sabato 30 gennaio 2016

Fare Verde ha messo una taglia per avere la foto del Depuratore Intercomunale Anitrella


Il Depuratore Intercomunale ANITRELLA è' stato cercato  perfino dall'ex Commissario della Provincia di Frosinone che si impegnò  nel 2013 perfino sulla stampa ma la storiella iniziò tanto tempo prima...
CORREVA l'ANNO 2008 quando iniziò la storiella del  DEPURATORE INTERCOMUNALE ANITRELLA di Monte San Giovanni Campano, Isola del Liri, Castelliri ed Arpino finanziato dalla Regione Lazio.
 La realizzazione del Depuratore Intercomunale Anitrella in  Monte San Giovanni Campano, è inserita all’interno della Delibera di Giunta Regionale n. 668 del 2008 a favore di ACEA ATO 5.
L’opera ha un costo di 12 milioni di euro così suddivisi nelle forme di finanziamento: Euro 8.400.00 a carico della Regione (di cui euro 5.600.000 IMMEDIATAMENTE DISPONIBILI e i restanti Euro 2.800.000 da erogare tramite i ribassi d’asta) e 3.600.000 derivanti dalle tariffe. A seguito di scambi di note tra l’Acea Ato 5 e la Direzione Ambiente della Regione Lazio, una quota di questi soldi, pari ad euro 625.000, è stata PROVVISORIAMENTE stornata da questo intervento e destinata alla copertura del completamento del depuratore di Anagni...
 


Fare Verde continua le ricerche del Depuratore Intercomunale Anitrella  nell'interesse dell'Ambiente, delle Biodiversità e dei Cittadini e per questo motivo  ha messo una taglia di 2000 euro al primo che porterà una foto geolocalizzata del fantomatico Depuratore. Non dispiacerebbe sapere ( senza TAGLIA)  dove sia finito il denaro rimanente del finanziamento ma solo per curiosità.
Il Depuratore Intercomunale Anitrella non si trova.



lunedì 25 gennaio 2016

Il Mare d'Inverno 2016 di Fare Verde nel Parco SIC Natura 2000 Dune di Capratica Fondi (LT)

“Fare Verde” Onlus Monte San Giovanni Campano, già protagonista, nei mesi di Gennaio e Maggio 2015, di due Giornate Ecologiche, torna nel Parco Sito di Interesse Comunitario “Dune di Capratica” di Fondi il 31 Gennaio 2016. Hanno confermato la loro adesione all'iniziativa, promossa in Città dall’Associazione Culturale “Il Quadrato”, le Associazioni "Pro-Capratica", "Articolo Ventiquattro", "Nuove Prospettive", il "Vespa Club Fondi", "Omnis", gli amici della Pagina "Visit Fondi" e "Fare Verde Cassino".
 
 

Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti abbandonati finiscono negli oceani, sulle spiagge, nelle foreste o da qualche parte semplicemente nella natura. La causa principale di tutto ciò sono i modelli insostenibili di produzione e di consumo delle nostre società, cattive politiche di gestione dei rifiuti e mancanza di sensibilità nella popolazione. Per ridurre l’abbandono dei rifiuti in natura e dare visibilità al tema, quest'iniziativa si rivolge a tutti coloro che vorranno prenderne parte collaborando alla buona riuscita della stessa.

Domenica 31 Gennaio 2016, quindi, in tutta Italia si terrà la XXIV Edizione dell’operazione “Mare d’Inverno”. I volontari di "Fare Verde", e tutti i Cittadini che vorranno, singolarmente o in gruppi associativi prestare la loro opera, saranno impegnati a pulire diverse spiagge per ricordare a tutti che l’inquinamento dei litorali è un problema che esiste per dodici mesi all’anno e non solo durante il periodo estivo. L’iniziativa ha, infatti, l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione la necessità di ridurre i rifiuti e riciclarli più possibile. Le discariche devono essere considerate per quello che sono: l’ultima soluzione possibile per i rifiuti che non si riescono a eliminare o riciclare. Nuovi inceneritori, in un ciclo virtuoso dei rifiuti, sarebbero addirittura inutili. Le operazioni di pulizia promosse da "Fare Verde" sono l’occasione per informare i Cittadini sulle possibilità di riduzione del mare di rifiuti che invade le vie delle nostre Città, le strade, le autostrade, le ferrovie che attraversano le campagne, le aree industriali ed i quartieri residenziali, le cime delle montagne ed i boschi, i prati e, naturalmente, le spiagge. A tutti i partecipanti sarà distribuito un volantino con informazioni sul ciclo dei rifiuti ed alcuni consigli utili per ridurli, ed ai più piccoli sarà donato un omaggio direttamente da parte di "Fare Verde".
Rappresentanza in Italia


L’appuntamento, che gode del prestigioso Patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e dell'Amministrazione Comunale, è fissato per Domenica 31 Gennaio 2016, a Fondi, dalle ore 10 alle ore 13, nell'ambito dell'Iniziativa nazionale di "Fare Verde Onlus" Associazione Ambientalista dal nome "Mare d’Inverno 2016”. Nel mirino la duna e la spiaggia di Capratica (Sito di Interesse Comunitario Parco delle Dune di Capratica per l'esattezza). Il ritrovo è previsto per le ore 10 in Via Capratica.

sabato 23 gennaio 2016

Come sopravvivono gli anziani nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano.


Le condizioni di vita nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano.
 “CARO” Comune così non va bene!
Fare Verde Monte San Giovanni Campano è stata accusata più volte di rovinare l'immagine “dell'amata Città” per le continue constatazioni sulla qualità della vita da parte del massimo rappresentante amministrativo ma questa Associazione respinge al mittente quello che definisce un “escamotage” politico per passare da vittima della situazione.
Dopo l'ultimo crollo parziale delle mura civiche in via S. Giusta avvenuto in data 22 Gennaio 2016 e che ancora non sono state messe in sicurezza la nostra Associazione coglie l'occasione per ricordare alcuni passi significativi che fino a questo momento hanno inciso sulla qualità della vita nel Capoluogo.


 Premesso che nel Centro Storico Capoluogo di Monte San Giovanni Campano la stragrande maggioranza della popolazione è rappresentata da anziani e da diversamente abili c'è da riflettere su quanto è accaduto e su quanto accade perché il marasma in corso lascia trasparire la volontà politica di un abbandono che è stato realizzato di fatto e nonostante le continue segnalazioni di questa Associazione.
Fare Verde inizia a ricordare al Primo Cittadino che i fatti di cronaca passati hanno evidenziato lo stato di abbandono degli anziani che ha avuto il suo culmine con l'intervento delle forze dell'Ordine per salvare due anziani da morte certa ritrovati in gravissimo stato di abbandono igienico sanitario e per chi avesse memoria corta i fatti avvennero in via Colle Fiorito come non si può dimenticare la morte solitaria di una anziana in via S. Giusta. La vita terrena degli anziani è poi costellata da mille peripezie per la mancanza di servizi alla persona ed è noto che le barriere architettoniche presenti fanno il loro gioco persino negli uffici pubblici della ASL. La distanza dai negozi per i generi alimentari e dalla locale Farmacia diventa un ostacolo insormontabile per quelle persone che hanno la deambulazione compromessa tanto è vero che non di rado gli anziani si “appostano” per chiedere un passaggio in auto ai conoscenti per farsi accompagnare il più vicino possibile ai luoghi in cui dimorano perché non ce la fanno a tornare a casa.
I continui crolli dei tetti e dei solai nelle case abbandonate, i crolli delle mura di cinta pubbliche, il crollo degli alberi, i lavori manutentivi realizzati con palese discriminazione per i diversamente abili, il razionamento dell'acqua potabile, la pericolosità delle strade pedonali realizzate per gli stambecchi hanno  concorso ai sinistri che hanno procurato serie lesioni fisiche agli anziani e perfino agli adulti normodotati ed infatti non si possono dimenticare le cadute rovinose nella via per “stambecchi” S. Giusta o il sinistro avvenuto in via Colle Fiorito per la caduta di coppi.
Gli assenti servizi alla persona fanno di meglio perché non c'è nessun programma pubblicizzato per essi e gli anziani non sanno neppure della sua eterea esistenza.
Ultimamente perfino i topi stanno facendo il loro gioco e non di rado si vedono scorrazzare per le vie del Capoluogo come sono ancora presenti le loro carcasse in Vicolo Colle Fiorito e in via S. Giusta nonostante gli articoli pubblicati dietro segnalazione degli abitanti e di questa Associazione.
L'abbandono del Capoluogo si è perfezionato nel tempo con la chiusura delle attività produttive e ultimamente risulta chiuso persino il sali e tabacchi in Piazza Marconi che è diventata un parcheggio di servizio per il Comune in quanto è stata dismessa come luogo di aggregazione. Fare Verde non vuole essere ingenerosa e  si è messa alla ricerca di quello che funziona nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano e quindi ha il piacere di comunicare che almeno le “tasse” funzionano in modo perfetto ed infatti non mancano mai di arrivare e sono sempre in costante aumento. Quindi la carenza di servizi, i trasporti pubblici che non danno NESSUN valore aggiunto agli abitanti del Capoluogo nonostante la commessa MILIONARIA, i Servizi Sociali che si commentano da se, l'igiene pubblica approssimativa che procura solo esborso di denaro senza risparmio sulle bollette, i crolli, l'acqua potabile razionata, i topi e l'impossibilità di qualsiasi opzione di risparmio per l'energia prevista in modo indiretto dal regolamento Comunale sommata alle opere pubbliche parcheggiate con le quattro frecce hanno ridotto la popolazione in uno stato che si commenta da solo nel constatare le presenze degli abitanti rispetto al numero delle case.


Opera pubblica realizzata senza accesso  ferma con le quattro frecce

Il risultato di quanto appena sommariamente esposto ha procurato una caduta rovinosa del valore degli immobili che non servono neppure per un eventuale mutuo di liquidità mentre le tasse continuano a tartassare i pensionati oramai ridotti alla povertà con reddito medio pro capite inferiore alla soglia di POVERTA' ASSOLUTA che è stato calcolato dallo Stato in € 776,91 mensili per chi abita da solo.
Fare Verde continua e punta il dito sulla sicurezza pubblica, sui pregressi furti subiti nelle case e termina con gli atti vandalici alle autovetture, agli operatori di quasi tutti i gestori di servizi che si aggirano per il Capoluogo, sicuri di poter portare contratti alla propria azienda, paventando risparmi mirabolanti con la sottoscrizione di moduli scritti con l'aiuto del microscopio a persone che rasentano l'ipovedenza e che vanno quasi sempre a discapito degli anziani. 
Il marasma appena accennato non è accettabile e non può essere più ritenuto un evento accidentale e la sua persistenza denota la palese volontà politica di abbandono del Capoluogo dovuta al prepotente e ottuso campanilismo dei rappresentanti eletti nelle frazioni che costantemente dimostrano ai loro elettori locali una presunta rivalsa, con l'affossamento per pregiudizio, nei confronti del Capoluogo. Fare Verde non ha peli sulla lingua e ritiene che far vivere questa fetta di popolazione in condizioni di POVERTA' ASSOLUTA per di più con l'acqua razionata dal Luglio 2014 e in mezzo ai topi non è corretto e cristianamente inaccettabile. Per ultimo Fare Verde ed è il caso di dirlo SE NE FREGA dei CIMITERI e della loro bellezza perché è una Associazione che pensa ai VIVI e non ai morti pace all'anima loro.

domenica 17 gennaio 2016

La raccolta differenziata non osserva lo spirito della legge che l'ha istituita

Non c'è nessuna attenzione per la raccolta differenziata e manca anche qualsiasi tipo di programmazione. Lo scorso anno quando iniziò il porta a porta sul 100% del territorio Fare Verde notò che i contenitori e le buste (Kit) consegnati alle famiglie non presentavano il marchio plastica seconda vita e che quindi provenivano esclusivamente dalla lavorazione del petrolio e non dal riciclo della plastica dalla raccolta differenziata.

 Allora, tanto per evitare polemiche, fu inviata una nota alla Sangalli, al Comune e all'azienda produttrice del materiale plastico ricordando che nell’aprile 2006 in attuazione delle direttive europee è stato pubblicato il Codice dei contratti pubblici per lavori, servizi e forniture (D.lgs 12/04/2006, n. 163). Il Codice lascia la possibilità a tutte le amministrazioni ed agli Enti Locali di effettuare scelte ambientalmente e socialmente preferibili come appunto gli acquisti verdi. Il principio della LEGGE che ha istituito la raccolta differenziata si basa appunto sul risparmio considerevole di emissioni di CO2, sul risparmio di energia per la produzione di nuovi beni, sulla riduzione degli acquisti di petrolio, per lo sviluppo di una economia circolare, per lo sviluppo di un mercato interno di prodotti derivanti dalla raccolta differenziata e infine per procurare risparmio ai Cittadini. Se nessuno dei principi per cui viene realizzata la raccolta differenziata è messo in atto o rispettato di fatto la raccolta differenziata si mostra in antitesi allo spirito della legge che l'ha istituita. Tutto questo perchè anche nel 2016 le buste (Gialle e grige) per la raccolta differenziata non  presentano il marchio plastica seconda vita e quindi le  provengono integralmente dalla lavorazione del petrolio. Fare Verde quindi ritiene auspicabile che questo sia l'ultimo errore commesso e che vengano attuate tutte le attività connesse con la raccolta differenziata come gli opifici per la riparazione, il riuso, la decostruzione, l'isola ecologica, il compostaggio domestico e infine che la raccolta differenziata venga disciplinata con il regolamento comunale. Senza regolamento comunale la raccolta differenziata non è attuata nei mercati, negli eventi, nelle sagre; non sono presenti gli eco point nei negozi per ridurre gli imballaggi e di fatto  la raccolta differenziata come metodo produce rifiuti. Per raccogliere il vetro e la carta vengono usate le buste di plastica che vanno ad incrementare, in cattiva distribuzione, i rifiuti indifferenziati in quanto il Comune non ha un centro di CERNITA dei rifiuti prima del trasporto e vendita delle materie prime seconde e quindi sia la carta che il vetro arrivano a quella vendita con le buste di plastica. Fare Verde invita il Comune ad adottare buone pratiche per la raccolta differenziata , a ripensare i principi attuati che non hanno portato giovamento economico sulla tassa e a seguire pedissequamente quanto previsto dalla legge o quantomeno a confrontarsi in un tavolo di lavoro con la Sangalli dove sia presente anche Fare Verde. Il METODO non si può basare sulla CRISI ECONOMICA che fa diminuire i consumi e quindi la quantità di rifiuti perchè prima o poi la crisi finirà e i rifiuti inizieranno ad aumentare.

mercoledì 13 gennaio 2016

Monte San Giovanni Campano - Località Pantanelle - Frana in corso dell'argine del fiume Liri - Esposto all'ARDIS -

E' in corso la frana generalizzata dell'argine del fiume Liri in località Pantanelle e per questo motivo è stato inviato un esposto all'Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo - ARDIS-
 
Fare Verde Monte San Giovanni Campano comunica che è in corso la frana dell'argine del Fiume Liri in località Pantanelle di Monte San Giovanni Campano e che già in frane pregresse i proprietari dei terreni agricoli  più volte hanno spostato le recinzioni perché il terreno su cui erano infisse è stato portato via dalle acque. Alcuni tratti di recinzione sono rimasti sospesi nel vuoto creando pericolo serissimo sia per le eventuali cadute che per gli smottamenti improvvisi che potrebbero inghiottire cose e persone.
Visto quanto premesso Fare Verde chiede che vengano eseguite le opere necessarie per evitare l'ulteriore erosione del suolo e per scongiurare qualsiasi sinistro a persone , cose e animali.
Si allegano foto degli eventi franosi acquisite alle coordinate GPS 41,654488°N - 13,55296°E e si resta in attesa di un qualsiasi riscontro.








sabato 9 gennaio 2016

Prevenzione e repressione dei reati penali di maltrattamento animale e procurata morte.

Corpo dell'esposto inviato alle Forze dell'Ordine.

Con la presente Fare Verde Monte San Giovanni Campano comunica quanto segue:
In occasione dell'annuale macellazione suina sono stati uditi in modo diffuso grugniti stranzianti per le campagne edi Monte San Giovanni Campano rapportabili presumibilmente allo svolgimento della macellazione casalinga  tradizionale per la specie suina. Con la finalità della tutela degli animali CHIEDE di vigilare con efficacia affinche vengano rispettati gli articoli del Codice Penale che sono vigenti sul territorio della Repubblica Italiana relativi al maltrattamento degli animali e alla procurata morte. Premesso che l'ignoranza becera dei macellatori girovaghi li porta a non comprendere che lo stress procurato agli animali in procinto della macellazione e durante la macellazione si ripercuote sulle carni e sulla loro conservazione come è scientificamente provato ed insegnato in tutte le Facoltà di Veterinaria; premesso che il metodo di procurare stress agli animali è proibito dalla legge; premesso che annualmente si ripete tale brutale pratica. Tanto premesso si ritiene necessario il controllo approfondito anche a random sulla macellazione casalinga di un numero significativo di macellazioni con la finalità di individuare anche eventuali conduttori di animali NON denunciati che potrebbero sfuggire ai controlli come quella di identificare i mesterianti che si recano casa casa per macellare gli animali sfuggendo al fisco. La scrivente Associazione segnalerà all'Autorità Giudiziaria chiunque procurerà maltrattamento agli animali o dolore durante la macellazione come prevede lo statuto che tutela l'Ambiente, la Natura e gli Animali.
Esposto inviato il giorno 9 Gennaio 2016

giovedì 7 gennaio 2016

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE DEL COMUNE DI MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO. BASTA CON LE ELEMOSINE AL TERRITORIO.

CAMPAGNA di SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE del Comune di Monte San Giovanni Campano.
Caro Comune lasciatelo dire: INVESTI MOLTO POCO NELLA PREVENZIONE. Seppur lodevole la campagna di sensibilizzazione alla prevenzione delle problematiche Ambientali non si può certo tacere sul fatto che sia incompleta rispetto alle criticità presenti sul territorio e che ci sia la certezza dei giusti interlocutori ma è palese che con 3 centesimi di euro pro capite si possa fare ben poco. La somma totale dell'investimento nella prevenzione che il Comune impegna corrisponde quindi a 500 (cinquecento) Euro e non si capisce se sono comprensivi delle tasse e ritenute. Di fatto e senza alcun dubbio nei 500 euro non sono rientrate le seguenti tematiche: Prevenzione all'Inquinamento luminoso, prevenzione all'inquinamento dell'aria, buone pratiche per la piantumazione di compensazione ai tagli arborei, prevenzione all' Inquinamento del suolo e all'inquinamento sul luogo di lavoro. Se si vuole maggiore precisione nel rispetto delle fonti di inquinamento manca qualsiasi riferimento alle seguenti tematiche: Inquinamento chimico, Inquinamento biologico, Inquinamento acustico, Inquinamento elettromagnetico Inquinamento luminoso, Inquinamento termico, Inquinamento naturale e Inquinamento agricolo. Questa Associazione non può fare a meno di CHIEDERE al Comune di investire almeno la stessa SPESA che occorre per installare UN SOLO PALO DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE per la Campagna di prevenzione alle criticità AMBIENTALI magari facendo a meno di installare uno di quei PALI che servono ad illuminare tratti di strada dove ci passano 1/2 persone all'anno tipo quelli impiantati nel relitto stradale dell'antica provinciale subito dopo il bivio per il Cimitero del Capoluogo. Comunque andrà questo investimento di 500 euro per l'Ambiente è a dir poco disdicevole se si considera che rappresenta la LOTTA CIVILE alla spesa plurimilionaria che dovranno fare tutte le Amministrazioni Pubbliche in futuro per riparare i DANNI presenti sul territorio. E' disdicevole inoltre che somme più imponenti siano state spese per finanziare eventi ludici di "profana" fattura che hanno contribuito ad aumentare la spesa per ripulire il territorio come è accaduto per le sagre e gli eventi che hanno lasciato dietro di se una scia di immondizia indifferenziata per l'assoluta mancanza del Regolamento Comunale per la Raccolta Differenziata. Si fa notare inoltre che la raccolta differenziata MANCA di una soluzione a lungo ignorata e più volte ricordata da Fare Verde quale è quella relativa alla gestione dell'umido in quanto NON è previsto il compostaggio domestico. Per ultimo Fare Verde vuole ricordare che nelle tematiche comprese nella determina 118 si fa riferimento alle discariche e a questo punto si vuole capire come viene CONSIDERATA la DISCARICA di Monte Castellone visto che lì ci sono sotterrati rifiuti che NON hanno subito nessun trattamento come invece prevede la Normativa Europea e il buonsenso. Quindi la Campagna di prevenzione dovrebbe essere rivolta PRINCIPALMENTE a chi gestisce la cosa pubblica e solo dopo ai CITTADINI. Se c'è malcostume vuol dire che c'è anche tolleranza...

Atto 118 in pubblicazione sull'Albo Pretorio fino al 20 Gennaio 2016







domenica 3 gennaio 2016

I nuovi boschi e il guadagno della superficie arborea dal 2012 al 2015

Il territorio di Monte San Giovanni Campano nel 2015 si è arricchito di Ha 4 A 66 e Ca 78 di boschi privati classificati in Pascoli Arborati (BOSCHI DA PASCOLO). A questi si aggiungeranno entro breve tempo i due boschi pubblici segnalati da Fare Verde per i quali è già in corso l'iter per l'accatastamento. Al trend oramai positivo si è aggiunta la particolare opera di tutela di Fare Verde Monte San Giovanni Campano iniziata nel 2011 con il contrasto feroce ai piani di taglio silvano e che si è protratta durante le estati  quando ha piantonato a vista la Pineta Morroni ( Pineta della Bagnara) per la prevenzione degli incendi boschivi procurando un guadagno della superficia arborea del 10% nonostante l'emergenza neve del 2012 e il vasto incendio boschivo del settembre 2012 come risulta dalla mappatura satellitare realizzata dalla NASA. (Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche degli Stati Uniti d'America) che indica le aree di guadagno arboreo con la colorazione   blu.



L'aumento della superficie arborea nell'area della Pineta Bagnara è rappresentate dalle colorazioni blu.


 I nuovi boschi privati già registrati dall'Agenzia delle Entrate come pascoli arborati sono sistemi silvo-pastorali, ad alto valore biologico e culturale riconosciuto ormai a livello internazionale.



Si possono definire come quelle superfici a pascolo nelle quali si tende a conservare gli alberi che isolati, o in gruppi, coprono più o meno regolarmente il terreno in modo che il loro numero non possa mai essere a detrimento della produzione erbacea. L’interesse odierno per questi boschi è molteplice. Dal punto di vista economico consentono il rilancio di aree abbandonate e marginali alle colture specializzate, attraverso una vasta gamma di produzione tipiche dalla carne ai prodotti caseari. Grazie alla possibile applicazione di forme di allevamento estensivo, la sicurezza alimentare dei prodotti è garantita dalla dieta rigorosamente naturale degli animali. Dal punto di vista ambientale, la frammentazione di usi del suolo e di habitat garantisce alti livelli di specie e di ecosistemi. La differenza tra il modello colturale del bosco da pascolo con quello del bosco sottoposto al pascolamento è sostanziale: il primo ha come precipuo obiettivo l’alimentazione del bestiame l’integrità e la conservazione della componente arborea. Il secondo è una compenetrazione tra la selvicoltura e l’allevamento, che può essere adottata solo in modo temporaneo. Il pascolo arborato implica, infatti, tutta una serie di accorgimenti colturali tali che lo rendono capace di assolvere molteplici scopi. La superficie del pascolo si suddivide in sezioni stabilite in base alla produzione foraggera e al carico animale che si vuole introdurre. Ciascun boschetto può essere recintato permanentemente con siepi o muri a secco; altrimenti si possono usare recinzioni temporanee fino a quando la rinnovazione naturale non risulta indenne dal morso del bestiame. La fustaia rada da pascolo ad alberi sparsi è costituita da specie eliofile come le querce, con chioma leggera, che non aduggia il cotico erbaceo e che mantenute allo stato isolato danno abbondanti produzioni di frutto. La distanza tra gli alberi viene stabilita in base al grado di copertura delle chiome al suolo. La gestione selvicolturale si traduce in un taglio saltuario che consente più facilmente l’adozione di turni fisici e la rinnovazione continua sotto copertura. Regolare il grado di copertura serve per equilibrare i rapporti di concorrenza tra pascolo e alberi e allo stesso tempo garantire la funzione protettiva e produttiva del pascolo arborato. Le cure colturali del soprassuolo consistono in potature agli alberi, decespugliamenti selettivi a carico del sottobosco per reclutare i semenzali e miglioramenti del pascolo. Il pascolo arborato governato a fustaia disetanea è la modalità di uso del suolo che assolve contemporaneamente le finalità protettive, produttive (in termini di produzione foraggera, erba e frutto) ed estetico-paesaggistiche.