sabato 2 marzo 2019

MSGC - La gestione dei rifiuti è priva delle "4R"


Quando si interrompe la raccolta dei rifiuti per una settimana in modo parziale o totale si esercita una pressione negativa sull'Ambiente. Si apre una sorta di crisi sistemica che è gravissima perché i rifiuti non conferiti da qualche parte vanno a finire. La quantità dei rifiuti prodotti da una comunità e conferiti rappresentano uno degli indicatori della pressione che l'essere umano esercita sull'Ambiente che lo circonda e in cui vive e quindi la popolazione dovrebbe conoscere per filo e per segno il ciclo dei rifiuti perché il fatto la riguarda in modo specifico. L'amministrazione Comunale che non collabora e non rilascia spiegazioni sulla chiusura del ciclo dei rifiuti trattando questo argomento come un tabù relativo ad una mera questione economica non ha capito nulla. I rifiuti prodotti dalla Comunità Monticiana non sono solo un problema di somme di denaro che vengono stanziate per raccoglierli, trasferirli e conferirli per il loro smaltimento. Essi rappresentano un problema ecologico per la pressione che esercitano sull'ambiente in modo negativo che si riflette anche sul decoro e sulla vita di relazione.




 Quella dell'interruzione per la raccolta dell'umido è stata sottovalutata un po' da tutti come se fosse una cosa normale ma non è stata sottovalutata dal Dipartimento Pressioni sull'Ambiente dell'Arpa Lazio e da altre Autorità ben consce della pressione che ha  ricevuto l'Ambiente dall'interruzione della raccolta differenziata.
 E' per questo motivo che lo Stato , l'Unione Europea , la Regione Lazio e la Provincia si affannano a sostenere economicamente progetti per la riduzione dei rifiuti, con il compostaggio di prossimità e domestico, con il riciclo attraverso i consorzi obbligatori , hanno adottato anche misure legislative per la simbiosi industriale e il riuso con il chiaro intento di trasformare l'economia lineare dell'usa e getta in economia circolare dove anche i rifiuti sono una risorsa che esercita una pressione negativa minima sull'Ambiente. Quindi e visto che il sistema dei rifiuti nel nostro Comune al momento riguarda solo una piccola parte di quanto prevede la normativa vigente il consiglio spassionato che viene dato agli amministratori è il seguente: Adottare un piano rifiuti Comunale promosso da un concorso di idee ma fatto da un ingegnere Ambientale, azzerare l'ufficio Tecnico Manutentivo che ha fallito l'obiettivo anche per il conferimento, redigere una nuova gara pubblica Europea per la raccolta differenziata che preveda l'effettivo esercizio delle quattro " R " per i rifiuti accompagnata da provvedimenti locali "Regolamenti e Ordinanze" per la
RIDUZIONE
Usare prodotti con imballaggio poco ingombrante o assente.
RIUTILIZZO
Impegno a far durare il più possibile un bene una volta acquistato, impiegandolo anche per altri scopi così da ridurre la quantità di rifiuti prodotti, allungando la vita ai prodotti che acquistiamo ed evitando così il continuo utilizzo di materie prime.
RICICLO
Consentirà di non ricorrere alle materie prime per produrre nuovi oggetti favorendo la simbiosi industriale e l'ecodesign con incentivi Comunali
RECUPERO
Alla fine del ciclo di uso e riuso del prodotto, quando questo non sarà più utilizzabile come tale, cercare di ottenere dal medesimo altri materiali da utilizzare nuovamente.
Per fare una cosa del genere però bisogna coinvolgere la popolazione e quindi diventano importanti tutti gli strumenti come la raccolta differenziata incentivata alle famiglie virtuose, l'isola ecologica, il mercato del riuso, il laboratorio per le riparazioni, il compostaggio domestico, la simbiosi industriale, la decostruzione e regolamenti ferrei per ogni attività compresi gli eventi e le feste religiose. Se non si farà così l'azione di riduzione attuata ora con il compostaggio domestico, tanto voluto da Fare Verde, si trasformerà in un modo come un altro per ricevere un piccolo sconto sulla bolletta perché il ciclo dei rifiuti resterà zoppo. L'azione principale da porre in essere invece deve essere quella di far produrre meno rifiuti alla popolazione attraverso il tornaconto economico e con il ritorno di una minore pressione ambientale possibile seguendo il pensiero che il miglior rifiuto deve essere quello che NON viene prodotto. Dovrà essere una rivoluzione epocale ma se non si farà ci troveremo nuovamente a scompetere con il tecnico comunale che si arrampica sugli specchi per quadrare conti impossibili da far quadrare e come al solito ci ritroveremo con i rifiuti abbandonati per le campagne. Obiettivo primario da raggiungere è quello di trasformare i rifiuti in una risorsa esattamente come fanno ora le imprese che li raccolgono e li smaltiscono. Se le aziende che raccolgono e conferiscono i rifiuti incassano milioni di euro fornendo un servizio ambientale non si capisce per quale sacrosanta ragione buona parte di quel denaro non può essere incassato dalla popolazione che può evitare parte di quel servizio ottenendo sicuro e grande risparmio sulle bollette della TARI.


Compostiera di prossimità

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