domenica 1 novembre 2015

GUIDA MINIMA PER L'ACQUISTO DEL PESCATO ACCORGIMENTI E CONSIGLI UTILI DA ADOTTARE

  GUIDA MINIMA PER L'ACQUISTO DEL PESCATO


ACCORGIMENTI E CONSIGLI UTILI DA ADOTTARE 











   GUIDA PRATICA PER L'ACQUISTO DEL PESCE
      con la finalità di dismettere l'anello al naso.

Dopo aver constatato la giusta esposizione sui banchi di vendita e la presenza di opportuni refrigeratori IN FUNZIONE la Casalinga Monticiana può procedere all'acquisto CONSAPEVOLE del pescato seguendo le informazioni basilari  proposte da Fare Verde. Queste sono  le modalità minime per non incorrere nelle FRODI . In caso di sospetta o conclamata  FRODE chiamare la ASL e/o la Polizia Locale.









































Nel caso in cui si rappresenta alla vista la presenza di Anisakis chiamare immediatamente la ASL e la Polizia Locale. Per evitare rischi per il pesce da consumare  usare gli accorgimenti previsti nella scheda.


venerdì 30 ottobre 2015

Limiti imposti dalla LEGGE per la depurazione delle acque reflue

Alcune sigle per la depurazione delle acque reflue e i valori di riferimento previsti dalla Normativa vigente

B.O.D. 5 (Biochemical Oxyge Demand)
Misura la richiesta biologica di ossigeno ovvero la quantità di ossigeno consumato in mg/l, durante alcuni processi di ossidazione di sostanza organica in 5 giorni.
Si determina l'O2 disciolto nei campioni d'acqua in esame prima e dopo un periodo di incubazione al buio, a 20°C , per 5 giorni in presenza di una data flora batterica. Quindi il valore del BOD 5 espresso in mg/l di ossigeno è determinato come differenza tra i contenuti di O2 nei due campioni, prima e dopo il periodo di incubazione. L’analisi del BOD 5 indica il contenuto di sostanza organica biodegradabile, presente negli scarichi idrici, espresso in termini di quantità di ossigeno necessario alla degradazione da parte di microrganismi. Il parametro rappresenta un indicatore del potenziale di riduzione dell'ossigeno disciolto nei corpi idrici ricettori degli scarichi con possibili effetti ambientali negativi.






C.O.D. (Chemical Oxygen Demand)
Il COD misura la quantità di ossigeno utilizzata per l'ossidazione di sostanze organiche e inorganiche contenute in un campione d'acqua a seguito di trattamento con composti a forte potere ossidante. la richiesta chimica di ossigeno consumato per l’ossidazione delle sostanze organiche ed inorganiche in un campione d’acqua si misura in mg/l di O2 . Il COD ci da un’indicazione del contenuto totale delle sostanze organiche ed inorganiche ossidabili e quindi della contaminazione antropica.
Questo parametro, come il BOD 5, viene principalmente usato per la stima del contenuto organico e quindi del potenziale livello di inquinamento delle acque naturali e di scarico. Un alto valore di COD di uno scarico comporta una riduzione dell'ossigeno disciolto nel corpo idrico ricettore e quindi una riduzione di capacità di autodepurazione e di sostenere forme di vita.


 Un corso d'acqua incontaminato ha solitamente valori di BOD5 minori di 1 mg/l. Un torrente moderatamente inquinato avrà valori di BOD5 fra i 2 e gli 8 mg/l. L'acqua di scarico trattata efficacemente da un impianto di depurazione acque reflue avrà valori di BOD di circa 20 mg/l.Per quanto riguarda il COD  lo scarico in acque superficiali (Torrenti, fiumi ecc.) il limite ammesso è pari a 125 mg/L (D.Lgs.152/06 )

 Per le Unità facenti colonia in sede di autorizzazione allo scarico dell'impianto per il trattamento di acque reflue urbane, da parte dell'autorità competente andrà fissato il limite più opportuno in relazione alla situazione ambientale e igienico sanitaria del corpo idrico recettore e agli usi esistenti. Si consiglia un limite non superiore ai 5000 UFC/100 mL. 

I valori limite previsti dal D.lgs 152 del 2006. Tabella 1 Allegato V





Tabella 2 



lunedì 26 ottobre 2015

UTILIZZO SOSTENIBILE DELLE ACQUE SORGIVE DI SUPERFICIE SUL TERRITORIO DI MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO

Fare Verde pubblicherà di tanto in tanto soluzioni avveniristiche, ecologiche e di impatto ambientale scarso o nullo per lo sviluppo eco sostenibile che potranno essere prese in considerazione alla prossima tornata elettorale da tutti gli schieramenti che le vorranno fare proprie. UTILIZZO SOSTENIBILE DELLE ACQUE SORGIVE DI SUPERFICIE SUL TERRITORIO DI MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO. Realizzazione di BIOPISCINE per l'utilizzo delle acque sorgive tramite un nuovo concetto evolutivo, economico gestionale e manutentivo della piscina tradizionale vista in chiave naturale, ecologica e sostenibile. L’innovazione sta nel trattamento delle acque non più legato all’utilizzo degli agenti chimici ma che provvede alla propria pulizia attraverso la fitodepurazione.




Si tratta di “un processo naturale di depurazione delle acque , che utilizza le piante acquatiche come filtri biologici per ridurre le sostanze inquinanti presenti nel corpo idrico, in azione sinergica con i batteri nitrificanti” . Si utilizzano piante di ambienti paludosi, che vivono sulle sponde dei bacini acquatici di acqua dolce, perfette pompe di ossigeno che svolgono la loro attività fitodepurativa in azione sinergica coi batteri nitrificanti , purificando le acque della biopiscina naturale.
L’utilizzo di piante acquatiche fitodepuratrici permettono l'uso dell’acqua attraverso questi filtri naturali rendono possibile la purificazione e la rimineralizzazione della stessa e, i severi controlli relativi ad esempio all’ecosistema della vasca rendono questa tipologia di piscine più sicure dalla proliferazione di batteri nocivi.
La nuova tecnologia è anche a basso costo, perchè l’installazione e la manutenzione della biopiscina richiedono cifre di molto inferiori rispetto alle vasche tradizionali senza far uso di motori e fonti di energia. Le biopiscine hanno un basso impatto ambientale, non fanno ricorso ad alcun trattamento chimico permettendo anche un risparmio in termini di costi di prodotti chimici, sono per questo più ecocompatibili, permettono il riciclaggio dell’acqua con un conseguente risparmio idrico e si inseriscono meglio anche nel contesto paesaggistico che le ospita grazie agli elementi che la caratterizzano (laghetto di sorgente, filtri biologici, ruscello, zona di rigenerazione).
Di fatto con il metodo proposto da Fare Verde ogni frazione potrà avere un laghetto/piscina NATURALE accanto alle sorgenti di superficie da poter utilizzare durante la stagione estiva a costi che rasentano il ridicolo rispetto alle spese sconclusionate fatte ad esempio per ampliare la pubblica illuminazione che è già oltre ogni umano eccesso. Fare Verde si rende disponibile per fornire ulteriori informazioni a qualsiasi forza politica che vorrà inserire nei suoi IMPEGNI l'utilizzo sostenibile delle acque sorgive. NELLA FOTO UNA BIOPISCINA. Per ultimo Fare Verde NON è interessata ai risvolti occupazionali relativi a questa proposta di squisito interesse Ambientale e sociale.


sabato 24 ottobre 2015

Milano Expò – Carta di Milano dei Bambini – CIBO BUONO PER TUTTI -








Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta ai sensi dell’art.13 della L.349/86
Decreto di riconoscimento n. 2080/SvS/DEC/2003
Sede Nazionale: via Trequanda, 25 – 00146 Roma –
Iscritta all'Albo della Regione Lazio
e.mail: segreteria@fareverde.it - Cell. 3477671827 - sito web: www.fareverde.it
Monte San Giovanni Campano
Via Roma 5 –cap 03025 Monte San Giovanni Campano (Fr) – tel.3935510005 – e.mail:fareverde.msgc@gmail.com

Al Sig. Sindaco di Monte San Giovanni Campano
Sede

All'Assessore alla Cultura
Sede

Oggetto: Milano Expò – Carta di Milano dei Bambini – CIBO BUONO PER TUTTI -

Gentilissimo Assessore alla Cultura,
la scrivente Associazione Ambientalista ha già scritto al Sig Sindaco di Monte San Giovanni Campano per quanto riguarda le azioni da intraprendere sul territorio dopo la partecipazione onerosa del nostro Comune a Milano Expò ma purtroppo, ad oggi, non è arrivata nessuna risposta. Fare Verde Monte San Giovanni Campano la invita caldamente ad inviare presso le scuole presenti sul territorio la CARTA DI MILANO DEI BAMBINI che è stata redatta durante l'Esposizione Universale - Milano Expò – con la finalità unica di promuovere attraverso la scuola la consapevolezza nelle future generazioni di essere “custodi della Terra”. Concetto scritto sulla Carta di Milano dei Bambini e ribadito a tutti i Popoli della Terra da Sua Santità Papa Francesco Bergoglio nell'Enciclica Laudato Sì.
La scrivente Associazione Ambientalista ritenendo di farle cosa gradita le invia per intero il documento in modo che possa essere divulgato nelle scuole per concorrere all'insegnamento “dell'ecologia delle relazioni”, intesa come la capacità di saper vivere con cura e attenzione lo stare nel mondo e abitare l'Ambiente.


“Milano Expò – CARTA DI MILANO DEI BAMBINI -

Noi bambine e bambini della Terra abbiamo deciso di leggere e firmare questo documento che si chiama La Carta di Milano dei bambini, perché sappiamo che c’è un problema molto grande tra quello che il Pianeta riesce a dare per farci mangiare, e il fatto che stiamo diventando sempre di più.
Pensiamo che non sia per niente giusto che nel mondo ci siano persone che non hanno da mangiare, che non hanno cibo buono, cioè sano, che non possono bere acqua buona cioè potabile e che non possono usare energia che serve a produrre gli alimenti e poi a cucinarli per mangiarli.
Questa è la Carta di Milano dei bambini e questo è il nostro motto: cibo buono per tutti!
Noi, insieme a tutte le persone del mondo, possiamo vincere i quattro problemi più grandi sul cibo, cioè:
1. mangiare poco o pochissimo,
2. mangiare male,
3. sprecare il cibo,
4. il fatto che nel mondo c’è chi ne ha troppo e chi non ne ha abbastanza.
Ci sono delle cose che proprio non ci piacciono:
● tantissime persone hanno sempre fame, tante mangiano male e per questo sono deboli, altre invece sono molto grasse e per questo si ammalano;
● non tutti possono avere l’energia che serve per cucinare bene e senza inquinare, sarebbe bello poter cucinare in modi diversi e poter scegliere come;
● le foreste vengono distrutte e questo fa male alla natura e quindi anche a noi;
● esistono ancora modi di cucinare che producono gas che fanno male alla salute di chi li respira.
I nostri desideri
Noi bambine e bambini desideriamo con tutta la nostra forza firmare la Carta di Milano dei bambini perché vogliamo che:
● tutti abbiano da mangiare cose buone che se sono buone ti fanno anche stare bene;
● i doni della natura, come le piante, gli animali e l’acqua, vengano divisi in modo giusto, in tutto il mondo, per tutte le persone;
● ogni persona usi il cibo e i doni della natura rispettando il nostro pianeta e tutti i suoi abitanti;
● non ci siano ricchi con troppo cibo né prepotenti che comprano la terra che serve ad altri popoli per nutrirsi.
Vogliamo dire ai grandi alcune cose a cui teniamo molto:
● noi siamo i custodi della Terra, e la Terra custodisce noi. Dobbiamo proteggerla, così lei proteggerà noi;
● noi siamo i custodi anche del mare, che ospita tantissimi esseri viventi e che per noi è fonte di cibo e di lavoro per tanti pescatori;
● noi possiamo dare da mangiare a tutti, anche ai bambini che nasceranno in futuro, senza far morire i doni della Terra ma facendo in modo che ne crescano sempre di nuovi;
● il lavoro dei contadini, degli allevatori di animali e dei pescatori è importante per tutti noi, perché ci aiuta ad avere da mangiare;
● ci sono tanti modi diversi di fare questi lavori: alcuni sono uguali da molto tempo, fanno parte della storia anche dei nostri nonni, altri sono nuovi, e per farli si usa la tecnologia;
● alcune persone lavorano da sole e altre insieme. Sono tutti lavori importanti per noi e vanno svolti rispettando la natura e gli animali;
● ogni persona è diversa per quello che mangia e questa è una cosa bellissima. I bambini di ogni parte del mondo mangiano cose differenti in maniere differenti: con la forchetta, con le bacchette, con le mani; c’è chi mangia per terra e chi a tavola; chi mangia la carne e chi le verdure; chi il riso e chi la pasta.
Noi pensiamo che sia giusto rispettare queste differenze;
● se noi bambini vogliamo crescere sani dobbiamo mangiare bene, con calma, non mangiare sempre le stesse cose e assaggiare anche cibi nuovi.
Le nostre azioni
Ora con questa Carta noi tutti bambine e bambini, assieme ai grandi, ai sindaci, ai presidenti, alle aziende e alle industrie, vogliamo con tutto il nostro impegno:
● rispettare tutte le risorse del Pianeta che ci permettono di nutrirci;
● mangiare solo la giusta quantità di cibo, senza esagerare. Non farlo andare a male e donare quello che avanza a chi non ne ha a sufficienza;
● fare in modo che ci sia acqua buona per tutti e usarne solo la giusta quantità, senza sprecarla, perché nessuno dovrebbe soffrire mai la sete;
● riutilizzare, cioè usare un oggetto più di una volta, fino a quando non è davvero da buttare;
● riciclare, cioè fare la raccolta differenziata per trasformare ciò che buttiamo in qualcosa di nuovo;
● imparare, a scuola e in famiglia, le regole per un’alimentazione buona, giusta nella quantità e che faccia bene alla salute.
● far capire a chi cucina per noi che è importante mangiare sano, rispettando il valore del cibo e dello stare insieme a tavola, a casa come a scuola;
● convincere tutti, bambini e grandi, a dividere il cibo con i deboli, con i malati e con i poveri;
● vivere in un mondo in cui nessuno costringa dei bambini a lavorare per produrre cibo;
● usare la nostra intelligenza per ottenere dalla Terra tutto quello che ci serve senza mettere a rischio la diversità degli animali e delle piante;
● fare in modo che in ogni Paese il cibo sia un diritto, difeso da leggi rispettate da chi lo produce, chi lo vende e chi lo consuma.
Quindi noi bambine e bambini vogliamo firmare La Carta di Milano dei bambini per far sentire a tutti la nostra voce e far diventare un impegno il motto: cibo buono per tutti!”


mercoledì 21 ottobre 2015

il Comune produce rifiuti mentre attua la raccolta differenziata.

Monte San Giovanni Campano è il Comune che produce rifiuti mentre attua la raccolta differenziata. Il mese di Novembre 2015 è il mese in cui l'Unione Europea scende in campo con la campagna sulla riduzione dei rifiuti supportata e patrocinata anche dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare . La   SETTIMA EDIZIONE DELLA SERR, alla quale è invitata anche Fare Verde Monte San Giovanni Campano, verrà annunciata con   la  Conferenza stampa di presentazione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti - SERR 2015. L'appuntamento è per il giorno 6 Novembre alle ore 11.30   alla Fiera Ecomondo a  Rimini presso lo stand Utilitalia (padiglione B3, stand n.66).

La Serr 2015 è sotto l'Alto patrocinio del Parlamento Europeo



 Il rendez vous  è convocato proprio per  indire le giornate ecologiche tematiche  sulla riduzione dei rifiuti tanto  per sensibilizzare  le Pubbliche Amministrazioni, i Cittadini e le attività produttive alla riduzione della produzione dei rifiuti in perfetta sintonia con il Dlgs 152 del 3 Aprile 2006 che
ART. 179 recita
(criteri di priorità nella gestione dei rifiuti)

1. Le pubbliche amministrazioni perseguono, nell'esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, in particolare mediante: a) lo sviluppo di tecnologie pulite, che permettano un uso più razionale e un maggiore risparmio di risorse naturali;
b) la messa a punto tecnica e l'immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non contribuire o da contribuire il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento, ad incrementare la quantità o la nocività dei rifiuti e i rischi di inquinamento;
c) lo sviluppo di tecniche appropriate per l'eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero.
2. Nel rispetto delle misure prioritarie di cui al comma 1, le pubbliche amministrazioni adottano, inoltre, misure dirette al recupero dei rifiuti mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo o ogni altra azione intesa a ottenere materie prime secondarie, nonche' all'uso di rifiuti come fonte di energia.
- Nella pratica della raccolta diferenziata che è in attuazione a Monte San Giovanni Campano questo articolo è stato disatteso tanto è vero che invece di ridurre i rifiuti la società di igiene urbana produce nuovi rifiuti per raccogliere quelli prodotti dai Cittadini. Nello specifico la raccolta del vetro e della carta viene realizzata con i sacchetti di plastica (non biodegradabile, non compostabile e non proveniente da materiali della raccolta differenziata) e siccome ogni sacchetto di plastica pesa circa 20 grammi per i grandi numeri alla fine del mese il peso stimato supererà i 700 Kg in più di sacchetti di derivazione petrolifera che non provengono dalla plastica raccolta dai Cittadini nella differenziata. Pratica quest'ultima che disattende il DM 203/03 (Acquisti Pubblici Verdi o Green Public Procurement-GPP) che prevede l'obbligo (a carico della P.A.) di acquisto di almeno 3 manufatti su 10 in materiale di riciclo.
In buona sostanza il Comune di Monte San Giovanni Campano aumenta la produzione dei rifiuti, contribuisce all'aumento della CO2 equivalente per circa 5600 Kg mensili e non usa materiali provenienti dalla raccolta differenziata per l'igiene urbana. In ultima analisi  Fare Verde richiama all'ordine gli attori della raccolta differenziata ricordando che i sacchi neri in polietilene riciclato per la raccolta dei rifiuti sono oramai di normale acquisizione e riportano il logo che viene pubblicato  con la scritta Plastica seconda vita.


 Infine ribadisce che la CORRETTA RACCOLTA della carta e del vetro va fatta con i soli contenitori RIGIDI RIUTILIZZABILI che sono stati dati in dotazione alle famiglie (tra l'altro anche essi prodotti tutti da plastica "vergine" di derivazione petrolifera in perfetta disattenzione alla normativa vigente).


Si precisa che la mancanza  del regolamento per la raccolta differenziata procura la mancata riduzione della produzione dei rifiuti perchè di fatto esclude le buone pratiche per la riduzione dei rifiuti. Oramai è provato che il regolamento per la raccolta differenziata per attuare una concreta riduzione dei rifiuti deve contenere almeno i seguenti punti:
1) Raccota  differenziata con la copertura del 100% del territorio (attuata)
2) Delega ai Cittadini per il materiale compostabile con incentivazione (da fare)
3) Regolamento per i mercati, fiere , sagre, feste religiose e civili che debbono praticare per l'obbligo previsto dalla legge la raccolta differenziata. (da fare)
4) Isola ecologica regolamento di gestione per la riduzione, riuso, riparazione e decosatruzione dei materiali conferiti (da fare)
5) Promozione dei punti green privati e pubblici (scuole) - DA FARE -
6) Regolamento per gli imballaggi incentivati (da fare)
7) Regolamento per le mense scolastiche  (E' assurdo e sconcio che non ci sia)
8) Promozione dei distributori automatici di sostanze "sfuse" (da fare)
9) Tour mensile per le frazioni con relativa campagna informativa per la differenziata e sanzioni per la  dissuasione all'abbandono dei rifiuti  (da fare)
10) Obiettivo certo da raggiungere il 65% per la  raccolta differenziata con rendicontamento trimestrale e analisi delle criticità ; instaurazione di una sezione di ispettori. (da fare).
L'attuazione del regolamento con la messa in opera delle buone pratiche procurano la riduzione della produzione dei rifiuti in percentuali comprese tra il 25% e il 30% e se l'Ente Comune avesse ascoltato Fare Verde avrebbe già raggiunto da molto tempo l'obiettivo del 65% per la raccolta differenziata  previsto dalla LEGGE.