giovedì 27 agosto 2020

MSGC - NECROLOGIO ALLA PINETA MORRONI.

 

Necrologio alla Pineta Morroni.
Il giorno 26 Agosto 2020 la Pineta Morroni di Monte San Giovanni Campano è stata colpita nuovamente da un poderoso incendio tanto è vero che sono dovuti intervenire mezzi aerei che hanno lavorato fino al tramonto per domare le fiamme.
Mancanza di interventi per la potatura, di un impianto anti incendio adeguato e di manutenzione alla Pineta Morroni hanno portato al degrado più assoluto quel patrimonio boschivo che invece doveva essere curato e trasformato in luogo di ristoro dove poter godere della frescura e respirare aria pulita. Purtroppo le piante ... il bosco... sono ancora considerate legna da ardere e non uno dei mezzi che servono per migliorare la qualità della vita. Ogni volta che va a fuoco un insieme di piante che costituiscono il bosco viene distrutto un eco sistema e vengono meno tutti i servizi eco sistemici che la Natura ci offre gratis e che sistematicamente l'essere umano non apprezza. Il bosco, la crescita degli alberi, la loro capacità di costruire biomassa dalla radiazione solare sono proprietà collettive e più grande è il bosco e più grande è la sua capacità di regolare l’umidità e la temperatura dell’ambiente, tanto che una porzione di bosco potrebbe essere paragonata ad un enorme climatizzatore; una proprietà emergente che un singolo albero non possiede. Un bosco non è un insieme di alberi che serve per fare denaro! la NOSTRA PINETA MORRONI ha dato supporto alla vita con la formazione del suolo, ha dato approvvigionamento di cibo agli esseri viventi e in qualche caso anche agli esseri umani, ha regolato l’erosione del suolo, ha dato valore culturale alla vita di chi si è battuto contro chi voleva tagliarla e allora bisogna finirla di dare un mero valore commerciale al legname ricavabile dal diradamento o dal taglio raso di un bosco perchè tale valore non ha niente a che vedere con il vero “valore ecologico” di questa componente dell'Ambiente. Il bosco offre servizi eco sistemici che non sono immediatamente monetizzabili dal punto di vista commerciale ed infatti offre riparo alla biodiversità che sappiamo essere direttamente minacciata dal prelievo eccessivo di alcune specie da parte dell’uomo e indirettamente per effetto della perdita di habitat che avvengono per la forte pressione antropica , per i cambiamenti climatici e per l’inquinamento. Se non si è compreso bene: Laciate vivere in pace gli animai nei boschi, lasciate crescere le piante perchè la nostra aria è sporca, se non capite il valòre dei boschi ignorateli perchè grazie ad essi che si perpetua il ciclo dell'acqua. Cari BARBARI rispettate la Natura perchè prima o poi in un modo o nell'altro vi restituirà con gli interessi il male che avete causato.
 
 
PINETA MORRONI 
 

 
 



 
 

martedì 18 agosto 2020

MSGC - Insostenibili i tre campi di calcio con il prato di plastica.

 Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano entra nel merito dei tre campi sportivi che il Comune di Monte San Giovanni Campano vorrebbe “plastificare” con l’erbetta sintetica illustrando brevemente il quadro della situazione Italiana e come si stanno attrezzando le organizzazioni del calcio.
La Lega Nazionale Dilettanti ad esempio vuole creare un terreno ibrido, con un sottofondo di sintetico, da cui però spunta erba naturale per ridurre i costi di sanificazione.
Praticamente stanno cercando di limitare al minimo i costi della alla manutenzione ed igienizzazione dei terreni sintetici perchè risulta troppo onerosa. Fare Verde ha fatto i conti della serva ed ha realizzato che per costruire e fare manutenzione ad un buon campo in “plastica” ci vuole una quantità di denaro non indifferente. Poco più di 400.000 euro per l’intera fase di costruzione, a cui vanno aggiunti oltre 70.000 per lo smaltimento in discarica del manto erboso di plastica che ha una vita limitata . Il costo di gestione annuale si aggira sui 3/4.000 euro , l’omologazione ogni 4 anni a 4.000 euro e l'impianto d'irrigazione ,che è ritenuto indispensabile per evitare il deterioramento precoce della plastica. circa 30000 euro. Un costo spaventoso perché dopo circa 10 anni il prato di plastica va sostituito con una spesa straordinaria di altri 250.000 euro che andranno a gravare nuovamente sul groppone della popolazione in quanto dovrà essere sopportata dall’ente Comune. Al lettore basterà moltiplicare per TRE le cifre sopra elencate per capire come la spesa di tre campi di calcio in sintetico diventerà INSOSTENIBILE.
La Lega Nazionale Dilettanti e la Federazione Italiana Giuoco Calcio hanno emesso un regolamento standard approvato dalla CISEA, l’ente che si occupa della certificazione dei campi in erba sintetica. In tale regolamento sono presenti dei parametri di riferimento tra cui ”la difesa della salute dell’individuo, in particolare dei minori”. Fare Verde si sofferma su questo particolare che non è emerso in Consiglio Comunale perché è evidente che i Consiglieri Comunali non erano preparati in modo adeguato alla discussione. Sostanzialmente il sindaco ha detto che i TRE campi sportivi con il sintetico serviranno ad allontanare dalla cattiva strada i giovani Monticiani senza fornire dati statistici sulla delinquenza minorile o realazioni redatte dai Servizi Sociali che illustrano la propensione dei giovani Monticiani al malaffare, al bullismo e a fenomeni di delinquenza abituale. Oltre a ciò il sindaco non ha illustrato al Consiglio Comunale come sarà risolto il problema della sanificazione dei campi di calcio visto che ci dovranno giocare i ragazzi e addirittura i bambini. Questi ultimi si allenano in strutture dove fanno attività anche i grandi che con i loro sforzi e scontri fisici lasciano sulla plastica la saliva, il sudore e alcune volte il sangue. Per risolvere il problema è prevista la sanificazione dei campi di plastica con detergenti approvati ed ogni gestore dovrà avere un’apposita manutenzione e documentarla con dei piani di intervento specifici. Sanificazione indispensabile per evitare quanto è stato riscontrato dall’Università di Catania che ha provato ed evidenziato la presenza sui campi in erba sintetica di batteri potenzialmente pericolosi, come “Escherichia coli, stafilococchi ed enterococchi”.
Fare Verde pubblica una tabella comparativa dei costi necessari per realizzare i campi di plastica e i campi con erba naturale sostenendo però che per fare un campo in erba naturale ci vuole un progetto che prevede dapprima una buona cultura Ambientale per l'uso sostenibile delle risorse idriche con il recupero delle acque piovane che sono indispensabili per irrorare il prato naturale durante i periodi poco piovosi . Concetto di cultura Ambientale sconosciuto dall’amministrazione Comunale che trova molto più comodo l’utilizzo della plastica presentando poi il conto che verrà pagato dai Cittadini con le tasse. Dall’analisi dei costi e del pareggio delle spese risulta chiaro che un campo di calcio in erba naturale oltre a svolgere un’azione benefica in campo Ambientale costa meno e rende molto di più di un campo spalmato di plastica 

 

Con il costo di un prato di plastica si possono fare tre prati NATURALI.  Con il resto del denaro si potrebbe costruire un campo sportivo vero con spazi  per l'atletica  in quella cittadella dello sport e della cultura immaginata dalla nostra Associazione alle Mastrazze negli spazi previsti dal Piano Regolatore Comunale. Resta sempre in sospeso il nodo delle frazioni di serie B come Chiaiamari, La Lucca e Porrino che non hanno il campo sportivo Comunale e che per grazia di Dio secondo la logica del politico non hanno problemi di delinquenza minorile. A Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano resta un dubbio atroce: Come mai bisogna mettere l'erbetta sintetica per salvare dalla cattiva strada i ragazzi del Capoluogo, di Colli e Anitrella e perchè  non sono da salvare i ragazzi di Porrino , La Lucca e Chiaiamari?

Mistero  della FEDE politica!


giovedì 6 agosto 2020

Castelliri - NO all'impianto di compostaggio nell'integra campagna di San Lorenzo.

Nella Zona San Lorenzo, nel cuore verde della campagna , il Comune di Castelliri ha intenzione di costruire un  impianto di   compostaggio per la porzione organica dei RIFIUTI  domestici.

Molti cittadini si dicono apertamente  contrari alla costruzione dell’impianto, e grazie al supporto di Fare Verde Provincia di Frosinone e della minoranza in Consiglio Comunale  “la visione del nuovo paese”, si stanno mobilitando per impedire che l’impianto sorga in una zona agricola e a poche centinaia di metri da agglomerati di case.

Il paese infatti  non è nuovo a problemi di  smaltimento dei rifiuti  ed è ancora duramente colpito dalle note vicende della  “Granciara” dove nel 1992 nacque una pseudo  discarica autorizzata   per i rifiuti non pericolosi che fu poi illegalmente utilizzata per eliminare rifiuti pericolosi.

Nel corso di tutti questi anni la popolazione ha combattuto e combatte ancora contro una percentuale elevata di casi di tumori e sembra che tutto questo non sia servito di lezione alle nuove generazioni.

Non si possono dimenticare le discariche Pezzotta 1 e Pezzotta 2 che li giacciono in attesa di non si sa che cosa. 

Nonostante tutte le traversie e le denunce all'Autorità Giudiziaria ancora  oggi  i politici  locali preferiscono  irrompere nell’ultima grande area verde di Castelliri  anziche sfruttare zone in cui non si arrecherebbe alcun disturbo e già destinate a zona industriale

È il 2017 quando la giunta comunale dei Comune di Castelliri, guidata dall’allora Sindaco Quadrini Francesco, approvava il progetto di fattibilità tecnica ed economica denominato “COMPOSTAGGIO RIFIUTI” per una spesa totale di circa 125.000 Euro.

Con tale delibera veniva dato il via alla richiesta di ammissione al bando della Regione Lazio per la realizzazione di un impianto di compostaggio in località San Lorenzo.

Nel 2018 la regione Lazio accettava la richiesta di contributi per un totale di 100.000 euro nonostante la realizzazione del progetto ammontasse ad una spesa superiore.

La differenza di 25.000 euro verrà chiesta in prestito alla Cassa Depositi e Prestiti facendo poi pesare il prestito sui  cittadini di Castelliri.

A Luglio  2020, l’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Abballe Fabio  continua la realizzazione del progetto e si mobilita per i primi lavori, dichiarando che verranno percorse le vie legali contro alcuni cittadini che stanno solo strumentalizzando tale progetto.

Fare Verde da parte sua nell’interesse collettivo si è rivolta direttamente alla Soprintendenza di Casino chiedendo l’intervento dell’Architetto Paesaggista non potendosi rivolgere all’ufficio tecnico che non ritiene l’Associazione Ambientalista degna di risposte.

Buona parte della popolazione è venuta a conoscenza solo ora di questo progetto e solo ora è stata identificata  la zona scelta per la costruzione dell’impianto di compostaggio.

L’area è stata individuata non lontano da abitazioni private e agglomerati di case nella contrada San Lorenzo, nel cuore della piana di Castelliri. La realizzazione dell’impianto a parere di Fare Verde  andrebbe quindi a deturpare una delle poche aree  verdi rimasta nel paese, creando caduta di immagine   al buon nome della produzione agricola  che verrebbe associata inevitabilmente  ai rifiuti.

Fare Verde Provincia di Frosinone , che di certo  non è contraria alla realizzazione di impianti di questo genere tanto è vero che  fece uno dei  primi esperimenti in Italia quando a Castelliri neppure sfiorava l'idea del compostaggio. 

E'  redattrice del manuale del compostaggio ma è soprattutto  al fianco dei cittadini di Castelliri per fare in modo che l’Amministrazione Comunale individui una zona idonea e lontana sia dalle produzioni agricole che  dalle case per la realizzazione dell’impianto di compostaggio per la  porzione organica dei Rifiuti Solidi Urbani .




Fare Verde Provincia di Frosinone





domenica 2 agosto 2020

MSGC - FALSO IN ATTO PUBBLICO - INDAGATO IL VICESINDACO.

Il vicesindaco con delega all'Ambiente del Comune di Monte San Giovanni Campano  invece di comparire sui giornali per "strane e sibilline azioni" che finiscono sistematicamente in tribunale  avrebbe dovuto trovare il tempo per creare i presupposti relativi ad una sola azione tra quelle previste dal new deal (nuovo corso). Ad esempio avrebbe potuto proporre alle attività produttive e alla popolazione  l'Approvvigionamento di energia pulita, economica e sicura; oppure  avrebbe potuto  Mobilitare le attività produttive a produzioni pulite e rivolte all'economia circolare ed anche indicare nuovi metodi per Costruire e ristrutturare in modo efficiente sotto il profilo energetico e delle risorse. Se il vicesindaco fosse riuscito ad incanalare le produzioni Monticiane verso un solo argomento appena accennato avrebbe creato risvolti positivi per l'occupazione e perfino per le tasse esagerate imposte dall'amministrazione comunale a cui appartiene. Invece si è dato al bivacco istituzionale  andando in giro per Tribunali e per uffici di PG e non si è dedicato allo sviluppo sostenibile senza capire che era molto più conveniente studiare per il suo mandato invece che cercare di regalare TERRENI COMUNALI  come è emerso "anche" da allarmanti notizie della stampa. Il silenzio delle opposizioni in Consiglio Comunale come del resto il silenzio del Presidente del Consiglio Comunale  sono ancora più gravi perché la questione del falso in atto pubblico riguarderebbe il numero due  dell amministrazione comunale  che avrebbe cercato di regalare una porzione di terreno comunale ad un parente ascendente di un altro assessore .  Questione che avrebbe dovuto scatenare proteste e prese di posizione tra i Consiglieri Comunali di opposizione e di maggioranza 🙈 🙉 🙊 .  Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano  resta a disposizione delle attività produttive per ogni tipo di politica rivolta allo sviluppo sostenibile ma  chiede apertamente al vicesindaco con delega all'Ambiente di restituire la delega al suo sindaco  (al momento   impegnato con l'erbetta per tre campi di calcio) anche perché  si sta cadendo davvero troppo in basso.
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano 😎😎😎