sabato 19 ottobre 2019

MSGC - Maggioranza e Opposizioni sostengono l'assessore ai lavori pubblici incriminato dalla Magistratura Cassinate.

Il processo penale che vede come imputato  l'assessore ai lavori pubblici è in pieno svolgimento ed oramai è chiaro anche a chi non vuol vedere che l'assessore ai lavori pubblici occupa il suo scranno come consigliere comunale di Monte San Giovanni Campano grazie al sostegno congiunto  della maggioranza e delle opposizioni. Egli pur trovandosi chiaramente e inconfutabilmente in lite pendente con lo stesso Ente che amministra non è stato defenestrato come se Monte San Giovanni Campano avesse leggi proprie che differiscono da quelle della Repubblica Italiana. Questa volta però l'inerzia volontaria del consiglio comunale sarà bypassata come sarà bypassato il delirio di onnipotenza e verrà chiamato " all'azione "  il Sig.. Prefetto di Frosinone ad avviare l'inevitabile procedimento di espulsione da consigliere comunale dell'assessore ai lavori pubblici. Nel caso in cui neppure la Prefettura darà seguito all'espulsione sarà presentata specifica informativa alla Magistratura e verranno segnalati perfino i ritardi in quanto il Comune è stato avvisato nel 2018 anche se da allora  tutti hanno fatto finta di non capire. C'è chi non ha voluto capire per convenienza politica, chi per opportunismo e chi per mero fiancheggiamento e questo non va bene. Visto che i consiglieri comunali sono tutti d'accordo mostrando un grande delirio di onnipotenza  pare strano che ancora ci sia una divisione tra maggioranza e opposizione se le finalità sono le stesse. Quindi spero che TUTTI i consiglieri comunali mettano fine alla "commedia" che recitano di fronte alla popolazione e  smentiscano il loro sostegno all'assessore incriminato dalla Magistratura di Cassino portando avanti l'espulsione dal consiglio comunale dell'assessore ai lavori pubblici come prevede la legge, senza fare chiacchiere e senza tergiversare prima che sia troppo tardi. Il Comitato Civico Free Monte dedica una specifica nota all'assessore allo sport che di certo non ci sta facendo una bella figura ad amministrare Monte San Giovanni Campano. Come uomo di scienza l'assessore allo sport (così si capisce bene) dovrebbe almeno dire qualcosa nel merito perché il suo SILENZIO  TOMBALE oramai sta diventando OFFENSIVO. Fare Verde Posta le considerazioni del Presidente pubblicate sul Comitato Civico Free Monte in quanto direttamente interessata per aver segnalato il reato per cui è sotto processo l'assessore ai Lavori Pubblici.


Il Presidente del Comitato Civico Free Monte ci mette la faccia a differenza di altri che preferiscono esporre altra parte del fisico.

venerdì 18 ottobre 2019

MSGC - Fare Verde chiede la decadenza da Consigliere Comunale dell'assessore ai Lavori Pubblici per lite pendente con il Comune di Monte san Giovanni Campano.

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano alla luce del fatto che è in corso il procedimento giudiziario presso il Tribunale di Cassino  che vede come imputato l’Assessore ai Lavori Pubblici di Monte San Giovanni Campano per falso in atto pubblico e falso ideologico  chiede  al Presidente del Consiglio Comunale Sig. Michele Ciardi per quale motivo il Comune di Monte San Giovanni Campano non si è costituito parte civile nel processo e perché nonostante la lite Giudiziaria con l’Ente Comune   Il Sig.  Cimaomo Romanino è ancora consigliere comunale. Una situazione così scabrosa abbondantemente TACIUTA a tutti i livelli istituzionali annichilisce l’operato di Fare Verde che si prodigò per scoprire il reato che fu consumato a Sora di fronte al Notaio . Da qui la speranza che la causa di oggi 18.10.2019 verrà rimandata per la necessaria costituzione di parte civile della nostra Associazione che è ancora  interessata a quella vendita di case abusive che l'assessore ai lavori pubblici  voleva far passare come regolari. Fare Verde Monte San Giovanni Campano è interessata anche alla figura del Vicesindaco che in quell’occasione dichiarò l’attestazione energetica di quegli immobili pur avendo la delega  all’Ambiente nel Comune di Monte San Giovanni Campano e quindi molto probabilmente incompatibile per redigerla.
Eppure la legge  lo dice chiaramente che l’Assessore ai Lavori Pubblici in caso di lite pendente con il Comune    è incompatibile  con la carica di consigliere Comunale e che non può rivestire l’incarico politico  di Assessore. Infatti l'assessore ai lavori pubblici è  incompatibile  con la carica di consigliere comunale  (articolo 63, comma 1, numero 4), del decreto legislativo 267/2000) ma la sua decadenza provocherebbe   la caduta di immagine repentina per la giunta  Veronesi già coinvolta in altri  procedimenti Giudiziari.
Il silenzio assenso  delle opposizioni in seno al Consiglio Comunale di Monte San Giovanni Campano la dice lunga sul rispetto delle leggi dello Stato e della Regione Lazio e perciò  Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano è costretta a chiedere  pubblicamente  l’intervento diretto  del Sig. Prefetto di Frosinone per risolvere questa brutta situazione e  per ripristinare la legalità in un paese dove oramai di legale c’è rimasto poco e quasi niente.

L'asessore ai Lavori Pubblici del Comune di Monte San Giovanni Campano (Forza Italia)

martedì 1 ottobre 2019

MSGC: Il 9.10.2019 Free Monte davanti al GUP per la costituzione di Parte Civile.

Il giorno 9 Ottobre 2019 il Comitato Civico Free Monte rappresentato dall'Avv. Federica Nardoni sarà presente di fronte al GUP nell'udienza preliminare che riguarda politici , dipendenti Comunali e privati cittadini per le accuse di CORRUZIONE ELETTORALE (scambio di voti)  e peculato (Appropriazione indebita, o distrazione a profitto proprio o altrui, di denaro o altro bene mobile appartenente ad altri, commessa da un pubblico ufficiale che ne abbia il possesso in ragione del suo ufficio).

Il Comitato Civico Free Monte per la seconda volta chiede pubblicamente al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Monte San Giovanni Campano di costituirsi parte civile rispettando il suo mandato che lo indica al di sopra delle parti nel supremo interesse dei Cittadini di Monte San Giovanni Campano. 





martedì 24 settembre 2019

MSGC - Drastica riduzione del consumo di suolo certificata dall'ISPRA

Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano contro tutto e contro tutti nelle sue battaglie contro il consumo di suolo è diventata l'arpia della situazione con risvolti addirittura grotteschi. L'amministrazione comunale è arrivata al punto di chiedere un parere legale ad un avvocato pagandolo 400 euro di soldi pubblici per eventuali azioni legali contro la nostra Associazione di Protezione Ambientale REA di aver chiesto accesso agli atti all'Ufficio Tecnico Urbanistica. Una cosa da non credere e fuori da ogni logica che non impensierisce affatto il nostro Presidente Provinciale Dott. Marco Belli che infatti si è rivolto all'ISPRA ed ha ottenuto lo "STUDIO SUL CONSUMO DI SUOLO PER MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO". Uno studio finalizzato alla verifica concreta per le azioni  di deterrenza attuate contro l'abusivismo edilizio ed infatti  una sfilza di Ricercatori   hanno certificato la drastica riduzione del consumo di  suolo sull'intero territorio Comunale. .Il prezioso documento rilasciato dall'ISPRA è una VITTORIA che non ha precedenti per l'Ambientalismo Italiano ed infatti l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e ricerca Ambientale) con nota del 24.9.2019 indirizzata a Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano CERTIFICA la drastica riduzione del consumo di suolo a Monte San Giovanni Campano rispetto agli anni precedenti nonostante tutto e tutti. Il ringraziamento più sincero va al Presidente Nazionale di Fare Verde AVV. Francesco Greco che ha sempre sostenuto le battaglie sull'abusivismo edilizio, ai Carabinieri Forestale, ai Carabinieri della Caserma di Monte San Giovanni Campano e a tutti i Ricercatori dell'Ispra che hanno dovuto lavorare moltissimo per il nostro territorio.
 "ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Via Vitaliano Brancati, 48 – 00144 Roma
www.isprambiente.gov.it
Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2019
Elaborazioni del consumo di suolo (v. 1.1) – 19/09/2019
Coordinamento tecnico-scientifico
ISPRA - Michele Munafò
michele.munafo@isprambiente.it
http://www.consumosuolo.isprambiente.it
Fotointerpretazione, classificazione, produzione cartografia, validazione ed elaborazione dei dati
Francesca Assennato, Luca Congedo, Marco D’Antona, Marco Di Leginio, Valentina Falanga, Chiara Giuliani, Ines Marinosci,
Michele Munafò, Angelo Pecci, Piera Pellegrino, Stefano Pranzo, Nicola Riitano, Andrea Strollo, Daniele Trogu (ISPRA), Luigi Dattola (ARPA Calabria),
Giuseppina Annunziata, Lucilla Fusco, Pasquale Iorio, Elio Luce, Gianluca Ragone, Elio Rivera (ARPA Campania), Samantha Arda, Bianca Maria Billi,
Margherita Cantini, Monica Carati, Daniela Corradini, Rosalia Costantino, Maria Elena Manzini, Chiara Melegari, Manuela Mengoni, Roberta Monti,
Luca D. Sapia, Andrea Spisni, Daniela Zara (ARPAE Emilia Romagna), Laura Gallizia Vuerich, Paola Giacomich (ARPA Friuli Venezia Giulia),
Monica Lazzari, Cinzia Picetti (ARPA Liguria), Dario Bellingeri (ARPA Lombardia), Roberto Brascugli (ARPA Marche), Teo Ferrero, Cristina Prola,
Isabella Tinetti, Tommaso Niccoli, Gabriele Nicolò, Luca Forestello (ARPA Piemonte), Vito La Ghezza (ARPA Puglia),
Elisabetta Benedetti, Francesco Muntoni (ARPA Sardegna), Domenico Galvano, Fabrizio Merlo (ARPA Sicilia),
Cinzia Licciardello, Antonio Di Marco, Diego Palazzuoli (ARPA Toscana), Luca Tamburi (ARPA Umbria), Fabrizia Joly (ARPA Valle D’Aosta),
Andrea Dalla Rosa, Adriano Garlato, Antonio Pegoraro, Francesca Ragazzi, Francesca Pocaterra, Silvia Obber, Ialina Vinci, Paola Zamarchi (ARPA Veneto),
Gianluca Antonacci, Cinzia Frisanco (CISMA srl per APPA Bolzano), Paolo De Fioravante (Università della Tuscia),
Roberta Bruno, Alice Cavalli, Pasquale Dichicco, Lorella Mariani, Giuseppe Milano (IUSS Pavia), Tania Luti (Università di Firenze),
Giacomo Angelini, Francesco Aquilanti, Alexandra Cinepaverde, Carolina Codato, Francesca Faccenda, Mariangela Ferruzzi, Emanuele Fiore,
Gabriele Iacovone, Erica Mastrolorenzo, Davide Milesi, Francesca Ricci, Silvia Scozzari, Enrica Zattoni (Sapienza, Università di Roma),
Giulia Esposito, Teresa Oreade Grillo, Gianmarco Ritacco, Leonardo Rizzo, Giulia Valentino (Servizio Civile Nazionale di Roma Capitale).
Citazione
Munafò, M. (a cura di), 2019. Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2019. Report SNPA 08/2019"

Il Presidente di Fare Verde Provincia di Frosinone invita al silenzio le Istituzioni locali di Monte San Giovanni Campano perché le azioni e le parole che hanno dedicato a Fare Verde oltre a non essere accettabili sono fuori luogo alla luce dei risultati ottenuti che sono perfettamente rispettosi delle leggi dello Stato , della Regione Lazio e del Programma Europeo.

domenica 22 settembre 2019

MSGC - Consultorio Familiare in stato "confusionale".

A Monte San Giovanni Campano da mesi è stato annunciata l'apertura del nuovo Consultorio Familiare  ma all'improvviso spunta fuori il link Orari del Consultorio Familiare  dove i pazienti possono consultare gli orari  delle visite dallo Psicoterapeuta. Fatto è che la ASL ha pubblicato gli orari per le visite che si terranno   il mercoledì dalle 15.00 alle 18.00 presso la sede del vecchio Consultorio in via Cappuccini n.1.


Nella foto compare il pulsante "chiuso ora" che diventa verde il mercoledì tanto è vero che al momento in cui è stata scattata la foto il link indicava le ore mancanti all'apertura delle visite dallo Psicoterapeuta che sono scritte esattamente sopra il nome della Dottoressa.
 Il Comitato Civico Free Monte è lapidario: Il Consultorio Familiare per stare meglio lì giace!
In paese è noto a tutti che il Consultorio Familiare di via Cappuccini è stato chiuso da mesi ma forse alla ASL non se ne sono ancora resi conto o sono in vena di fare gli scherzetti.
I politici locali e soprattutto il sindaco di Monte San Giovanni Campano hanno annunciato più volte l'apertura del nuovo Consultorio Familiare che dovrebbe essere ubicato  (in area decentarata e periferica) precisamente  lungo il tratto  della strada Provinciale che dal Capoluogo conduce a Porrino ma fino ad ora gli annunci sono rimasti come parole al vento.
Fatto è che l'unica certezza al momento è rappresentata dalla presenza dello Psicoterapeuta presso la sede del vecchio Consultorio in via Cappuccini che non a caso è ancora provvista di arredamenti e di utenze allacciate.
Il Comitato Civico Free Monte auspica meno confusione sulle notizie,  più trasparenza sulle dichiarazioni rese dai politici locali e soprattutto il ripristino totale di quel servizio che è utile alla popolazione.
La discrepanza è stata segnalata da Fare Verde Monte San Giovanni Campano.

sabato 21 settembre 2019

MSGC - Il depuratore Fontana Magna non funziona e il resto sono solo chiacchiere da bar.

La storiella del depuratore Fontana Magna che serve il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano e altre  contrade. Correva l'anno 2014 e  Fare Verde a seguito di problematiche agli areali di alcune specie protette decise di rivolgersi all'allora Corpo Forestale dello Stato per la verifica di tutti i depuratori del Comune di Monte San Giovanni Campano. Ebbene già nel 2014 venne appurato che nessuno dei nove  depuratori era in regola con la normativa vigente compreso il depuratore Fontana Magna tanto è vero che tutti i depuratori furono sanzionati con multe salatissime. Tutto passò in secondo ordine, le multe furono girate ad ACEA  e la popolazione continuò  a seguire l'amministrazione Comunale nei pellegrinaggi, nelle prenotazioni dei loculi cimiteriali , a chiedere lampioni per la pubblica illuminazione  e non si rese conto che la depurazione delle acque reflue urbane era nel frattempo stata messa sotto infrazione   dalla Comunità Europea e deferita alla Corte di Giustiuzia CE. Tutti distratti che continuavano a pagare un servizio che non era assolutamente fornito ma esatto regolarmente dal gestore del servizio idrico integrato. Tutti distratti? Ma anche no! Infatti l'Avv. Macioci Tmmaso che di esperienza ne ha da vendere non si è arreso ed ha messo causa ad ACEA Ato5 spa vincendola con sentenza n. 986/2019. La sentenza  contro ACEA Ato 5 spa è fondamentale perchè  dopo aver dimostrato  che il depuratore Fontana Magna non ha mai funzionato  dice che nulla è dovuto  se un servizio non viene reso.
Logicamente Fare Verde non si sofferma sulle debolezze umane dei testimoni che hanno deposto durante la causa tra i quali il Sindaco di Monte San Giovanni Campano definito dal    Magistrato  in sentenza come   "reticente e  vago" dimostrando in questo caso che gli interessi della popolazione non corrispondono esattamente a quello che predica anche dal pulpito o durante le processioni. La nostra Associazione   si sofferma sulla testimonianza appassionata del nostro Presidente provinciale Dott. Marco Belli che si è sostituito alle Istituzioni Locali ed ha difeso l'Ambiente e i diritti della popolazione dimostrando con carte alla mano che il depuratore Fontana Magna è la "ciofeca"  della depurazione delle acque reflue urbane e soprattutto che quel depuratore non ha mai funzionato.
Fare Verde coglie così dopo 5 anni di battaglia quel successo di onestà intellettuale che annichilisce i delatori, azzittisce il populismo e soprattutto ristabilisce la verità che non può essere negata per così tanto tempo.
Una tiratina di orecchie va a tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale che ancora oggi non hanno compreso appieno che l'Ambiente è un argomento trasversale che va difeso a prescindere dallo schieramento politico di appartenenza in quanto BENE COMUNE  IRRINUNCIABILE che nel caso dell'acqua  si spera tornerà presto alla gestione pubblica. Intanto, però, Monte San Giovanni Campano ha perso gli areali di alcune specie protette proprio per l'antropizzazione troppo spinta, per le bugie, per il così fan tutti e per il fancazzismo e questo non è accettabile. La sostenibilità nell'uso delle risorse idriche deve essere una priorità in un Comune come Monte San Giovanni Campano che sopravvive con la perenne crisi idrica e questo fino ad ora non lo ha voluto capire  nessuno tanto è vero che gran parte della popolazione suddita è arrivata a far finta che il fatto non fosse il suo  ed ha  continuato  a pagare per servizi farlocchi pur di non protestare.
Le proteste servono eccome e chi non protesta per l'assenza e lo spreco dell'acqua  bene pubblico indispensabile alla vita può continuare a fare quello che gli pare ma deve avere almeno il buon gusto di rimanere in silenzio ed essere rispettoso nei confronti di  chi protesta  per le criticità presenti sul territorio. Una nota di vero demerito va alla Segreteria Tecnica Operativa dell'Ato 5 che ancora non  ha compreso da che parte stare. Per ultimo si sappia che  Fare Verde non fa "battaglie contro i mulini a vento".
Di seguito le parti salienti della sentenza 986/2019

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