mercoledì 13 gennaio 2016

Monte San Giovanni Campano - Località Pantanelle - Frana in corso dell'argine del fiume Liri - Esposto all'ARDIS -

E' in corso la frana generalizzata dell'argine del fiume Liri in località Pantanelle e per questo motivo è stato inviato un esposto all'Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo - ARDIS-
 
Fare Verde Monte San Giovanni Campano comunica che è in corso la frana dell'argine del Fiume Liri in località Pantanelle di Monte San Giovanni Campano e che già in frane pregresse i proprietari dei terreni agricoli  più volte hanno spostato le recinzioni perché il terreno su cui erano infisse è stato portato via dalle acque. Alcuni tratti di recinzione sono rimasti sospesi nel vuoto creando pericolo serissimo sia per le eventuali cadute che per gli smottamenti improvvisi che potrebbero inghiottire cose e persone.
Visto quanto premesso Fare Verde chiede che vengano eseguite le opere necessarie per evitare l'ulteriore erosione del suolo e per scongiurare qualsiasi sinistro a persone , cose e animali.
Si allegano foto degli eventi franosi acquisite alle coordinate GPS 41,654488°N - 13,55296°E e si resta in attesa di un qualsiasi riscontro.








sabato 9 gennaio 2016

Prevenzione e repressione dei reati penali di maltrattamento animale e procurata morte.

Corpo dell'esposto inviato alle Forze dell'Ordine.

Con la presente Fare Verde Monte San Giovanni Campano comunica quanto segue:
In occasione dell'annuale macellazione suina sono stati uditi in modo diffuso grugniti stranzianti per le campagne edi Monte San Giovanni Campano rapportabili presumibilmente allo svolgimento della macellazione casalinga  tradizionale per la specie suina. Con la finalità della tutela degli animali CHIEDE di vigilare con efficacia affinche vengano rispettati gli articoli del Codice Penale che sono vigenti sul territorio della Repubblica Italiana relativi al maltrattamento degli animali e alla procurata morte. Premesso che l'ignoranza becera dei macellatori girovaghi li porta a non comprendere che lo stress procurato agli animali in procinto della macellazione e durante la macellazione si ripercuote sulle carni e sulla loro conservazione come è scientificamente provato ed insegnato in tutte le Facoltà di Veterinaria; premesso che il metodo di procurare stress agli animali è proibito dalla legge; premesso che annualmente si ripete tale brutale pratica. Tanto premesso si ritiene necessario il controllo approfondito anche a random sulla macellazione casalinga di un numero significativo di macellazioni con la finalità di individuare anche eventuali conduttori di animali NON denunciati che potrebbero sfuggire ai controlli come quella di identificare i mesterianti che si recano casa casa per macellare gli animali sfuggendo al fisco. La scrivente Associazione segnalerà all'Autorità Giudiziaria chiunque procurerà maltrattamento agli animali o dolore durante la macellazione come prevede lo statuto che tutela l'Ambiente, la Natura e gli Animali.
Esposto inviato il giorno 9 Gennaio 2016

giovedì 7 gennaio 2016

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE DEL COMUNE DI MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO. BASTA CON LE ELEMOSINE AL TERRITORIO.

CAMPAGNA di SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE del Comune di Monte San Giovanni Campano.
Caro Comune lasciatelo dire: INVESTI MOLTO POCO NELLA PREVENZIONE. Seppur lodevole la campagna di sensibilizzazione alla prevenzione delle problematiche Ambientali non si può certo tacere sul fatto che sia incompleta rispetto alle criticità presenti sul territorio e che ci sia la certezza dei giusti interlocutori ma è palese che con 3 centesimi di euro pro capite si possa fare ben poco. La somma totale dell'investimento nella prevenzione che il Comune impegna corrisponde quindi a 500 (cinquecento) Euro e non si capisce se sono comprensivi delle tasse e ritenute. Di fatto e senza alcun dubbio nei 500 euro non sono rientrate le seguenti tematiche: Prevenzione all'Inquinamento luminoso, prevenzione all'inquinamento dell'aria, buone pratiche per la piantumazione di compensazione ai tagli arborei, prevenzione all' Inquinamento del suolo e all'inquinamento sul luogo di lavoro. Se si vuole maggiore precisione nel rispetto delle fonti di inquinamento manca qualsiasi riferimento alle seguenti tematiche: Inquinamento chimico, Inquinamento biologico, Inquinamento acustico, Inquinamento elettromagnetico Inquinamento luminoso, Inquinamento termico, Inquinamento naturale e Inquinamento agricolo. Questa Associazione non può fare a meno di CHIEDERE al Comune di investire almeno la stessa SPESA che occorre per installare UN SOLO PALO DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE per la Campagna di prevenzione alle criticità AMBIENTALI magari facendo a meno di installare uno di quei PALI che servono ad illuminare tratti di strada dove ci passano 1/2 persone all'anno tipo quelli impiantati nel relitto stradale dell'antica provinciale subito dopo il bivio per il Cimitero del Capoluogo. Comunque andrà questo investimento di 500 euro per l'Ambiente è a dir poco disdicevole se si considera che rappresenta la LOTTA CIVILE alla spesa plurimilionaria che dovranno fare tutte le Amministrazioni Pubbliche in futuro per riparare i DANNI presenti sul territorio. E' disdicevole inoltre che somme più imponenti siano state spese per finanziare eventi ludici di "profana" fattura che hanno contribuito ad aumentare la spesa per ripulire il territorio come è accaduto per le sagre e gli eventi che hanno lasciato dietro di se una scia di immondizia indifferenziata per l'assoluta mancanza del Regolamento Comunale per la Raccolta Differenziata. Si fa notare inoltre che la raccolta differenziata MANCA di una soluzione a lungo ignorata e più volte ricordata da Fare Verde quale è quella relativa alla gestione dell'umido in quanto NON è previsto il compostaggio domestico. Per ultimo Fare Verde vuole ricordare che nelle tematiche comprese nella determina 118 si fa riferimento alle discariche e a questo punto si vuole capire come viene CONSIDERATA la DISCARICA di Monte Castellone visto che lì ci sono sotterrati rifiuti che NON hanno subito nessun trattamento come invece prevede la Normativa Europea e il buonsenso. Quindi la Campagna di prevenzione dovrebbe essere rivolta PRINCIPALMENTE a chi gestisce la cosa pubblica e solo dopo ai CITTADINI. Se c'è malcostume vuol dire che c'è anche tolleranza...

Atto 118 in pubblicazione sull'Albo Pretorio fino al 20 Gennaio 2016







domenica 3 gennaio 2016

I nuovi boschi e il guadagno della superficie arborea dal 2012 al 2015

Il territorio di Monte San Giovanni Campano nel 2015 si è arricchito di Ha 4 A 66 e Ca 78 di boschi privati classificati in Pascoli Arborati (BOSCHI DA PASCOLO). A questi si aggiungeranno entro breve tempo i due boschi pubblici segnalati da Fare Verde per i quali è già in corso l'iter per l'accatastamento. Al trend oramai positivo si è aggiunta la particolare opera di tutela di Fare Verde Monte San Giovanni Campano iniziata nel 2011 con il contrasto feroce ai piani di taglio silvano e che si è protratta durante le estati  quando ha piantonato a vista la Pineta Morroni ( Pineta della Bagnara) per la prevenzione degli incendi boschivi procurando un guadagno della superficia arborea del 10% nonostante l'emergenza neve del 2012 e il vasto incendio boschivo del settembre 2012 come risulta dalla mappatura satellitare realizzata dalla NASA. (Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche degli Stati Uniti d'America) che indica le aree di guadagno arboreo con la colorazione   blu.



L'aumento della superficie arborea nell'area della Pineta Bagnara è rappresentate dalle colorazioni blu.


 I nuovi boschi privati già registrati dall'Agenzia delle Entrate come pascoli arborati sono sistemi silvo-pastorali, ad alto valore biologico e culturale riconosciuto ormai a livello internazionale.



Si possono definire come quelle superfici a pascolo nelle quali si tende a conservare gli alberi che isolati, o in gruppi, coprono più o meno regolarmente il terreno in modo che il loro numero non possa mai essere a detrimento della produzione erbacea. L’interesse odierno per questi boschi è molteplice. Dal punto di vista economico consentono il rilancio di aree abbandonate e marginali alle colture specializzate, attraverso una vasta gamma di produzione tipiche dalla carne ai prodotti caseari. Grazie alla possibile applicazione di forme di allevamento estensivo, la sicurezza alimentare dei prodotti è garantita dalla dieta rigorosamente naturale degli animali. Dal punto di vista ambientale, la frammentazione di usi del suolo e di habitat garantisce alti livelli di specie e di ecosistemi. La differenza tra il modello colturale del bosco da pascolo con quello del bosco sottoposto al pascolamento è sostanziale: il primo ha come precipuo obiettivo l’alimentazione del bestiame l’integrità e la conservazione della componente arborea. Il secondo è una compenetrazione tra la selvicoltura e l’allevamento, che può essere adottata solo in modo temporaneo. Il pascolo arborato implica, infatti, tutta una serie di accorgimenti colturali tali che lo rendono capace di assolvere molteplici scopi. La superficie del pascolo si suddivide in sezioni stabilite in base alla produzione foraggera e al carico animale che si vuole introdurre. Ciascun boschetto può essere recintato permanentemente con siepi o muri a secco; altrimenti si possono usare recinzioni temporanee fino a quando la rinnovazione naturale non risulta indenne dal morso del bestiame. La fustaia rada da pascolo ad alberi sparsi è costituita da specie eliofile come le querce, con chioma leggera, che non aduggia il cotico erbaceo e che mantenute allo stato isolato danno abbondanti produzioni di frutto. La distanza tra gli alberi viene stabilita in base al grado di copertura delle chiome al suolo. La gestione selvicolturale si traduce in un taglio saltuario che consente più facilmente l’adozione di turni fisici e la rinnovazione continua sotto copertura. Regolare il grado di copertura serve per equilibrare i rapporti di concorrenza tra pascolo e alberi e allo stesso tempo garantire la funzione protettiva e produttiva del pascolo arborato. Le cure colturali del soprassuolo consistono in potature agli alberi, decespugliamenti selettivi a carico del sottobosco per reclutare i semenzali e miglioramenti del pascolo. Il pascolo arborato governato a fustaia disetanea è la modalità di uso del suolo che assolve contemporaneamente le finalità protettive, produttive (in termini di produzione foraggera, erba e frutto) ed estetico-paesaggistiche.

giovedì 24 dicembre 2015

L'acquedotto perde persino a Natale mentre l'acqua è razionata alla popolazione da 18 mesi.

Il desiderio di Fare Verde in questi giorni di Festa era quello di osservare un religioso silenzio.

Perdita del 24.12.2015 in località Fontana Magna
Purtroppo non si può tacere difronte allo spreco di acqua potabile che si perde nei fossi quando nello stesso momento è razionata alla popolazione. Non ce ne voglia nessuno e non si permetta più nessuno di scrivere che si rovina l'immagine del paese perchè questa è solo ed esclusivamente la verità. Fare Verde chiede agli amministratori di usare il buonsenso, di abbandonare i poteri forti e di schierarsi esplicitamente dalla parte dei Cittadini che subiscono in sofferenza il razionamento idrico da più di 18 mesi. Perdita in località Fontana Magna a Monte San Giovanni Campano con segnalazione in itinere.


martedì 22 dicembre 2015

Si festeggia il 18° ANNIVERSARIO per i lavori in corso della strada POLDO/LAORIA

IL 23 DICEMBRE 2015 ricorre il 18° ANNIVERSARIO dei lavori in corso per la strada POLDO/LAORIA (23/12/1997 - 23/12/2015)

Fare Verde nel 18° anniversario del giorno in cui iniziò l'iter dei lavori per la strada Poldo/Laoria AUGURA  BUON PROSEGUIMENTO e un particolare BUON LAVORO. La nostra Associazione  era convinta che i lavori in corso fossero per una CAVA di BRECCIA visto l'imponente sbancamento e la relativa movimentazione di BRECCIA tanto è vero che si voleva chiedere la sua RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE  ma poi leggendo la documentazione si capì che si trattava di una STRADA.
Il progetto iniziale redatto dalla XII Comunità Montana nacque per realizzare l'Area Verde di Fontana Canale ma con il passare degli anni il modello di sviluppo cambiò nel bisogno emergente della domanda non soddisfatta. Per il tramite di un modello di interdipendenza orizzontale con il Comune di Monte San Giovanni Campano lo implementarono con le dovute ed imprescindibili sottolineature e quindi arrivarono al salto di qualità che di fatto trasformò il progetto da Area Verde con accesso stradale  a  strada di collegamento POLDO - Laoria. Una sorta di ricongiungimento dei lavori tra quelli realizzati dalla XII Comunità Montana e quelli del Comune di Monte San Giovanni Campano ha caratterizzato l'intero iter della strada ed infine l'un per l'altro con il passare degli anni si sono dimenticati dell'Area Verde Fontana Canale per cui furono  stanziati i fondi dalla Regione Lazio.
 A questo punto sembra doverosa la riflessione: Ma a che può servire un'Area Verde se poi non ci si possono fare i marciapiede, se non si può asfaltare, non si può cementificare con  metri cubi e metri cubi di cemento e soprattutto non può essere corredata da quella primaria opera rappresentata dai famosi PALI della pubblica illuminazione.
Fare Verde festeggia il 18° ANNIVERSARIO della POLDO/LAORIA verso le 14.00 del 23 di Dicembre 2015 ed invita TUTTE le ISTITUZIONI a vedere il CAPOLAVORO dell'ingegno umano che ha sconvolto per sempre un'area di pregio AMBIENTALE già offesa da un depuratore malfunzionante e poi DISTRATTA dalla sua VOCAZIONE NATURALE. Siccome si festeggia verso le 14.00 per non essere ineducata Fare Verde  AUGURA BUON APPETITO.


lunedì 21 dicembre 2015

Fare Verde è stata ricevuta dall'Assessore alle Attività Produttive per importanti comunicazioni sulla Denominazione Comunale dei prodotti tipici.

La delegazione di Fare Verde è stata ricevuta dall'Assessore alle Attività Produttive del Comune di Monte San Giovanni Campano. Erano presenti l'Assessore Mauro Paglia, il Dott. Marco Belli e il Prof. Giorgio Garofoli. Il delegato di Fare Verde ha riassunto in breve la grave  situazione che riguarda circa 3900 piccoli produttori di olio extravergine di oliva e l'importanza di attuare nel più breve tempo possibile lo strumento messo a disposizione dalla Legge quale è la DENOMINAZIONE COMUNALE  per rivalutare tutti i  prodotti tipici. Fare Verde ha fatto di meglio ed infatti ha consegnato a mano tutto l'iter procedurale da attuare in ambito Comunale per realizzare la miglior forma di valorizzazione dei prodotti a Km Zero.
Fare Verde ha chiesto di essere inserita nella Commissione prevista dall'iter di attuazione quale associazione proponente la Denominazione Comunale in tutela della sostenibilità, dell'Ambiente e della Natura.
L'Assessore ha promesso di valutare attentamente la situazione visto che la Denominazione Comunale riguarda circa 3900 famiglie molte delle quali trovano parte del loro sostentamento nella piccola produzione. Infine Fare Verde ha esposto all'Assessore che la Denominazione Comunale è  uno strumento che produce:
 VANTAGGI PER I CITTADINI
• ritrovato prestigio e senso civico e sociale d’appartenenza
• uno strumento per riappropriarsi delle proprie tradizioni e costumi
• importante indotto negli altri comparti produttivi (turistico-culturale,artigianato,commercio)
• aumento del livello di benessere
VANTAGGI PER I PRODUTTORI
• aumento delle capacità produttive ed economiche
• sviluppo di economie di scala e di specializzazione
• allargamento del mercato potenziale
• incentivi e agevolazioni pubbliche e private
• garanzie e certificazione dei prodotti e/o produzioni
• condizioni favorevoli di sopravvivenza
VANTAGGI PER IL TERRITORIO
• opportunità legate ad uno sviluppo eco-sostenibile
• conservazione e valorizzazione dell’intero sistema territoriale
• maggiore efficienza ed efficacia del sistema di governance pubblica
• apertura e scambi con l’esterno, che aumentano il livello socio-culturale e produttivo della popolazione.