sabato 25 aprile 2015

Uso del Glyphosate a Monte San Giovanni Campano ... più duri delle pietre ...

Fare Verde Onlus - Monte San Giovanni Campano - Subito prima della località Colonnette è stato usato il diserbante Roundup della Monsanto. Fare Verde vuole ricordare con apposita bibliografia quali SONO le problematiche procurate dall'uso della sostanza che contiene il Glyphosate.



La nostra Associazione al più presto contatterà chi ha usato il Glyphosate e gli consegnerà il seguente promemoria in modo che si possa rendere conto della pericolosità di quella sostanza. Il Glyfosate è un composto chimico fosfonato organico che fu brevettato nel 1964 da Stauffer Chemical Society come chelante; dopo 10 anni e precisamente nel 1974 la Monsanto Company lo brevettò come erbicida ed infine sempre la Monsanto Company nel 2000 lo brevettò nuovamente come antibiotico. 







Il Gliphosate , N-fosfonometilglicina è stato considerato non tossico per gli esseri umani da Williams ed altri nel 2000 ma dalla ricerca bibliografica basata sui dati ISPRA si può dedurre facilmente che le asserzioni divulgate sulla non tossicità non sembrano corrispondere a verità. In Italia questa molecola è conosciuta con diversi nomi o addirittura frasi che identificano i prodotti commerciali che lo contengono come ad esempio il famoso Roundup e purtroppo l'uso di questo pesticida ammonta a circa 1500 tonnellate annue. Fare Verde Onlus come Associazione Ambientalista è contraria all'uso dei pesticidi per il rispetto che porta all'Ambiente, alle biodiversità e per le problematiche che provoca alla salute dell'uomo come è stato accertato. Non si può certo far finta di nulla da quando è stato dimostrato che il diserbante procura danni alle culture con la morte improvvisa di alcune specie o agevola il “mal del piede dei cereali” e la proliferazione dei funghi responsabili del marciume radicale (Huberet al. 2005/07) o addirittua del Fusarium che possono entrare nella catena alimentare e danneggiare gli esseri umani con le loro tossine. Huber & Haneklaus,2007). Il Glyphosate oltre a danneggiare gli invertebrati di acqua dolce, gli Anellidi, gli insetti, i pesci , gli anfibi , gli uccelli, danneggia anche i mammiferi tra cui l'Homo Sapiens (che tanto sapiente non è). 




Nell'essere umano l'esposizione alla molecola provoca: occhi gonfi, intorpidimento del viso, bruciore e/o prurito della pelle, vesciche, rapida frequenza cardiaca , elevata pressione samguigna, dolori al petto, congestione, tosse, mal di testa e nausea (Coox, 2004). Procura un effetto malevolo sui batteri benefici procura l'impoverimento della Selenocisteina che agisce da catalitico agli enzimi che proteggono la tiroide dai danni dei radicali liberi(Triggiani, 2009) e come conseguenza diretta porterebbero ad apoptosi (morte delle cellule) e a risposte autoimmuni. L'impoverimento della Metionina provocata dal pesticida (Natziger et al, 1984) complica poi il quadro sistemico. Il glyphosate è noto come inibitore degli enzimi citocromo P450 che sovrintendono alla detossificazione di tossine ambientali, nell'attivazione della Vit. D3, nel catabolismo della VitA, nel mantenimento della produzione di acidi biliari e fonti di solfato nell'intestino inibendo i processi di disintossicazione naturale, Interrompendo l'omeostasi, favorisce i processi infiammatori fino a provocare una lenta destrutturazione dei sistemi cellulari. Tutte queste alterazioni possono contribuire alla genesi della maggior parte delle malattie dovute alla dieta occidentale che comprendono una miriade di disturbi quali la Celiachia (Samsel & Seneff, 2013), obesità, diabete, malattie cardiache, depressione, autismo, sterilità, cancro e morbo di Alzheimer (Samsel& Seneff, 2013). Infine nel 2003 De Roos , Hardell e Mc Duffie con studi di laboratorio hanno confermato che il Glyphosate e/o i prodotti che lo contengono mostrano genotossicità e mutagenicità. Caratteristiche tipiche degli agenti che inducono il cancro. Dopo tutto questo sperpetuo infine il Glyphosate non si ferma perché è capace di produrre aumento dell'incidenza degli aborti, riduce la produzione degli ormoni sessuali, insufficienza renale e infine danni al DNA del tessuto connettivo esposto al Glyphosate idrogeno perossido (National Library Medicine , 2003 – Lueken et al, 2004).


La Legge punisce chi disperde nell'Ambiente il diserbante senza le necessarie autorizzazioni  ai sensi del D.Lg.vo n. 194/95, in attuazione della Direttiva CEE 91/414 in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari, sono previste le seguenti sanzioni per:

impiego di prodotti fitosanitari non autorizzati (art.23 comma 1): arresto fino a sei mesi o ammenda da euro 2582,28 a euro 15493,70;
inosservanza degli obblighi di impiego e conservazione di prodotti fitosanitari (art.3, comma 3, lettera c): arresto fino a tre mesi o ammenda da euro 1549,37 a euro 9296,22 (art. comma 4);

inosservanza del termine fissato per l’eliminazione e lo smaltimento delle scorte di prodotti fitosanitari non autorizzati (art. 5, comma 18): arresto fino a tre mesi o ammenda da euro 1549,37 a euro 9296,22 (art.23, comma 4);

inosservanza dell’obbligo di registrazione dei dati relativi alla vendita o all’utilizzazione dei prodotti fitosanitari è prevista l’ammenda di euro 774,63 (art. 17 della legge 30.4.1962 n. 283 “i contravventori alle disposizioni contenute nel regolamento generale di esecuzione della presente legge e ai vari regolamenti speciali sono puniti con l’ammenda fino a lire 1.500.000”. Il DPR 290/2001 costituisce il regolamento speciale che sostituisce il DPR 1255/1968

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