Nonostante le rate dei mutui che sono aumentate , gli aumenti dei prezzi dei beni di consumo, malgrado il caro bollette con salari e stipendi che non hanno subito aumenti significativi è aumentata la quantità di rifiuti della frazione umida , ossia la parte di rifiuti che proviene prevalentemente dai generi alimentari . Sembra un controsenso, ma è esattamente accaduto questo secondo i dati ISPRA del Catasto rifiuti urbani. Quindi sono tanti i Monticiani che per risparmiare acquistano il cibo nei discount oppure cercano le offerte nei supermercati perché i prodotti alimentari costano meno.
Risulta chiaro il paradosso alimentare dell’aumento dellle quantità di cibo ,nel sacchetto della spesa , rappresentato da una stretta connessione da un lato fra inflazione /insicurezza sociale e dall’altro fra potere d’acquisto delle famiglie in diminuzione e le scelte dei Monticiani che non sono andate in direzione della salute dell’ambiente e nemmeno di quella personale.
Questa situazione che si è protratta nel tempo ha visto molti Monticiani assumere nuove abitudini “low cost” per combattere la crisi economica che inevitabilmente si è riflessa sull’aumento delle quantità acquistate a discapito della qualità dei prodotti alimentari e della loro data di scadenza.
L’ aumento della quantità di cibo sprecato nell’umido oltre a arappresentare una brutta azione rappresenta anche il peggioramento della sicurezza alimentare per il cibo di qualità scadente o in scadenza che puntualmente si trasforma in aggravio dei costi sociali anche per le gravissime ripercussioni sull’ambiente.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano : Sono ormai indispensabili politiche pubbliche mirate a mitigare gli impatti dell’inflazione sulla sicurezza alimentare.
E’ la pubblica amministrazione che deve rivolgere una particolare attenzione alla tutela dei ceti sociali più vulnerabili affrontando la crisi alimentare che è dirompente con un approccio sinergico mirato al sostegno economico per la busta della spesa rivolto alle famiglie meno abbienti che si rivolgono agli enti benefici. Necessitan iniziative educative per promuovere scelte alimentari sane, consapevoli e sostenibili rivolte al resto della popolazione.
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