sabato 27 agosto 2016

MSGC - Un Piano di Emergenza Comunale sconosciuto alla POPOLAZIONE

Con Deliberazione del Consiglio Comunale numero 15 del 27.7.2015 gli amministratori del Comune di Monte San Giovanni Campano approvarono il Piano di Emergenza Comunale. Fin quì tutto bene? Anzi no male perchè doveva essere redatto e approvato tanto tempo prima. Ma cosa è accaduto in seguito all'approvazione? Il Piano di Emergenza Comunale previsto per legge doveva essere divulgato alla popolazione che in caso di calamità ne dovrebbe fruire e invece è rimasto chiuso nei cassetti del Comune.
La Deliberazione Comunale prevedeva inoltre la pubblicazione del Piano di Emergenza sul sito Web Istituzionale e neppure quello è stato fatto.
Fare Verde non entra nel merito del Piano di Emergenza Comunale ma se esso non risulta negli elenchi della protezione Civile Nazionale di fatto viene spontanea la domanda: A che serve avere un Piano di Emergenza Comunale se non lo conosce nessuno?



Protezione Civile - Elenco dei Comuni che hanno adottato il Piano di Emergenza Comunale

La domanda non avrà mai risposta perchè anche nei giovani Monticiani si è radicata la convinzione che chi protesta o fa notare queste cose rappresenti il "male". In una discussione avuta un giovane Monticiano è stato capace di scrivere che le proteste non creano consensi e ben altro facendo riferimento al "male". Ebbene Fare Verde non ha bisogno di alcun consenso perchè non è in lizza per nessun tipo di competizione elettorale e ribadisce ai giovani Monticiani che le proteste civili e la critica sono previste dalla nostra Costituzione.
Non si protesta per avere consensi ma per ottenere il rispetto dei diritti e questa Associazione non perde occasione di criticare anche i Cittadini quando non rispettano i doveri.
C'è tanta confusione in questo paesino di 13000 abitanti! Una confusione che ha distrutto persino l'onestà intellettuale dei giovani e in questo modo non ci sarà futuro per loro che saranno sottomessi dal loro stesso modo di pensare che risulta oltremodo DEVIATO.
Nonostante gli eventi sismici che hanno sconvolto l'Italia Centrale, nonostante gli eventi sismici che hanno colpito anche duramente Monte San Giovanni Campano e nonostante  le pubblicazioni delle mappe sismiche che interessano il nostro territorio nessuno protesta per il Piano di Emergenza Comunale che è rimasto SEGRETO.
Fare Verde, da sola, protesta e lo farà inviando una nota alla Protezione Civile Nazionale, al Ministero dell'Interno e al Sig. Prefetto di Frosinone nella convinzione che il Piano di Emergenza Comunale è uno strumento indispensabile per salvare molte vite in caso di calamità.

lunedì 15 agosto 2016

MSGC - Le aree verdi hanno avuto ricettività ZERO persino a Ferragosto.

Che senso ha avere due aree di verde attrezzate se non funzionano neppure il giorno di Ferragosto? Che senso ha l'acquisto di un trattore per circa 60.000,oo  euro se il Comune non lo adopera per tagliare l'erba nell'area verde  Colle Cipullo rischiando di mandare in fumo tutta la pineta? Il Comune di Monte San Giovanni Campano ha lasciato all'abbandono e al degrado  le aree di verde attrezzate in località Bagnara ignorando totalmente che durante le festività di Ferragosto è diffusa l'usanza delle escursioni e delle braciate all'aria aperta.
L'area verde sita nella Pineta della Bagnara (Colle Cipullo) oltre ad essere priva dell'allaccio di acqua potabile è stata presentata ai gitanti come un campo di fieno incolto con l'arredamento già oggetto di furti e azioni vandaliche e bene hanno fatto i gitanti a disertarla per il pericolo di incendio che si sarebbe creato dal connubio barbecue e fieno secco.


Ricettività ZERO anche per la seconda area verde che è ubicata lungo la strada di accesso in località Bagnara che è stata presentata agli escursionisti con erba alta , con tutto l'arredamento demolito dai nuovi barbari e logicamente priva anche essa di qualsiasi servizio (acqua e bagni). Cosa ancora più sgradevole è che tutti i giochi per i bambini sono stati rotti e il Comune non ha pensato di sistemarli come se la cosa non lo riguardasse.







Tra pochi giorni ci sarà la Festa della Montagna organizzata dal Comune proprio nell'area verde esterna alla Pineta della Bagnara e allora si che si vedranno operai affaccendati a pulire per far vedere alla popolazione che i politici si interessano del territorio tanto per dimostrare in modo puerile  e grottesco l'efficienza che non c'è.
Purtroppo le aree verdi a Monte San Giovanni Campano non hanno mai avuto il riconoscimento che dovrebbero avere in quanto non sono  state progettate e organizzate per lo sviluppo del Turismo Sostenibile e Responsabile e soprattutto sono state aperte senza tenere in nessun conto  la popolazione residente della Bagnara. In buona sostanza il Comune le tratta come due terreni recintati che sono serviti  per le inaugurazioni , per comparire sui giornali come  specchietti per le Allodole mentre spendeva il denaro pubblico e come spazi da utilizzare per le  festicciole dei politici. E' vivo il ricordo di quando all'interno dell'Area Verde Colle Cpullo (interna alla pineta) comparirono i cartelli di caccia al cinghiale come sono sempre attuali le le proteste per la mancata manutenzione e la mancanza assurda dei cespiti per la raccolta differenziata. La carenza  dei requisiti basilari per entrambe le aree verdi combinata con la mancanza di volontà e di ospitalità fanno il resto  rendendole  inutilizzabili alla popolazione mentre potrebbero essere il volano per lo sviluppo sostenibile della Contrada Bagnara. Purtroppo, e non è una sensazione piacevole , e di fatto la località Bagnara non è conosciuta per le bellezze offerte dalla Natura  in quanto è già nota per la cava di breccia , per un eliporto dismesso, per l'azione di captazione scellerata di acqua potabile, per la discarica scomparsa dal sito SIR, per un'altra discarica presente lungo la via che porta all'Incoronata e poco più su per la discarica di Monte Castellone oggetto di Condanna della Suprema Corte di Giustizia Europea. Di fatto ed è incontrovertibile che la località Bagnara è stata   sempre SFRUTTATA in modo insostenibile tanto è vero che la pineta è diventata il campo di prova abusivo per moto cross e  le due aree verdi che rappresentavano gli  unici  esempi di sostenibilità sono state abbandonate a se stesse  nel totale menefreghismo  per il territorio per la ricettività, per la Sostenibilità, per l'Ambiente e per la Biodiversità.
Dal profondo del cuore è certo che Monte San Giovanni Campano non è un paese che ci tiene al verde pubblico.

domenica 7 agosto 2016

FARE VERDE ONLUS Monte San Giovanni Campano (FR) -: MSGC - Il fallimento del trasporto pubblico.

FARE VERDE ONLUS Monte San Giovanni Campano (FR) -: MSGC - Il fallimento del trasporto pubblico.: Il fallimento del trasporto pubblico nel Comune di Monte San Giovanni Campano è dimostrato dall'alto numero di automezzi circolanti ri...

MSGC - Il fallimento del trasporto pubblico.

Il fallimento del trasporto pubblico nel Comune di Monte San Giovanni Campano è dimostrato dall'alto numero di automezzi circolanti rispetto al numero degli abitanti. La situazione è a dir poco allucinante: Ogni 1,2 abitanti c'è un automezzo e in buona sostanza a Monte San Giovanni Campano sono registrati ben 10686 automezzi per 13000 abitanti. Se al numero totale degli abitanti si sottraggono i non patentati (non si è mai saputo il numero), i giovanissimi che sono 1129 e gli ultra ottantenni che non guidano più (circa 200) la situazione diventa drammatica. Di fatto il trasporto pubblico fatta eccezione per quello scolastico così come è impostato non serve ad un amato cavolo e rappresenta l'ennesimo spreco di denaro pubblico. La prova che il trasporto pubblico non serve a nulla sta nel fatto che a fronte della massiccia abolizione delle corse per gravi motivi economici non ci sono state proteste pubbliche per la riduzione del servizio. Se non si lamenta nessuno vuol dire che il servizio non era così indispensabile. Fare Verde chiede a gran voce di rivedere il trasporto pubblico e di renderlo sostenibile magari con veicoli elettrici a chiamata al capolinea un pò come avviene per i taxi ma con tariffe ridotte. Ed alla bisogna suggerisce al Comune di ovviare alle differenze tariffarie dotando gli utenti clienti di tesserino elettronico abbinato all'ISEE in modo da far pagare di più chi se lo può permettere...e non ci vengano a dire che non si può fare con i milioni di euro che si spendono per il trasporto pubblico potrebbero acquistare una flotta di veicoli elettrici da far rabbrividire persino la SVEZIA. Fare Verde non pretende i trasporti multimodali e neppure i parcheggi di interscambio integrati tra loro per assicurare la mobilità pubblica ma rivolgendosi a chi organizza il servizio suggerisce di non ripetere gli errori di sempre che hanno escluso i trasporti pubblici dai principi di economicità, efficienza, efficacia e sostenibilità.

In questa foto è rappresentato il veicolo elettrico GOLIA

Per ultimo la nostra Associazione vuole chiarire una volta e per tutte il concetto  di sostenibilità nel trasporto pubblico:  In questo caso la sostenibilità indica le modalità di spostamento in grado di diminuire in modo significativo gli impatti ambientali , economici e sociali generati dai veicoli privati. Nel caso di Monte San Giovanni Campano la sostenibilità per i trasporti pubblici è necessaria per limitare il consumo di territorio causato dalla realizzazione di nuove strade; Il degrado delle aree urbane causato
dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni (piazze trasformate in parcheggi); Riduzione dell'inquinamento atmosferico causato dai gas di scarico e dai gas serra e la congestione degli autoveicoli che provocano solo danni in occasione di eventi e mercati di frazione.