Il razionamento
dell’acqua potabile non si è arrestato neppure a Natale a Santo
Stefano! Il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano si conferma come
il luogo più arido del Pianeta con circa dodici anni di siccità che
non ha riscontri neppure nel Sahara Spagnolo. Un razionamento di
acqua potabile riscontrabile solo nelle città medio orientali
colpite dalla guerra in corso. Fare Verde si chiede cosa aspetta il
Comune a chiedere lo stato di calamità naturale e che aspetta a chiedere i
danni al gestore del servizio idrico integrato per aver procurato la
fuga delle attività commerciali. Un disagio infinito che non è mai
stato quantizzato come danno dalla magnifica Amministrazione Comunale che non
tiene in nessun conto le problematiche affrontate dalla popolazione.
Oramai è morta
anche la speranza che è ultima a morire con la popolazione costretta
a pagare un servizio farlocco in un contesto sociale retrivo che non
ha precedenti storici. Fare Verde non si arrende e continua a
denunciare lo stato dei fatti: Acqua potabile per TRE ore al giorno
con una erogazione inattendibile e quantizzabile solo sulla carta
perché l’acquedotto Comunale è un colabrodo.
Gli amministratori
,si fa per dire, neppure a NATALE provano un po' di vergogna nel
gestire quello che Fare Verde definisce Uno dei Borghi più belli del
Terzo Mondo? Fare Verde infine ha il piacere di ricordare a tutti che
nei Campi Profughi almeno l'acqua non manca.
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