Fare Verde Monte San Giovanni Campano riassume le grandi criticità Ambientali che funestano ancora il territorio di Monte San Giovanni Campano nell'anno 2022. I grandi temi che vengono trattati sono la qualità dell'aria , la qualità dell'acqua , il consumo del suolo , la raccolta differenziata. lo stato forestale e dell'agricoltura. Azioni in rapporto al problema/soluzione in relazione con le Direttive dell'Unione Europea e con le condanne della Corte di Giustizia.
La qualità dell'aria a Monte San Giovanni Campano 2022
Dalla Relazione dell'Arpa Lazio risulta che Monte San Giovanni Campano è il Comune più inquinato della provincia di Frosinone . Relazione che le istituzioni comunali non hanno commentato e preso in considerazione neppure alla luce del fatto che l'inquinamento dell'aria e il particolato fossero già stati classificati da ben 9 anni come cancerogeni dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell'OMS.
Una lacuna di informazioni e decisioni amministrative per la qualità dell'aria da parte degli uffici e degli amministratori comunali che non ha precedenti per inefficienza ed inefficacia. Fatto è che da settembre 2022 , da quando la stampa ha scritto che secondo il report dell’Arpa Lazio sulla qualità dell’aria nel 2021 la cittadina ciociara maglia nera è stata Monte San Giovanni Campano con 159 sforamenti giornalieri ossia il maggior numero di superamenti giornalieri di Pm10 di tutta la provincia di Frosinone, nessuna informazione e nessuna azione è stata programmata dal Comune come se non avesse un consigliere con la delega all'Ambiente.
Ma andiamo per gradi : Prima della relazione dell'Arpa Lazio sulla qulità dell'aria c'è stata l'infrazione Europea e la risposta scritta della Commissione Europea a Fare Verde Provincia di Frosinone che denunciava la gravità dell'inquinamento ed infine è seguita la condanna della Corte di Giustizia. In conclusione, secondo la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, l’Italia ha violato le direttive europee in modo continuativo e sistematico, ha superato i valori fissati per il particolato (PM10), violando così l’art. 13 e l’allegato XI della direttiva 2008/50; non ha adottato, a partire dal giugno 2010, misure appropriate per garantire il rispetto dei valori limite, violando l’art. 23 c. 1 e l’allegato XV parte A ed è venuta meno all’obbligo di far sì che i piani per la qualità dell’aria prevedano misure adeguate affinché il superamento dei valori sia il più breve possibile, violando l’art. 23 c. 1. Tutto questo nonostante gli avvisi ricevuti dall'Europa e dall'Associazionismo Ambientalista Italiano.
Al Comune di Monte San Giovanni Campano tutto questo evidentemente non interessa e soprattutto non interessa la salute dei suoi cittadini ed infatti ha fatto orecchie da mercante come se la condanna della Corte di Giustizia fosse carta da buttare al macero. Fatto è che nessun provvedimento è stato preso per informare e per tutelare la salute della popolazione dopo la sentenza che è stata emessa il 10 Novembre 2020. Fare Verde più volte ha pubblicato la sentenza della Corte di Giustizia e le problematiche relative alla qualità dell'aria ma è rimasta inascoltata e alcune volta derisa per aver rappresentato l'inquinamento dell'aria a chi evidentemente vive nella speranza di un intervento DI - Vino.
Conclusione sulla qualità dell'Aria a Monte San Giovanni Campano 2022 in relazione alle direttive europee e alla Condanna della Corte di Giustizia.
Premesso che :
- la relazione dell'Arpa Lazio descrive e segnala il Comune di Monte San Giovanni Campano come il paese della provincia di Frosinone con più sforamenti per le PM10 nel 2021
- l'Italia è stata Condannata con sentenza della Corte di Giustizia del 10 Novembre 2020 causa C - 648 /18 (per l'accertata violazione dell’obbligo sancito dal combinato disposto dell’articolo 13 e dell’allegato XI della
direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità
dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa (GU 2008, L 152, pag. 1 )
- Il Comune di Monte San Giovanni Campano non ha attuato nessuna azione per rispettare le direttive dell'Unione, per informare la popolazione sugli effetti nocivi dell'inquinamento dell'aria, non ha cercato di ridurre gli sforamenti delle PM10 e non ha adottato nessuna azione (neppure politica) per mitigare l'inquinamento dell'aria .
- Il cambio dell'amministrazione Comunale nell'ottobre 2021 ha sottolineato ancor di più l'inerzia degli uffici e dell'amministrazione comunale che negli ultimi due anni in perfetta continuità amministrativa hanno fatto cadere nel dimenticatoio questa gravissima criticità ambientale .
Si conclude che il territorio di Monte San Giovanni Campano da anni è lasciato al suo destino per la qualità dell'aria. Fare Verde , tuttavia, indica nella Regione Lazio l'ente che sta studiando il nuovo piano regionale per la qualità dell'aria nella speranza che non sia fallimentare come il precedente.
L'acqua potabile 2022 o meglio il perenne razionamento idrico per i cittadini di serie B
Il razionamento idrico, iniziato nel 2004 dal gestore del servizio idrico integrato, è continuato anche per tutto il 2022 ed ora è ancora più severo tanto è vero che sono tornate le autobotti . Questa volta, però, il gestore del servizio idrico integrato si è fatto furbo e le usa senza fare nessuna pubblicità come fa ad esempio per riempire il serbatoio ubicato in via Arajetta in prossimità della contrada S, Antoniuccio. Razionamento idrico cagionato dalla mancanza di investimenti per la sostituzione dell’acquedotto comunale oramai obsoleto e con perdite che sono percepibili da chiunque.
Fare Verde Monte San Giovanni Campano da sempre impegnata a contrastare l'incivile razionamento idrico e l'uso insostenibile della risorsa idrica non è in battaglia solo con il gestore del servizio idrico integrato ed infatti come se ci fosse una maledizione si è ritrovata anche l'attuale amministrazione comunale a dir poco silenziosa per l'emergenza idrica come se non fosse un problema e come se il fatto non la riguardasse. Amministrazione comunale che però come accaduto di recente dispone la mandata dell'acqua potabile quando ci sono le sagre paesane o come accaduto ultimamente in occasione della grandiosa sagra realizzata nel Capoluogo molto simile alla Festa dell'Unità con tanto di politico regionale a seguito.
Quindi se l'amministrazione comunale deve realizzare il panem et circenses con il politicante Consigliere della Regione Lazio si mobilita e l'acqua arriva come per miracolo. Nel resto dell'anno invece i miracoli non ci sono e nemmeno l'acqua. Nel 2022 l'amministrazione comunale non ha trovato parole e azioni nei confronti di Acea per scongiurare il razionamento idrico nei numerosi centri abitati di Monte san Giovanni Campano fatta eccezione per il feudo di Porrino /Carbonaro dove gli elettori hanno sempre l'acqua come se ci fossero cittadini di serie A e di serie B. Per i cittadini elettori di serie A il razionamento idrico non esiste e quindi per il comune diventa poco importante la sofferenza di buona parte della popolazione senza acqua potabile per intere giornate e per troppe ore al giorno. Comune di Monte San Giovanni Campano che campa nell'emergenza idrica a cui Fare Verde ha fatto perdere il vizio di scrivere disdicevoli ordinanze per la siccità localizzata. Amministrazioni comunali nel tempo , compresa l'attuale , politicamente genuflesse al volere della multinazionale che dovrebbe gestire il servizio idrico integrato ma che di fatto si è trasformata nel nostro esattore per uno pseudo servizio attuato dal 2004 con il razionamento idrico per buona parte della popolazione, con modalità strane, atipiche, di fantasia e con tanto spreco di acqua potabile che invece di arrivare ai rubinetti delle famiglie si perde nei fossi.
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
Nonostante l'approvazione del Piano di emergenza per la Protezione Civile ( che non viene attuato) la situazione resta drammatica per le frane che sono presenti da anni sul territorio. La cementificazione eccessiva del suolo, i troppi immobili abusivi, la presenza di una grande rete stradale impermeabilizzata, la mancanza di un programma per il rallentamento delle acque piovane e le pratiche agricole dei "contadini per caso" hanno velocizzato le acque piovane che contribuiscono fattivamente a produrre piccoli e grandi eventi franosi sul territorio specialmente durante il periodo autunnale e primaverile. Nonostante ciò si continua a pavimentare e cementificare il suolo come se non ci fosse un domani senza regimentare adeguatamente le acque piovane .
In passato il territorio ha subito lo sfruttamento con le cave di breccia che sono rimaste in sospeso per il loro ripristino ambientale compreso il "cratere" realizzato alla Bagnara. Di fatto è poco incisiva l'azione di tutela del profilo paesaggistico che ha già subito un degrado importante anche in aree di sicuro interesse per il turismo naturalistico.
Da tempo memorabile le tematiche ambientali sono rimaste senza un progetto serio in previsione di uno sviluppo armonico ed eco sostenibile del nostro Comune che ha areali di pregio ambientale agricolo riconosciuti dalla legge e che è parte integrante delle aree ZPS (Zona di Protezione Speciale) dichiarate protette dall'UE e riconosciute aree Parco dallo Stato. L'Ente Comune si è dotato del PRG dopo che il territorio di Monte San Giovanni Campano è stato devastato dall'abusivismo edilizio che ha fatto proliferare immobili, palazzine in ordine sparso, senza l'uso del buonsenso e senza la diligenza del buon padre di famiglia, come se un gigante li avesse buttati a caso.
Il disastro presente ha coinvolto il Comune che ha addirittura chiesto un finanziamento alla Regione Lazio per modificare il Piano Regolatore già sopra dimensionato per cubature previste per una popolazione di 25.000 abitanti . In buona sostanza sembrerebbero essere stati previsti immobili per 25000 abitanti quando Monte San Giovanni Campano ne ha appena 12028 ossia meno della metà. Il tutto presumibilmente per un errore di proiezione dello sviluppo demografico. Questo è uno degli aspetti che aggiunto agli altri con il tempo hanno degenerato il nostro habitat, degradato la qualità della vita dei residenti aggravando la comunità con spese che di certo si potevano risparmiare per la miriade di impianti fognari, per le labirintiche linee per l’acqua potabile e per le ragnatele aeree di cavi elettrici e pali della pubblica illuminazione. In più negli ultimi anni si è potuto osservare il fenomeno dei cambiamenti climatici con fenomeni atmosferici sempre più violenti che oltre a produrre frane e smottamenti contribuiscono a devastare quel poco che resta dell'agricoltura e rendono insufficiente la regimentazione delle acque meteoriche con erosioni anche di vie pubbliche come è accaduto in località Pantanelle. Il Comune da parte sua si limita a recintare le frane come è accaduto all'Anitrella e ad incappucciare gli edifici scolastici che subiscono infiltrazioni. Fare Verde negli ultimi anni non ha potuto constatare l'attuazione di un programma per il risanamento delle frane a Monte San Giovanni Campano. Resta indelebile nella memoria della popolazione il fallimentare progetto per la sistemazione idraulica del torrente Amaseno le cui opere vennero spazzate via dalla prima piena autunnale.