sabato 12 dicembre 2015

La discarica di Monte Castellone NON è stata bonificata.

Nel calcolo delle percentuali per la RACCOLTA DIFFERENZIATA come sono considerate le migliaia di Tonnellate di rifiuti INDIFFERENZIATI SEPPELLITI nella DISCARICA di MONTE CASTELLONE?


IO ABBELO - TU ABBELI - EGLI ABBELA - Tempo presente dell'espressione dialettale del verbo ABBELARE che tradotto in Italiano significa letteralmente SEPPELLIRE. Il verbo ABBELARE è stato praticato alla Discarica di Monte Castellone ed infatti una gran quantità di rifiuti è stata SEPPELLITA (ABBELATA) senza subire nessun trattamento preventivo previsto dalla legge. Se il responsabile Provinciale di Fare Verde ha avuto ed ha il coraggio CIVICO di riportare i fatti accaduti come li ha trasmessi anche alla Commissione Europea non per questo può essere definito "FALSO" da chicchessia o definito come persona che si è arrogata il diritto di essere paladino dell'Ambiente. Premesso che il Dott. Marco Belli non ha subito il lutto per la morte della MAESTRA alle scuole elementari e che quindi ha imparato a leggere e a scrivere in piena normalità si ha quindi il piacere di spiegare i fatti accaduti.
A Monte San Giovanni Campano durante il periodo dell'emergenza rifiuti furono realizzate due discariche classificate in Siti di Interesse Nazionale e precisamente le discariche della Bagnara e quella di Monte Castellone. La discarica della Bagnara venne a mancare all'affetto dei Monticiani in modo prematuro e in circostanze particolari perchè andò a FUOCO e quindi scomparve miracolosamente. Quella di Monte Castellone invece è rimasta al suo posto ma è stata declassata in Sito di Interesse Regionale. Nel frattempo è stata emanata la Direttiva Rifiuti UE che ne ha previsto la BONIFICA. Il Comune si è fatto finanziare il suo progetto di Bonifica e messa in sicurezza ed ha realizzato i lavori contestati fin da subito dal Dott. Marco Belli unico che era rimasto provvisto del DONO della parola e unico che ancora lo mantiene. Nello specifico il progetto è SBAGLIATO fin dall'inizio della descrizione di cosa è una discarica tanto è vero che il progettista scrive: "Manuale di Manutenzione
Unità Tecnologica: 01.01
La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo
non selezionato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane (detriti di costruzioni, scarti industriali, eccetera) che non si è voluto o potuto riciclare, inviare al trattamento meccanico biologico (TMB) eventualmente per produrre energia tramite bio-ossidazione a freddo, gassificare o bruciare ed utilizzare come combustibile negli inceneritori (inceneritori con recupero energetico o termovalorizzatori). [QUESTA DEFINIZIONE E' SBAGLIATA] La normativa italiana col Dlgs. 36/2003 recepisce la direttiva europea 99/31/CE che prevede tre tipologie differenti di discarica: a) discarica per rifiuti inerti; b) discarica per rifiuti non pericolosi (trai quali gli RSU, Rifiuti Solidi Urbani); c) discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori). La normativa definisce anche il piano di sorveglianza e controllo con i necessari parametri chimici, chimico-fisici, idrogeologici, meteoclimatici e topografici da determinare periodicamente con una stabilitafrequenza delle misurazioni. L'uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato deve essere assolutamente evitato. L'Unione Europea con la direttiva sopra citata (99/31/CE) ha stabilito che in discarica devono finire solo materiali a basso contenuto di carbonio organico e materiali nonriciclabili, in altre parole, dando priorità al recupero di materia, la direttiva prevede il compostaggio ed il riciclo quali strategie primarie per lo smaltimento dei rifiuti (del resto la legge prevede che la raccolta differenziata debba raggiungere il 65% entro il 2011). Per assolvere efficacemente al suo compito, e cioè limitare le emissioni nocive e non diventare sorgente di inquinamento per il suolo o per l'idrosfera, unadiscarica deve essere progettata in modo adeguato e secondo tutte le relative norme di legge. Praticamente le discariche moderne devono essere costruite secondo una struttura a barriera geologica in modo da isolare i rifiuti dal terreno, rispettare gli standard igienicie la biosfera, riutilizzare i biogas prodotti come combustibile per generazione di energia. La struttura in genere è del tipo a "deposito sotterraneo", costituita dal basso verso l'alto nel seguente modo: a) un fondo passivo di argilla e isolamento plastico (geomembrana); b) uno strato di sabbia per lassorbimento,
recupero e successivo trattamento del percolato; c) lo strato dirifiuti; d) un successivo strato superiore di terra per la copertura e la crescita di piante; e) dei camini di esalazione e recupero per il gas (nel caso di discariche RSU)."

Che fa il Comune di Monte San Giovanni Campano? Cita nello specifico il Dlgs 13 gennaio 2003, n. 36 (attuazione della direttiva 1999/31/Ce discariche di rifiuti) pubblicato nel
(Supplemento Ordinario n. 40 alla Gazzetta ufficiale 12 marzo 2003 n. 59) ma si dimentica completamente dell'articolo 7 comma 1
che prevede quali debbano essere i Rifiuti ammessi in discarica ed infatti esso recita:
"I rifiuti possono essere collocati in discarica solo dopo trattamento". Cosa accade? Nonostante i botta e risposta sui giornali tra l'Assessore ai Lavori Pubblici e il Dott. Belli che contestava i lavori seppellisce i rifiuti tali e quali come se non vi fosse un domani per il territorio, per l'Ambiente e per le probabili ripercussioni sulla salute. Di fatto ed è indiscutibile che la discarica di Monte Castellone sia stata messa in sicurezza e NON bonificata. Tanto è vero che la Corte di Giustizia Europea nella CONDANNA all'ITALIA è CHIARA e non lascia nessuna ombra di dubbio su come il COMUNE avrebbe dovuto fare i lavori.
La Corte è arrivata alla conclusione che l’obbligo di recuperare i rifiuti o di smaltirli senza pericolo per l’uomo o per l’ambiente nonché quello, per il detentore,o di consegnarli ad un raccoglitore che effettui le operazioni di smaltimento o di recupero di rifiuti o di provvedere egli stesso a tali operazioni sono stati violati in modo persistente.
La Corte ha ricordato innanzitutto che la mera chiusura di una discarica o la copertura dei rifiuti con terra e detriti (come è stato fatto nella discarica di Monte Castellone) non è sufficiente per adempiere agli obblighi derivanti dalla direttiva «rifiuti». Pertanto, i provvedimenti di chiusura e di messa in sicurezza delle discariche non sono sufficienti per conformarsi alla direttiva dell'Unione Europea. Quando si da del falso ad una persona con un articolo sui giornali bisogna prima CAPIRE che ci sono esseri umani dotati di discernimento anche a Monte San Giovanni Campano e che non a tutti piace essere presi in giro da esseri che si credono superiori e in pieno delirio di onnipotenza. Al responsabile per la Provincia di Frosinone di Fare Verde gli basta che oltre 500.000.000 di Cittadini Europei la pensino nel suo stesso identico modo.

 

Nessun commento:

Posta un commento