Non c'è nessuna attenzione per la raccolta differenziata e manca anche
qualsiasi tipo di programmazione. Lo scorso anno quando iniziò il porta a
porta sul 100% del territorio Fare Verde notò che i contenitori e le
buste (Kit) consegnati alle famiglie non presentavano il marchio
plastica seconda vita e che quindi provenivano esclusivamente dalla
lavorazione del petrolio e non dal riciclo della plastica dalla raccolta
differenziata.
Allora, tanto per evitare polemiche, fu inviata una nota alla Sangalli, al Comune e all'azienda produttrice del materiale plastico ricordando che nell’aprile 2006 in attuazione delle direttive europee è stato pubblicato il Codice dei contratti pubblici per lavori, servizi e forniture (D.lgs 12/04/2006, n. 163). Il Codice lascia la possibilità a tutte le amministrazioni ed agli Enti Locali di effettuare scelte ambientalmente e socialmente preferibili come appunto gli acquisti verdi. Il principio della LEGGE che ha istituito la raccolta differenziata si basa appunto sul risparmio considerevole di emissioni di CO2, sul risparmio di energia per la produzione di nuovi beni, sulla riduzione degli acquisti di petrolio, per lo sviluppo di una economia circolare, per lo sviluppo di un mercato interno di prodotti derivanti dalla raccolta differenziata e infine per procurare risparmio ai Cittadini. Se nessuno dei principi per cui viene realizzata la raccolta differenziata è messo in atto o rispettato di fatto la raccolta differenziata si mostra in antitesi allo spirito della legge che l'ha istituita. Tutto questo perchè anche nel 2016 le buste (Gialle e grige) per la raccolta differenziata non presentano il marchio plastica seconda vita e quindi le provengono integralmente dalla lavorazione del petrolio. Fare Verde quindi ritiene auspicabile che questo sia l'ultimo errore commesso e che vengano attuate tutte le attività connesse con la raccolta differenziata come gli opifici per la riparazione, il riuso, la decostruzione, l'isola ecologica, il compostaggio domestico e infine che la raccolta differenziata venga disciplinata con il regolamento comunale. Senza regolamento comunale la raccolta differenziata non è attuata nei mercati, negli eventi, nelle sagre; non sono presenti gli eco point nei negozi per ridurre gli imballaggi e di fatto la raccolta differenziata come metodo produce rifiuti. Per raccogliere il vetro e la carta vengono usate le buste di plastica che vanno ad incrementare, in cattiva distribuzione, i rifiuti indifferenziati in quanto il Comune non ha un centro di CERNITA dei rifiuti prima del trasporto e vendita delle materie prime seconde e quindi sia la carta che il vetro arrivano a quella vendita con le buste di plastica. Fare Verde invita il Comune ad adottare buone pratiche per la raccolta differenziata , a ripensare i principi attuati che non hanno portato giovamento economico sulla tassa e a seguire pedissequamente quanto previsto dalla legge o quantomeno a confrontarsi in un tavolo di lavoro con la Sangalli dove sia presente anche Fare Verde. Il METODO non si può basare sulla CRISI ECONOMICA che fa diminuire i consumi e quindi la quantità di rifiuti perchè prima o poi la crisi finirà e i rifiuti inizieranno ad aumentare.
Allora, tanto per evitare polemiche, fu inviata una nota alla Sangalli, al Comune e all'azienda produttrice del materiale plastico ricordando che nell’aprile 2006 in attuazione delle direttive europee è stato pubblicato il Codice dei contratti pubblici per lavori, servizi e forniture (D.lgs 12/04/2006, n. 163). Il Codice lascia la possibilità a tutte le amministrazioni ed agli Enti Locali di effettuare scelte ambientalmente e socialmente preferibili come appunto gli acquisti verdi. Il principio della LEGGE che ha istituito la raccolta differenziata si basa appunto sul risparmio considerevole di emissioni di CO2, sul risparmio di energia per la produzione di nuovi beni, sulla riduzione degli acquisti di petrolio, per lo sviluppo di una economia circolare, per lo sviluppo di un mercato interno di prodotti derivanti dalla raccolta differenziata e infine per procurare risparmio ai Cittadini. Se nessuno dei principi per cui viene realizzata la raccolta differenziata è messo in atto o rispettato di fatto la raccolta differenziata si mostra in antitesi allo spirito della legge che l'ha istituita. Tutto questo perchè anche nel 2016 le buste (Gialle e grige) per la raccolta differenziata non presentano il marchio plastica seconda vita e quindi le provengono integralmente dalla lavorazione del petrolio. Fare Verde quindi ritiene auspicabile che questo sia l'ultimo errore commesso e che vengano attuate tutte le attività connesse con la raccolta differenziata come gli opifici per la riparazione, il riuso, la decostruzione, l'isola ecologica, il compostaggio domestico e infine che la raccolta differenziata venga disciplinata con il regolamento comunale. Senza regolamento comunale la raccolta differenziata non è attuata nei mercati, negli eventi, nelle sagre; non sono presenti gli eco point nei negozi per ridurre gli imballaggi e di fatto la raccolta differenziata come metodo produce rifiuti. Per raccogliere il vetro e la carta vengono usate le buste di plastica che vanno ad incrementare, in cattiva distribuzione, i rifiuti indifferenziati in quanto il Comune non ha un centro di CERNITA dei rifiuti prima del trasporto e vendita delle materie prime seconde e quindi sia la carta che il vetro arrivano a quella vendita con le buste di plastica. Fare Verde invita il Comune ad adottare buone pratiche per la raccolta differenziata , a ripensare i principi attuati che non hanno portato giovamento economico sulla tassa e a seguire pedissequamente quanto previsto dalla legge o quantomeno a confrontarsi in un tavolo di lavoro con la Sangalli dove sia presente anche Fare Verde. Il METODO non si può basare sulla CRISI ECONOMICA che fa diminuire i consumi e quindi la quantità di rifiuti perchè prima o poi la crisi finirà e i rifiuti inizieranno ad aumentare.
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