Coloriamo Monte San Giovanni Campano di Fare Verde è una bozza
del Piano del Colore  ed ha come obiettivo la riqualificazione
dell’ambiente costruito della città attraverso il controllo della
qualità urbana. Contiene un insieme di norme tese al recupero
dell’immagine complessiva della città, del suo territorio e della
sua identità storico - culturale; per questo motivo, è esteso a
tutto il territorio comunale. Fare Verde con coloriamo Monte San
Giovanni Campano non ha la velleità di realizzare il Piano Colore ma
vuole indicare le linee guida per il metodo da seguire con la finalità unica di realizzare
in tempi veloci l'iniziativa   migliore  per la tutela del paesaggio
relativa al nostro territorio. Di fatto non è stata realizzata
alcuna scheda  come non è stata riportata la bibliografia del
ginepraio legislativo che dovranno essere affidate a tecnici del
settore.
Norme Tecniche di
Attuazione
Articolo 1 – Il
Piano del colore è obbligatorio  su tutto il territorio del Comune
di Monte San Giovanni Campano
Il Piano è
costituito dai seguenti elaborati: 
-Abaco (da
realizzare)
-norme tecniche (da
realizzare)
-schede di rilievo -
schede di progetto -  schede colore -                     Da realizzare -
-tav.1 Inquadramento
territoriale -                               Da realizzare -
-tav.2 Riferimento
schede di rilievo                           - Da Realizzare -
-tav 3 Edifici
tipomorfologici di riferimento            - Da realizzare -
Articolo 2 - Campo
d'applicazione 
Le norme tecniche
del Piano del Colore, si pongono come prescrizioni da applicarein materia di decoro
pubblico ad integrazione delle norme vigenti del Regolamento Edilizio Comunale. 
L'applicazione delle
norme è per tutto il territorio Comunale. 
Le norme forniscono
i criteri da seguire per l'esecuzione di interventi di 
manutenzione
ordinaria, manutenzione straordinaria, risanamento conservativo,
restauro e ristrutturazione,
relativi ai fronti degli edifici e coperture, per quanto attiene a
intonaci e rivestimenti di facciata, elementi architettonici e
decorativi. Nello specifico gli interventi regolati dalle presenti
norme sono tutti quelli che interessano le finiture esterne degli
edifici stessi considerate nel loro
complesso, definendo nel relativo progetto, in modo dettagliato, la qualità e caratterizzazione finale dei fronti degli edifici medesimi. 
Sono quindi compresi
gli interventi di coloritura e tinteggiatura dei prospetti, di 
conservazione,
esecuzione, sostituzione o eliminazione di intonaci e rivestimenti di facciata e di
elementi architettonici e decorativi diffusi o anche isolati e le
specifiche per le coperture. 
Articolo 3 -
Caratteri dell'intervento 
L'intervento su un
fronte unitario, appartenente ad un'unica originaria entità 
tipologica , pur
appartenente a proprietari differenti, deve essere 
eseguito in modo
completo e contemporaneo. 
È sempre fatto
obbligo che gli interventi di coloritura e tinteggiatura siano
realizzati in modo coerente fra
loro e su tutti i fronti dell'edificio, compresi quelli laterali e
anche se sormontanti i tetti
degli edifici adiacenti. 
L'intervento sui
fronti deve corrispondere alle scansioni tipologiche degli edifici, 
differenziando il
fabbricato da quelli attigui. 
Gli interventi
devono investire tutte le finiture e gli elementi di facciata che 
contribuiscono a
determinare l'immagine complessiva del fabbricato (elementi
decorativi, serramenti, opere in
ferro, ecc.) e pertanto compresi nel progetto. 
Articolo 4 -
Interventi 
I colori sono
vincolanti per gli edifici indicati nella tav. (Da realizzare),
mentre per gli altri viene indicata una gamma
di colori tra cui poter scegliere. 
Per gli interventi
sulle facciate e/o sulle coperture è necessario far riferimento alla
relativa scheda, dove sono indicate le prescrizioni relative
all'intervento di riqualificazione del singolo edificio. 
Dove non vi sono
specifici materiali da utilizzare gli infissi possono essere
sostituiti con altri anche in
materiali  metallici, purché con metodologie costruttive e finiture simili a
quelli indicati nella tabella (da realizzare).
Articolo 5 -
Metodologia 
Si richiede, ove di
particolare interesse e peculiarità, la conservazione degli intonaci o dei materiali
esistenti; in questi casi l'eventuale sostituzione in ripristino è
subordinata alla dimostrazione
delle condizioni di irrecuperabilità dei manufatti con opere di consolidamento e
restauro oppure alla dimostrazione di incompatibilità tra il
rivestimento e il supporto murario
sottostante; le eventuali integrazioni andranno realizzate con
materiali e tecniche analoghe
o compatibili a quelli degli intonaci conservati. 
Non devono essere
intonacati elementi destinati in origine a rimanere a vista, come pietre, laterizi,
marmi, né realizzare a faccia vista gli elementi per cui è 
previsto l'intonaco,
salvo casi dimostrati di ripristino del paramento originario. 
Non possono essere
effettuate tinteggiature parziali, né intervenire su parti di 
intonaco senza
successivamente tinteggiare. 
Articolo 6 -
Canalizzazioni ed impiantistica 
È fatto obbligo,
procedendo al ripristino/rifacimento del fronte, di dare idonea 
sistemazione alle
canalizzazioni o impianti eventualmente presenti in facciata,
rimuovendo gli elementi o le
parti non più in uso, comprese mensole o staffe. È fatto divieto di
posare lungo il prospetto
principale tubazioni di distribuzione idrica, gas, aerazione o
smaltimento fumi, salvo diversa
prescrizione derivante da normative di sicurezza non altrimenti risolvibili. 
Articolo 7 - Schede
cromatiche del colore 
Le schede cromatiche
del colore individuano la gamma di colori ritenuti possibili per gli edifici ed ai
quali si deve comunque fare sempre riferimento per la coloritura
delle facciate. Nel caso
ci si trovi in presenza di edifici vincolati ai sensi della ex
L.1089/39,oggi D.Lgs 42/2004,
dovranno essere richiesti i relativi nulla osta o le autorizzazioni
nelle forme previste per
legge. 
Prima di procedere
alla tinteggiatura si dovrà operare ai sensi del 
Regolamento
Edilizio, le tonalità di colore dovranno essere scelte tra quelle
indicate nella relativa scheda. 
In merito alle
tonalità dei colori indicati per le zoccolature, marcapiani ecc. è 
ammesso anche la
tinteggiatura delle stesse, con sovrapposizioni di colore aventi le
tonalità di quelli previsti
per le facciate. 
E’ ammessa la
realizzazione, tramite tinteggiatura, di riquadri alle aperture o di 
particolari sistemi
di decorazione delle facciate, sempre che risultino compatibili con
la tradizione locale e
con le modalità pittoriche che si sono riscontrate nel tempo e
previo parere dell’Ufficio
Tecnico preposto. 
La rappresentazione
del colore contenuta nelle schede è puramente indicativa per le relative tonalità,
nella scelta del colore si dovrà fare esclusivo riferimento al
codice colore indicato nelle
stesse. 
Per quanto non
contenuto nella presente normativa si dovrà fare riferimento agli
artt. del Regolamento
Edilizio Comunale.
Per
tutti gli edifici dei Centri Storici (Colli e Capoluogo) il
rifacimento del manto di copertura dovra' riproporre la
tipologia esistente compatibile con la tradizione storica  che
prevede l'impiego esclusivo
di tegole in laterizio ed in particolare modo: la disposizione
esclusiva di coppi composta dafilari
concavi e convessi alternati. 
E'
da escludersi pertanto in modo categorico, salvo casi accertati per
edifici di tipologia industriale del passato, l'impiego di tegole in
materiale diverso dal laterizio e di tegole piane,
ancorché in laterizio, del tipo marsigliese, olandese, nonché di
tegole portoghesi o i  coppi Veronesi.
Nel
caso di rimaneggiamento del manto di copertura tradizionale
e' obbligatoria la riutilizzazione,
per quanto possibile, dei medesimi coppi  esistenti 
con
eventuale inserimento, in maniera alternata e casuale, di materiale
di recupero ad integrazione di quelli non recuperabili. Nel caso di
completo rifacimento del tetto, è consentito
il rialzamento del manto di copertura al fine di realizzare un idoneo
isolamentotermico
ed impermeabile che comunque preveda un rialzamento massimo di cm.10 
rispetto
alla linea di gronda del tetto misurata prima dell'inizio dei lavori
e così come riportato nelle sezioni quotate. 
Tutte
le opere da realizzare sono comunque inserite nell'Abaco e vengono
riportate come "mero" elenco guida indicativo: 
Abaco
degli elementi tecno-morfologici 
Indice
COPERTURE
manti
di copertura
comignoli
abbaini
e lucernari
gronde
e modiglioni di gronda 
PARAMETRI
bugnato
zoccolatura
CORNICI
marcapiano
delle
finestre
delle
porte e dei portoni
dell'asse
centrale degli edifici 
INFISSI
delle
finestre 
persiane
delle
finestre -telai interni
delle
porte e dei portoni
vetrine,
saracinesche e cancelli
FERRI
BATTUTI
inferriate
delle finestre
rostre
del sopraluce
ringhiere
dei parapetti dei balconi 
ALTRO
materiali
costruttivi
analisi
del degrado e della non compatibilità
impianti
tecnologici
elementi
d'arredo 
antenne
televisive 
canali
di gronda e pluviali 
tubazioni
e cassette del gas 
tubazioni
e cassette dell'acqua 
campanelli
citofoni
videocitofoni
cassette
postali 
buche
delle lettere 
fili
elettrici e telefonici. 
Gli
elementi d'arredo sono: 
tende
frangisole 
targhe
toponomastiche
targhe
indicative 
numeri
civici 
arti
e mestieri 
segnali
stradali 
insegne
pubblicitarie 
spazi
di affissione 
indicatori
di musei e luoghi pubblici 
indicatori
alberghi e ristoranti 
contenitori
espositivi 
contenitori
distributivi 
ferri
battuti 
targhe
votive e storiche