mercoledì 2 marzo 2022

MSGC - Lo stato dell'ambiente 2021 "NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE"

 Fare Verde Monte San Giovanni Campano è  convinta che le sfide ambientali che abbiamo davanti come la perdita della biodiversità, il collasso dei servizi eco sistemici, l'inquinamento, l’abusivismo edilizio, il consumo del suolo e i cambiamenti climatici potrebbero essere vinte se solo ci fosse  la volontà di vincerle. La nostra Associazione è  consapevole innanzitutto della perdita irreversibile di un certo numero di specie e dell’invasione  di specie aliene sul territorio Comunale. Spariti il  Granchio di fiume, Gambero di fiume, la Salamandrina dagli occhiali e la  Raganella.  Comparsi gli invasivi  Robinia pseudoacacia Limneus il Gambero della Luisiana, le nutrie, il punteruolo rosso della palma  e la zanzara tigre   .

Siamo sull'orlo del  disastro climatico e ci troviamo, quindi ,  ad affrontare sfide ambientali di portata e urgenza senza precedenti. Abbiamo bisogno, anche nel nostro piccolo,   di un'azione urgente  per affrontare il cambiamento climatico. Abbiamo bisogno di cambiamenti coraggiosi e massicci, che coinvolgano totalmente la nostra società . E' necessario   lavorare in modo diverso, nei diversi settori,  sia che si viva “nell'amata  città” che nelle aree rurali, per ridurre le emissioni di gas serra e fermare la distruzione della natura. Queste nuove sfide  non sono  state  ancora accettate   nel nostro comune dove i dinosauri della politica   non hanno percepito l’importanza  dello sviluppo sostenibile e non hanno  ancora compreso che l’economia lineare è stata sostituita dalla meno inquinante economia circolare. Nel nostro micro sistema ambientale  si percepiscono  l'aumento della siccità, gli incendi boschivi, il dissesto idrogeologico ,  la perdita di servizi eco sistemici, l’invasione di specie aliene, lo squilibrio per  alcune specie autoctone . Tutti  segnali spaventosi, che devono essere presi sul serio. Dobbiamo agire per  affrontate  fin da ora sfide  contro il dissesto idrogeologico, la povertà energetica,  la  siccità , il perdurare del razionamento idrico , l’inquinamento dell’aria, l’inquinamento dell’acqua , l’impatto di queste sull'approvvigionamento alimentare e altri disastri naturali che diventeranno più frequenti e sempre più costosi per le casse comunali e  che diventeranno senza alcun dubbio  vere e proprie emergenze sociali.  Come  si è già verificato  con la severa crisi idrica e il relativo intervento delle autobotti o gli incendi che hanno richiesto l’intervento dell’aviazione per essere domati.

Monte San Giovanni Campano è un paese arretrato e lo si evince dal fatto che la nostra società, e in particolare i giovani, non vogliono nessun cambiamento. Essi hanno  una strana fede  poco cattolica dissociata perfino   dall’Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco ed infatti   non pongono l'azione per il clima e la salute pubblica tra le loro più alte priorità. Dovrebbero essere  loro i motori dei profondi cambiamenti di cui abbiamo bisogno ma stranamente essi  restano ancorati ad un modo di vivere e di agire che non ha nulla a che fare con il presente e con il futuro fatte salve alcune eccezioni che non riescono ad incidere su nessun tipo di soluzione. Eppure in Italia  è percepibile il radicale cambiamento che  parte dal modo in cui ci alimentiamo, dal modo in cui ci vestiamo, all'aria – e alla sua qualità - che respiriamo, allo sviluppo sostenibile, all’economia circolare.  Il  tutto riassunto nella transizione ecologica  quale  pilastro fondamentale  del PNRR voluto dal Governo Italiano. Cambiamento percepito  perfino dalla Regione Lazio che ha messo al centro di molti finanziamenti la sostenibilità , l’economia circolare , la riduzione dell’inquinamento e il sociale . Cambiamento  che seppur evitato nel nostro paesino  è ben evidente  a livello regionale e  nazionale  dove sono in corso sforzi notevoli per migliorare la qualità della vita e la  traiettoria di ogni percorso  per raggiungere un futuro più sostenibile.

Lo stato dell’acqua potabile 2021 – Il razionamento idrico, iniziato nel 2004 dal gestore del servizio idrico integrato, è continuato per tutto il 2021 alimentato dalla mancanza di investimenti per la sostituzione dell’acquedotto comunale oramai obsoleto e con perdite che sono state rilevate per oltre il 70% da gran parte della popolazione .  Vuol significare che su 100 litri di acqua potabile immessi nell’acquedotto comunale se ne perdono più di 70 litri e solo meno di 30 i litri che arrivano ai rubinetti delle famiglie. Il Comune è rimasto silente di fronte alla popolazione mostrandosi genoflesso al volere della multiutility   che dovrebbe gestire il servizio idrico integrato ma che di fatto  si è trasformata nel nostro esattore per un servizio attuato con modalità strane, atipiche e con tanto spreco di acqua potabile .

 

Lo Stato della depurazione delle acque reflue – Altro servizio propinato fino a poco tempo fa in modo molto approssimativo,  nonostante l’infrazione europea,  con depuratori obsoleti e mal funzionanti.   Fare Verde , da sola, ha dovuto affrontare una battaglia epocale contro il colosso ACEA ma ha dimostrato che anche la quarta multiutility del mondo  può essere battuta se c’è la determinazione di chi combatte  per una giusta causa. Negli anni sono arrivati i grandi successi per Fare Verde che ha ingaggiato battaglie legali che si sono  trasformate in  interventi sulla depurazione delle acque reflue. Battaglie portate avanti  senza l’intervento del Comune che non ha mai voluto sostenerle  tanto è vero che è rimasta storica la frase di un amministratore scienziato  che le descrisse come “battaglie contro i mulini a vento”. E invece  con tanta pazienza è stata ottenuta la ristrutturazione del depuratore di Porrino che almeno ora non puzza più; il depuratore Pantanelle è stato demolito e ricostruito totalmente; il depuratore Fontana Magna è nuovo in sostituzione di altri due  depuratori; è stato stanziato denaro per il depuratore Santa Filomena a Colli anche se   il luogo dell’impianto non è ritenuto idoneo dalla popolazione stanziale, altri depuratori (Campangone e Colle Pupazzo) vengono ora monitorati  con maggiore frequenza. Resta sospeso il depuratore Sione che presto sarà oggetto di nuova vigilanza Ambientale da parte di Fare Verde. Su pressioni indicibili e continue di Fare Verde sono stati realizzati, dal gestore del servizio idrico integrato, tratti di fogna  indispensabili per l’igiene,  la salute e alla sicurezza pubblica che nulla hanno a che fare con l’inutilità di alcuni   marciapiedi con barriere architettoniche  e di tanti  pali della pubblica illuminazione . Insomma un’azione sul territorio che invece di portare ad un pubblico riconoscimento portò la giunta comunale a decidere di nominare un avvocato per le “opportune” azioni legali contro chi a loro dire rovinava il buon nome “dell’amata città” con le denunce e gli articoli sulla stampa che evidenziavano ogni forma di inquinamento e di abusivismo edilizio.

Lo stato dell’igiene urbana – Monte San Giovanni Campano è un paese a dir poco strano tanto è vero che dopo 12 anni di raccolta differenziata non è riuscito ancora a raggiungere l’obiettivo del 65%   previsto dalla legge per il 2012.  A smentire  le chiacchiere dei politicanti che favoleggiavano risultati eclatanti sulla stampa locale ci sono i dati del Catasto Rifiuti Nazionale del Governo Italiano  che certificano la raccolta differenziata per Monte San Giovanni Campano al 61.4% per il 2020 ,unico dato ufficiale da prendere in considerazione . Alla debacle del compostaggio domestico che si è perso di vista come progetto di grande spessore per la riduzione dei rifiuti si aggiunge la costruzione nei tempi supplementari della mini isola ecologica a Laoria. La piccola isola ecologica subito chiusa dopo un’ispezione della ASL richiesta da Fare Verde  nasce  obsoleta e fatta male come progetto ed infatti è scollegata all’economia circolare per la popolazione  e non ha alcuna rilevanza economica   per il sociale. Fatto è ed è inconfutabile  che il comune di Monte San Giovanni Campano cede tutte le materie prime seconde alla società che gestisce l’igiene urbana e quindi il ricavato che viene pagato dai vari consorzi per il riciclo  non viene spalmato sulle bollette della popolazione come premio per aver prodotto rifiuti riciclabili  ma va direttamente ad ingrassare il conto corrente  della società che gestisce il servizio di igiene urbana .  Servizio di igiene urbana che nel 2021 è costato la bellezza di  1.545863,66  euro  (€ 1.035.689,78 per la raccolta dei rifiuti ed € 510174,88 per il conferimento dei rifiuti in discarica) per non raggiungere nessun obiettivo previsto dalla legge compresi gli   obiettivi sociali come ad esempio le bollette più leggere per la popolazione. In Italia fino a prova contraria è attivo il principio di legge del chi inquina paga e quindi all’aumento della percentuale della raccolta differenziata dovrebbero corrispondere bollette più leggere. Resta inteso che la mancanza del regolamento comunale per la raccolta differenziata, la mancanza di una vera isola ecologica, il sistema obsoleto per il conferimento dei rifiuti ristretto solo a quelli minimi obbligatori previsti dalla legge e soprattutto l’inconferibilità di molte tipologie di rifiuti sommate ad una buona dose di inciviltà alimentano costantemente il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.

 

Lo stato dell’ambiente per la qualità dell’aria.

 

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano distende un velo pietoso sulla qualità dell’aria a Monte San Giovanni Campano ricordando che siamo uno tra i paesi che hanno l’aria più inquinata  del Lazio. Le correnti d’aria e le condizioni climatiche particolari ci hanno fatto inserire in quell’elenco della condanna che la Corte Europea di Giustizia ha emesso  per l’aria inquinata e non ci sarà modo per uscirne se non verranno presi drastici provvedimenti. La Corte di giustizia dell'Unione europea ha confermato che tra il 2008 e il 2017, il nostro paese ha violato in maniera sistematica e continuata i valori limite Ue sulle concentrazioni di PM10 nell'aria. A Monte San Giovanni Campano nonostante la grave situazione   la qualità dell’aria  non è monitorata per evitare l’esposizione alle persone malate , ai bambini e agli anziani più delicati di salute. La carenza assoluta di informazione locale non  permette la giusta consapevolezza  della popolazione per l’inquinamento dell’aria ed infatti sono troppi cittadini che  sono ancora convinti di respirare aria di ottima qualità. L’inquinamento  forse  verrà percepito se l’infrazione europea si trasformasse in sanzione semestrale per i piccoli comuni come al nostro …un po’ come accadde per la discarica di rifiuti Monte Castellone che fu sanzionata con una multa semestrale da 200.000,oo euro. L’inquinamento dell’aria  va contrastato anche combattendo la povertà energetica della popolazione con interventi mirati come a quello sostenuto dalla Regione Lazio con   le Comunità dell’Energia.  Questo nuovo modo di produrre energia pulita  potrebbe limitare la povertà energetica che è una delle maggiori responsabili  dell’inquinamento dell’aria causato dalla combustione delle biomasse.

 

Lo stato del consumo del suolo

 

La nostra Associazione di protezione Ambientale (si legga bene di protezione Ambientale) non va di certo per asparagi o per funghi quando vigila sul territorio e neppure è omertosa di fronte al saccheggio del territorio. Se esistono le Associazioni di protezione Ambientale vuol dire che c’è chi offende l’Ambiente altrimenti non ci sarebbero. Gli abitanti di Monte San Giovanni Campano poco rispettosi delle leggi sono rimasti ancorati al fazzoletto di terra avuto in eredità o acquistato dai parenti  su cui , non si sa per quale sacrosanta ragione,  ci devono costruire casa che poi inevitabilmente negli anni  rimarrà disabitata per la fuga e per l’invecchiamento della popolazione oramai arrivata a 12228 abitanti con indice di vecchiaia spaventoso.

Tanto abusivismo edilizio e  troppe pratiche di abusivismo edilizio sospese in un limbo inspiegabile fatto di scuse e di comportamenti sicuramente antigiuridici. Minacce e insulti che ci sono stati riservati da chi  è affetto dal delirio di onnipotenza in una situazione che è  esplosa da quando sono iniziate le demolizioni lungo il torrente Amaseno .   L’enorme mole   di    segnalazioni per gli abusi edilizi  realizzati a Monte San Giovanni Campano fatte dalla nostra Associazione evidenziano uno spaccato delinquenziale estremamente negativo con  un comportamento si prepotenza  diffuso e arrogante. Numerosi  politici direttamente coinvolti a vario titolo in procedimenti penali compresi quelli per abuso edilizio  hanno fatto il resto con le  loro insinuazioni  facendo passare per disonesti chi denuncia i reati  e per onesti  e vittime i poveri delinquenti che li hanno commessi.  Addirittura ci sono state date  paternità su segnalazioni relative  al famigerato art.36 con il quale alcuni disobbedienti  volevano sanare  abusi edilizi impossibili da sanare .  In quelle situazioni  per ignoranza o per ottusità mentale essi  non si rendevano  conto che  pratiche del genere nel momento in cui non fossero state accettate si sarebbero trasformate in auto denunce. Insomma un marasma del chi “dice dice”  alimentato dall’ignoranza più becera, dall’opportunismo politico che finalmente ha trovato  chi gli ha tolto  la gatta da pelare  attraverso gli  esposti per abusivismo edilizio. Tuttavia  e nonostante tutto il grazie di Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano  va a quel tecnico ben informato sugli abusi  rimasto anonimo ( forse non troppo anonimo) che è riuscito  a segnalarci  con dovizia di particolari  decine e decine  di abusi edilizi che altrimenti sarebbero rimasti impuniti. 

Una situazione di degrado morale e Ambientale che non ha precedenti, dove ogni escamotage è stato buono pur di sottrarre il  terreno all’agricoltura, ogni  scusa  è stata  utile per non punire i colpevoli, ogni momento è stato  buono per fare una gettata di cemento senza alcuna autorizzazione. Se Fare Verde  si mettesse di punta a segnalare  tutti i piazzali costruiti abusivamente  in cemento  si scatenerebbe l'inferno in terra. Con il tempo si farà anche questo). Ci sono alcuni abusi edilizi particolarmente gravi su cui non si può assolutamente  aspettare. Quando si costruisce un manufatto industriale  o addirittura una  villa lungo il nostro Torrente Amaseno in area dove è proibito costruire  poi nessuno si può lamentare se ne viene pretesa  la demolizione. Quindi le persone che cercano in un modo o nell’altro di denigrare la nostra attività di protezione Ambientale inizino a ragionare invece di sparlare per dipingere i rei come vittime soprattutto perchè vittime non lo sono. 

 

Lo stato dei boschi.

 

Degrado Ambientale, rifiuti, alberi caduti, incendi , tagli strani e percorsi abusivi da moto cross  è quanto accade   nella Pineta Morroni nel disinteresse più completo del comune che evidentemente ha altre priorità come i  marciapiedi o la progettazione del tempio della musica.  L’area  verde Colle Cipullo è oramai quasi scomparsa perché tanto arredo è stato rubato o bruciato. L’unica fontanella presente nell’area verde non funziona e non c’è neppure un bagno chimico per chi volesse passare una giornata in quel che resta del bosco Morroni dopo gli svariati incendi.

Il Bosco presente a Lucineto già oggetto di denuncia da parte di Fare Verde,  contro  chi  lo stava tagliando abusivamente e stava distruggendo l’habitat dello scoiattolo rosso, è in ripresa dopo i danni causati dal delirio di onnipotenza .

Gode di ottima salute la macchia che va da Costa Fredda di San Marco a Paglia e si spera che anche quest’anno non verrà percorsa dal fuoco.

Il bosco della Portella caro a Fare Verde è in ottimo stato. Ogni estate viene vigilato da una web camera panoramica dal Capoluogo per la sorveglianza degli incendi. Nel bosco della Portella ci sono istrici , volpi e purtroppo è frequentato anche dai cacciatori durante la stagione venatoria con appostamenti eticamente scorretti alla pozza di Poldo nei primi giorni di riapertura della caccia. Notevole il ritorno degli Aironi avvistati più volte sull’areale di Poldo e di una coppia di Poiane.  

 

Lo stato delle acque di superficie.

 

L’assenza del sistema fognario in alcune aree di Monte San Giovanni Campano rende non potabile l’acqua dei pozzi privati  presenti tanto è vero che da nostre rilevazioni attuate tramite analisi biochimiche sono risultati presenti coliformi ad una profondità di circa 70 metri. Una situazione particolarmente grave vista la crisi idrica che attanaglia il territorio oramai da 18 anni. Tutte le sorgenti di superficie pubbliche hanno acqua non potabile  per convenzione in quanto il comune non spende denaro per  le analisi biochimiche relative alla potabilità delle acque  sorgive. In buona sostanza il comune non è interessato alle acque sorgive perché è chiaro che ancora  non si è capacitato sul consumo sostenibile della risorsa idrica . Acque che non sono utilizzate neppure per realizzare biopiscine pubbliche o invasi anti incendio.

Le acque di superficie del torrente Amaseno non scorrono più dal territorio di Casamari fino a Poldo. In quel tratto di torrente ci sono solo gli scarichi dei depuratori di Veroli, Monte San Giovanni Campano ,  Boville Ernica e gli scarichi abusivi di gente che si arroga il diritto di fare come gli pare.

Sul fiume Liri che è al cento di dibattito inter regionale per il suo inquinamento che ci vede protagonisti in tv e sulle radio è iniziata una battaglia che vede Fare Verde presente nelle trasmissioni tv e sulla stampa. Schiuma  e rifiuti vengono sversati di tanto in tanto da scarichi abusivi nel fiume come se fosse una discarica liquida. Nel frattempo la provincia di Frosinone si ostina a ripopolare il Liri con trote che hanno una aspettativa di vita bassissima pur di soddisfare una manciata di pescatori in uno spreco infinito di risorse. La  mancanza di controlli ci  ha portato verso l’anarchia assoluta soprattutto per  chi scarica nel fiume conscio di non passare nessun guaio con la giustizia.

Per ultimo Fare Verde consiglia vivamente al comune di iniziare a capacitarsi che esiste anche l’inquinamento elettromagnetico e ci sono delle vie anche nel capoluogo che presentano veri grovigli di cavi dell’alta tensione che a lungo andare producono danni al sistema immunitario di chi ci abita. E poi la pubblica illuminazione con gli oltre 3500 pali infissi sul territorio è solo scandalosa visto che nel capoluogo è mista tra led e incandescenza e quasi tutta  fuori norma;  mista lo è anche da via dei Codardi a Scaccia, mista lo è anche dalla Pineta a Porrino e in altri luoghi dove ci sono i pali da un paio di anni ma non c’è l’allaccio all’energia elettrica. Insomma un miscuglio esagerato che fa comprendere a chiunque di quanto possa essere approssimativo il risparmio energetico realizzato da impianti realizzati a led ma che man mano sono stati trasformati in misti led/incandescenza.

Per ultimo le notizie allarmanti sull’installazione di antenne per la telefonia mobile hanno visto Fare Verde impegnata senza farne pubblicità alcuna visto il disinteresse della popolazione che si attiva solo quando le antenne le vogliono installare vicino alla casa dei politici. Fuori dalla grazia di Dio il piano Antenne comunale che costa circa 30.000 euro in quanto esso riguarda anche le aziende per la telefonia mobile che quanto meno avrebbero dovuto partecipare alla spesa.

 

Si chiude così lo Stato dell’Ambiente 2021 di  Monte San Giovanni Campano senza alcun segno positivo e nessuna prospettiva per il futuro eccezion fatta per le dichiarazioni rese dal comandante della Polizia Locale che si è esposto nella battaglia contro l’abbandono dei rifiuti. Praticamente Monte San Giovanni Campano  nel 2021 è  rimasto  ancorato a concezioni retrive degli anni ’50 ,  ha perso  di vista ogni obiettivo per lo sviluppo sostenibile, ha ignorato l’economia circolare , non ha acquisito percezione della povertà energetica, ha cercato l’assistenzialismo nell’emergenza ed ha emesso un bilancio economico  senza anima   cercando di soddisfare bisogni sbagliati  che non sono collegati all’anzianità della popolazione.  L’inizio del 2022 con la nuova amministrazione comunale che ha confermato  i dirigenti comunali  al loro posto inizia nel segno della continuità con la vecchia amministrazione comunale ed  è un oscuro presagio sulle conseguenze che ci saranno inevitabilmente.  “NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE".



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