martedì 24 marzo 2015

L'Italia è un Paese OGM FREE? mannò è OGM - NI -

La Normativa sugli OGM nei mangimi per animali - Bisogna guardare con attenzione le etichette perchè gli OGM non sono vietati ma disciplinati.
Che cosa sono gli Organismi Geneticamente Modificati ? L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) li definisce così: "Per organismo geneticamente modificato (OGM) si intende un organismo il cui materiale genetico è stato modificato con modalità che non avvengono naturalmente per fecondazione e/o per ricombinazione naturale. Gli OGM possono essere vegetali, animali o microrganismi quali batteri, parassiti e funghi."
Va precisato tuttavia che, anche se attualmente non ci sono colture OGM in Italia (se non a livello sperimentale), non significa che siamo un Paese “OGM free”.
Infatti la gran parte dei mangimi utilizzati negli allevamenti italiani (esclusi gli allevamenti biologici dove ci possono capitare per caso) è prodotta a partire da soia e mais geneticamente modificati importati da Stati Uniti, Canada e America Latina in quanto l'Italia produce solo l'8% della soia di cui necessita.



Bovino Belgian Blue (Blu Belga)

Il 12 Giugno 2007 il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea ha approvato il nuovo regolamento per i prodotti biologici che AMMETTE una soglia di tolleranza per eventuali contaminazioni OGM fino allo 0,9%, senza l’obbligo di dichiararlo in etichetta, come già previsto dal 2003 per i prodotti convenzionali.
Il nuovo regolamento è in vigore dal 1 gennaio 2009. Gli alimenti biologici possono dunque continuare ad essere etichettati come tali anche se contaminati (max 0,9%) da materiale transgenico. Per mangimi geneticamente modificati si intendono mangimi che contengono, sono costituiti o prodotti a partire da OGM. 

 La normativa di riferimento del settore è rappresentata principalmente dai due regolamenti (CE) n. 1829/2003 e 1830/2003, in applicazione dal 18 aprile 2004. Il primo, introducendo nuove regole per i mangimi, definisce fra l’altro la procedura di autorizzazione per l’immissione in commercio di un OGM, stabilisce i requisiti specifici in materia di etichettatura e fissa le soglie di tolleranza della presenza accidentale o tecnicamente inevitabile di OGM. Il regolamento (CE) n. 1830/2003 prescrive nuove regole in materia di tracciabilità e stabilisce ulteriori prescrizioni di etichettatura da rispettare in tutte le fasi della loro immissione in commercio.
Come è noto, i mangimi OGM possono essere immessi sul mercato solo previo rilascio di un’autorizzazione da parte della Commissione Europea, secondo la procedura stabilita dal regolamento (CE) n. 1829/2003. I mangimi così autorizzati devono rispettare le condizioni e le eventuali restrizioni riportate nell’autorizzazione.
Il regolamento (CE) n. 1829/2003 stabilisce inoltre che tutti i mangimi OGM, debbano riportare in etichetta la dicitura relativa alla presenza di OGM.
Tale obbligo non si applica tuttavia ai mangimi che contengono, sono costituiti, o sono prodotti a partire da OGM autorizzati in proporzione non superiore allo 0.9% per mangime, purché tale presenza sia accidentale o tecnicamente inevitabile per stabilire se la presenza di tale materiale sia accidentale o tecnicamente inevitabile, gli operatori devono essere in grado di dimostrare alle autorità competenti di aver preso tutte le misure appropriate per evitarne la presenza. Il Regolamento (UE) N. 619/2011 stabilisce inoltre un limite tecnico dello 0,1% per la presenza di OGM per il quale sia in corso una procedura di autorizzazione o la cui autorizzazione sia scaduta.
Infine i mangimi OGM devono rispettare anche le prescrizioni stabilite in materia di tracciabilità.
Tali prescrizioni sono state fissate in modo specifico per questo settore dal regolamento (CE) n. 1830/2003, che definisce la tracciabilità come la capacità di rintracciare OGM e prodotti ottenuti da OGM in tutte le fasi dell'immissione in commercio attraverso la catena di produzione e di distribuzione. 
Purtroppo in Italia come in Europa sulle etichette dei prodotti eduli di derivazione animale non si trova scritto: Proveniente da animali allevati con OGM perchè la normativa lo permette. Un vuoto legislativo che potrebbe essere colmato da un semplice Decreto Ministeriale tanto per permettere le scelte consapevoli al Consumatore.





domenica 22 marzo 2015

22 Marzo 2015 - Giornata Mondiale dell'acqua -

Comunicazione della Commissione relativa all'iniziativa dei cittadini europei -"Acqua potabile e servizi igienico-sanitari  un diritto umano universale! L'acqua è un bene comune, non una merce" -  Inizia così il 22 Marzo 2015 per Fare Verde che festeggia la giornata Mondiale dell'Acqua bene comune. 



Si ricorda che l’acqua è fondamentale per lo sviluppo sostenibile. Senz’acqua non c’è agricoltura che è responsabile del 70 per cento del consumo idrico globale. Per produrre una caloria di cibo occorrono da 1 a 100 litri ed entro il 2050 la produzione alimentare dovrà aumentare del 60 per cento per sfamare l’intera popolazione mondiale. L’acqua è essenziale anche per produrre energia con gli impianti idroelettrici e le centrali termoelettriche. Per l’igiene e la salute occorre l’accesso all’acqua potabile. Le risorse idriche sono fondamentali anche per lo sviluppo industriale, la vita nelle città, il superamento delle diseguaglianze e la conservazione della Natura.



Per questa sfida occorre consumare meno acqua e soprattutto meglio: per esempio, perché invece di irrigare i campi coltivati con acqua potabile non si usa l’acqua depurata? Una domanda che lascia perplessi nella nostra Provincia di Frosinone a cui Fare Verde da una risposta immediata: Se i depuratori fossero a norma le acque trattate potrebbero essere usate in agricoltura ma siccome viviamo nell'era dell'approssimazione, della confusione e dello spreco delle risorse questa evenienza di risparmio non può essere adottata. La colpa e il guadagno di pochi ancora una volta sono SFAVOREVOLI per tanti.

giovedì 19 marzo 2015

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA NAZIONALE ISCRITTI

AI sensi del vigente Statuto Nazionale, il sottoscritto, Avv. Greco Francesco, Presidente Nazionale di FARE VERDE Onlus, convoca l’assemblea nazionale degli iscritti, nei giorni 21 e 22 marzo 2015, in struttura annessa all’Abbazia di Montecassino (FR) con inizio lavori alle ore 17, in prima convocazione, e 19, in seconda, per discutere il seguente ordine del giorno:
1 – Approvazione bilancio consuntivo 2013;
2 – Approvazione bilancio consuntivo 2014;
3 – Manifestazione “Dove passano i nuovi barbari 2015″;
4 – Stato dell’associazione ad un anno dall’elezione della nuova Presidenza.
La giornata di domenica 22 marzo 2015 sarà dedicata alla discussione del tema: “Paolo Colli, 10 anni dopo ….. un Futuro dalle Radici Profonde”.
Firmato: avv. Francesco Greco, presidente nazionale Fare Verde Onlus.
Informazioni Logistiche: arrivo ore 16; camere con 4, 6 ed 8 letti; sacco a pelo o lenzuola vanno portate da casa; posate da portarsi da casa. Costo €30 (pernotto, cena, colazione e pranzo). per info: 347.7671827, ore pomeridiane o OLMI 333.2985873.

lunedì 16 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - I cani vaganti e la matematica sono opinioni costosissime -

Fare Verde Onlus - Gruppo di Monte San Giovanni Campano - presentò una istanza al Comune di Monte San Giovanni Campano con la quale propose di discutere in Consiglio Comunale l'adozione incentivata dei cani detenuti nei canili convenzionati .


Manco a dirlo e forse perchè i cani sono considerati esseri impuri non è arrivata mai nessuna risposta. Questa Associazione già si immagina la missiva presa con le pinzette  e messa nell'indifferenziata per l'evidente peccato  commesso in difesa  di  esseri considerati impuri.
Eppure la proposta di Fare Verde Onlus  è efficiente, efficace ed economica tanto è vero che  altri Comuni la stanno attuando.
Il punto presentato da discutere in Consiglio Comunale è il seguente: Dare in adozione incentivata un cane detenuto nel canile  a quelle famiglie che lo richiedono  con apposito bando Comunale decurtando ben 3000 euro dalla TARI (immondizia) in uno spazio temporale da concordare tra Comune e Contribuente o meglio ancora decurtare i 3000 euro anche dai servizi proposti dal Comune come ad esempio dall'acquisto dei loculi, dal pagamento della luce perpetua, dai buoni pasto delle mense scolastiche, dai trasporti pubblici, dagli oneri di edificabilità ecc ecc.
Questa modalità studiata da Fare Verde oltre ad essere CIVILE , rispettosa delle Biodiversità è perfettamente in linea con la Legge della Regione Lazio sul randagismo. E' la Legge stessa che garantisce tramite le Associazioni che tutelano gli animali, la ASL e la Polizia Locale il rispetto dei dettami dell'adozione tramite l'iscrizione all'anagrafe canina della Regione Lazio con gli obblighi che ne conseguono.


Infine il risparmio per il Comune che attualmente spende 4 euro a cane + IVA che moltiplicati per la vita media di un cane nel luogo di detenzione calcolata in 8 anni fanno esattamente €14249,oo IVA inclusa. Quindi decurtando alla somma di 14249 l'incentivo alle famiglie di € 3000,oo il risparmio per il Comune potrebbe essere  esattamente di €11249,oo. Troppo complicato il calcolo? Fare Verde crede proprio di si per chi è abituato solo a prendere dalle famiglie e mai a dare. Quindi l'amministrazione Comunale preferisce spendere 14.249,oo per ogni cane detenuto e non decurtare 3000 euro di incentivo alle famiglie. Purtroppo sono sempre i numeri che vanno di traverso alla brava gente e mai ai politici che considerano la matematica una scienza indegna proposta da strani ed estroversi personaggi della storia con i capelli lunghi...


giovedì 12 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - Lo spazio ludico a Colli -

Colli fa eccezione in tutti i sensi perchè non ha un giardino pubblico ma uno spazio ludico destinato ai bambini con tanto di entrata per i NON normodotati come è presente un tappeto gommoso ma poi cade nell'oblio con giochi ad uso esclusivo per i bimbi normodotati.
Si tratta di un piano della piazza attrezzato con uno scivolo e due altalene. Altri giochi a molla sono andati distrutti.
La prima criticità è rappresentata dai giochi non adatti ai bambini non normodotati.


La seconda criticità è data dalla chiusura dell'entrata per i diversamente abili attuata dalle comodità del cantiere eterno della scuola che tanto per gradire ha chiuso l'entrata dedicata ai diversamente abili.


La terza criticità è rappresentata dal vano sottoscale aperto che ha una sufficiente quantità di immondizia
La Quarta criticità è palese per l'assenza dei contenitori per i rifiuti e quelli che ci sono (in ghisa) sono pericolosi perchè rotti o aperti

Per i motivi elencati per Fare Verde lo spazio ludico ha bisogno di adeguamenti e per il momento lo ritiene BOCCIATO.

 Si suggerisce inoltre di munire lo spazio ludico con i contenitori per la raccolta differenziata tanto per inculcare il concetto di Eco Cittadinanza anche ai più piccoli.

Monte San Giovanni Campano - Il giardino pubblico della frazione Anitrella

Lo spazio verde dedicato al tempo libero in località Anitrella è abbastanza ampio e il fondo è a prato. Ha due entrate per i diversamente abili ed è dotato di pubblica illuminazione. Non è particolarmente  pericoloso per i bambini perchè non c'è nessuna strada rotabile attigua ma la valutazione è guastata dalle criticità presenti.
Prima criticità: I giochi non sono adatti per i bambini NON normodotati mentre il parco giochi deve essere per tutti.
Seconda criticità: Presenta i giochi rotti e il tetto del "castello" è pericolante.




Terza criticità: La pista circolare in cemento presente al centro dello spazio verde presenta tre buche vistose.


Neppure a pensarlo che ci possa essere il WiFi gratuito perchè forse è considerata una diavoleria che è meglio non evocare.
Nel complesso ha bisogno di adeguamento e fino a quando non sarà adeguato verrà considerato BOCCIATO.

 Presenti i contenitori per la raccolta dei rifiuti indifferenziati mentre sarebbe auspicabile la presenza di contenitori per la differenziata ma forse è chiedere troppo ad un Comune che manca di regolamento.

Monte San Giovanni Campano - Odissea nello Spazio nella Contrada Dormitorio di Colle Pupazzo -

L'area Verde di Colle Pupazzo è un manufatto  in calcestruzzo  a forma di pseudo anfiteatro Greco recintato da una rete metallica usata per i pollai. Separato dalla campagna attigua da un muro di sostegno alto svariati metri, senza nessuna continuità come se si trovasse in quartiere periferico di una grande città. Non ha neppure la più vaga somiglianza ad un'area verde e neppure ad una piazza. Esempio tipico di spreco per l'assenza di bagni pubblici , giochi per bambini , di una semplice fontana e di qualsiasi altra comodità.

Area Verde di Colle pupazzo in rosso

Non ci vengano a dire che è ancora in costruzione perchè l'Area Verde è stata già usata per i festeggiamenti che ci sono stati nella contrada.
Il monoblocco di calcestruzzo dispone di gradini che fungono da seduta e null'altro è presente in quella desolazione.
Più che un'area verde è un'area grigio topo dove nessuna forma di vita potrà mai attecchire visto che la costruzione è al 100% in cemento a vista.
Come luogo di socializzazione è un tantino strano perchè è rivolto come negli Agorà ad un pubblico adulto che non si deve confrontare ma che deve ascoltare o giudicare quanto gli viene suggerito dallo spazio antistante la gradinata.
Fare Verde vorrebbe incontrare il progettista per capire che senso ha un'opera del genere in quel contesto di Contrada sottoposta a continua emarginazione sociale e a sfregio Istituzionale in quanto considerata da sempre Contrada Dormitorio senza  strutture pubbliche (eccezion fatta per la pseudo strada)  o privata aperta al pubblico (Unica contrada priva persino del bar). Di fatto proprio l'area verde che avrebbe potuto rappresentare il luogo di socializzazione è stata realizzata in fretta e furia senza tener in nessun conto che la popolazione avrebbe avuto bisogno di spazi coperti e scoperti   polifunzionali. Certo è che non ci vuole la laurea in Architettura per capire quello che è stato appena scritto perchè basta il buonsenso. Fare Verde BOCCIA senza appello l'Area Verde di Colle Pupazzo perchè non ha nessun requisito che possa neppure lontanamente far pensare ad uno spazio verde.


Fare Verde ne consiglia la demolizione come consiglia ai Cittadini di Colle Pupazzo di uscire dallo stato di ipnosi in cui si trovano e di protestare per lo sfregio perpetuo ricevuto con quel MONOLITE in calcestruzzo recintato a mò di POLLAIO.