MSGC - Un mucchio di pratiche di abusi edilizi che dovrebbero essere
acquisiti al patrimonio del Comune in attesa di demolizione che viene
tenuto per ricordo. Pratiche,che non vengono evase per carenza di
personale, che continuano a maturare un debito ecologico pagato dalla
popolazione presente e che verrà pagato dalle future generazioni.
Questo e' lo stato dell'Ufficio Tecnico Urbanistica del Comune di Monte
San Giovanni Campano e in questo quadro di sconforto totale Fare
Verde ha chiesto al Comune di istituire una task force di tecnici per
chiudere le pratiche rimaste ferme con le quattro frecce ma la richiesta
ancora non ha ricevuto risposta. L'ufficio tecnico urbanistica
smembrato rispetto al passato conta di un solo tecnico idoneo ai
controlli rispetto all'organico di tre tecnici abilitati quando
l'attuale Sindaco era responsabile di quell'ufficio. Lo smembramento
dell'Ufficio Tecnico Urbanistica (avvenuto negli anni) che supera il
70% del pregresso organico risulta praticamente ostativo allo
svolgimento delle normali mansioni dell'ufficio e denota la chiara
volontà politica di non voler risolvere la questione degli abusi
edilizi. Un metro e due misure rispetto ai pochissimi che giustamente
sono stati costretti a demolire i manufatti abusivi che comunque erano
di rilevanza economica e ambientale ininfluente . Un giochino fatto di
ricorsi al TAR richiesti senza la sospensiva delle ordinanze di
demolizione creato ad arte solo per perdere tempo con il Comune che non
si costituisce in giudizio per difendere il territorio. Il risultato? Un
mucchio di pratiche inevase che alimentano il delirio della
popolazione disonesta che si sente autorizzata a costruire abusivamente
sicura di passare solo guai simbolici. Di fatto gli immobili restano
nelle disponibilità di chi li ha costruiti e gli stessi che hanno
costruito in spregio alle leggi dello Stato a loro volta si sentono
anche autorizzati al vittimismo e alla denigrazione nei confronti di
chi chiede il rispetto delle regole. Fatto e' che Fare Verde chiede
parità nel trattamento delle pratiche di acquisizione al patrimonio
Comunale dei manufatti costruiti abusivamente rispetto alle pratiche di
concessione edilizia per i nuovi immobili. Se ci deve essere
rallentamento allora che il rallentamento ci sia per tutti. Non debbono
esistere corsie preferenziali e corsie di rallentamento. Se le pratiche
di concessione edilizia procurano entrate al Comune l'espletamento
delle pratiche di acquisizione degli immobili abusivi al patrimonio del
Comune fanno diminuire il debito ecologico.
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