La nostra Associazione riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare ha aderito per convinzione al Comitato per la Proterzione dei Monti Ernici. La sua iscrizione all'Albo delle Associazioni della Regione Lazio rafforza la sua natura Ambientalista e la presenta tra le più attive sul territorio.
In particolare le aree protette regionali, sulla base delle analoghe esperienze condotte in altri Paesi europei, hanno saputo adattare il primitivo modello di parco nordamericano e/o Svizzero alla complessa realtà dell'antropizzato mondo italiano. La novità apportata da questi parchi Regionali ( proprio come il futuro Parco dei Monti Ernici) è stata quella di coniugare la conservazione delle risorse naturali con l'uso sociale delle stesse e con la ricerca dello sviluppo sostenibile e compatibile per le popolazioni insediate. I nuovi parchi Regionali si sono così proposti come terreno di applicazione ecologica permanente, dove, con un nuovo approccio culturale ed economico, sono riusciti a definire un modello di gestione territoriale diverso da quello che è stato presente fino a questo momento. Le novità hanno bisogno solo di un pò di tempo per diventare consuetudine e per quanto è stato fin ora descritto Fare Verde continuerà con altri costrutti a spiegare cosa si potrà fare e cosa non si potrà fare in un parco con correttezza e precisione senza tralasciare nulla in modo da fugare qualsiasi ragionevole dubbio.
In particolare le aree protette regionali, sulla base delle analoghe esperienze condotte in altri Paesi europei, hanno saputo adattare il primitivo modello di parco nordamericano e/o Svizzero alla complessa realtà dell'antropizzato mondo italiano. La novità apportata da questi parchi Regionali ( proprio come il futuro Parco dei Monti Ernici) è stata quella di coniugare la conservazione delle risorse naturali con l'uso sociale delle stesse e con la ricerca dello sviluppo sostenibile e compatibile per le popolazioni insediate. I nuovi parchi Regionali si sono così proposti come terreno di applicazione ecologica permanente, dove, con un nuovo approccio culturale ed economico, sono riusciti a definire un modello di gestione territoriale diverso da quello che è stato presente fino a questo momento. Le novità hanno bisogno solo di un pò di tempo per diventare consuetudine e per quanto è stato fin ora descritto Fare Verde continuerà con altri costrutti a spiegare cosa si potrà fare e cosa non si potrà fare in un parco con correttezza e precisione senza tralasciare nulla in modo da fugare qualsiasi ragionevole dubbio.
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