domenica 25 ottobre 2015
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: La Provincia di Frosinone NON è il campo di Battag...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: La Provincia di Frosinone NON è il campo di Battag...: Oggetto: La Provincia di Frosinone NON è il campo di Battaglia per guerriglieri/bracconieri. Ordigno trappola per bracconaggio ri...
sabato 24 ottobre 2015
Milano Expò – Carta di Milano dei Bambini – CIBO BUONO PER TUTTI -
Associazione
di Protezione Ambientale riconosciuta ai sensi dell’art.13 della
L.349/86
Decreto
di riconoscimento n. 2080/SvS/DEC/2003
Sede
Nazionale: via Trequanda, 25 – 00146 Roma –
Iscritta
all'Albo della Regione Lazio
e.mail:
segreteria@fareverde.it - Cell. 3477671827 - sito web:
www.fareverde.it
Monte
San Giovanni Campano
Via
Roma 5 –cap 03025 Monte San Giovanni Campano (Fr) –
tel.3935510005 – e.mail:fareverde.msgc@gmail.com
Al
Sig. Sindaco di Monte San Giovanni Campano
Sede
All'Assessore
alla Cultura
Sede
Oggetto: Milano Expò
– Carta di Milano dei Bambini – CIBO BUONO PER TUTTI -
Gentilissimo
Assessore alla Cultura,
la scrivente
Associazione Ambientalista ha già scritto al Sig Sindaco di Monte
San Giovanni Campano per quanto riguarda le azioni da intraprendere
sul territorio dopo la partecipazione onerosa del nostro Comune a
Milano Expò ma purtroppo, ad oggi, non è arrivata nessuna risposta.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano la invita caldamente ad inviare
presso le scuole presenti sul territorio la CARTA DI MILANO DEI
BAMBINI che è stata redatta durante l'Esposizione Universale -
Milano Expò – con la finalità unica di promuovere attraverso la
scuola la consapevolezza nelle future generazioni di essere “custodi
della Terra”. Concetto scritto sulla Carta di Milano dei
Bambini e ribadito a tutti i Popoli della Terra da Sua Santità Papa
Francesco Bergoglio nell'Enciclica Laudato Sì.
La scrivente
Associazione Ambientalista ritenendo di farle cosa gradita le invia
per intero il documento in modo che possa essere divulgato nelle
scuole per concorrere all'insegnamento “dell'ecologia
delle relazioni”,
intesa come la capacità di saper vivere con cura e attenzione lo
stare nel mondo e abitare l'Ambiente.
“Milano Expò –
CARTA DI MILANO DEI BAMBINI -
Noi bambine e
bambini della Terra abbiamo deciso di leggere e firmare questo
documento che si chiama La Carta di Milano dei bambini,
perché sappiamo che c’è un problema molto grande tra quello che
il Pianeta riesce a dare per farci mangiare, e il fatto che stiamo
diventando sempre di più.
Pensiamo che non sia per niente giusto che nel mondo ci siano persone che non hanno da mangiare, che non hanno cibo buono, cioè sano, che non possono bere acqua buona cioè potabile e che non possono usare energia che serve a produrre gli alimenti e poi a cucinarli per mangiarli.
Questa è la Carta di Milano dei bambini e questo
è il nostro motto: cibo buono per tutti!Pensiamo che non sia per niente giusto che nel mondo ci siano persone che non hanno da mangiare, che non hanno cibo buono, cioè sano, che non possono bere acqua buona cioè potabile e che non possono usare energia che serve a produrre gli alimenti e poi a cucinarli per mangiarli.
Noi, insieme a tutte le persone del mondo, possiamo vincere i quattro problemi più grandi sul cibo, cioè:
1. mangiare poco o pochissimo,
2. mangiare male,
3. sprecare il cibo,
4. il fatto che nel mondo c’è chi ne ha troppo e chi non ne ha abbastanza.
Ci sono delle cose che proprio non ci piacciono:
● tantissime persone hanno sempre fame, tante mangiano male e per questo sono deboli, altre invece sono molto grasse e per questo si ammalano;
● non tutti possono avere l’energia che serve per cucinare bene e senza inquinare, sarebbe bello poter cucinare in modi diversi e poter scegliere come;
● le foreste vengono distrutte e questo fa male alla natura e quindi anche a noi;
● esistono ancora modi di cucinare che producono gas che fanno male alla salute di chi li respira.
I nostri desideri
Noi bambine e bambini desideriamo con tutta la nostra forza firmare la Carta di Milano dei bambini perché vogliamo che:
● tutti abbiano da mangiare cose buone che se sono buone ti fanno anche stare bene;
● i doni della natura, come le piante, gli animali e l’acqua, vengano divisi in modo giusto, in tutto il mondo, per tutte le persone;
● ogni persona usi il cibo e i doni della natura rispettando il nostro pianeta e tutti i suoi abitanti;
● non ci siano ricchi con troppo cibo né prepotenti che comprano la terra che serve ad altri popoli per nutrirsi.
Vogliamo dire ai grandi alcune cose a cui teniamo molto:
● noi siamo i custodi della Terra, e la Terra custodisce noi. Dobbiamo proteggerla, così lei proteggerà noi;
● noi siamo i custodi anche del mare, che ospita tantissimi esseri viventi e che per noi è fonte di cibo e di lavoro per tanti pescatori;
● noi possiamo dare da mangiare a tutti, anche ai bambini che nasceranno in futuro, senza far morire i doni della Terra ma facendo in modo che ne crescano sempre di nuovi;
● il lavoro dei contadini, degli allevatori di animali e dei pescatori è importante per tutti noi, perché ci aiuta ad avere da mangiare;
● ci sono tanti modi diversi di fare questi lavori: alcuni sono uguali da molto tempo, fanno parte della storia anche dei nostri nonni, altri sono nuovi, e per farli si usa la tecnologia;
● alcune persone lavorano da sole e altre insieme. Sono tutti lavori importanti per noi e vanno svolti rispettando la natura e gli animali;
● ogni persona è diversa per quello che mangia e questa è una cosa bellissima. I bambini di ogni parte del mondo mangiano cose differenti in maniere differenti: con la forchetta, con le bacchette, con le mani; c’è chi mangia per terra e chi a tavola; chi mangia la carne e chi le verdure; chi il riso e chi la pasta.
Noi pensiamo che sia giusto rispettare queste differenze;
● se noi bambini vogliamo crescere sani dobbiamo mangiare bene, con calma, non mangiare sempre le stesse cose e assaggiare anche cibi nuovi.
Le nostre azioni
Ora con questa Carta noi tutti bambine e bambini, assieme ai grandi, ai sindaci, ai presidenti, alle aziende e alle industrie, vogliamo con tutto il nostro impegno:
● rispettare tutte le risorse del Pianeta che ci permettono di nutrirci;
● mangiare solo la giusta quantità di cibo, senza esagerare. Non farlo andare a male e donare quello che avanza a chi non ne ha a sufficienza;
● fare in modo che ci sia acqua buona per tutti e usarne solo la giusta quantità, senza sprecarla, perché nessuno dovrebbe soffrire mai la sete;
● riutilizzare, cioè usare un oggetto più di una volta, fino a quando non è davvero da buttare;
● riciclare, cioè fare la raccolta differenziata per trasformare ciò che buttiamo in qualcosa di nuovo;
● imparare, a scuola e in famiglia, le regole per un’alimentazione buona, giusta nella quantità e che faccia bene alla salute.
● far capire a chi cucina per noi che è importante mangiare sano, rispettando il valore del cibo e dello stare insieme a tavola, a casa come a scuola;
● convincere tutti, bambini e grandi, a dividere il cibo con i deboli, con i malati e con i poveri;
● vivere in un mondo in cui nessuno costringa dei bambini a lavorare per produrre cibo;
● usare la nostra intelligenza per ottenere dalla Terra tutto quello che ci serve senza mettere a rischio la diversità degli animali e delle piante;
● fare in modo che in ogni Paese il cibo sia un diritto, difeso da leggi rispettate da chi lo produce, chi lo vende e chi lo consuma.
Quindi noi bambine e bambini vogliamo firmare La Carta di Milano dei bambini per far sentire a tutti la nostra voce e far diventare un impegno il motto: cibo buono per tutti!”
mercoledì 21 ottobre 2015
il Comune produce rifiuti mentre attua la raccolta differenziata.
Monte San Giovanni Campano è il Comune che produce rifiuti mentre attua la raccolta differenziata. Il mese di Novembre 2015 è il mese in cui l'Unione Europea scende in campo con la campagna sulla riduzione dei rifiuti supportata e patrocinata anche dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare . La SETTIMA EDIZIONE DELLA SERR, alla quale è invitata anche Fare Verde Monte San Giovanni Campano, verrà annunciata con la Conferenza stampa di presentazione della
Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti - SERR 2015. L'appuntamento è per il giorno 6 Novembre alle ore 11.30 alla
Fiera Ecomondo a Rimini presso lo stand Utilitalia (padiglione B3, stand n.66).
La Serr 2015 è sotto l'Alto patrocinio del Parlamento Europeo |
ART. 179 recita
(criteri di priorità nella gestione dei rifiuti)
1. Le pubbliche amministrazioni perseguono, nell'esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, in particolare mediante: a) lo sviluppo di tecnologie pulite, che permettano un uso più razionale e un maggiore risparmio di risorse naturali;
b) la messa a punto tecnica e l'immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non contribuire o da contribuire il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento, ad incrementare la quantità o la nocività dei rifiuti e i rischi di inquinamento;
c) lo sviluppo di tecniche appropriate per l'eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero.
2. Nel rispetto delle misure prioritarie di cui al comma 1, le pubbliche amministrazioni adottano, inoltre, misure dirette al recupero dei rifiuti mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo o ogni altra azione intesa a ottenere materie prime secondarie, nonche' all'uso di rifiuti come fonte di energia.
- Nella pratica della raccolta diferenziata che è in attuazione a Monte San Giovanni Campano questo articolo è stato disatteso tanto è vero che invece di ridurre i rifiuti la società di igiene urbana produce nuovi rifiuti per raccogliere quelli prodotti dai Cittadini. Nello specifico la raccolta del vetro e della carta viene realizzata con i sacchetti di plastica (non biodegradabile, non compostabile e non proveniente da materiali della raccolta differenziata) e siccome ogni sacchetto di plastica pesa circa 20 grammi per i grandi numeri alla fine del mese il peso stimato supererà i 700 Kg in più di sacchetti di derivazione petrolifera che non provengono dalla plastica raccolta dai Cittadini nella differenziata. Pratica quest'ultima che disattende il DM 203/03 (Acquisti Pubblici Verdi o Green Public Procurement-GPP) che prevede l'obbligo (a carico della P.A.) di acquisto di almeno 3 manufatti su 10 in materiale di riciclo.
In buona sostanza il Comune di Monte San Giovanni Campano aumenta la produzione dei rifiuti, contribuisce all'aumento della CO2 equivalente per circa 5600 Kg mensili e non usa materiali provenienti dalla raccolta differenziata per l'igiene urbana. In ultima analisi Fare Verde richiama all'ordine gli attori della raccolta differenziata ricordando che i sacchi neri in polietilene riciclato per la raccolta dei rifiuti sono oramai di normale acquisizione e riportano il logo che viene pubblicato con la scritta Plastica seconda vita.
Infine ribadisce che la CORRETTA RACCOLTA della carta e del vetro va fatta con i soli contenitori RIGIDI RIUTILIZZABILI che sono stati dati in dotazione alle famiglie (tra l'altro anche essi prodotti tutti da plastica "vergine" di derivazione petrolifera in perfetta disattenzione alla normativa vigente).
Si precisa che la mancanza del regolamento per la raccolta differenziata procura la mancata riduzione della produzione dei rifiuti perchè di fatto esclude le buone pratiche per la riduzione dei rifiuti. Oramai è provato che il regolamento per la raccolta differenziata per attuare una concreta riduzione dei rifiuti deve contenere almeno i seguenti punti:
1) Raccota differenziata con la copertura del 100% del territorio (attuata)
2) Delega ai Cittadini per il materiale compostabile con incentivazione (da fare)
3) Regolamento per i mercati, fiere , sagre, feste religiose e civili che debbono praticare per l'obbligo previsto dalla legge la raccolta differenziata. (da fare)
4) Isola ecologica regolamento di gestione per la riduzione, riuso, riparazione e decosatruzione dei materiali conferiti (da fare)
5) Promozione dei punti green privati e pubblici (scuole) - DA FARE -
6) Regolamento per gli imballaggi incentivati (da fare)
7) Regolamento per le mense scolastiche (E' assurdo e sconcio che non ci sia)
8) Promozione dei distributori automatici di sostanze "sfuse" (da fare)
9) Tour mensile per le frazioni con relativa campagna informativa per la
differenziata e sanzioni per la dissuasione all'abbandono dei rifiuti (da fare)
10) Obiettivo certo da raggiungere il 65% per la raccolta differenziata
con rendicontamento trimestrale e analisi delle criticità ;
instaurazione di una sezione di ispettori. (da fare).
L'attuazione del regolamento con la messa in opera delle buone pratiche procurano la riduzione della produzione dei rifiuti in percentuali comprese tra il 25% e il 30% e se l'Ente Comune avesse ascoltato Fare Verde avrebbe già raggiunto da molto tempo l'obiettivo del 65% per la raccolta differenziata previsto dalla LEGGE.
martedì 20 ottobre 2015
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: Il Parco dei Monti Ernici lo vuole la popolazione
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: Il Parco dei Monti Ernici lo vuole la popolazione: Fare Verde Onlus è tra le tante Associazioni che hanno firmato la richiesta per la proposta di legge presentata da diversi Onorevoli d...
lunedì 12 ottobre 2015
Piano Verde Urbano - Proposta -
Fare
Verde ritiene auspicabile la diffusione del verde urbano quale
elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità
della vita nella città. E’ però necessaria una valutazione
attenta di alcune delle sue caratteristiche, al fine di migliorare la
sua funzione e di favorire le modalità della sua gestione, oltre che
per consentire una razionale pianificazione degli interventi di
estensione delle aree verdi. Per questo sarebbe auspicabile che nel
nostro Comune al piano urbanistico comunale fosse affiancato
funzionalmente anche il Piano del verde urbano, un
documento progettuale , la cui assenza produce un rilevante spreco di
denaro pubblico che si realizza con opere doppione (Nuova area Verde
Capoluogo), con opere poco fruibili (Vecchia area verde del Capoluogo
dove è presente il monumento all'invasore Carlo VIII Re dei
Francesi), con la libera interpretazione dei bisogni della
popolazione verso preferenze di pochi (Area Verde di Cemento
Assoluto a Colle Pupazzo), con la realizzazione di aree obsolete (Bagnara). Per i motivi appena esposti la scrivente
Associazione
CHIEDE
l'istituzione
del Piano Verde Urbano con le seguenti linee guida come
CHIEDE
che
venga realizzato il regolamento del verde, che
suggerisca al privato cittadino i criteri per la realizzazione del
verde ornamentale con l'esclusiva finalità del miglioramento della
qualità della vita e del decoro urbano da inserire nelle
modifiche al Piano Regolatore Generale.
Come
al solito la scrivente Associazione non ha la velleità di redigere
il Piano Verde Urbano ma suggerisce le linee guida frutto di un
costrutto redatto da chi se ne intende per Arte, Scienza e
Conoscenza.
Le
principali linee guida suggerite per il Piano Verde Urbano al Comune
di Monte San Giovanni Campano in 7 suggerimenti funzionali:
1)
funzione ecologico-ambientale: il verde, anche all’interno
delle aree urbane, costituisce un fondamentale elemento di tutela
ambientale, che contribuisce in modo sostanziale a mitigare gli
effetti di degrado e gli impatti prodotti dalla presenza delle
edificazioni e dalle attività dell’uomo. Fra l’altro la presenza
del verde contribuisce a regolare gli effetti del microclima
cittadino attraverso l’aumento dell’evapotraspirazione, regimando
così i picchi termici estivi con una sorta di effetto di
“condizionamento” naturale dell’aria.
2)
funzione sanitaria: In certe aree urbane la presenza del verde
contribuisce alla creazione di un ambiente che può favorire il
benessere fisico, sia per la presenza di essenze aromatiche e
balsamiche, sia per l’effetto di mitigazione del microclima, sia
anche per l’effetto psicologico prodotto dalla vista riposante di
un’area verde ben curata.
3)
funzione protettiva: il verde può fornire un importante
effetto di protezione e di tutela del territorio in aree degradate o
sensibili (argini di fiumi, scarpate, zone con pericolo di frana,
ecc), e viceversa la sua rimozione può in certi casi produrre
effetti sensibili di degrado e dissesto territoriale.
4)
funzione sociale e ricreativa: la presenza di parchi,
giardini, viali e piazze alberate o comunque dotate di arredo verde
consente di soddisfare un’importante esigenza ricreativa e sociale
e di fornire un fondamentale servizio alla collettività, rendendo
più vivibile e a dimensione degli uomini e delle famiglie una città.
Inoltre la gestione del verde può consentire la formazione di
professionalità specifiche e favorire la formazione di posti di
lavoro.
5)
funzione igienica: le aree verdi svolgono una importante
funzione psicologica ed umorale per le persone che ne fruiscono,
contribuendo al benessere psicologico ed all'equilibrio mentale di cui ha tanto bisogno la nostra società.
6)
funzione culturale e didattica: la presenza del verde
costituisce un elemento di grande importanza dal punto di vista
culturale, sia perché può favorire la conoscenza della botanica e
più in generale delle scienze naturali e dell’ambiente presso i
cittadini, sia anche per l’importante funzione didattica (in
particolare del verde scolastico) per le nuove generazioni. Inoltre
gli esemplari vegetali di maggiore età o dimensione, costituiscono
dei veri e propri testimoni del tempo, la cui conservazione e tutela
rientrano fra gli obiettivi culturali del nostro consesso sociale.
7)
funzione estetico-architettonica: anche la funzione
estetico-architettonica è rilevante, considerato che la presenza del
verde migliora decisamente il paesaggio urbano e rende più gradevole
la permanenza nel centro abitato, per cui diventa fondamentale
favorire un’integrazione fra elementi architettonici e verde
nell’ambito della progettazione dell’arredo urbano
Verde di arredo
Il
termine ”verde di arredo” DEVE indicare la parte di
verde presente nelle città che deve assolvere prioritariamente ad
una funzione igienico-sanitaria, sociale e ricreativa, protettiva,
estetico architettonica, culturale ecc. allo scopo di migliorare le
condizioni insediative e residenziali della popolazione nelle aree dei centri abitati.
Giardini storici
Si
tratta di aree verdi di impianto generalmente non recente,
culturalmente connesse con lo sviluppo delle città, talvolta
testimoni di importanti vicende che possono essere pubbliche o private.
Obiettivo
della gestione di questi giardini è la fruizione anche mediante
convenzioni con i proprietari se privati nella conservazione
dell’impianto originario, la trasmissione degli obiettivi
progettuali e formali, e nel contempo una fruizione sicura e non
degradativa. La presenza di alberi maturi o addirittura secolari
comporta la necessità di valutazioni attente delle condizioni
fitosanitarie e in particolare delle condizioni di stabilità degli
esemplari presenti, anche per garantire l’incolumità dei fruitori
e l’integrità del giardino stesso.
Quando
i soggetti non risultano più recuperabili, oltre all’acquisizione
delle autorizzazioni per gli abbattimenti presso gli Enti preposti
alla tutela del patrimonio paesaggistico e monumentale sarà
opportuno prevedere interventi di messa a dimora di piante di
adeguate caratteristiche, sostitutive di quelle eliminate.
I giardini urbani costituiscono un elemento di elevato valore e dovrebbero essere
adeguatamente tutelati, oltre che opportunamente gestiti. Al loro
interno si debbono collocare elementi architettonici e artistici di
arredo (statue, fontane, tavoli, panchine, piccole costruzioni ecc.)
così come manufatti di interesse storico architettonico (spesso i
parchi erano o sono a servizio di una villa o di un palazzo storico)
che ne aumentano ulteriormente il significato culturale.
All’interno
o al contorno delle aree urbane i giardini storici costituiscono fra
l’altro un importante elemento di verde che favorisce il
riequilibrio ambientale della città.
Parchi urbani
Si
tratta di aree verdi più o meno estese, presenti nelle aree urbane o
ai loro margini, che svolgono una importante funzione ricreativa,
igienica, ambientale e culturale.
I
parchi urbani possono essere caratterizzati dalla suddivisione in
zone con diverse funzioni (riposo, gioco, attività sportive,
servizi, centri culturali e ricreativi).
Generalmente
i parchi urbani sono progettati utilizzando specie autoctone, e
facendo un notevole impiego del prato e di alcune specie arbustive ed
arboree acclimatate per l’area di insediamento. Le aree interessate
in generale possono andare da medio piccole ad estese, e in
quest’ultimo caso diventano dei veri e propri “polmoni verdi”
della città.
In
aree espansione periurbana razionalmente pianificate, il verde dei
parchi può assumere anche un ruolo di integrazione e sostituzione
del sistema agricolo e forestale, diventando oltretutto un elemento
di caratterizzazione ambientale e di mitigazione del clima urbano.
Fra l’altro la presenza di ampie zone verdi peri- o infra-urbane,
gestite a parco, dove sarà rigorosamente proibita la pratica
venatoria può consentire l’insediamento e la migrazione di una
ricca fauna stanziale e migratoria, contribuendo così ulteriormente
al riequilibrio di un ecosistema fortemente sbilanciato in senso
degradativo quale è in genere quello urbano.
Un
altro elemento importante riguarda le modalità di gestione, che se
razionalmente organizzate possono consentire la creazione di un certo
numero di posti di lavoro (esempio: parco avventura). Per ridurre i
costi diretti di gestione e manutenzione del parco si possono anche
scegliere soluzioni operative diversificate, come ad esempio dare
incarico degli interventi di manutenzione a cooperative locali di
produzione e lavoro che, attraverso l’adozione di tecnologie
semplici e rustiche possono occuparsi di assicurare la fruibilità
delle aree a parco, realizzando il ripristino dei percorsi pedonali,
opere di regimazione delle acque superficiali, realizzazione di
attrezzature per la sosta, ecc.
Spazi verdi localizzati alle contrade e frazioni
Si
tratta in genere di piccole aree verdi presenti in diversi punti del
tessuto urbano.
Gli
spazi verdi di quartiere sono utilizzati prevalentemente dagli
abitanti della zona, che utilizzano queste aree con funzione
ricreativa, di svago e di incontro. I criteri di progettazione di
questi spazi verdi, considerato l’utilizzo generalmente intensivo,
a fronte di una modesta estensione, devono essere semplici:
alberi, arbusti e zone a prato vanno ubicati in modo da alternare
zone d’ombra a zone al sole; devono essere previste aree
pavimentate attrezzate per il gioco e la sosta, anche per limitare un
eccessivo utilizzo dei prati; le specie da utilizzare devono essere
rustiche e non particolarmente vigorose, per consentire una
manutenzione ridotta; le barriere architettoniche devono essere
eliminate, per consentire il libero movimento anche ai portatori di
handicap. (E' scluso l'utilizzo del cemento come materiale da costruzione per le opere a vista)
Area Verde nella contada Colle Pupazzo (attualmente metà recinzione è stata sostituita) |
Verde stradale e viali alberati
Il
verde stradale permette l’arredo di vie, viali, piazze e parcheggi.
Rappresenta una tipologia di verde estremamente importante, che
condiziona in modo sostanziale il paesaggio e l’ambiente urbano e
la grande viabilita, ed è composto in prevalenza da alberi e
arbusti.
I
viali alberati di frequente sono intimamente
connessi alla storia delle città e costituiscono, dunque, un
patrimonio da salvaguardare. Spesso si rende necessaria la
sostituzione degli alberi presenti, per ragioni derivanti da cattive
condizioni fitosanitarie delle piante e per la sicurezza pubblica.
Le
strade mostrano brutti esempi di alberate, realizzate senza tenere
conto di criteri razionali di progettazione del verde, spesso le
alberature stradali sono sottoposte ad offese diverse, derivanti
dalle potature estreme, dagli scavi effettuati senza considerare la
presenza e la funzione dell’apparato radicale della pianta, dalla
presenza invadente delle auto che possono determinare costipamento
del terreno e urti meccanici, ecc.
Risulta
quindi necessario orientare le scelte su specie che presentano
determinati requisiti, quali: resistenza ai diversi inquinanti
atmosferici (per esempio all’anidride solforosa: Quercus rubra,
Tilia cordata; ai fluoruri: Acer campestre e platanoides,
Quercus robur; all’ozono: Acer saccharinum, Fagus sylvatica,
Liriodendron tulipifera, ecc.); capacita di ridurre il rumore,
considerato ormai un vero e proprio agente inquinante (Acer
pseudoplatanus, Tilia platiphyfillos, Carpinus betulus, ecc.);
resistenza alle malattie e rusticità; capacita di ridurre la carica
batterica dell’aria (Liquidambar, Chamaecyparis, Pinus
silvestris, ecc.); ridotte esigenze di manutenzione; resistenza
meccanica agli agenti atmosferici avversi; resistenza alla siccità
(Celtis, Cercis, Gleditschia, Cedrus); nessun pericolo od
inconveniente per la cittadinanza, come ad esempio: spine acuminate
(Gleditschia), frutti maleodoranti (Gingko biloba femmina),
ecc.; elevato valore decorativo.
Considerato
che la pianta ideale, che risponda a tutte le esigenze sopara
elencate non esiste, si capisce come è fondamentale che le scelte
progettuali siano effettuate da un tecnico esperto del verde
utilizzando le specie che rispondono quanto più possibile alle
esigenze specifiche dell’intervento.
Oltre
a ciò, altri criteri progettuali riguarderanno le dimensioni e le
caratteristiche della strada da alberare (larghezza, luminosità,
intensità del traffico veicolare, eventuali attività in loco,
presenza di elementi di disturbo ambientale, ecc..)
Aiuole spartitraffico
La
striscia verde che divide i due sensi di marcia e senz’altro molto
utile per le funzioni che esercita a favore degli automobilisti:
riposa la vista e, qualora vi siano siepi o arbusti, diminuisce
l’impatto dei fari nelle ore notturne. Questo tipo particolare di
verde è esposto a condizioni molto difficili (inquinamento legato
allo scarico dei motori, siccità, difficile manutenzione a causa
della sua posizione, ecc.). Bisogna quindi ricercare soluzioni che
assicurino la sopravvivenza di questo singolare arredo verde,
riducendo al minimo i costi manutentivi. Molto utile si rivela in
questi casi l’uso di specie coprisuolo o tappezzanti, sia erbacee
che cespugliose e arbustive, che assicurino la permanenza della
copertura verde. E’ chiaro che tali specie dovranno rispondere a
requisiti di rusticità, facile adattabilità, effetto ricoprente
rapido, buon valore estetico. L’alto costo iniziale di questo
materiale vegetale e l’accurata messa a dimora che richiede e
abbondantemente recuperato negli anni con oneri manutentivi minimi.
La
copertura permanente ad opera delle tappezzanti assicura dunque un
aspetto paesaggistico valido, nonchè facilmente ed economicamente
mantenibile nel tempo. Questo giustifica ampiamente il loro impiego e
la loro diffusione. Nelle aiuole spartitraffico, una soluzione valida
è rappresentata da macchie di arbusti e piccoli alberi dislocati
lungo I’aiuola stessa, in modo da rompere la monotonia del ”nastro
verde piatto” e creare piani vegetazionali di diverse altezze, con
ottimi risultati estetici e funzionali.
Verde funzionale
Come
dice il termine stesso, si tratta di verde pubblico realizzato in
funzione di determinate e particolari esigenze.
Verde sportivo
Costituisce
il completamento di un impianto sportivo, in quanto lo abbellisce, o
lo isola dall’ambiente esterno per assicurare una certa
tranquillità. In ogni caso, è necessario scegliere alberi
particolarmente resistenti alle varie cause avverse, ONDE assicurare
la pubblica incolumità. L’aspetto più importante del verde legato
agli impianti sportivi e senz’altro il tappeto erboso dei campi di
gioco. In questi casi, la scelta del miscuglio di semi, le
lavorazioni del terreno e la futura manutenzione dei campi realizzati
hanno un’importanza fondamentale. Per realizzare campi sportivi
esistono oggi miscugli appositamente predisposti, che dovranno
formare un tappeto erboso soggetto ad un’intensa usura. Questo è
un caso tipico in cui, per raggiungere risultati efficienti, più che
la progettazione, incide un buon programma di manutenzione.
Recentemente, nella realizzazione di tappeti erbosi sportivi ad uso
professionale, si e diffuso il metodo ”Cellsystem”. Tale sistema
consiste essenzialmente nella realizzazione di una particolare
stratigrafia di materiale inerte, ricoperto da membrane in PVC e
polietilene, sulle quali trovano posto le cellule che ospitano la
rete di adduzione dell’acqua che serve anche come rete di
drenaggio. Altra particolarità è rappresentata dal substrato
colturale (in questo caso è improprio parlare di terreno) costituito
da sabbia di fiume lavata e silicea. Un campo da gioco così
realizzato richiede una oculata gestione e manutenzione, e necessita
di un adeguato coordinamento tecnico da parte di un professionista
del verde.
Verde scolastico
Il
verde scolastico deve assolvere alla duplice funzione di ”polmone
verde” della scuola di cui è parte integrante e di ”polo di
osservazione naturalistica” per consentire agli alunni di conoscere
il mondo vegetale (e il mondo animale che su di esso vive) a partire
dalla propria scuola. Nel progettare e realizzare questo tipo di
verde è molto importante conoscere le fasce di età degli alunni che
frequentano la scuola. Infatti, in un asilo-nido, scuola materna o
elementare, bisogna escludere le specie vegetali provviste di spine o
di parti velenose. Sarà invece molto interessante incrementare
l’utilizzo di specie appariscenti nei mesi autunno-invernali e
primaverili, in modo da poter apprezzare l’evoluzione della
vegetazione nel corso delle stagioni e nell’arco dell’anno
scolastico.
Verde sanitario
Questo
verde è strettamente legato a strutture sanitarie (per ora assenti
ma prevedibili vista la condizione Ambientale), dove la funzione
igienica è predominante su tutte le altre. Chiaramente, tutto il
verde è utile e salutare, ma in determinate situazioni può essere
più utile.
Verde cimiteriale
Il
verde cimiteriale svolge anch’esso un’importante funzione
culturale e ambientale, consentendo di rendere più gradevole un
ambiente generalmente triste e contribuendo anche ad una
conservazione dell’equilibrio ambientale e sanitario. (attualmente la consistenza del verde cimiteriale è insignificante o assente perchè sostituito dalla cementificazione assoluta).
Verde residenziale e privato
Il
diffondersi dell’attività edilizia fa indubbiamente sorgere una
serie di problemi legati alle nuove urbanizzazioni. In tali aree il
verde deve trovare il suo posto dignitoso, e soprattutto nei nuovi
interventi residenziali deve essere prevista la realizzazione di un
adeguato arredo. E’ importante inoltre e che l' Amministrazione
”esiga” che il verde venga realizzato sulla base di un progetto
approvato dall’Ufficio Tecnico comunale , senza stravolgimenti in
fase di esecuzione delle opere. Nel nostro Paese, sulla scorta di cio
che da tempo si verifica all’estero, sta prendendo piede presso
sempre più numerosi Comuni la previsione di un regolamento del
verde, che suggerisca al privato cittadino i criteri per la
realizzazione del verde ornamentale. Certamente gli indirizzi del
verde pubblico spesso vengono, di riflesso, seguiti anche dal
privato, per cui un miglioramento d’immagine del verde urbano trova
indubbiamente un riscontro graduale a livello di verde privato.
Con
la speranza che queste semplici indicazioni di massima vengano prese
in considerazione.
Fare
Verde Onlus – Monte San Giovanni Campano
sabato 10 ottobre 2015
Si paga per avere l'acqua razionata e per inquinare l'Ambiente.
Monte San Giovanni
Campano – Si paga per avere l'acqua razionata e per inquinare
l'Ambiente -
Fare Verde non si
lascia intimidire da chi dovrebbe curare il servizio idrico integrato ma che nei
fatti ha razionato a tempo indeterminato l'acqua potabile alla
popolazione di Monte San Giovanni Campano.
Dopo aver letto il
piano di turnazione per l'acqua potabile per la stagione estiva 2015
inviato dall'azienda anche al Sig. Prefetto di Frosinone arrivano le
deduzioni di Fare Verde Monte San Giovanni Campano sul sitema idrico
integrato:
1) La stagione
estiva termina il 23 Settembre 2015 mentre ad oggi il piano di
turnazione previsto dall'azienda è ancora più rigido perché
l'acqua potabile viene fornita nel Capoluogo per sole h5 e 30 minuti
primi e precisamente dalle ore 6.00 a.m alle ore 11.30 a.m
2) La fornitura
della dell'acqua potabile non prevede nessun presupposto di
sostenibilità tanto è vero che le molteplici perdite occulte e
stradali non permettono l'utilizzo per l'intera giornata
dell'acquedotto nella stagione estiva e ora anche in quella autunnale
perché la Natura non riesce a seguire i ritmi di produzione visto
l'assorbimento idrico per l'utilizzo ad uso civile e lo spreco dalle
falle dell'acquedotto.
3) Alla scrivente
Associazione è risultata pretestuosa la richiesta da parte della
Società per Azioni che dovrebbe curare
il sistema idrico integrato al Comune di Monte San Giovanni Campano e
l'ottenimento di una ordinanza sindacale che tra le altre cose
addossava la colpa ai Cittadini per un fantomatico uso improprio
della risorsa idrica quando le Forze dell'Ordine non hanno rilevato
tale uso improrio.
4) La mancanza di
investimenti programmati sulle linee dell'acquedotto Municipale come
del resto dichiarato dalla società di distribuzione idrica sulla
stampa per accordi pregressi con l'amministrazione Comunale non
permetterà alcuna soluzione nell'immediato e in futuro e quindi
continuerà ad esserci la pratica definita “turnazione” meglio
definita dal vocabolario italiano con la parola RAZIONAMENTO in
quanto si tratta di bene indispensabile alla vita in momenti di
dichiarata emergenza idrica
5) Non è stata
programmata nessuna opera per il riutilizzo dell'acqua reflua come
previsto dal Decreto 12 Giugno 2003 n.185 che tra le tante cose
prevede:
a)
irriguo: per l'irrigazione di colture destinate sia alla produzione
di alimenti per il consumo umano ed animale sia a fini non
alimentari, nonche' per l'irrigazione di aree destinate al verde o ad
attivita' ricreative o sportive;
b)
civile: per il lavaggio delle strade nei centri urbani; per
l'alimentazione dei sistemi di riscaldamento o raffreddamento; per
l'alimentazione di reti duali di adduzione, separate da quelle delle
acque potabili, con esclusione dell'utilizzazione diretta di tale
acqua negli edifici a uso civile, ad eccezione degli impianti di
scarico nei servizi igienici;
c)
industriale: come acqua antincendio, di processo, di lavaggio e per i
cicli termici dei processi industriali, con l'esclusione degli usi
che comportano un contatto tra le acque reflue recuperate e gli
alimenti o i prodotti farmaceutici e cosmetici.
6)La presenza di
problematiche assurde alla depurazione delle acque già rappresentate
alle Autorità Competenti dalla scrivente Associazione sono sotto gli
occhi di tutti e perfino sotto l'attento sguardo dell'UNIONE EUROPEA
che ha inserito nominalmente il Comune di Monte San Giovanni Campano
tra quelli responsabili delle Infrazioni per la definitiva condanna
della Corte di Giustizia Europea subita per l'insufficiente
depurazione delle acque reflue. Gli ultimi episodi e ultimo ma non
per ultimo il disastro ecologico a Pantanelle chiudono il cerchio
dell'insostenibilità di un servizio nato retrivo e lontano dalle
leggi dello Stato e della Regione Lazio.
Dopo aver espresso
queste semplici deduzioni Fare Verde si augura che il RAZIONAMENTO
idrico venga almeno avvisato alla popolazione in tempo utile perché
il vecchio avviso è scaduto il 23 Settembre 2015 con la fine della
stagione estiva; che vengano finalmente realizzati investimenti
congrui al denaro versato dagli utenti/clienti e nella più rosea
delle ipotesi che il Comune di Monte San Giovanni Campano chieda il
recesso da quel contratto che fino a questo momento è rispettato
esclusivamente dai Cittadini che malgrado loro pagano le bollette per
avere l'acqua razionata e per inquinare la propria terra.domenica 4 ottobre 2015
Fontana Liri - Il 4 Ottobre 2015 Giornata Ecologica nel giorno in cui si festeggia S. Francesco d'Assisi Patrono degli Ecologisti
Domenica 4 Ottobre
2015 giorno in cui si festeggia S. Francesco d'Assisi patrono degli
Ecologisti. In questa giornata dedicata anche a Papa Francesco,
amatissimo Ecologista, i giovani Davide Simoni, Danilo Lucchetti,
Adriano Iafrate e Alessio Bove hanno organizzato la Giornata
Ecologica su tutto il territorio di Fontana Liri . Fare Verde Monte
San Giovanni Campano dapprima e Fare Verde Campoli Appennino hanno
raccolto l'invito e si sono dispiegate sul territorio insieme alle
Associazioni Fontanesi e ai mebri della Parocchia di Santa Barbara.
Fare Verde ha fatto di più ed ha allargato
l'invito agli Amministratori locali che hanno risposto partecipando
personalmente ed infatti il Sindaco di Fontana Liri si è presentato
di buon mattino al Parco Lago Solfatara ed è stato assegnato alla
squadra che è andata a ripulire la località S. Paolo armato di
guanti e busta come tutti gli altri volontari. L'Amministrazione ha
fatto ancora di meglio ed ha organizzato la raccolta degli
ingombranti capitanata dall'Assessore Pierluigi Bianchi e infine
insostituibile l'Assessore Marco Di Ruzza si è comportato da vero
punto di riferimento.
In buona sostanza la
Giornata Ecologica di Fontana Liri ha visto dispiegati più di 150
Volontari ma le presenze presso il Parco Lago Solfatara sono state
almeno il triplo perché è scattata la molla dell'Eco Cittadinanza e
sono scese in campo intere famiglie. Cittadini Consapevoli che
l'Ambiente va curato e mantenuto da veri conservatori per le
generazioni future. Da Parte sua Fare Verde non si è risparmiata
ripulendo il sito in località Ponte dei Francesi ed organizzando
l'angolo dei bambini con due intrattenitori che hanno curato il
truccabimbi e le composizioni fatte con i palloncini. I dati della
Gionata Ecologica: 12.000 Kg (Dodicimila) di rifiuti raccolti e
conferiti tra indifferenziati, differenziati e ingombranti. Per gli
ingombranti un ulteriore dato: Sono stati 64 i metri cubi raccolti e
conferiti.
Fare Verde si
complimenta con i Cittadini di Fontana Liri e con il Parroco della
Parrocchia di S. Barbara per la loro partecipazione fattiva e
ordinata
alla Giornata Ecologica come non può tralasciare di annunciare la
proposta fatta da Mario Caringi di Fare Verde Campoli Appennino, già
presa in considerazione dagli Amministratori, che ha suggerito di
installare una piccola statua consacrata di S. Francesco d'Assisi
proprio nel
sito ripulito del Ponte dei Francesi al confine con Monte San
Giovanni Campano.
Il Responsabile di
Fare Verde Provincia di Frosinone ringrazia tutti per la
partecipazione Amministratori compresi con particolare menzione per
Davide Papetti e la Dott. Lucia Marra che sono sempre presenti alle
iniziative Ambientaliste comprese quelle di “intelligence” e
invita tutti quelli che distrattamente o volontariamente buttano i
rifiuti in ogni dove ad essere più coscienziosi.
Alcune foto di Fare Verde relative alla Giornata Ecologica:
Parco Lago Solfatara luogo di rendez vous |
Rifiuti raccolti al Ponte dei Francesi |
Sito del Ponte dei Francesi ripulito |
La grande affluenza |
Angolo per bambini truccabimbi |
Angolo dei bambini: Fantasia con i palloncini |
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