mercoledì 20 luglio 2022

MSGC - FARE VERDE spiega il GREEN DIVIDE MONTICIANO.

 

Green Divide (DIVARIO VERDE): Fare Verde  Monte San Giovanni Campano ha  inventato  questo nuovo vocabolo che rappresenta  la situazione di  Monte San Giovanni Campano    diviso dal resto dell’Italia per lo sviluppo sostenibile e per il rispetto dell’ambiente.  Sviluppo sostenibile ,  PNRR, digitalizzazione,   smart city , consumo del suolo, auto produzione di energia con  consumo istantaneo  e  rispetto dell’ambiente sono parole senza alcun  significato  per chi ha amministrato e per chi amministra  Monte San Giovanni Campano .

Sul territorio comunale  mancano perfino le colonnine di ricarica elettrica che oramai sono  installate  anche nei comuni con  meno di 500 abitanti .

Gli oltre 360.000.oo euro spesi per l’elettricità dall'amministrazione comunale  nel 2021 da fonti fossili  rappresentano  l’ostinazione e la dissociazione di Monte San Giovanni Campano dal resto dell’Italia   (Green Divide) che  cerca in modo spasmodico l’auto produzione  di energia  da fonti rinnovabili. 

Molti dei  pali della  pubblica illuminazione che per numero  vincono il confronto proporzionale con Las Vegas  sono tali e quali a quelli  dismessi alla fine della guerra fredda nei paesi dell’Est Europa.  

Ci sono attualmente  più di   4000 pali della pubblica illuminazione ma per ironia della sorte  non ce n’è neppure uno  intelligente (smart) ma forse questo concetto  è troppo  avanzato per i tecnici monticiani che dicono di progettare gli impianti.  

Non è  bastato   neppure il debito  incredibile  per costruire   i marciapiedi  costruiti anche male    a far infervorire la popolazione ormai genuflessa mentalmente  ai politici  che hanno fatto  passare per piaceri i diritti dei  cittadini. Vero è che la gente si è rassegnata perfino al razionamento idrico come se fosse normalità avere l'acqua per poche ore al giorno.

Un Comune  che nel 2021 ha speso   oltre 47.000 euro (dati del Governo Italiano)  di carta e cancelleria  per gli uffici pubblici di certo  è un paese che  non ha dematerializzato gli uffici ,  non rispetta l'Ambiente e sicuramente spende troppo.   

Una cosa da non credere è l'ostinazione del Comune nel noleggiare  macchine a gasolio quando i percorsi urbani quotidiani per forza di cose non possono superare i 200 km.  Un traguardo raggiunto da qualsiasi auto elettrica in commercio con emissioni zero . 

Un cane che si morde la coda visto che non ci sono colonnine per le ricariche elettriche e quindi le macchine elettriche comunali  sarebbero inutili.  

Da censurare e denunciare   l'acquisto delle lanterne della pubblica illuminazione fuori norma che l'Enel avrebbe dovuto  rottamare ai ferrivecchi.

Non si  possono  ignorare i 200.000.oo euro spesi per adeguare il palazzo Comunale ad un risparmio energetico che impiegherà 100 anni per eguagliare la spesa sostenuta.

Insomma c'è il GREEN DIVIDE a Monte San Giovanni Campano e questo è inconfutabile.

Da noi il verde pubblico è tale e quale alla campagna che ci circonda con l'aggiunta di cemento. Un modo di fare insostenibile che non ci fa rientrare neppure lontanamente nelle informazioni sulla sostenibilità multi temporali del Global Human Settlement Layer (GHSL).

Modalità di studio internazionale che è perfettamente inutile illustrare a chi è contento di un'area verde costruita in solo cemento armato a Paglia oppure di quell'aiuola in cemento armato costruita nel Capoluogo spacciata con tanta fantasia per giardinetto pubblico o anche  della pubblica illuminazione a norma sostituita con quella non a norma  e dei marciapiedi modello anni '50.

Impossibile  da tralasciare l’ecomostro in cemento armato  (parcheggio multipiano) testimone pagato (650.000.oo euro)  della iattura che ha colpito Monte San Giovanni Campano visto che  ora necessita di altri 1.750.000.oo euro per essere ultimato.

Improponibili i risultati  per la raccolta  differenziata dei rifiuti  che dovrebbe rappresentare la parte pratica dell’economia circolare quando  invece rappresentano solo  il giochino delle percentuali adatto ai ragazzini della seconda media . Del resto non ci si può aspettare di meglio da un ufficio che usa il campo da calcetto della scuola Angelicum come parcheggio delle macchine industriali di proprietà comunale .

Troppo lungo e a dir poco inutile esporre quanto è in accadimento per le opere pubbliche che sono già vecchie per progettazione (edifici scolastici)  oppure rappresentano espressioni di pura  megalomania (erba sintetica sui campi di calcio da realizzare a  debito).  

Quindi cemento  , plastica ,  consumo del suolo , consumo di energia fossile e opere pubbliche già vecchie prima del loro utilizzo    sono impossibili da inserire nello sviluppo sostenibile  che oramai è diventato anche inutile spiegare con il divario verde che è diventato incolmabile.

Le future generazioni si troveranno   debiti da pagare per opere pubbliche  non fruibili ,  obsolete,  di  retriva concezione, non più a norma,  e non avranno neppure  altri spazi da utilizzare per sostituirle . In buona sostanza il GREEN DIVIDE praticato da tutte le amministrazioni comunali e dagli uffici comunali  sta sottraendo il futuro alle nuove generazioni che dovranno solo pagare i debiti contratti con la modalità di  " A chi non vuol credere non bastano 1000 testimoni". 

 Un giorno di questa estate Fare Verde invierà  ai  Monticiani  i dati del sitema SIOPE del Governo Italiano ed essi   potranno leggere di persona , ad esempio, che nel 2021 sono stati spesi più di 1.657.000.oo euro  per la raccolta e smaltimento  dei rifiuti e che tutte quelle cosine raccontate su costo di 700.000.oo euro per il servizio di igiene urbana erano riferite ad una parte di quel servizio. 

Siccome Fare Verde non partecipa al GIOCO DELL'OCA  chiede apertamente a tutti gli amministratori quale sarà la vocazione del territorio.  

Negli anni passati eravamo un paese agricolo, poi siamo diventati un paese del comparto tessile con gli scandali che ne sono scaturiti, poi siamo diventati un paese turistico e non è andato a finire bene, poi è stata la volta del comparto edile che è finito malissimo, ora è stato scritto sul giornale che è  tornato ad essere un paese agricolo come se stessimo giocando al gioco dell'oca. Nella realtà  invece  somiglia  sempre di più un'agenzia teatrale. L'amministrazione comunale dica finalmente quale sarà la vocazione definitiva del territorio così la popolazione che non scapperà  si potrà regolare per gli eventuali investimenti da sopportare. 

La foto di un albero secco della Pineta Morroni ben rappresenta le possibilità di sviluppo per  Monte San Giovanni Campano in questo breve periodo di profondo cambiamento che terminerà nel 2026. 



Il post è del Dott. Marco Belli presidente provinciale e Dirigente Nazionale di Fare Verde ETS

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