sabato 21 aprile 2018

Ambiente: 22 Aprile 2018 Giornata Mondiale della Terra

La Giornata Mondiale della Terra, si celebra il 22 aprile dal 1970, e’ un momento per ricordarci che l’impegno per salvaguardare il nostro habitat deve essere quotidiano e costante, tanto quanto è urgente.
Il nemico numero uno che minaccia il nostro futuro è il mutamento  climatico ossia il cambiamento del clima attribuito direttamente o indirettamente ad attività umane, che  alterano la composizione dell'atmosfera e si aggiungono alla variabilità naturale del clima.   È cosa certa che se l’uomo non si impegnera’  a contrastare questa  minaccia  ci saranno  danni enormi agli ecosistemi e  verranno disallineati potentemente gli equilibri agroalimentari, rendendoci enormemente più vulnerabili alle epidemie e sara’ minata  la  possibilità di sopravvivenza di molte specie.
L’elemento chiave che alimenta i mutamenti climatici  e’ in prima battuta il forte inquinamento atmosferico che ha come conseguenza l’effetto serra, dovuto all’incremento esagerato negli ultimi decenni delle emissioni di metano, protossido d’azoto e anidride carbonica nell’atmosfera.
La chiave per affrontare il problema è “ridurre le emissioni”. Non solo di anidride carbonica, la famosa CO2, ma anche quelle di diossido di azoto, di metano, di esafluoruro di zolfo, di idrofluorocarburi e perfluorocarburi. Sostanze regolamentate dal  protocollo di Kyoto, entrato in vigore nel 2005 proprio per ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera.
Il passaggio alle rinnovabili in tutti i settori della nostra vita, compreso il modo in cui forniamo energia e riscaldiamo le nostre case, è quindi uno step obbligatorio, un atto dovuto alle future generazioni. Secondo l’ultimo rapporto Air quality in Europe — 2017 della IEA (International Energy Agency), il comparto commerciale, istituzionale e abitativo, quello che viene definito “commercial, institutional and households sector” nel 2015 è stato il settore che ha prodotto la percentuale più grande di emissioni di particolati (il 57% delle emissioni di PM2,5 e il 35% di quelle di PM10), di Black Carbon (il 45% delle emissioni), di monossido di carbonio (il 48% delle emissioni) e di benzo[a]pyrene (addirittura il 74% delle emissioni). Tuttavia e’ possibile invertire la rotta ma e’ necessario l’impegno di tutti  ad adottare uno stile di vita più sostenibile e virare verso fonti di energia rinnovabili rinunciando in modo potente alle fonti di energia fossile e alle fonti di energia dalle bio masse.
  Non si può più aspettare, se si vogliono raggiungere gli obiettivi di sostenibilità energetica. Si deve varare una nuova strategia energetica nazionale sostenibile, con un orizzonte operativo che delinei la trasformazione del sistema energetico nazionale, della rete di distribuzione dell’energia elettrica e dei diversi settori coinvolti. Avere una strategia energetica nazionale sostenibile permetterebbe di agire direttamente  sui mutamenti climatici con la riduzione delle emissioni.  L’obiettivo che si dovra' raggiungere e’ quello di assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni, anche per  combattere la poverta’ energetica rappresentata dall’incapacità di acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici, con conseguenze sul  benessere di ogni singolo cittadino. In buona sostanza oltre a rinunciare alle fonti di energia fossile  bisogna ripensare il nostro stile di vita fatto di sprechi anche energetici  e trasformarlo senza rimpianti  in uno stile di vita  sostenibile rispettoso  dell’Ambiente   cercando di raggiungere con impegno l’obiettivo di  una migliore qualita’ della vita in un ambiente pulito.
Il costrutto e' del  Dott. Marco Belli Consigliere Nazionale di Fare Verde Onlus





giovedì 19 aprile 2018

MSGC: Il MISTERO sulla raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani.

Migliaia di convegni in tutta Italia e in Europa sull'importanza della raccolta differenziata dei rifiuti. Miliardi di euro spesi in Europa, direttive Europee sulla trasparenza degli atti, scontri potici nel Parlamento Italiano, Sentenze di ogni ordine e grado per i rifiuti e a Monte San Giovanni Campano dopo anni che e' entrata in vigore la raccolta differenziata non si può sapere dove viene chiuso il ciclo dei rifiuti. In Europa e in Italia sta cambiando addirittura l'economia verso un'economia circolare che appunto riesce a vedere i rifiuti prodotti dall'uomo come una risorsa e a Monte San Giovanni Campano non si può sapere dove viene chiuso il ciclo dei rifiuti. Una sorta di segreto che evidentemente non può essere svelato ai comuni mortali, non può essere svelato ai contribuenti e soprattutto non può essere svelato a Fare Verde che ne ha protocollato richiesta specifica . Sono passati tanti giorni da quando e' stata protocollata la richiesta all'Assessore al bilancio e al Vicesindaco con delega all'Ambiente sulla chiusura del ciclo dei rifiuti a Monte San Giovanni Campano e nonostante ciò essi tergiversano e giocano a nascondino in una sorta di comportamento strano che lascia spazio ad insinuazioni e congetture. In definitiva non si riesce a sapere ufficialmente dove vanno a finire le materie prime seconde (carta, cartone, plastica, alluminio, ferro e ingombranti) e soprattutto non si riesce a capire chi incassa il denaro ricavato dalla loro vendita. Non si riesce a sapere neppure se il Comune ha sottoscritto l'accordo quadro ANCI/CONAI per il conferimento delle materie prime seconde ai consorzi di filiera per incassare il corrispettivo in denaro che andrebbe ad alleggerire i costi della raccolta differenziata e quindi anche le bollette dei contribuenti. Fare Verde resta in attesa come sempre che l'Assessore all'Ambiente e/o il Vicesindaco con delega all'Ambiente vengano folgorati sulla via di Damasco e si decidano a spiegare ufficialmente per filo e per segno dove viene chiuso il ciclo  dei rifiuti di Monte San Giovanni Campano e soprattutto dove finisce il denaro ricavato dalle materie prime seconde conferite dalla popolazione con la raccolta differenziata. Insomma e' arrivata l'ora della "tana libera tutti" nel gioco del nascondino che si protrae da troppi anni. Il silenzio assenso di tutti i Consiglieri Comunali su questa vicenda e' segno di un oscuro presagio su tutta l'amministrazione Comunale che evidentemente non trova necessario spiegare alla popolazione come vengono spesi i soldi della TARI in una sorta di marasma dove i cittadini sono considerati senza la titolarità di DIRITTI  con  il  solo DOVERE di pagare le tasse che in questo caso e' la TARI.

venerdì 13 aprile 2018

MSGC: " Istanza al Tribunale civile per la decadenza dell'Assessore ai Lavori Pubblici ai sensi dell'Art.70 del TUEL."

Fare Verde Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano ha in corso l'Assemblea degli iscritti per via telematica e in teleconferenza che si concluderà il 13 Aprile 2018 alle ore 18.00.  Agli iscritti viene chiesto di votare per l'unico punto all'Ordine del Giorno:
" Istanza al Tribunale civile per la decadenza dell'Assessore ai Lavori Pubblici ai sensi dell'Art.70 del TUEL."
Nello specifico, l’art. 70 disciplina un istituto in forza del quale il cittadino elettore, al verificarsi di una qualsiasi causa di ineleggibilità o decadenza del Sindaco, Presidente della Provincia, Consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale, esercita un diritto soggettivo pubblico che gli appartiene non uti singulus ma uti civis, e dunque in quanto componente di un determinato gruppo sociale (Cfr., in dottrina, GIOVENCO, L’ordinamento comunale, Milano, 1983, 284; LUGO, Azione popolare, in ED, IV, Milano, 1959, 861; MAGGIORA, op. cit., p. 240; PALADIN, Azione popolare, in NN.D.I, II, Torino, 1958, 922). In tal modo esso esercita un’azione di tutela giudiziaria degli interessi collettivi in sostituzione degli organi a ciò istituzionalmente preposti (Cfr., ex pluribus, Cass. Civ., Sez. I, sent. del 12 febbraio 2008, n. 3383, in Mass. Giur. It., 2008 e CED Cassazione, 2008; Cass. Civ., Sez. I, sent. del 24 febbraio 2006, n. 4254, in Giornale Dir. Amm., 2006, 5, 520. In dottrina G. RIZZO, op. cit., p. 480).
Ne consegue che l’azione popolare è posta a garanzia dell’interesse comune ed, in particolare, mira ad evitare il consolidamento di situazioni potenzialmente dannose all’ente pubblico, configurandosi, pertanto, come “opportunità data al cittadino a tutela da deliberazioni consiliari che possono essere assoggettate a logiche politiche di maggioranza in difesa dei propri esponenti” (Cfr. Cass. Civ., Sez. I, sent. del 16 luglio 2005 n. 15104, in Dir. e giust. 2005, 39, 30; Cass. Civ., Sez. I, sent. del 19 dicembre 2002 n. 18128, in Mass. Giur. It., 2002, Mass. Giur. It., 2003, Arch. Civ., 2003, 1082, Gius, 2003, 8, 818). In particolare, la Suprema Corte precisa che si riconosce il diritto di cui trattasi per “attuare il preminente interesse generale a che, in ogni tempo, chiunque sia in possesso di elementi, anche sopravvenuti, possa chiedere il controllo delle condizioni di legittimità dell’elezione di un consigliere o del Sindaco [o del Presidente della Provincia], senza che un irragionevole onere impugnatorio possa consentire il consolidarsi di situazioni di illegalità” (Cfr. Cass. Civ., Sez. I, sent. del 7 ottobre 2000 n. 13356). Per questo si può agire ai sensi dell’art. 70 del TUEL in ogni ipotesi di decadenza, sia per cause originarie che sopravvenute (Cfr. Cass. Civ., Sez. I, sent. del 12 febbraio 2008, n. 3383, in Mass. Giur. It., 2008 e CED Cassazione, 2008; Cass. Civ., Sez. I, sent. del 15 marzo 2000 n. 2986, in Giust. civ. Mass. 2000, 577; Corte Cost., sent del 4 giugno 1997 n. 160, in CED Cassazione, 1997).
 L'esito dell'Assemblea degli iscritti di Fare Verde Gruppo Locale di Monte San Giovanni Campano  nel caso in cui sarà favorevole al deposito dell'istanza in Tribunale legittimerà l'azione di Fare Verde  per l'interesse collettivo  presso l'Autorita' Giudiziaria.

giovedì 1 marzo 2018

Il riciclo in Italia? Un vero pasticcio senza i decreti attuativi dello Stato.

Fare Verde Provincia di Frosinone ci aveva visto lungo ed aveva interpretato in modo corretto la Direttiva Europea sui rifiuti.  Il Consiglio di Stato con sentenza 28febbraio 2018 n.1229 ha stabilito che ai sensi dell'art.6 della Direttiva Europea 2008/98/CE laddove non sono stati stabiliti criteri comunitari di cessazione della qualifica di rifiuto, lo Stato con appositi decreti emessi dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare può autorizzare caso per caso la natura "End of Waste" di un materiale. La sentenza senza alcun dubbio stabilisce che questo potere NON spetta alle REGIONI poiché in contrasto con l'art 117 della Costituzione Italiana.
Con questa decisione i Giudici hanno deciso che i contenuti della Circolare de 1.7.2016 emessa dal Ministero dell'Ambiente nella quale le regioni venivano autorizzate a definire i criteri End of Waste non sono rilevanti.
In buona sostanza per il Consiglio di Stato il mondo del riciclo per la produzione di materia prima secondaria resta circoscritto ai rifiuti usati come combustibili e si limita ad uno sparuto elenco di residui elencati nel decreto Ronchi del 1998. Tutto il resto del riciclo che si basa sui principi dell'economia circolare e' fuori regola. Da ora in poi  le Regioni e le Province non  potranno  rinnovare le autorizzazioni che si basano sui criteri Europei in quanto mancano i decreti attuativi dello Stato.
Un vero pasticcio piu' volte annunciato dalla nostra Associazione che fino a questo momento un po' tutti avevano fatto finta di non capire.



domenica 25 febbraio 2018

MSGC - Programma d'azione 2018 del Gruppo Locale Fare Verde Monte San Giovanni Campano

Fare Verde Monte San Giovanni Campano per l'anno 2018 ha già in pieno svolgimento il suo programma d'azione che e' articolato nei seguenti punti:

1) Partecipazione all'Azione Nazionale Il Mare d'Inverno di Fare Verde Onlus che e' già stata eseguita nel mese di Gennaio sulla spiaggia di Lagolungo a Sperlonga (LT).

2) Costituzione in giudizio ad opponendum  davanti al Tribunale del TAR in tutti i giudizi pendenti che sono relativi ai manufatti costruiti abusivamente.

3) Azione di segnalazione all'Autorita' Giudiziaria per ogni costruzione realizzata senza le necessarie autorizzazioni o in difformità alle concessioni edilizie.

4) Azione di tutela delle acque di superficie e segnalazione degli scarichi fognari abusivi.

5) Azione di vigilanza sul depuratore delle acque reflue ubicato nella contrada Baccalà volta all'ottenimento di controlli specifici per le autorizzazioni allo scarico e all'analisi biochimica delle acque depurate.

6) Proseguimento del progetto "Salviamo i nostri boschi" che gode del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

7) Attuazione del progetto "Un volontario per amico" in collaborazione con la Pro Loco di Ponza. Invio di due gruppi di volontari per lo svolgimento di una settimana di Clean Up sull'isola Pontina. Progetto in attuazione durante la terza settimana del mese di marzo 2018.

8) Azione di contrasto contro il gestore del servizio idrico integrato per l'uso insostenibile delle risorse idriche.

9) Partecipazione attiva alle iniziative di Fare Verde Provincia di Frosinone e Fare Verde Lazio.

10) Campagna per il tesseramento 2018.

Si precisa che Fare Verde NON ha mai ricevuto contributi da nessuna Pubblica Amministrazione  e non intende richiederli come non ha nessuna intenzione di presentare le proprie credenziali al Comune di Monte San Giovanni Campano.
Fare Verde infine  rifiuta qualsiasi coinvolgimento negli schieramenti partitici.
Dall'inizio dell'anno 2018 e' stato presentato un esposto alle Forze dell'Ordine per la richiesta di controlli relativi ad un manufatto edile ed una segnalazione per una discarica abusiva organizzata da privati.



lunedì 19 febbraio 2018

MSGC: Impianto per il trattamento di 8000 Tonnellate di rifiuti organici. L'appello di Fare Verde ai Monticiani di Paglia.

Cari amici di Paglia finalmente avrete un bell'impianto per il trattamento dei rifiuti organici. Certo e' che Fare Verde non può essere contraria ad un impianto di compostaggio per il trattamento dei rifiuti organici anche se aveva espresso tanti dubbi nei riguardi della geo localizzazione di quell'impianto a Colle Pupazzo in area sottoposta a vincolo. Il Comune ha ottenuto il finanziamento dalla Regione Lazio, piu' di 300.000 euro, e quindi e' solo questione di tempo (molto poco) per vedere nascere quell'impianto espressione dell'economia circolare a Monte San Giovanni Campano. In passato Fare Verde si e' battuta per la vostra contrada ed ha ottenuto la chiusura di quel luogo dove smistavano abusivamente i rifiuti ma si vede che il contributo dato non e' stato considerato benevolo dalla popolazione stanziale. Anzi! fu travisato e la nostra Associazione fu costretta a prendersi anche qualche rimprovero da provvidi tifosi che avevano scambiato la difesa dell'Ambiente in un interesse specifico di contrasto politico. Siamo ad oggi! il Comune per realizzare l'impianto dovrà chiedere alla Regione Lazio di svincolare il terreno attiguo al depuratore di Colle Pupazzo per avere le necessarie autorizzazioni a costruire. Fare Verde Monte San Giovanni Campano non e' contraria alla costruzione dell'impianto di compostaggio per il trattamento di 8000 Tonnellate di rifiuti organici ma lo vorrebbe far costruire in altro luogo più consono e non a Colle Pupazzo a ZERO metri dal torrente Amaseno e vicinissimo alle vostre case. Il numero di Cellulare a cui fa riferimento Fare Verde e' il 3935510005 e se vorrete sostenere il nostro modo di vedere le cose chiamateci. Se non ci chiamerete ? Pazienza! Sta a voi stessi aiutarvi anche perché se non vi aiuterete da soli non vi aiuterà nessuno. Fare Verde presenterà le sue doglianze ma se non saranno supportate dal vostro volere si affiderà alle decisioni che saranno emesse in base alle Leggi dello Stato e della Regione Lazio in difesa del torrente Amaseno e comunque saremo sempre gli unici a cercare di difendere il nostro territorio e la vostra qualità della vita. Vi diranno tante cose belle e nessuno vi dirà mai che ci saranno cose spiacevoli ma questo non importa perché fa parte del loro gioco politico. Ricordatevi pero' che a differenza loro Fare Verde non fa politica di schieramento , non cerca voti per nessuno e NON vi vuole in mezzo ai rifiuti. Buona giornata a tutti.

Ricorsi e azioni di intelligence sono stati affidati al Gruppo Volpi dei Monti Ernici di Fare Verde Provincia di Frosinone.

domenica 18 febbraio 2018

MSGC: Il Comune bonifica tutti i luoghi di discarica rifiuti segnalati

MSGC: Fare Verde Monte San Giovanni Campano mostra alcuni luoghi tra i tanti che il Comune ha bonificato dai rifiuti abbandonati. Il territorio torna ad essere pulito esclusivamente a nostro discarico che siamo stati dipinti urbi et orbi come gli "invasati" che denunciavano il degrado a discapito dell'immagine della città. Il pregiudizio che e' stato creato nei confronti della nostra Associazione non morirà di certo prestissimo ma questo non e' assolutamente importante quando l'obiettivo finale della bonifica dei luoghi e' stato raggiunto. Fare Verde avrebbe preferito che la popolazione avesse capito che abbandonare i rifiuti e' un atto ILLEGALE che produce degrado al nostro territorio, avrebbe preferito NON fare le denunce alla Magistratura, avrebbe preferito una maggiore collaborazione con gli amministratori e infine avrebbe preferito risparmiare le proprie risorse in spese per i legali. Tuttavia Fare Verde e' disposta a mettere una pietra tombale sul passato se verranno imposte regole nuove per la convivenza civile e intraprese nuove vie per prevenire l'abbandono dei rifiuti. La nostra Associazione a scanso di equivoci precisa le sue richieste: vorrebbe che venisse stilato ed approvato il regolamento Comunale per la disciplina della raccolta differenziata, la realizzazione dell'isola ecologica e una campagna di informazione rivolta alla popolazione per le necessarie e indispensabili informazioni nei riguardi dell'abbandono dei rifiuti, per la raccolta differenziata e per contrastare il fenomeno del littering. Il Comune poi per evitare l'abbandono di eternit dovrebbe stilare convenzioni per accumulare le pratiche per lo smaltimento e dividere il prezzo tra gli utenti interessati e infine stilare una convenzione per lo smaltimento dei rifiuti edili con le stesse modalità proposte per l'eternit. Le nostre proposte non sono accampate in aria, non sono il frutto di una fervida immaginazione e sono perfettamente realizzabili in quanto previste dalla normativa vigente sul territorio della Regione Lazio. In alternativa se non verranno realizzate le azioni indispensabili proposte la gente incivile e furba continuerà ad inzozzare il territorio e Fare Verde continuerà a pretendere le bonifiche dal Comune a spese di tutti in una storia che non avrà fine. Si attui buona volontà e Fare Verde ci metterà la sua buona volontà. Quando si realizzano le bonifiche a spese di tutti vince solo l'incivilta' dei furbetti che hanno abbandonato i rifiuti e non vince Fare Verde! Avremmo potuto cantare vittoria invece la ruspa che era presente nel torrente Amaseno per togliere i rifiuti ci ha annichilito. La prima foto e' del torrente Amaseno in località Colle Pupazzo, la seconda foto e' di Largario Monte Castellone, la terza foto e' di Falzarago e la quarta foto e' di via Vecchia Pantanelle che ora sono puliti. Il PLAUSO di FARE VERDE va alla ditta condotta da DANIELE ABBALLE che con tanta abnegazione e' andata oltre l'ingaggio oneroso. Sono stati ripuliti dai rifiuti abbandonati tanti altri luoghi come ad esempio Fontana Canale, Localita' Mendrella, il ponte della Provinciale direzione La Lucca ecc ecc. Il Comune inoltre ha dovuto stanziare denaro anche per rimuovere l'eternit abbandonato in piu' luoghi del territorio.
L'azione di INTELLIGENCE sul terriorio e' condotta dal Gruppo Volpi dei Monti Ernici di Fare Verde che attualmente ha preso di mira un'area del territorio per questioni che riguardano specifici reati Ambientali.

Torrente Amaseno

Largario Monte Castellone

Localita' Falzarago


Localita' Fontana Canale

Gruppo d'Intelligence di Fare Verde Provincia di Frosinone