venerdì 26 dicembre 2014

Progetto Oli esausti vegetali


Oli vegetali esausti, una fonte di inquinamento.

Come è risolto attualmente il problema dello smaltimento degli oli vegetali esausti a Monte San Giovanni Campano: L’olio impiegato per la frittura viene abitualmente gettato negli scarichi, provocando una serie di conseguenze negative, dall’inquinamento delle acque reflue al danneggiamento delle condutture.




Alla fine degli anni ’90 il Ministero della Sanità stimava per la nostra Nazione in circa un miliardo e 400 milioni i chili di olio vegetale che ogni anno vengono immessi al consumo, direttamente come olio alimentare o perché presenti in altri cibi.. Attualmente solo il 5 per cento viene recuperato. Si può dunque tranquillamente dire che l’olio vegetale usato viene smaltito direttamente nell’ambiente, in gran parte come residuo di fritture e quindi ricco di sostanze inquinanti. L’olio vegetale, infatti, dopo la frittura modifica la sua struttura polimerica, si ossida e assorbe le sostanze inquinanti della carbonizzazione dei residui alimentari.
La drammaticità della situazione si può maggiormente comprendere se si considera che la quasi totalità dell’olio esausto viene gettata dalle utenze domestiche nel lavandino, oppure nel water, e dunque immessa nel sistema fognario e quindi nei depuratori comunali, o – situazione ancor più grave – direttamente nell’ambiente.







Un altro dato è sicuramente più allarmante per gli “addetti ai lavori” e non solo: i corpi ricettori del sistema fognario sono i depuratori comunali, che per depurare un chilogrammo di olio necessitano di almeno 3KW/h con tutte le conseguenze economiche immaginabili. Molti milioni di KW/h vengono sprecati ogni anno per depurare gli oli presenti nelle acque fognarie. Al Nord esiste una maggiore cultura per la raccolta degli oli domestici, che si sta però estendendo nelle realtà del centrosud, tenendo conto delle singole specificità.
Al momento si tratta di piccoli centri, con stabili di due piani, dove si può fare la raccolta porta a porta, differente dalla raccolta differenziata classica poiché una famiglia impiega due o tre mesi per il riempimento completo delle taniche . La stima per l’utenza domestica è di circa un litro al mese. Inoltre l’olio recuperato viene indirizzato alla produzione di biocarburanti per autotrazione, un altro risvolto positivo poiché permette di attenuare la richiesta di petrolio e di ridurre l’inquinamento causato dalle automobili.
Come possiamo dare una mano per ridurre il fenomeno inquinamento? Fare Verde Onlus Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano in costante contatto con il Presidente Nazionale lancerà all'inizio del 2015 il suo progetto locale per la raccolta differenziata dell'olio esausto vegetale. Il progetto sperimentale e di primaria importanza è interamente sopportato da Fare Verde Onlus Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano in diretta appartenenza a Fare Verde Onlus Nazionale e Fare Verde Lazio ed è un piccolo regalo al nostro Territorio che avrà un valore aggiunto nello sviluppo di quella che è definita Eco Cittadinanza con risvolti simpatici per i bambini del territorio.
Al più presto e non appena sarà terminata la parte burocratica verrà chiesto, se possibile, il patrocinio al Ministero dell'Ambiente della tutela del Territorio e del Mare.


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