mercoledì 22 aprile 2020
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: " ER MONNEZZARO " ottiene l'ampliamento della di...
FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: " ER MONNEZZARO " ottiene l'ampliamento della di...: Quis custodiet ipsos custodes? Letteralmente significa: «Chi sorveglierà i sorveglianti stessi?» Ed infatti la domanda posta da Giovenale...
venerdì 10 aprile 2020
MSGC - La proposta di Fare Verde: Un fiore su ogni tomba per Pasqua.
Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano propone
all'amministrazione comunale di far deporre simbolicamente un fiore per
ogni tomba per il giorno di Pasqua. A causa dell’emergenza coronavirus i
cimiteri sono stati chiusi e i dolenti non potranno recarsi a far
visita ai propri cari defunti anche solo per una preghiera. Per essere
vicini alle famiglie nel rispetto delle regole imposte dal Governo
Italiano e dalla Regione Lazio si propone al sindaco di disporre un
fiore per ogni tomba nei due cimiteri Monticiani nel giorno di Pasqua. .
Un
fiore offerto per i defunti e per onorare la memoria di chi non è più
tra di noi, soprattutto in un momento così difficile. Per effetto della
pandemia da covid-19 sarà una Pasqua diversa, priva anche di certe
abitudini e rituali ai quali siamo abituati in occasione di certe
ricorrenze, ma non per questo dobbiamo dimenticare gli affetti più cari.
Fare Verde spera fermamente nella realizzazione dell'inziativa capace
di generare perle preziose da conservare nello scrigno della nostra
coscienza.
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano
giovedì 12 marzo 2020
MSGC - Coronavirus - Neppure l'acqua per lavarsi le mani.
Neppure l'acqua per lavarsi le mani in piena emergenza sanitaria equivale a dire:
IL PROBLEMA E' DI CHI LO HA!
Il silenzio assenso del consigliere con delega alla sanità del Comune di Monte San Giovanni Campano non merita commenti per quanto è disinteressata al destino di quella parte della popolazione che ha l'cqua razionata nonostante il gravissimo problema sanitario in corso.
Orari del razionamento idrico in vigore che è imposto da ACEA alla popolazione |
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano augura BUONA FORTUNA alla popolazione.
martedì 3 marzo 2020
MSGC - Il Comune si costituisca parte civile nel procedimento penale PISCINA COMUNALE
MSGC - Fare Verde
Gruppo Monte San Giovanni Campano anche per il procedimento penale
conosciuto come
"PISCINA COMUNALE" chiede al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di far
costituire il Comune di Monte San Giovanni Campano come
parte civile nell'udienza preliminare che si terrà davanti al GUP il 18.3.2020.
Nel caso in cui il Comune di Monte San Giovanni Campano si costituirà parte civile risulta logico che Fare Verde ed altri NON si presenteranno davanti al GUP il 18 marzo 2020.
Se invece il Comune di Monte San Giovanni Campano anche questa volta dovesse decidere come del resto ha fatto con il procedimento penale "Finti Poveri" di non intervenire in difesa degli interessi della popolazione è avvisato fin da ora che ci saranno Fare Verde ed altri a costituirsi parte civile per difendere l'interesse collettivo davanti al GUP del Tribunale di Frosinone.
In mancanza di risposta certa sarà un piacere incontrare in Tribunale gli amministratori Comunali che sono stati chiamati a comparire davanti al GUP nell'udienza del 18.3.2020.
Infine gli adepti pro domo loro che sono inclini alla maldicenza e alla diffamazione sappiano che le loro esternazioni fasulle non saranno rappresentate davanti al GUP e quindi sono ritenute da sempre ININFLUENTI.
Nel caso in cui il Comune di Monte San Giovanni Campano si costituirà parte civile risulta logico che Fare Verde ed altri NON si presenteranno davanti al GUP il 18 marzo 2020.
Se invece il Comune di Monte San Giovanni Campano anche questa volta dovesse decidere come del resto ha fatto con il procedimento penale "Finti Poveri" di non intervenire in difesa degli interessi della popolazione è avvisato fin da ora che ci saranno Fare Verde ed altri a costituirsi parte civile per difendere l'interesse collettivo davanti al GUP del Tribunale di Frosinone.
In mancanza di risposta certa sarà un piacere incontrare in Tribunale gli amministratori Comunali che sono stati chiamati a comparire davanti al GUP nell'udienza del 18.3.2020.
Infine gli adepti pro domo loro che sono inclini alla maldicenza e alla diffamazione sappiano che le loro esternazioni fasulle non saranno rappresentate davanti al GUP e quindi sono ritenute da sempre ININFLUENTI.
Gruppo d'Intelligence Fare Verde Volpi dei Monti Ernici |
domenica 1 marzo 2020
MSGC - Sanzioni pesantissime e confisca per prevenire l'inquinamento delle acque di superficie (Liri , Amaseno e Sorgenti).
Prevenire l’inquinamento dei Corsi d'acqua di superficie
La prevenzione per l’inquinamento dei corsi d'acqua di superficie di qualsiasi grandezza è qualcosa che avrebbe dovuto avere inizio molto tempo fa, considerato lo stato in cui si trovano il fiume Liri e il torrente Amaseno. Le persone anziane spesso raccontano ai propri nipoti che quando erano giovani facevano il bagno nel fiume e nel torrente, mentre oggi non ci penseremmo nemmeno ad immergerci in quella che una volta era una fonte di piacere e di salute.
Ma cosa si può fare per prevenire l’inquinamento dei corsi d'acqua?
La maggior parte dei corsi d'acqua è inquinato dai reflui fognari anche con microrganismi fecali, ma c’è anche un notevole inquinamento da materie plastiche, che si decompongono molto difficilmente, tutti inquinanti comunque di cui è direttamente responsabile l’uomo. A tal proposito è obbligatorio spiegare che l'inquinamento di un corso d'acqua di superficie si realizza solo in modo parziale nel luogo di immissione degli inquinanti ed infatti è a valle che essi arrecano il maggiore inquinamento.
Ad esempio il Comune di Isola del Liri (sprovvisto di depuratori) dopo aver fornito alla popolazione (con le due cascate) un IMPONENTE AEROSOL di sostanze inquinanti, provenienti a monte, da Isola del Liri superiore inquina a sua volta il Liri nei Comuni a valle . La quantità e i danni dell'inquinamento saranno decrescenti all'aumentare della distanza dal luogo di immissione degli inquinanti. Nello specifico l'inquinamento prodotto dal Comune di Isola del Liri sarà maggiore a Catelliri e andrà a decrescere attraversdando i territori di Arpino e Monte San Giovanni Campano dove inevitabilmente le sostanze inquinanti si ritroveranno poi nei piatti della popolazione che mangerà prodotti eduli coltivati e allevati utilizzando quelle acque.
L’unico modo per prevenire l’inquinamento dei corsi d'acqua comprese le sorgenti e le falde sotterranee è quello di esercitare uno stretto controllo degli scarichi dei depuratori civili e industriali (quest'ultimi ove presenti insediamenti industriali) ,
con sanzioni commisurate al danno prodotto, anche con la confisca dell'azienda che li gestisce con tanta leggerezza . L’uso di prodotti chimici usati in agricoltura, inquina
notevolmente i corsi d'acqua , per questo è necessario sostituire urgentemente
gli antiquati metodi di fertilizzazione e gli antiparassitari velenosi,
praticando un’agricoltura biologica e salutare per tutti.
È
importantissimo educare le persone a smetterla di gettare rifiuti
ovunque, anche perchè poi molti di essi finiscono nei corsi d’acqua.
Anche le piante come le canne possono aiutare a depurare l’acqua dei
fiumi, dei torrenti e dei laghi; è indispensabile evitare di distruggere la flora
circostante, in quanto protegge i fiumi da diversi inquinanti.In realtà le cose che si possono fare per prevenire l’inquinamento dei corsi d'acqua sono molte, la cosa strana è che nella maggior parte dei casi non si mettano in pratica e in tanti restano in silenzio quando chi inquina si divide guadagni MILIONARI ai danni della nostra salute
Infine la Ciociaria non è una terra dove la Legge di Lavoisier fa eccezione e anche da noi le sostanze inquinanti ce le deve mettere l'uomo perchè non si creano da sole e neppure si distruggono come tanti ciarlatani vorrbbero far credere quando parlano di sostanze biodegradabili.
Se la massaia acquista i litro di sapone per i piatti inevitabilmente nel corso d'acqua arriuverànno gli inquinanti equivalenti ad un litro di sapone. Ci arriveranno in altre forme ma ci arriveranno che si voglia oppure no perchè l'uomo fino a questo momento non è in grado di manipolare la Legge della conservazione della massa.
Non saranno i politici con le loro chiacchiere a fermare l'inquinamento.
sabato 29 febbraio 2020
MSGC - Le produzioni biologiche sono certificate dal marchio Eco-Life
Non basta un mercatino nelle mura del convento per far diventare biologica una produzione agricola come non basta un articolo sul giornale e non basta neppure l'isteria popolare che segue le stupidaggini di ciarlatani e politici dalle dubbie qualità morali. Per ottenere le produzioni agricole e zootecniche BIO e la loro sicura commercializzazione a km zero si deve attuare un percorso preciso previsto dal Regolamento dell'Unione Europea che concede il riconoscimento dei prodotti e l'applicazione del marchio Eco Life.
La normativa EU prevede l’obbligo di assoggettamento al sistema di controllo di tutti gli attori della filiera, a partire dalla produzione agricola fino alla commercializzazione.
Sono 12 Organismi di controllo ODC autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la certificazione degli operatori del biologico in Italia. Sul loro operato vigilano le Regioni e le altre autorità pubbliche preposte alla vigilanza (Repressione Frodi, NAS, Carabinieri Forestale, Polizia Provinciale ecc.). L’obbligo di assoggettamento al regime di controllo, inizialmente previsto solo per i produttori agricoli, zootecnici e preparazioni alimentari, è stato esteso prima alla vendita al dettaglio di prodotti sfusi e preincartati (es. reparto ortofrutta, gastronomia, pane e prodotti da forno, ecc.) e poi all’attività di magazzinaggio e distribuzione all’ingrosso. Solo i punti vendita che commercializzano esclusivamente prodotti confezionati e sigillati direttamente al consumatore (o utilizzatore finale) sono esentati dall’obbligo di assoggettamento al regime di controllo. Per utilizzatore finale si intende, ad esempio, l’agricoltore che acquista le sementi presso i consorzi agrari e altre rivendite specializzate , non ancora soggetti agli obblighi di controllo imposti dal Reg. CE 834/07
L'attività di vigilanza sugli OdC è svolta da ARSIAL (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura del Lazio) che ha dedicato alle produzioni biologiche un Focus tematico disponibile su http://www.arsial.it/arsial/produzioni-biologiche/
La normativa EU prevede l’obbligo di assoggettamento al sistema di controllo di tutti gli attori della filiera, a partire dalla produzione agricola fino alla commercializzazione.
Sono 12 Organismi di controllo ODC autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la certificazione degli operatori del biologico in Italia. Sul loro operato vigilano le Regioni e le altre autorità pubbliche preposte alla vigilanza (Repressione Frodi, NAS, Carabinieri Forestale, Polizia Provinciale ecc.). L’obbligo di assoggettamento al regime di controllo, inizialmente previsto solo per i produttori agricoli, zootecnici e preparazioni alimentari, è stato esteso prima alla vendita al dettaglio di prodotti sfusi e preincartati (es. reparto ortofrutta, gastronomia, pane e prodotti da forno, ecc.) e poi all’attività di magazzinaggio e distribuzione all’ingrosso. Solo i punti vendita che commercializzano esclusivamente prodotti confezionati e sigillati direttamente al consumatore (o utilizzatore finale) sono esentati dall’obbligo di assoggettamento al regime di controllo. Per utilizzatore finale si intende, ad esempio, l’agricoltore che acquista le sementi presso i consorzi agrari e altre rivendite specializzate , non ancora soggetti agli obblighi di controllo imposti dal Reg. CE 834/07
Come si certifica una produzione biologica
Nella Regione Lazio
I prodotti biologici per essere
commercializzati devono avere una certificazione che garantisca la loro
provenienza da aziende operanti in conformità alla normativa
europea.
Le aziende agricole e quelle di
trasformazione devono sottoporsi al controllo di un ente autorizzato il
quale viene definito Organismo di Controllo (OdC). Gli OdC in Italia sono autorizzati dal Ministero delle politiche agricole alimentari
e forestali ad effettuare i controlli diretti nelle aziende e a
certificare le produzioni biologiche.
Per visionare l'elenco completo degli
OdC ed accedere a tutte le informazioni sull’Agricoltura Biologica è
possibile consultare il sito del Sistema d’Informazione Nazionale
sull’Agricoltura Biologica www.sinab.it
L'attività di vigilanza sugli OdC è svolta da ARSIAL (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura del Lazio) che ha dedicato alle produzioni biologiche un Focus tematico disponibile su http://www.arsial.it/arsial/produzioni-biologiche/
Procedure da seguire per la conversione al metodo biologico
Dopo essersi informati presso le
Associazioni di produttori, le Organizzazioni professionali agricole o
gli Organismi di Controllo ed avere valutato se il biologico rappresenta
una reale opportunità , sarà possibile entrare nel
settore seguendo delle procedure codificate da normative Statali e
Regionali che regolano il sistema.
Per iscriversi occorre compilare una
notifica di attività con il metodo biologico ed inviarla
all'amministrazione regionale e all'organismo di controllo privato che
si è scelto.
Come da Decreto Ministeriale n. 2049
del 01/02/2012 e sue successive modifiche e integrazioni, le aziende
interessate sono tenute a presentare richiesta di inizio attività
tramite Prima Notifica informatizzata da presentarsi utilizzando il SIB
(Sistema Informativo Biologico) operante sulla piattaforma informatica
SIAN www.sian.it; tale
richiesta sarà presentata alla Regione Lazio e all'Organismo di
Certificazione prescelto, tramite conferimento di delega da parte
dell'operatore, ai soggetti autorizzati alla compilazione della notifica
di attività con metodo biologico (CAA o tecnici abilitati
dall'Amministrazione competente a tale scopo).
Le procedure per la presentazione
delle notifiche informatizzate sono stabilite dalla Determinazione
Dirigenziale n. A08907 del 07/09/2012; di seguito si riportano i
principali passaggi:
- Costituzione/Aggiornamento Fascicolo Aziendale (CAA)
I CAA, Centri di Assistenza Agricola, sono disciplinati dal decreto ministeriale 27 marzo 2001 e successivamente dal D.M. 27 marzo 2008 - Compilazione Notifica (CAA - Tecnico abilitato delegato)
- Stampa Notifica (CAA - Tecnico abilitato delegato)
- Firma dichiarazione di impegno della Notifica (Operatore Bio)
- Apposizione Marca da Bollo da Euro 16,00 (Operatore Bio) - la data apposta sulla marca da bollo deve essere antecedente o contestuale alla data di rilascio della notifica (art. 2, D.P.R. 642/72)
- Rilascio Notifica e stampa Ricevuta di Accettazione (CAA - Tecnico abilitato delegato)
- Trasmissione Notifica alla Regione Lazio e all’OdC prescelto (Operatore - CAA - Tecnico)
Subito dopo il rilascio informatico, la
Notifica cartacea firmata e in bollo, con allegata la Ricevuta di
Accettazione e copia di un Documento di Riconoscimento in corso di
validità di chi ha firmato è trasmessa alla Regione Lazio - Direzione
Regionale Agricoltura - Area Decentrata Agricoltura (ADA) competente per
territorio:
- ADA FROSINONE - Via Francesco Veccia 23 - 03100 Frosinone
- ADA LATINA - Via di Villafranca 2/D - 04100 Latina
- ADA RIETI - Via Tavola D'Argento snc - 02100 Rieti
- ADA ROMA - Via Rodolfo Lanciani, 38, 00162 Roma
- ADA VITERBO - Via Mariano Romiti 80 - 01100 Viterbo.
La trasmissione della Notifica cartacea
all’ADA competente può avvenire per Raccomandata A/R, PEC o consegna a
mano. Nel caso in cui la Notifica venga trasmessa tramite PEC è
necessario inviare unitamente una dichiarazione sostitutiva per marca da
bollo resa ai sensi del D.P.R. n. 445/2000
La Notifica di Variazione va
presentata entro trenta giorni dall’intervenuta variazione, con le
stesse modalità della Prima Notifica.
La notifica è una dichiarazione
d'impegno ad assoggettare l'azienda al sistema di controllo di un OdC,
osservare le norme comunitarie, nazionali e regionali e accettare le
misure sanzionatorie previste in caso di infrazione.
Nell’area pubblica di SIAN è disponibile l’elenco degli Operatori Biologici Italiani https://www.sian.it/aBiologicoPubb/start.do
mercoledì 12 febbraio 2020
MSGC - Acea comunica l'ennesimo razionamento idrico spacciandolo per turnazione idrica.
A Monte San Giovanni Campano il giorno 11 di Febbraio 2020 sono state
chiuse le scuole per la mancanza di acqua potabile. Una cosa giusta ma
davvero impossibile da ingoiare. Nel marasma che ha colpito il servizio idrico il Comune ha dimenticato che il giorno
8.1.2020 il gestore del servizio idrico integrato ( ACEA) ha pubblicato il nuovo piano di razionamento idrico (turnazione idrica). Piano di razionamento che è conosciuto dalla nostra associazione , da pochi addetti di ACEA ma che risulta chiaramente sconosciuto dal Comune, dai sostenitori del monarca, dai custodi dei due cimiteri, dalle associazioni di protezione civile e incivile, dagli addetti delle pompe funebri, dalle aziende di fiducia del Comune, dai nonni vigili, dal clero, dagli adepti dei gabellieri, dai nuovi comitati per i festeggiamenti , dalle confraternite, dalla loggia massonica e dalla quasi totalità
della popolazione.
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano oltre a rimanere perplessa si rivolge al sindaco di Monte San Giovanni Campano che dovrebbe spiegare per quale sacrosanto motivo fin ora non ha chiuso le scuole nei pomeriggi inclusi nel razionamento idrico e perchè non chiude i due cimiteri dell'amata città con una sacra ordinanza se dopo le 14.30 non c'è acqua potabile visto che il giorno 11 febbraio ha chiuso le scuole per mancanza di acqua come se fosse un evento eccezionale. L'acqua razionata a Monte San Giovanni Campano è una situazione da terzo mondo che si protrae da anni e che è stata parzialmente superata con sacrificio dall'iniziativa dei singoli, purtroppo non da tutti, mediante l'installazione di costosi serbatoi e impianti automatici per lo stoccaggio di quel bene indispensabile alla vita e al progresso ma che ha creato anche un serio problema Ambientale per i troppi pozzi che captano l'acqua dalle falde in modo indisciplinato. Per questo motivo Fare Verde si è rivolta con apposita richiesta di accesso agli atti al Comune per capire quali scuole sono senza serbatoio per l'acqua potabile visto che il razionamento idrico dura dall'Anno del Signore 2004 e precisamente da quando la jattura colpì Monte San Giovanni Campano che venne affidato ad ACEA per la gestione del servizio idrico integrato. Fare Verde invita l'Ing Michele Chiarlitti responsabile ACEA per il razionamento ìdrico di Monte San Giovanni Campano (sperando che non sia monticiano) a verificare di persona a che ora Acea CHIUDE l'acqua nel Capoluogo e nelle frazioni perchè non è assolutamente vero che tutti i giorni l'acqua viene chiusa agli orari scritti su quel bollettino di razionamento idrico. Bollettino per l'acqua razionata molto simile a quei manifesti incomprensibili della Wehrmacht che purtroppo riportavano solo azioni da subire da parte della popolazione. Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano i bollettini dell'arroganza li sa leggere benissimo e quindi trova INTOLLERABILE quella frase di fantasia scritta da ACEA che addossa la colpa alla popolazione per il razionamento idrico che a suo dire verrebbe causato dagli eccessivi consumi. Tesi a dir poco GROTTESCA alla luce del fatto che il gestore del servizio idrico integrato riesce a perdere dall'acquedotto Comunale fino al 70% dell'acqua che dovrebbe trasportare e che invece finisce sprecata nei fossi. ACEA scrive in Italiano: "Le suddette turnazioni potrebbero essere sospese nell’eventualità si riscontrassero delle diminuzioni dei consumi alle utenze tali da garantire la continuità del servizio" che vuol dire perfettamente consumate di meno e vi mandiamo l'acqua a tutte le ore come se la colpa del razionamento idrico fosse della popolazione che consuma troppo.
Fare Verde alla luce di tanta arroganza e presa in giro sfacciata invita l'amministrazione comunale a mettere fine immediatamente a queste schifezze e ai sorprusi che subisce la popolazione costituendo un sub ato indipendente da ACEA. Non è vero che le soluzioni non ci sono ed infatti abbandonare ACEA è una soluzione e un dovere per ogni politico di Monte San Giovanni Campano.
Questa volta non ci venissero a dire che è una battaglia contro i mulini a vento perchè Fare Verde ha già dimostrato che è possibile curare il delirio di onnipotenza di ACEA facendola scendere dal regno dei cieli.
Fare Verde si rivolge a tutte le forze politiche invitandole a farla finita con le chiacchiere e anche con gli assurdi silenzi prchè l'acqua è un bene comune indispensabile alla vita e va protetta ad ogni costo.
Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano oltre a rimanere perplessa si rivolge al sindaco di Monte San Giovanni Campano che dovrebbe spiegare per quale sacrosanto motivo fin ora non ha chiuso le scuole nei pomeriggi inclusi nel razionamento idrico e perchè non chiude i due cimiteri dell'amata città con una sacra ordinanza se dopo le 14.30 non c'è acqua potabile visto che il giorno 11 febbraio ha chiuso le scuole per mancanza di acqua come se fosse un evento eccezionale. L'acqua razionata a Monte San Giovanni Campano è una situazione da terzo mondo che si protrae da anni e che è stata parzialmente superata con sacrificio dall'iniziativa dei singoli, purtroppo non da tutti, mediante l'installazione di costosi serbatoi e impianti automatici per lo stoccaggio di quel bene indispensabile alla vita e al progresso ma che ha creato anche un serio problema Ambientale per i troppi pozzi che captano l'acqua dalle falde in modo indisciplinato. Per questo motivo Fare Verde si è rivolta con apposita richiesta di accesso agli atti al Comune per capire quali scuole sono senza serbatoio per l'acqua potabile visto che il razionamento idrico dura dall'Anno del Signore 2004 e precisamente da quando la jattura colpì Monte San Giovanni Campano che venne affidato ad ACEA per la gestione del servizio idrico integrato. Fare Verde invita l'Ing Michele Chiarlitti responsabile ACEA per il razionamento ìdrico di Monte San Giovanni Campano (sperando che non sia monticiano) a verificare di persona a che ora Acea CHIUDE l'acqua nel Capoluogo e nelle frazioni perchè non è assolutamente vero che tutti i giorni l'acqua viene chiusa agli orari scritti su quel bollettino di razionamento idrico. Bollettino per l'acqua razionata molto simile a quei manifesti incomprensibili della Wehrmacht che purtroppo riportavano solo azioni da subire da parte della popolazione. Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano i bollettini dell'arroganza li sa leggere benissimo e quindi trova INTOLLERABILE quella frase di fantasia scritta da ACEA che addossa la colpa alla popolazione per il razionamento idrico che a suo dire verrebbe causato dagli eccessivi consumi. Tesi a dir poco GROTTESCA alla luce del fatto che il gestore del servizio idrico integrato riesce a perdere dall'acquedotto Comunale fino al 70% dell'acqua che dovrebbe trasportare e che invece finisce sprecata nei fossi. ACEA scrive in Italiano: "Le suddette turnazioni potrebbero essere sospese nell’eventualità si riscontrassero delle diminuzioni dei consumi alle utenze tali da garantire la continuità del servizio" che vuol dire perfettamente consumate di meno e vi mandiamo l'acqua a tutte le ore come se la colpa del razionamento idrico fosse della popolazione che consuma troppo.
Fare Verde alla luce di tanta arroganza e presa in giro sfacciata invita l'amministrazione comunale a mettere fine immediatamente a queste schifezze e ai sorprusi che subisce la popolazione costituendo un sub ato indipendente da ACEA. Non è vero che le soluzioni non ci sono ed infatti abbandonare ACEA è una soluzione e un dovere per ogni politico di Monte San Giovanni Campano.
Questa volta non ci venissero a dire che è una battaglia contro i mulini a vento perchè Fare Verde ha già dimostrato che è possibile curare il delirio di onnipotenza di ACEA facendola scendere dal regno dei cieli.
Fare Verde si rivolge a tutte le forze politiche invitandole a farla finita con le chiacchiere e anche con gli assurdi silenzi prchè l'acqua è un bene comune indispensabile alla vita e va protetta ad ogni costo.
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