venerdì 14 aprile 2017

TRA I DUE LITIGANTI LA CIOCIARIA MUORE.

San Vittore nel Lazio: Arriva l'uovo di Pasqua tossico dall'Assessore all'Ambiente della Regione Lazio  nostro candidato al Premio Gnomo per l'Ambiente 2017. Con la determinazione n.G04789, la Direzione Regionale Rifiuti ha consentito la rimessa in esercizio di una delle tre linee dell’inceneritore di San Vittore ferma da qualche anno per questioni di revamping. Con una seconda determina (n.G04787) oltre alla riattivazione della linea 1 la medesima direzione regionale rifiuti ha consentito attraverso la variante non sostanziale all’impianto un incremento di ulteriori 24 mila tonnellate annue di rifiuti bruciabili oltre al famoso aumento di 10.000 tonnellate già avvenuto nel periodo di Natale 2016. Un dettaglio importante che sottolinea la notevole solerzia degli uffici, che hanno provveduto in tempi record ad approvare una modifica all’impianto presentata dal gestore ACEA soltanto il 14 marzo scorso. L'assessore Buschini si conferma un vero uomo di chiesa che ad ogni festività si ricorda delle sue origini Ciociare e ci porta un "regalo". Altra attrice della manfrina la politicante identificata nel Sindaco di Roma Virginia Raggi che nel nome dell'onestà  invia 300.000 Tonnellate l'anno in  rifiuti da bruciare presso l'inceneritore di San Vittore gestito da ACEA. Con questa manfrina, tra il gatto e la volpe o meglio tra il gatto e la gatta, Roma invia i rifiuti in Ciociaria  e la Regione Lazio autorizza le linee degli inceneritori ai danni esclusivi dell'incolpevole popolazione della provincia di Frosinone. Fare Verde non tarderà a riunire il Comitato Provinciale Premio Gnomo per l'Ambiente per l'assegnazione dell'ambito premio all'assessore all'Ambiente della Regione Lazio ed invierà i complimenti per l'onestà  al Sindaco Raggi invitando entrambi a trasferire il loro domicilio a San Vittore nel Lazio. Le motivazioni per l'assegnazione del Premio Gnomo per l'Ambiente all'Assessore Buschini: Si è distinto come uomo di chiesa che non dimentica mai di festeggiare le feste comandate portando i suoi famosi regali tossici in Provincia di Frosinone. Infine Fare Verde Provincia di Frosinone si augura che l'Assessore all'Ambiente della Regione Lazio non ci porti nessun regalo per Natale 2017 perchè se ne può benissimo fare a meno.






 Tra i due litiganti la Ciociaria MUORE

giovedì 13 aprile 2017

MSGC: Parte da Monte San Giovanni Campano la possibile soluzione mondiale dei rifiuti.

Fare Verde critica il lavoro svolto dalla Provincia di Frosinone per le opere di sfalciatura lungo la provinciale che serve per accedere a Monte San Giovanni Campano perchè hanno la sorpresa come le uova di Pasqua.
L’amministrazione Provinciale non ha mai preso in considerazione la sperimentazione segreta attuata dal Vicesindaco con Delega all'Ambiente del Comune di Monte San Giovanni Campano per la riduzione dei rifiuti e come sempre  ha iniziato a ripulire il tratto di strada tra il Ponte Papetti e via Cappuccini ma chi dirigeva i lavori di sfalcio forse non si è reso conto di aver portato alla luce l’opera di inciviltà degli utenti della strada. In buona sostanza è emersa tanta immondizia relativa al generalizzato fenomeno del littering che colpisce anche altre strade sul territorio Monticiano. Logicamente il Vicesindaco  ha sottolineato questa bazzecola del littering diffuso con il suo  silenzio tombale perchè egli  è notoriamente impegnato nello sviluppo della Green Economy e nel raggiungere gli obiettivi Europei dell'Economia Circolare e di certo non può abbandonare le sue attività per bazzecole del genere quando è quasi pronto per la soluzione che potrebbe interessare l'intera umanità.
In buona sostanza a Monte San Giovanni Campano le discariche vengono lasciate dove sono ( Torrente Amaseno, Bosco Portella , Incoronata e Montecastellone), non vengono ripuliti i luoghi fatti oggetto del littering e di abbandono rifiuti ma nonostante ciò vengono annunciati dati trionfalistici per la raccolta differenziata. Fare Verde pur essendo scettica sui dati pubblicati dal Comune e pur non riuscendo a capire il trionfalismo in quanto NON è stato centrato l’obiettivo del 65% per la raccolta differenziata si arrende di fronte alla certificazione del Comune e della SAF annunciando veloci ed intense comunicazioni dirette al Ministero dell’Ambiente e alla Direzione Generale della Commissione Europea per precisare l'andamento dei dati certificati evidenziando quelli relativi alla sbalorditiva riduzione dei rifiuti di circa il 40% del totale. A tal proposito Fare Verde chiederà al Commissario Europeo all’Ambiente Carmelu Vella di invitare il Viscesindaco con delega all’Ambiente di Monte San Giovanni Campano a Bruxelles per far spiegare all’intera Unione Europea come si riducono i rifiuti di circa il 40% in un mese , alla buona di Dio, senza attuare nessun progetto di utilità, senza ricerca, senza investimenti e con incassi per la pubblica amministrazione visto che non ci sono state riduzioni per le bollette significative per la popolazione. Invito che dovrà essere accettato per forza dal Sig. Commissario Europeo perché la pratica segreta, virtuosa, avveniristica e sbalorditiva attuata dal Comune di Monte San Giovanni Campano per la riduzione dei rifiuti può risolvere il problema dei rifiuti in tutta l’Unione Europea e sicuramente potrà essere adottata dal prossimo vertice dei 7 Grandi come soluzione Mondiale per i rifiuti delle Nazioni maggiormente sviluppate. Fare Verde da parte sua proporrà alla Comunità Scientifica la candidatura per il nostro Vicesindaco con delega all’Ambiente al Premio Nobel per le Scienze Economiche in quanto è stato capace di realizzare buona parte degli obiettivi dell’Economia Circolare con il silenzio, la felicità e la condivisione della popolazione.

Infine se le buone pratiche del Vicesindaco con delega all'Ambiente del Comune di Monte San Giovanni Campano relative alla drastica riduzione dei rifiuti verranno adottate dall'Unione Europea ci sarà un risparmio di MILIARDI di EURO che potranno essere utilizzati per migliorare la qualità della vita nell'Unione.



lunedì 10 aprile 2017

MSGC: Si produce meno immondizia e si paga allo stesso modo

In seguito alle decisioni del Consiglio Comunale del 10.4 2017 che confermano le tariffe TARI 2016 per l'anno 2017 Fare Verde Monte San Giovanni Campano sospende qualsiasi attività di segnalazione per i rifiuti abbandonati fino a Settembre 2017 perché sul territorio di Monte San Giovanni Campano è interpretata ad esclusivo sfavore della popolazione e dell'Ambiente la Legge 147/2013 che disciplina la TARI. La tassa per i rifiuti, individua quale metodo per il calcolo delle tariffe non più’ soltanto il ben noto metodo normalizzato di cui Dpr 158/1999, ma anche altri criteri “in alternativa”. Più’ in particolare, la Legge 147/2013 all’art. 1 commi 650 -651 e 652 dispone:
650. La TARI è corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare coincidente con un'autonoma obbligazione tributaria.
651. Il comune nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al decreto Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n.158.
652. Il comune, in alternativa ai criteri di cui al comma 651 e nel rispetto del principio «chi inquina paga», sancito dall'articolo 14 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti, può commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti. Le tariffe per ogni categoria o sotto categoria omogenea sono determinate dal comune moltiplicando il costo del servizio per unità di superficie imponibile accertata, previsto per l'anno successivo, per uno o più coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa di rifiuti.
Il Comune di Monte San Giovanni Campano avrebbe potuto ma non ha voluto utilizzare dal 2014 altri criteri per determinare le tariffe TARI, nel rispetto di quanto previsto dal comma 652 di cui sopra, evitando le forti tensioni sociali verificatesi nel 2013 al momento dell’applicazione della Tares, ora abrogata, laddove sono emerse differenze enormi tra categorie in termini di tariffa applicata rispetto al costo reale del servizio. In buona sostanza dal 2015 e precisamente da quando Fare Verde fece notare l'inspiegabile e misteriosa riduzione dei rifiuti di circa il 40% del peso totale la popolazione di Monte San Giovanni Campano produce ufficialmente meno immondizia indifferenziata e meno umido che vengono smaltiti ad un costo notevolmente inferiore (circa 300.000 euro in meno) mentre le bollette sono rimaste pressoché invariate.
Dalla mancata ridistribuzione del denaro risparmiato con il minore conferimento si evince in modo incontrovertibile che non è stato interpretato in modo benevolo per la popolazione il principio "CHI INQUINA PAGA". Di fatto inquiniamo di meno e paghiamo sempre allo stesso modo. Fare Verde ritiene che il comportamento del Comune di Monte San Giovanni Campano non sia di buon esempio per chi abbandona i rifiuti e per chi non osserva le leggi dello Stato e della Regione Lazio per la raccolta differenziata e ciò è provato dala mancata ridistribuzione del denaro risparmiato, dal mancato raggiungimento del 65% per la raccolta differenziata, dalla mancanza del regolamento Comunale per la raccolta differenziata, dall'assenza dell'isola ecologica, dalla mancanza di convenzioni con discariche per gli inerti, dal mancato recupero degli oli esausti vegetali, dalla distribuzione di contenitori e buste per la raccolta differenziata che NON provengono da materiale di riciclo (in barba al GPP) e per le numerose discariche a cielo aperto mai bonificate. Nello specifico il Comune di Monte San Giovanni Campano nonostante le segnalazioni e l'intervento delle Forze dell'Ordine non ha bonificato le discariche a cielo aperto tenendole per collezione o forse aspettando di seppellirli come è già accaduto. Si ricordano infine le principali discariche mai bonificate:
Bosco Portella, Torrente Amaseno, Incoronata e Felzarago.

Per ultimo Fare Verde INVITA un Assessore Comunale che non ha costruito immobili abusivi ( gli altri li riteniamo incompatibili) ad un pubblico confronto per la raccolta differenziata.

 

domenica 26 marzo 2017

MSGC: Le polveri sottili quale emergenza ambientale assassina.

L'Italia e l'Europa hanno deciso il valore massimo giornaliero di 50 micron grammi/ metro cubo per le polveri sottili quando per l’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità) il livello «sicuro» per evitare malattie è di 20 microngrammi/mc, senza mai raggiungere in un giorno i 50 micron grammi/mc. La direttiva europea (poi diventata legge italiana) è molto più blanda, per ragioni politiche, ed è stata criticata: il livello annuale del Pm10 non può essere superiore a 40 microngrammi/mc (il doppio dell’Oms), e i 50 microngrammi/mc in un anno non possono essere superati più di 35 volte. La triste realtà percepita da Fare Verde è la seguente: Per logica a questo punto ci dobbiamo ammalare per forza nonostante i piani di risanamento dell'aria e qualunque altra azione messa in atto per rientrare nei limiti della legge Italiana in quanto i valori da osservare per legge sono almeno cinquanta volte più del doppio di quelli previsti dall'OMS per stare al sicuro. Ancora una volta si gioca con la vita della popolazione per il Dio denaro perchè ridurre le polveri sottili vuol dire ridurre la produzione industriale, la circolazione e quindi i consumi. In buona sostanza in nome del consumismo dobbiamo morire di morte lenta e senza poter far nulla per fermare l'assassino invisibile che ci sta uccidendo.
Nonostante ciò la comunità di  Monte San Giovanni Campano ad esempio si permette il lusso di detonare i fuochi pirotecnici seppur proibiti dalla circolare della Regione Lazio nel suo Piano di Intervento Operativo e ciò vuol significare che l'emergenza ambientale dell'inquinamento dell'aria  viene affrontata con tanta superficialità persino dalle Istituzioni  che  dovrebbero  gestirla.
Di fatto mai come in questo caso vale il detto: Così è il Santo e così è la festa ma ci scapperà da ridere nel vedere la popolazione pregare per stare bene quando è la popolazione stessa che ha attuato l'autodistruzione ignorando quasi completamente le prescrizioni e gli inviti della Regione Lazio che come si ribadisce non risolvono il problema ma lo attenuano semplicemente in quanto i valori stabiliti per legge sono al disopra di quelli previsti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Resta solo da ascoltare nuovamente da voci di becera ignoranza che a Monte San Giovanni Campano l'inquinamento dell'aria non c'è e che l'inquinamento dell'aria si trova ad altre parti. Per i motivi sopra citati Fare Verde inviterà specialisti Medici per illustrare alle Istituzioni Locali e alla Popolazione il fatto mai taciuto dalla nostra Associazione che l'inquinamento dell'aria provoca malattie gravissime, e per prima il CANCRO, alle vie respiratorie che cusano la morte prematura e inspiegabile di tante persone.