L'acqua dolce non e' un
bene inesauribile e non c'è un uso sostenibile della risorsa idrica.
Tuttavia diversi Paesi del Nord Europa
utilizzano le buone pratiche del riuso e consumano l'acqua della
depurazione trattando il rifiuto del processo di depurazione come una
risorsa. Sul nostro territorio, purtroppo, la depurazione delle acque
reflue urbane non funziona bene e di fatto l'acqua dolce proveniente dal
processo di pseudo depurazione viene per forza di cose immessa nei
corsi d'acqua superficiali per diluirla ulteriormente ma nel momento in cui vengono costruiti i nuovi depuratori si potrebbe pensare di riutilizzare l'acqua invece di soffrire nel momento del bisogno. E' il caso del nuovo depuratore costruito in località Pantanelle in seguito alle continue pressioni della nostra Associazione ed e' proprio lì che potrebbe nascere il primo modello virtuoso di riuso per l'acqua. Se i
depuratori avessero le carte in regola con la normativa Europea le acque
reflue depurate potrebbero essere usate per scopi utili in sostituzione
dell'acqua potabile. Fare Verde non vuole riportare esempi virtuosi
sperimentali del riuso dell'acqua dolce proveniente dai processi
depurativi e quindi suggerisce le modalità di riuso più semplici che
possono riguardare l’ambito urbano , l' agricoltura e la Protezione
Civile come ad esempio l’irrigazione de parchi cittadini , nel
rimboschimento, per irrigare i campi per il lavaggio stradale e l'anti
incendio attraverso l'accumulo di acqua in invasi ulteriormente
depurati attraverso la fitodepurazione da utilizzare come punti di
prelievo . Per le acque uscite dai depuratori è previsto anche l’uso
domestico nei servizi igienici ma quest’ultimo esempio di riuso è
presente in Paesi dove la cultura ambientale e' più evoluta come in
Olanda e Finlandia. Processo virtuoso completamente inattuabile dalle
nostre parti per l'assoluta arretratezza. Tuttavia Fare Verde e'
Associazione di protezione ambientale e non può omettere di dire che
l'acqua proveniente dalla depurazione potrebbe essere utilizzata per la
ricarica delle falde acquifere: una pratica comune in molti paesi.
Esempi calzanti si trovano a Nassau County, New York, dove la ricarica
artificiale con acque reflue avviene attraverso un impianto con bacini e
pozzi, o anche in Svezia, Olanda, Cecoslovacchia e Israele. Nel
settore industriale, invece, le acque reflue sono utilizzate in aziende
conciarie e cartiere, prevalentemente in Turchia e Germania; in centrali
di potenza, raffinerie e industrie chimiche, invece, soprattutto in
Paesi extraeuropei come gli Stati Uniti, lo stato di Israele e il Sud
Africa. C'è poi l'esempio limite di Singapore, isola che ha sempre
importato grandi quantitativi d’acqua dalla Malaysia dove all’inizio
degli anni 2.000 è stato costruito un impianto per desalinizzare e
depurare le acque reflue domestiche e piovane. La nuova acqua,
opportunamente trattata e disinfettata, è stata chiamata “NEWater” e
viene usata per ricaricare i bacini acquiferi e, distribuita in
bottiglie e attraverso la rete idrica per uso potabile. Gli esempi
virtuosi e sperimentali non servono nella nostra piccola comunità dalle
concezioni retrive dove invece serve l'uso sostenibile delle risorse
idriche per non restare senza acqua nel momento del bisogno. Non ha
senso l'uso dell'acqua potabile per irrorare i giardini pubblici, per
pulire i cimiteri, per lavare le strade ... non ha senso utilizzare in
agricoltura l'acqua perfettamente potabile e soprattutto non ha senso
utilizzare l'acqua potabile per scopi diversi quando e' indispensabile
alla popolazione. Fare Verde quindi suggerisce
al Comune di utilizzare i finanziamenti della Regione Lazio per la
prevenzione degli incendi che appunto prevedono la costruzione di invasi
per realizzare impianti di stoccaggio usando l'acqua proveniente
dalla depurazione proprio per i semplici usi che sono stati descritti
ricordando che la Direttiva Europea prevede appunto l'uso sostenibile
delle risorse idriche. Per ultimo: La nostra Associazione come al solito
verrà presa per matta solo perché ha ideato una cosa del genere ma
una volta tanto i politici locali invece di sghignazzare potrebbero
prendere in considerazione questo piccolo costrutto di indirizzo
virtuoso anche perché le esternazioni di Fare Verde puntualmente
diventano profetiche.
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