Anche l’Italia, finalmente, scrive la parola fine per alcuni prodotti monouso che negli ultimi decenni sono diventati parte attiva dell’emergenza inquinamento del nostro ecosistema. Dal 14 Gennaio 2022 la legge prevede l’addio a posate, piatti, bicchieri, bastoncini cotonati, cannucce, tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi e a tutti i prodotti in plastica oxo-degradabile ossia anche ai prodotti usa e getta che si degradano all’aria. La messa al bando non riguarderà tutti gli oggetti in plastica monouso ed infatti per i tappi, le tazze e bicchieri per bevande o bottiglie in PET, si punta alla riduzione del consumo e al miglioramento delle performance di raccolta differenziata e riciclo. Per i prodotti in plastica monouso il divieto non sarà immediato , ma se ne consentirà la commercializzazione fino ad esaurimento scorte a patto che siano state immesse sul mercato prima del 14 gennaio 2022. Per i trasgressori sono previste sanzioni da un minimo di 2mila 500 euro a un massimo di 25mila euro.
Tuttavia il recepimento tutto italiano della direttiva europea esclude dalla messa al bando i prodotti in plastica biodegradabile e compostabile, che potranno ancora essere utilizzati nel caso in cui non siano sostituibili con alternative lavabili e riutilizzabili e solo se composti da percentuali di materia prima rinnovabile uguali o superiori al 40% e, dal 1° gennaio 2024, superiori almeno al 60%. In buona sostanza le deroghe Itlaiane non previste nel testo originale di Bruxelles hanno fatto slittare di circa quattro mesi il recepimento della direttiva europea che era stato fissato al 3 luglio 2021. Al centro delle trattative tra Roma e l'Unione Europe c’è il nulla osta dell’Italia alle plastiche ‘bio degradabili e compostabili" con le deroghe che se da una parte ‘salvano’ la nostra industria dall’altra creano tutti i presupposti per l’apertura di una procedura europea d’infrazione.
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