domenica 15 novembre 2015

La raccolta differenziata la facciamo strana.

Si inizia con  una foto del mercato di ieri nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano e siccome nessuno vuole ascoltare la voce del buonsenso si vuole ricordare al Comune che la raccolta differenziata è sbagliata perchè procura quanto è rappresentato nella foto ma nonostante tutto e il protocollo di tali criticità si continua a suggerire  le SOLUZIONI.

Rifiuti indifferenziati del mercato nel  Capoluogo 14.11.2015

Fare Verde con il presente costrutto sulla raccolta differenziata a Monte San Giovanni Campano vuole esprimere il suo punto di vista nel modo più semplice possibile indicando la criticità e le SOLUZIONI in quanto da un momento all'altro le problematiche inerenti potrebbero investire la Comunità. La direttiva 2008/98/Ce che all’art. 11 dispone che fatto salvo l’articolo 10, paragrafo 2, entro il 2015 la raccolta differenziata sarà istituita almeno per i seguenti rifiuti: carta, metalli, plastica e vetro.
Tale norma è stata trasposta nel nostro ordinamento dal decreto legislativo n. 205/2010– riscrivendo l’art. 181, del d.lgs n. 152/06 -, che stabilisce: le autorità competenti realizzano, altresì, entro il 2015 la raccolta differenziata almeno per la carta, metalli, plastica e vetro, e ove possibile, per il legno. Tre sono le novità più importanti:1) Occorre raccogliere separatamente specifici flussi di materiali presenti nei rifiuti; 2) Non si fa riferimento solo ai rifiuti urbani; 3)Vengono imposte specifiche modalità di raccolta.
- La direttiva, infatti, è molto chiara in proposito: non fa riferimento ai prodotti di origine di tali rifiuti, ma solo alla classificazione merceologica del rifiuto.
- Si fa osservare come rispetto alla raccolta differenziata di rifiuti di carta, metalli, plastica e vetro né nella direttiva, né nel decreto legislativo si faccia riferimento ai rifiuti domestici o assimilati. Sicché il precetto è da intendersi anche ai rifiuti speciali.
Inoltre, il legislatore italiano nel raccomandare l’avvio della raccolta differenziata di tali frazioni non individua enti particolari bensì si rivolge alle amministrazioni competenti. La genericità nell’individuazione della competenze fa si che essa si debba estendere, dunque, anche ad amministrazioni che non disciplinano solo la gestione dei rifiuti urbani. Di fatto la norma deve essere applicata anche in riferimento alle competenze autorizzatorie in capo ai singoli enti. In altri termini, in sede di rilascio di permessi ad esercitare attività imprenditoriali le autorità competenti dovrebbero essere tenute a prescrivere che il soggetto autorizzato provveda a raccogliere separatamente i rifiuti di carta, metallo, plastica, vetro e, ove, possibile di legno.
- Ovviamente la raccolta di tali flussi deve essere garantita dai Comuni e/o da aziende private specializzate.
- La direttiva comunitaria e il legislatore Italiano con l'applicazione del decreto legislativo n. 205/2010– riscrivendo l’art. 181, del d.lgs n. 152/06 definiscono la raccolta differenziata come quella raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo e alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico.
- Di fatto la Direttiva Comunitaria e la legge che la recepiscono hanno modificato la precedente formula secondo cui per raccolta differenziata si intendeva la raccolta idonea, secondo criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed efficienza, a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, al momento della raccolta o, per la frazione organica umida, anche al momento del trattamento, nonché a raggruppare i rifiuti di imballaggio separatamente dagli altri rifiuti urbani, a condizione che tutti i rifiuti sopra indicati siano effettivamente destinati al recupero.
-E’ quindi evidente che l’esplicito riferimento al singolo flusso di rifiuti e la stretta funzionalità al trattamento specifico del medesimo flusso operato dalla nuova definizione, a stretto tenore,esclude che si possa far rientrate nella raccolta differenziata anche quella definita multimateriale come si fa attualmete a Monte San Giovanni Campano per plastica e alluminio , come non si fa per i rifiuti speciali e come è tollerata per i rifiuti indifferenziati nei mercati, fiere, sagre, feste religiose e civili
-LE CONCLUSIONI DI FARE VERDE-
Con la finalità unica di tutelare l'Ambiente e di promuovere il mercato delle materie prime seconde e quindi per non incorrere nelle maglie delle recenti iniziative assunte dalla Magistratura Contabile sul tema della non corretta raccolta differenziata a seguito di esposti nel caso non sia specifico il conferimento di rifiuti di carta, metallo, plastica e vetro in maniera differenziata e con raccolte monomateriali.
Con lo scopo di evitare l'impugnazione di quelle autorizzazioni all’esercizio di attività di impresa che non prescrivano anche l’effettuazione della raccolta differenziata, come ad esempio nei mercati e nel settore edile, e il conseguente rischio dell’apertura di eventuali procedimenti di infrazione da parte dell’UE per violazione della direttiva comunitaria.



FARE VERDE PROPONE E CONSIGLIA CALDAMENTE:

Di riorganizzare il servizio di raccolta differenziata monomateriale e rivedere la tassa/tariffa. Di emanare il regolamento per la raccolta differenziata che indirizzi gli uffici competenti al rilascio di autorizzazioni all’esercizio di attività di impresa su come definire le prescrizioni circa la raccolta differenziata dei rifiuti derivanti dall’attività di impresa compresi i rifiuti speciali.

DI FATTO ACCANTONARE RIFIUTI INDIFFERENZIATI PRODOTTI DA UNA O PIU' IMPRESE NON E' PREVISTO DALLA LEGGE E QUESTO VALE PER TUTTI senza che possano essere escluse le associazioni, i comitati per i festeggiamenti di feste sacre e profane, vale per gli organizzatori di eventi, di sagre e per le IMPRESE CHE SIANO DI FIDUCIA OPPURE NO. Per ultimo! Non ci è morta la maestra alle elementari.

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