Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano per il momento ha disteso un enorme velo pietoso sull'isola ecologica che non è neppure lontanamente somigliante a quello che prevede l’allegato I al D.M. 8 aprile 2008 per i requisiti tecnico gestionali relativi alle isole ecologiche ITALIANE .
Siccome la speranza è ultima a morire risulta " carino " credere che
nell'imponente intervento di "rinnovamento" annunciato dalla nuova amministrazione comunale finalmente verranno fatte
specifiche ricognizioni sull'organizzazione dei due servizi di igiene
urbana presenti a Monte San Giovanni Campano anche per capire la reale utilità delle oltre 500 compostiere
domestiche abbandonate da anni nel piazzale della Piscina Comunale o la funzione dell'isola ecologica così come è combinata.
Per quanto riguarda le percentuali della raccolta differenziata che non hanno mai raggiunto il 65% e che non coincidono affatto con quelle rilevate dall' ISPRA (GOVERNO ITALIANO) si continua a chiedere che i due servizi di Igiene Urbana vengano affidati all'Ufficio Tecnico Ambiente e quindi ad altro tecnico più interessato alle criticità ambientali .
Il servizio di igiene urbana così importante per la transizione ecologica non può essere misto:
Il primo servizio è gestito direttamente dall'Ente Comune di Monte San Giovcanni Campano con i suoi dipendenti che lavorano per lo spazzamento delle strade , delle piazze , dello svuotamento dei cestini ecc
Il secondo affidato con gara pubblica alla CARUTER per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e per il loro conferimento al TMB della SAF nonchè per la gestione dell'isola ecologica (si fa per dire isola ecologica).
L'uno per l'altro i due servizi di igiene urbana pur essendo efficienti non sono efficaci ed infatti mancano di risultati utili all'Ambiente come il raggiungimento del 65% per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani , per i rifiuti abbandonati sul territorio e per la popolazione che non ha bollette della TARI più leggere.
I due servizi di igiene urbana non sono economici perchè le due spese vanno sommate ottenendo una cifra totale annuale che è pesantissima .
Infine le due spese affrontate per i due servizi di igiene urbana risultano sproporzionate rispetto alla mole del lavoro svolta sul territorio dal servizio in affidamento al privato rispetto a quello offerto dal pubblico che manca di una carta dei servizi .
Manca di trasparenza assoluta il destino della plastica , del vetro, della carta, degli ingombranti e dei RAEE che da anni si smaterializzano come se in Italia non esistessero i consorzi obbligatori che pagano questi rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata.
Se questa breve doglianza sulla gestione dell'igiene urbana dovesse creare nervosismo si raccomanda di prendere tisane calmanti perchè del nervosismo degli altri poco ci importa.