Fermo restando che le casette dell'acqua possono essere una cosa buona nelle città che non dispongono di sorgenti naturali ma quando si sente che vengono poste per il risparmio della CO2 la risatina viene spontanea.
Dunque Monte San Giovanni Campano produce poco più di 6.000.000 di Chilogrammi equivalenti in CO2/Anno calcolati con la quantità di rifiuti che vengono conferiti alla SAF di Colfelice per produrre il CDR (Combustibile Da Rifiuti) che successivamente viene inviato all'inceneritore di S. Vittore con una spesa di oltre 500.000,oo euro/Anno.
La casetta dell'acqua quindi ha la stessa modalità di quello che vuole svuotare un lago di enormi dimensioni con un cucchiaino da caffè.
Forse il Comune sarà stato attirato dai pochi spiccioli concessi una tantum per l'occupazione del suolo pubblico, forse è una moda quella dell'acqua gassata, forse perchè così fan tutti ma alla fine Monte San Giovanni Campano avrà le sue casette dell'acqua. Ma quale è l'affare vero per le aziende? Le aziende che impiantano le casette dell'acqua acquisiscono anche lo spazio pubblicitario utilizzato anche con schermi tv, incorporati nelle pareti, che trasmettono pubblicità 24 ore su 24.
Quali sono le criticità per i Cittadini? L'acqua microfiltrata o trattata per osmosi inversa è privata totalmente del Cloro quale agente disinfettante e quindi il Cittadino/Cliente deve essere informato che al momento dell'acquisto la sua bottiglia o contenitore deve essere sterile. L'acqua va poi conservata in frigo e consumata entro tre giorni (se sono due è meglio). Di fatto è proibita la brutta pratica di bere dal collo della bottiglia e poi riporla nel frigo.
Quale è il risvolto politico delle casette dell'acqua? Tutte le amministrazioni che impiantano le casette dell'acqua di fatto asseriscono che l'acqua del rubinetto non è palatabile e quanto meno non è gradita dal Cliente/Utente. Tale indiretta affermazione ha dei risvolti perchè se i fatti affermano che l'acqua fornita ai Cittadini non è gradita allora vuol dire che il servizio che la fornisce ai Cittadini allo stesso modo non è gradito e quindi va quantomeno rescisso.
Dunque Monte San Giovanni Campano produce poco più di 6.000.000 di Chilogrammi equivalenti in CO2/Anno calcolati con la quantità di rifiuti che vengono conferiti alla SAF di Colfelice per produrre il CDR (Combustibile Da Rifiuti) che successivamente viene inviato all'inceneritore di S. Vittore con una spesa di oltre 500.000,oo euro/Anno.
La casetta dell'acqua quindi ha la stessa modalità di quello che vuole svuotare un lago di enormi dimensioni con un cucchiaino da caffè.
Forse il Comune sarà stato attirato dai pochi spiccioli concessi una tantum per l'occupazione del suolo pubblico, forse è una moda quella dell'acqua gassata, forse perchè così fan tutti ma alla fine Monte San Giovanni Campano avrà le sue casette dell'acqua. Ma quale è l'affare vero per le aziende? Le aziende che impiantano le casette dell'acqua acquisiscono anche lo spazio pubblicitario utilizzato anche con schermi tv, incorporati nelle pareti, che trasmettono pubblicità 24 ore su 24.
Quali sono le criticità per i Cittadini? L'acqua microfiltrata o trattata per osmosi inversa è privata totalmente del Cloro quale agente disinfettante e quindi il Cittadino/Cliente deve essere informato che al momento dell'acquisto la sua bottiglia o contenitore deve essere sterile. L'acqua va poi conservata in frigo e consumata entro tre giorni (se sono due è meglio). Di fatto è proibita la brutta pratica di bere dal collo della bottiglia e poi riporla nel frigo.
Quale è il risvolto politico delle casette dell'acqua? Tutte le amministrazioni che impiantano le casette dell'acqua di fatto asseriscono che l'acqua del rubinetto non è palatabile e quanto meno non è gradita dal Cliente/Utente. Tale indiretta affermazione ha dei risvolti perchè se i fatti affermano che l'acqua fornita ai Cittadini non è gradita allora vuol dire che il servizio che la fornisce ai Cittadini allo stesso modo non è gradito e quindi va quantomeno rescisso.
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