MSGC - Dati ufficiali in comparazione per il triennio 2014/2016 relativi alla raccolta differenziata. Fare Verde Monte San Giovanni Campano finalmente ha in possesso i prospetti analitici dei rifiuti raccolti nel Comune di Monte San Giovanni Campano ed ha quindi affidato al suo Presidente il compito di compararli e commentarli. Nel 2014 la quantità totale dei rifiuti raccolti è stata di 4.839.670 Kg; nel 2015 la quantità dei rifiuti raccolti è stata di 3. 438 748 e nel 2016 la quantità dei rifiuti raccolti è stata di 3.506.173 Kg. Risulta evidente una riduzione dei rifiuti improvvisa del - 28,95% avvenuta e spiegata in modo pittoresco dal Comune di Monte San Giovanni Campano durante l'allargamento della raccolta porta a porta sul territorio. Appare stabile invece il dato analitico del 2016 in linea con il 2015 anche se è dimostrato un aumento dei rifiuti totali del + 1.96% in netta controtendenza rispetto al numero degli abitanti che è in decremento del -063% rispetto al 2015 tanto è vero che la popolazione è passata dai 12929 abitanti del 2015 ai 12847 abitanti del 2016. Per semplicità di comparazione verranno analizzati solo i dati del 2015 e del 2016 in quanto la raccolta differenziata è presente con il porta a porta sul 100% del territorio dal 2015.
Il peso totale dei rifiuti prodotti pro capite dai Monticiani è stato di 265,9717 Kg/anno/abitante nel 2015 ed è aumentato nel 2016 a 272,9177 Kg/anno/abitante. La percentuale della raccolta differenziata realizzata nel 2015 è stata del 50,60% con 1.739.908 Kg di RSU differenziata su 3438748 Kg di RSU totali. Nel 2016 la percentuale della raccolta differenziata si è attestata al 59,16% con 2.074.113 Kg di RSU differenziata su 3.506.173 kg di RSU differenziata mancando clamorosamente il traguardo del 65% previsto dalla normativa vigente. Questi risultati pongono Monte San Giovanni Campano nell'area di Infrazione Europea per i Rifiuti e nel merito Fare Verde precisa anche che è scaduta la proroga concessa dalla C.E. per arrivare al 65% della raccolta differenziata. Dai dati risulta che i Monticiani hanno conferito nel 2015 solo 3408 kg di abbigliamento dismesso ma poi improvvisamente sono diventati virtuosi ed infatti nel 2016 sono stati conferiti ben 25750 kg di abbigliamento con un aumento del 655,58%. Aumentati i rifiuti biodegradabili da cucine e mense ma questa voce viene contestata da Fare Verde perché non tutti i rifiuti definiti biodegradabili sono poi compostabili e non c'è alcuna divisione tra le due voci.
Un elemento biodegradabile non è infatti automaticamente anche
compostabile. Per fare chiarezza: si
definisce biodegradabile qualsiasi materiale che possa essere scomposto
da batteri, luce solare e altri agenti fisici naturali, in composti
chimici semplici come acqua, anidride carbonica e metano. Un processo
che coinvolge una moltitudine di materiali ma che può prevedere per ogni
elemento un suo tempo, anche lungo, di degradazione. La normativa
europea stabilisce però dei paletti. Per essere definito biodegradabile
un prodotto deve decomporsi del 90% entro 6 mesi.
Si definisce invece compostabile (trasformabile in compost, un concime naturale) quel materiale che non solo è biodegradabile ma anche disintegrabile e il cui processo di decomposizione avviene in meno di 3 mesi.
Si definisce invece compostabile (trasformabile in compost, un concime naturale) quel materiale che non solo è biodegradabile ma anche disintegrabile e il cui processo di decomposizione avviene in meno di 3 mesi.
Nello specifico i rifiuti biodegradabili prodotti nel 2015 sono pari a 678.840 Kg mentre nel 2016 ammontano a 896580 Kg con la popolazione che è diventata improvvisamente bravissima con l'umido conferito passando dai 52,5053 Kg/anno/abitante ai 69,7891 Kg/anno/abitante evidenziando ancor di più che è necassaria l'attuazione di quanto più volte suggerito e proposto da Fare Verde per il compostaggio domestico e di comunità. Le malelingue in paese dicono che è aumentato il conferito per l'umido altrimenti la SAF perderebbe troppo denaro ma sicuramente sono illazioni senza fondamento. Aumentata la raccolta della carta e cartone che da 247.320 kg del 2015 è passata a 249.050 kg nel 2016. Quasi raddoppiata la raccolta dei rifiuti ingombranti che è passata da 24280 kg nel 2015 a 42600 kg nel 2016 con un incremento del 75,45%. Aumentata la raccolta multi materiale che è passata da 405680 kg nel 2015a 466.640 Kg nel 2016; aumentata la raccolta degli imballaggi in vetro che da 345540 kg nel 2015 è arrivata a 367.010 kg nel 2016; Sono stati 460 gli pneumatici raccolti nel 2015 e ben 520 quelli raccolti nel 2016; Diminuito invece il peso dei materiali da costruzione contenenti amianto che è passato da 820 Kg nel 2015 a 260 Kg nel 2016 anche per gran merito delle segnalazioni di Fare Verde e grazie anche alla continua opera di sensibilizzazione e di minaccia attuata sulla stampa locale e sui network. Il dato dolente è riferito alle apparecchiature contenenti Clorofluorocarburi che è in netto aumento rispetto al 2015 ed infatti la raccolta di tali apparecchiature è passata da 6060 kg nel 2015 ai 14410 kg del 2016. Un dato strano invece è quello delle batterie e accumulatori diversi da quelle alla voce 200133: nel 2015 sono stati raccolti 0 (Zero) Kg per accumulatori e batterie mentre nel 2016 le batterie e gli accumulatori raccolti ammontano a 180 Kg. Aumentata anche la raccolta dei rifiuti RAEE che è passata da 2280 kg nel 2015 a 6910 kg nel 2016; aumentata la raccolta differenziata delle apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso con componenti pericolose che è passata dai 7860 Kg del 2015 ai 16900 Kg nel 2016
Dai dati analizzati da Fare Verde si evince quanto segue: Alcune voci che sono rapportate ad alcuni codici CER dei rifiuti non riportano alcun valore in quanto Monte San Giovanni Campano non dispone dell'isola ecologica. Ad esempio non è menzionata la raccolta degli oli esausti vegetali come rifiuto della cucina di privati e mense scolastiche, non sono menzionati gli imballaggi in legno, vernici, filtri per l'olio, materiali ferrosi di media grandezza che non sono rapportabili ad ingombranti, oi esausti minerali, inerti per piccole quantità pari a 0,5 mc. La mancanza del Regolamento Comunale per la raccolta differenziata inoltre mette in risalto che oramai non si può andare oltre quanto è già stato fatto ed infatti la mancanza di un disciplinare rende oltremodo difficile il compito degli operatori ecologici a cui va il più grande riconoscimento della nostra Associazione.
Fare Verde analizzando i dati fornisce anche l'elenco delle ditte a cui vengono conferiti i rifiuti e tra queste non manca una Coop di Roma giusto per dire che i rifiuti vanno anche a Roma e non è solo il Comune di Roma che li invia in Ciociaria. I rifiuti raccolti nel Comune di Monte San Giovanni Campano vanno alle seguenti aziende: SAF (Società Ambiente Frosinone) Colfelice (FR); Vetreco srl di Supino (FR); SE.IN Morolo (FR); Navarra Spa Ferentino (FR); Ditta Palmerini Filippo Veroli (FR), ASTRA Ecologica Alvito (FR); CO.S.A. Coop Soc. arl via della Riserva Nuova,162 - 00132 ROMA e REFECTA Cisterna (LT).
Le conclusioni di Fare Verde: Il Comune di Monte San Giovanni Campano ha necessità di costruire l'isola ecologica, di specificare quali sono i rifiuti biodegradabili e quelli compostabili, di attuare un programma per il compostaggio domestico e di comunità; di emanare il regolamento Comunale per la raccolta differenziata, di adottare il disciplinare emesso dalla Regione Lazio per il conferimento dei rifiuti provenienti dalle sagre, dalle feste civili e da quelle religiose, di attuare una politica per la riduzione dei rifiuti totali, di comminare controlli sulla raccolta differenziata a campione e senza preavviso, di mettere in atto una continua opera di sensibilizzazione nei confronti della popolazione e di distribuire sotto forma di incentivo alla popolazione quanto è stato e verrà risparmiato . L'eventuale adozione della tariffa puntuale al momento non è ancora consigliata in quanto mancano metodi di identificazione certa per i rifiuti conferiti che potranno essere tracciati in futuro con il metodo RFID. Manca una continua opera di sensibilizzazione contro l'abbandono dei rifiuti e c'è la necessità di attuare l'unificazione del servizio perchè in alcune aree del territorio le prese per l'umido sono inferiori rispetto al resto del territorio ma viene applicata la medesima tariffa con chiara disparità di trattamento. Fare Verde NON promuove la raccolta differenziata in quanto non è stato raggiunto l'obiettivo del 65% previsto dalla Normativa Vigente ma non può mancare di ringraziare gli operatori ecologici per il loro impegno e la loro costanza. Una nota di demerito è per gli Amministratori Comunali che non hanno rivisto in ribasso la TARI nonostante il risparmio totalizzato con l'aumento della raccolta differenziata. Tale atteggiamento afinalistico prestissimo si trasformerà in un boomerang perché la loro azione è disincentivante nei confronti della popolazione virtuosa e premia chi non attua la raccolta differenziata.