Consiglio comunale (art. 7, comma 5, L. n. 47-1985).
L’ordinanza di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un’opera abusiva si configura quale atto privo di discrezionalità, subordinato al solo accertamento dell’inottemperanza di ingiunzione di demolizione ed al decorso del termine di legge (che ne costituiscono i presupposti), così che la censura di carenza di motivazione in ordine alla valutazione dell’interesse pubblico è destituita di qualsiasi fondamento giuridico, non essendovi alcuna valutazione discrezionale da compiere e di conseguenza da giustificare ".
Fare Verde come procederà: 
Siccome la prepotenza di chi costruisce abusivamente termina dove inizia la libertà di riunirsi in Associazione per tutelare l'Ambiente dovrà risultare logico e conseguenziale l'esposto alle numerose Autorità competenti (anche a quella indipendente) per capire quanti immobili abusivi sono stati acquisiti dal Comune , quanti beni immobili abusivi sono stati trascritti come proprietà immobiliare del Comune e quanti immobili abusivi sono risultati di interesse pubblico e perciò non demolibili per cui c'è stata ua decisione specifica in Consiglio Comunale negli ultimi cinque anni. Il tutto finalizzato anche all'applicazione del DL n.133/2014 Sblocca Italia, per i tre nuovi commi all'articolo 31 del Testo unico edilizia, che ha introdotto pesanti sanzioni, da 2.000 a 20 mila euro, per chi non demolisce o ripristina lo stato ante operam nei termini di legge.
 
 
Abuso edilizio ripristinabile