mercoledì 14 gennaio 2015

Monte San Giovanni Campano - L'Ambiente è sotto attacco e Fare Verde Onlus è l'unica Associazione che lo difende.

Fare Verde Onlus - Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano -


Tempo fa è stato costituito il gruppo di vigilanza sul territorio per l'Ambiente che ha prodotto diverse segnalazioni per le criticità presenti come ad esempio l'abbandono dei rifiuti, il torrente Amaseno, i crolli nel centro storico Capoluogo ed alcuni eventi franosi. In uno dei giri di vigilanza è stato notato in località Lucineto un movimento terra e prontamente è stato notiziato il Corpo Forestale dello Stato di quanto stava avvenendo riportando sull'esposto il riferimento catastale del foglio 22 e mappale 140.


E' passato del tempo ed è comparso sul sito del Comune di Monte San Giovanni Campano il link relativo a: "trasm. propetto dei rapporti del mese di dicembre 2014 interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformita' o con variazioni essenziali". Nell'allegato http://www.comune.montesangiovannicampano.fr.it/msgc/mc
/mc_attachment.php?x=&mc=7239
http://www.comune.montesangiovannicampano.fr.it/msgc/mc/mc_attachment.php?x=&mc=723
che viene riportato in copia tramite screen shot provvisto del link del sito Comunale compare precisamente il foglio e la particella che erano stati inviati al Corpo Forestale dello Stato quali oggetto di esposto accomunati all'dentità del Consigliere Delegato del Comune di Monte San Giovanni Campano alla Polizia Locale, ai Cimiteri e all'Arredo Urbano.




martedì 6 gennaio 2015

Batterie al piombo, i costruttori chiedono altri 8 anni di proroga all'UE


  • Bruxelles, 5 gennaio 2015

    Batterie al piombo, i costruttori: “Altri 8 anni di esenzione”

  • Industria dell’auto e costruttori di accumulatori sono uniti nella richiesta all’Ue di esentare le batterie al piombo dalle norme sulle sostanze pericolose
Batterie al piombo i costruttori Altri 8 anni di esenzione

(Rinnovabili.it) – Se l’automobile si accende con le chiavi e non più a manovella è certo merito delle batterie al piombo. Eppure si tratta di una tecnologia impattante sull’ambiente e dannosa per la salute, specialmente se non smaltita con tutti i crismi. Oggi pare che le batterie piombo acido da 12-Volt saranno qualcosa più di un miraggio nel decennio che prenderà avvio con il 2020, sempre se i fornitori di auto a batteria e le società automobilistiche non avranno nulla da ridire.

Le due industrie, infatti, si sono trovate fianco a fianco nell’invio di una richiesta all’Unione europea: invocavano un prosieguo dell’esenzione per le batterie al piombo dal rispetto delle norme UE in materia di sostanze pericolose. La direttiva sulle auto a fine vita (End of Life Vehicles o ELV), dovrà far finta che questi prodotti non esistano ancora per un po’. Le batterie di avviamento piombo acido sarebbero, infatti, «essenziali per le esigenze delle generazioni future» di veicoli in tutto il mondo, ha detto un messaggio firmato dalla International Lead Association durante il Green Car Congress di dicembre. Anche l’ACEA, l’associazione europea dei produttori di automobili, le associazioni dei costruttori automobilistici giapponesi e coreane hanno firmato la richiesta di esenzione.

La direttiva, in vigore dal 2005, vieta formalmente l’uso di piombo nei veicoli, ma il gruppo di costruttori di batterie, le aziende automobilistiche e le associazioni di categoria hanno sempre ottenuto che l’esenzione fosse prorogata. Ora chiedono di allungare i tempi per altri otto anni: anche perché, sostengono, passi avanti nel campo delle batterie al litio sono stati fatti e continueranno a farsi, ma con una tale lentezza da non permettere oggi un cambio di rotta.
Per convincere i delegati europei, la lobby ha presentato uno studio secondo cui non esistono oggi alternative valide al piombo per gli autoveicoli. Lo studio ha inoltre osservato che il 99% di queste è riciclato nei Paesi europei, e che l’alto tasso di riciclaggio renderebbe l’impatto ambientale delle batterie minimo rispetto a quello totale del veicolo.

giovedì 1 gennaio 2015

Monte San Giovanni Campano - Elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa - Nessuna azienda di Monte San Giovanni Campano risulta iscritta alla White List della Prefettura di Frosinone.



Fare Verde Onlus - Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano: La nostra Associazione ritiene indispensabile che il Consiglio Comunale  nella prossima seduta faccia la sua dichiarazione di dura condanna contro tutte le mafie in quanto il nome del nostro Comune è stato più volte associato sui giornali a soggetti di dubbia moralità e indagati dalla Giustizia per fatti gravissimi. Visto però che la Prefettura di Frosinone ha disposto la stesura della White List per 9 attività ad alto rischio di infiltrazione MAFIOSA e che fino ad ora NESSUNA azienda di Monte San Giovanni Campano risulta essere iscritta
  proponiamo al Consiglio Comunale di pubblicizzare l'iniziativa della Prefettura di Frosinone e comunque di adottare la White List come punto di riferimento per i pubblici appalti, per i lavori urgenti, nei rapporti di collaborazione ecc ecc in modo da prevenire qualsiasi problema futuro.       
  Il messaggio che inviamo agli IMPRENDITORI è il seguente: Chi non ha nulla da temere e non è avvezzo a rapporti con i MAFIOSI  deve ritenere l'iscrizione alla White List della Prefettura di Frosinone un vanto e un mezzo di ottima referenza. Li esortiamo ad iscriversi nel più breve tempo possibile sottoponendosi volontariamente ai controlli anti MAFIA.





               
White List contro le infiltrazioni mafiose

Elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa

 Presso la Prefettura di Frosinone è stato istituto l'elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio (c.d. "White List") previsto dalla legge 6/11/2012, n. 190 e dal D.P.C.M. del 18 aprile 2013 pubblicato in G.U. il 15 luglio 2013 ed entrato in vigore il 14 agosto 2013.

L'iscrizione nell'elenco, che è di natura volontaria, soddisfa i requisiti per l'informazione antimafia per l'esercizio dell'attività per cui è stata disposta l'iscrizione. È pertanto soggetta alle seguenti condizioni:

- assenza di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all'art. 67 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (Codice Antimafia)
- assenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi dell'impresa di cui all'
art. 84, comma 3, del Codice Antimafia.

L'iscrizione è valida per dodici mesi dalla data in cui è disposta, salvi gli esiti delle verifiche periodiche.

Le attività imprenditoriali iscrivibili nell'elenco prefettizio sono quelle espressamente individuate nell'art.1, co. 53 della legge n. 190/2012:

 a) trasporto di materiali a discarica per conto di terzi;
b) trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi;
c) estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti;
d) confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;
e) noli a freddo di macchinari;
f) fornitura di ferro lavorato;
g) noli a caldo;
h) autotrasporto per conto di terzi;
i) guardiania dei cantieri.

PREFETTURA COMPETENTE
La Prefettura della provincia dove l'impresa ha la propria sede legale.Se l'impresa è costituita all'estero, la Prefettura della provincia dove l'impresa ha una sede stabile ai sensi dell'art.2508 c.c..
Se l'impresa è costituita all'estero senza sede stabile nel territorio dello Stato , presso ogni Prefettura.

PROCEDURA PER L'ISCRIZIONE
Il titolare dell'impresa individuale ovvero il legale rappresentante della società deve presentare istanza alla Prefettura di Frosinone specificando il settore o i settori di attività per cui chiede l'iscrizione
allegando:

1) dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio contenente TUTTI i componenti che ricoprono cariche all'interno della società (per le società di capitali la dichiarazione dovrà riportare l'indicazione dei soci e dei titolari di diritti su quote e azioni);

 2) generalità complete del direttore tecnico/direttori tecnici, (ove previsto);

 3) elenco componenti dell'organo di vigilanza di cui al D. Lgs. 231/2011, completo di generalità (ove presente).

  Nel caso di Società consortili o di Consorzi la richiesta è integrata con:

 - dichiarazione del rappresentante legale dalla quale risultino ciascuno dei consorziati che nei consorzi e nelle società consortili detenga una partecipazione superiore al 10% oppure detenga una partecipazione inferiore al 10% e che abbia stipulato un patto parasociale riferibile ad una partecipazione pari o superiore al 10% ed ai soci o consorziati per conto dei quali le società consortili o i consorzi operino in modo esclusivo nel confronti della P.A.;

 - copia delle dichiarazioni sostitutive dei certificati di iscrizione alla Camera di Commercio, riferite alle suddette società consorziate.

 L'istanza potrà essere trasmessa per posta certificata all'indirizzo: sicurezza.preffr@pec.interno.it specificando nell'oggetto "richiesta iscrizione in white list", oppure per posta ordinaria alla Prefettura di Frosinone - Piazza Della Libertà, 14 - 03100 Frosinone

 La Prefettura, esperite con esito favorevole le verifiche volte ad accertare l'insussistenza delle citate condizioni ostative, dispone l'iscrizione dell'impresa nell'elenco pubblicato sul sito, dandone contestuale comunicazione agli interessati.

Nel caso in cui, a seguito delle verifiche disposte, emergano condizioni ostative, il Prefetto rigetta l'istanza di iscrizione dandone notizia agli interessati.

L'impresa iscritta nell'elenco comunica alla Prefettura qualsiasi modifica dell'assetto proprietario e dei propri organi sociali entro 30 giorni dalla data della modifica (adozione dell'atto o stipula del contratto che determina tali modifiche). Le società di capitali quotate in mercati regolamentati comunicano le variazioni rilevanti secondo quanto previsto dal testo unico di cui al D. Lgs. 24 febbraio 1998, n.58 (si vedano i modelli allegati).

La mancata comunicazione comporta la cancellazione dell'iscrizione.

AGGIORNAMENTO PERIODICO DELL'ELENCO
L'impresa comunica alla Prefettura, almeno trenta giorni prima della data di scadenza della validità dell'iscrizione, l'interesse a permanere nell'elenco. L'impresa può richiedere di permanere nell'elenco anche per settori di attività ulteriori o diversi (si vedano i modelli allegati).


Fonte: http://www.prefettura.it/frosinone/contenuti/66513.html




martedì 30 dicembre 2014

Lo stato dell'Ambiente a Monte San Giovanni Campano 2014 e la battaglia di Little Duck del 2015

Lo stato dell'Ambiente a Monte San Giovanni Campano è un disastro e non ci sono altre parole per definirlo.
Il 2014 è l'anno da dimenticare ed infatti  lo stato di calamità richiesto alla Regione Lazio dal Comune per le innumerevoli frane è rimasto sospeso.
Il Comune da parte sua non ha attuato e neppure pensato il piano di emergenza di Protezione Civile nonostante le pressioni ricevute sulla stampa forse perchè vuole dare una funzione logica ai loculi che costruisce a ruota libera.




Fare Verde ha combattuto la sua battaglia per la legalità e per la trasparenza nella gestione della cosa pubblica e resterà per sempre impressa nelle menti di tutti l'ostinazione, la precisione e la forza usate per contrastare il taglio scellerato che il Comune avrebbe voluto porre in essere alla Pineta della Bagnara. Per il TERZO anno consecutivo sono stati bloccati i tagli alla Pineta della Bagnara nonostante l'approvazione degli uffici della Provincia di Frosinone redatti in data 12.8.2014. L'azione combinata presso la Prefettura di Frosinone e la Procura di Frosinone hanno messo la parola fine al taglio silvano anche per il 2014 come è stata messa la parola fine alla caccia al cinghiale nella stessa area. Visto che si è in argomento: non si faccia illusioni nessuno perchè se non verrà redatto un piano silvano congruo e che rispetti le percentuali imposte dalle leggi ci sarà la nostra opposizione senza se e senza ma; senza trattative e senza il parlare in politichese.


Come volevasi dimostrare la Sentenza di Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha condannato l'Italia per le sue discariche in quanto NON dovevano essere messe in sicurezza come hanno preteso di fare i politici ma dovevano essere bonificate. Tra queste e siccome quì non ci facciamo mancare nulla rientra anche quella di Montecastellone di Interesse Regionale. Sarà nostra premura avvalendoci dello Statuto dell'Unione Europea di comunicare al Commissario per l'Europa la situazione se lo stato delle cose resterà invariato.
La depurazione: Ci vorrebbero le note di Verdi e precisamente quelle del coro degli schiavi Ebrei per accompagnare la situazione grottesca e di decadimento in cui sono incappati tutti i Cittadini di Monte San Giovanni Campano: In pratica all'ARPA Lazio risultano solo 2 depuratori su un numero imprecisato di depuratori che  è > di 8 e < di 11. Il dato è incerto in quanto il Comune si è rifiutato di rispondere alle richieste protocollate custodendo il segreto di Pulcinella. Nel frattempo si sono avute notizie del depuratore intercomunale che risulta SMARRITO come da dichiarazione dell'ex Commissario alla Provincia di Frosinone. Le notizie però le da Fare Verde perchè non ha NESSUN TIMORE REVERENZIALE.

 I fatti relativi al DEPURATORE INTERCOMUNALE di Monte San Giovanni Campano, Isola del Liri, Castelliri ed Arpino già finanziato dalla Regione Lazio sono questi:
 "La realizzazione del Depuratore di Monte San Giovanni Campano, è inserita all’interno della Delibera di Giunta Regionale n. 668 del 2008 a favore di ACEA ATO 5.
L’opera prevedeva e prevede un costo di 12 milioni di euro così suddivisi nelle forme di finanziamento: Euro 8.400.00 a carico della Regione (di cui euro 5.600.000 IMMEDIATAMENTE DISPONIBILI e i restanti Euro 2.800.000 da erogare tramite i ribassi d’asta) e 3.600.000 derivanti dalle tariffe.A seguito di scambi di note tra l’Acea Ato 5 e la Direzione Ambiente della Regione Lazio, una quota di questi soldi, pari ad euro 625.000, è stata PROVVISORIAMENTE stornata da questo intervento e destinata alla copertura del completamento del depuratore di Anagni. Omissis... Ad oggi,  la Regione Lazio NON ha mai TAGLIATO l’intervento previsto già dal 2008 ma risulta altresì vero invece che, la disponibilità dei fondi è sempre in “essere” e che allo stato attuale, l’ACEA ATO5 non ha MAI attuato le procedure per la realizzazione dell'impianto"
La raccolta dei Rifiuti solidi urbani è stato poi un altro cavallo di battaglia e finalmente alla fine dell'anno e dopo l'ennesimo rinvio è stata indicata la data di inizio per la raccolta differenziata sul 100% del territorio di Monte San Giovanni Campano. Il servizio inizierà il 15 di Gennaio 2015 ma restano i problemi logistici sottovalutati dal Comune ma comunque avvisati da Fare Verde che si è prodigata nel presentare il piano di riassetto della raccolta differenziata munito di regolamento e di un importantissimo metodo operativo da attuare quale è il compostaggio domestico con incentivazione e l'isola ecologica. Sul territorio restano il malcostume dei Cittadini privi del concetto di Eco Cittadinanza e l'approssimazione del servizio che non cura l'informazione ai cittadini omettendo qualsiasi tipo di messaggio persino sul sito web del Comune.
Si fa notare inoltre che nel Comune di Monte San Giovanni Campano c'è un impianto di illuminazione pubblica mirabolante tanto è vero che per ogni 5 abitanti c'è già un palo della luce con un numero di punti luce che ha superato quota 2500 ed è in aumento visto che il Comune  continua ad installare pali  con ritmo forsennato. Non si riesce a capire come si possa avere un impianto di questa portata senza avere il piano energetico e di illuminazione ma queste risposte verranno in futuro visto che c'è molto interesse sulla pubblica illuminazione da parte di almeno due Istituzioni dello Stato. Fare Verde non tralascia lo stato dei corsi d'acqua e presto inizierà azioni legali a pioggia nei confronti di chi ha distrutto l'habitat e le biodiversità nel torrente Amaseno e anche se queste ultime righe di questo costrutto risulteranno aliene e dure si andrà avanti con lo stesso rispetto che è stato rivolto ad un bene che è di tutti. Il Gruppo Locale NON nasconde che sono già in corso esposti nei confronti di chi ha deturpato l'Ambiente ma mai come in questo momento è chiamato dai suoi avvocati al silenzio per non rovinare i procedimenti avviati. Se non si è capito cogliamo l'occasione per essere più chiari: Nessuno è più al sicuro se rovina, distrugge o deturpa l'Ambiente; non basterà nessun tipo di copertura, nessun escamotage e soprattutto nessun avvicinamento perchè i procedimenti sono messi in essere da chi è lontano anni luce da logiche di spartizione politica, non teme nessun tipo di pressione e soprattutto non tiene in nessun conto le maldicenze. Per tutto quanto è stato scritto Fare Verde Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano si rivolge direttamente alle Istituzioni senza timori reverenziali , in linea diretta con il Presidente Nazionale di Fare Verde Avv. Francesco Greco e con il Presidente di Fare Verde Lazio Silvano Olmi.
Comunque andranno le cose per il 2015 la priorità di Fare Verde Onlus Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano sarà quella di trattare i circa 5000 metri quadrati di eternit presenti nella frazione Anitrella. La battaglia di Little Duck sarà senza quartiere e senza nessun rispetto per nessuno ed nizierà il 7 di Gennaio del 2015 alle ore 00.00
 

Monte San Giovanni Campano amplia la raccolta differenziata al 100% del territorio

Nell'anno 2009 iniziava l'iter per  la raccolta differenziale a Monte San Giovanni Campano quando il territorio venne dotato del servizio con appalto pubblico. dopo l'inizio di preparazione si arrivò al cambio amministrativo e nel 2011 la raccolta differenziata toccò la percentuale del 19% con circa il 30% del territorio coperto. Dal Maggio 2011 ad oggi la raccolta differenziata ha subito un arresto dapprima e la regressione subito dopo fino a toccare la percentuale del 16.8%.
Al silenzio delle Associazioni Ambientaliste durato fino al 2013 si è aggiunta la voce dapprima di una associazione locale rimasta inascoltata ma nel 2014 è iniziata l'azione di Fare Verde Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano.
Il Gruppo Locale ha continuato l'azione del suo responsabile con una serie di articoli pubblicati sui giornali cartacei affiancati dall'azione sul web per sensibilizzare la Pubblica Amministrazione ad attuare la raccolta differenziata sul 100% del territorio affiancata da una seconda azione di compostaggio domestico. Non sono mancati i consigli preziosi e il supporto di Fare Verde Lazio e di Fare Verde Onlus per un'azione più incisiva.
Nel bilancio di previsione del 2014 veniva indicato il mese di Settembre come inizio per la raccolta differenziata ma di fatto non è stato così.
Si arriva al mese di Ottobre 2014 e Fare Verde aumenta la pressione con continue visite all'Ufficio Tecnico che hanno portato a presentare il piano di riassetto per i rifiuti solidi urbani ampiamente pubblicizzato sulla stampa. Il 29 di Dicembre l'annuncio della data di inizio per la raccolta differenziata fissata per il 15 di Gennaio 2015.
La soddisfazione all'interno del Gruppo Locale di Fare Verde Onlus è palpabile e la vittoria dei Cittadini  per l'Ambiente merita applausi.


La soddisfazione diventerà totale nel momento in cui verrà praticato il compostaggio domestico e saranno proposti incentivi per farlo. Fare Verde Onlus Gruppo Locale ha proposto inoltre la regolamentazione delle sagre e delle feste come quella delle mense scolastiche, dei mercatini affinche vengano applicate regole certe per l'utilizzo di materiale compostabile. Il piano di riassetto prevede inoltre la possibilità di impiantare sul territorio distributori automatici di generi alimentari sfusi, la presenza di Green Point per la merce sfusa nei supermercati; l'utilizzo dell'acqua sorgiva e infine la possibilità di programmare un uso di imballaggi minori riconoscendo alle aziende produttrici  un incentivo sulla TARI.


La posizione di Fare Verde Onlus Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano è di assoluta estraneità alla politica partitica o agli schieramenti locali ma nonostante ciò esprime l'apprezzamento per l'ampliamento del servizio pubblico.


sabato 27 dicembre 2014

Richiesta di Ipsezione ASL a 4 cantieri sul territorio di Monte San Giovanni Campano

Fare Verde Onlus - Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano - crea sempre un precedente di avviso pubblico sui giornali e sul web ma se la sua voce non viene ascoltata non tira la giacchetta a nessuno. Questa mattina alla 9.12 è stato chiesto alla ASL l'ispezione a ben 4 cantieri che stanno realizzando opere pubbliche a Monte San Giovanni Campano per la  prevenzione degli infortuni che potrebbero accadere ai minori che di certo non hanno la valutazione esatta dei pericoli.





Al Direttore S.Pre.S.A.L. Isola Liri 
Piazza San Francesco, snc tel. 0776/803003 fax 0776/800534



Oggetto: Richiesta di verifica per le norme di sicurezza ai cantieri delle opere pubbliche in Monte San Giovanni Campano.

Con la presente Fare Verde Onlus – Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano – nella persona del responsabile Dott. Marco Belli nato a Monte San Giovanni Campano il 4.4.1961 chiede al responsabile del S. Pre.S.A.L. l'ispezione dei seguenti cantieri relativi ad opere pubbliche sul territorio di Monte San Giovanni Campano:
1) Cantiere per la realizzazione del Parcheggio Multipiano S. Giusta ubicato presso il Capoluogo in posizione Nord Est c/o via S. Rocco;
2) Cantiere per la strada Comunale situata nei pressi di via Grancia del Capoluogo in posizione SUD -
3) Cantiere per la realizzazione della messa in sicurezza ex scuola elementare sita lungo il Viale S. Tommaso D'Aquino del Capoluogo e in particolare il baraccamento realizzato dentro il giardinetto pubblico dedicato a Carlo VIII.
4) Cantiere stradale per la realizzazione della strada Poldo Laoria per il quale viene richiesta la verifica delle recinzioni in località Laoria data la presenza di macchinari in movimento e di un setaccio per la breccia.
La richiesta è finalizzata alla prevenzione di sinistri ai danni di bambini che si possono verificare per parapetti non installati o fuori norma, per le recinzioni approssimative e per le “trappole”create che potrebbero avere esiti fatali.
Si resta in attesa di un riscontro preciso di questo esposto circostanziato ma benevolo in quanto l'interesse preminente della nostra Associazione è quello di evitare possibili sinistri ai bambini.
Cordiali saluti
Monte San Giovanni Campano lì 27.12.2014

Per Fare Verde Onlus Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano
Dott. Marco Belli
cell. 3935510005 email: marcobelli8@gmail.com
via Roma 25 – Monte San Giovanni Campano




venerdì 26 dicembre 2014

Progetto Oli esausti vegetali


Oli vegetali esausti, una fonte di inquinamento.

Come è risolto attualmente il problema dello smaltimento degli oli vegetali esausti a Monte San Giovanni Campano: L’olio impiegato per la frittura viene abitualmente gettato negli scarichi, provocando una serie di conseguenze negative, dall’inquinamento delle acque reflue al danneggiamento delle condutture.




Alla fine degli anni ’90 il Ministero della Sanità stimava per la nostra Nazione in circa un miliardo e 400 milioni i chili di olio vegetale che ogni anno vengono immessi al consumo, direttamente come olio alimentare o perché presenti in altri cibi.. Attualmente solo il 5 per cento viene recuperato. Si può dunque tranquillamente dire che l’olio vegetale usato viene smaltito direttamente nell’ambiente, in gran parte come residuo di fritture e quindi ricco di sostanze inquinanti. L’olio vegetale, infatti, dopo la frittura modifica la sua struttura polimerica, si ossida e assorbe le sostanze inquinanti della carbonizzazione dei residui alimentari.
La drammaticità della situazione si può maggiormente comprendere se si considera che la quasi totalità dell’olio esausto viene gettata dalle utenze domestiche nel lavandino, oppure nel water, e dunque immessa nel sistema fognario e quindi nei depuratori comunali, o – situazione ancor più grave – direttamente nell’ambiente.







Un altro dato è sicuramente più allarmante per gli “addetti ai lavori” e non solo: i corpi ricettori del sistema fognario sono i depuratori comunali, che per depurare un chilogrammo di olio necessitano di almeno 3KW/h con tutte le conseguenze economiche immaginabili. Molti milioni di KW/h vengono sprecati ogni anno per depurare gli oli presenti nelle acque fognarie. Al Nord esiste una maggiore cultura per la raccolta degli oli domestici, che si sta però estendendo nelle realtà del centrosud, tenendo conto delle singole specificità.
Al momento si tratta di piccoli centri, con stabili di due piani, dove si può fare la raccolta porta a porta, differente dalla raccolta differenziata classica poiché una famiglia impiega due o tre mesi per il riempimento completo delle taniche . La stima per l’utenza domestica è di circa un litro al mese. Inoltre l’olio recuperato viene indirizzato alla produzione di biocarburanti per autotrazione, un altro risvolto positivo poiché permette di attenuare la richiesta di petrolio e di ridurre l’inquinamento causato dalle automobili.
Come possiamo dare una mano per ridurre il fenomeno inquinamento? Fare Verde Onlus Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano in costante contatto con il Presidente Nazionale lancerà all'inizio del 2015 il suo progetto locale per la raccolta differenziata dell'olio esausto vegetale. Il progetto sperimentale e di primaria importanza è interamente sopportato da Fare Verde Onlus Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano in diretta appartenenza a Fare Verde Onlus Nazionale e Fare Verde Lazio ed è un piccolo regalo al nostro Territorio che avrà un valore aggiunto nello sviluppo di quella che è definita Eco Cittadinanza con risvolti simpatici per i bambini del territorio.
Al più presto e non appena sarà terminata la parte burocratica verrà chiesto, se possibile, il patrocinio al Ministero dell'Ambiente della tutela del Territorio e del Mare.