sabato 3 giugno 2017

MSGC- A Campolato manca l'acqua potabile dal 29 Maggio 2017

 La popolazione di Campolato (COLLI) da lunedì 29 Maggio con i rubinetti a secco. Il gestore del servizio idrico, si spera ancora per poco, dopo aver aumentato le bollette del 326% dal 2004 non si è reso ancora conto che il servizio fornito non è assolutamente proporzionato alla spesa sopportata spiacevolmente dalla popolazione anche perché la gente è stufa di avere i rubinetti a secco e di pagare l’aria compressa proveniente dalle condutture. In buona sostanza se una famiglia nel 2004 per un consumo di 250 metri di acqua pagava il servizio integrato con una somma di 292 euro per la stessa fornitura di aria e acqua nel 2017 si ritrova a pagare la somma di euro 952,oo. Oramai sono 13 anni che continua la storiella dell’acqua che manca nei rubinetti al primo caldo utile ma non c’è mai una storiella analoga  per le bollette che sono sempre presenti con aumenti stratosferici  che sono fuori dalla grazia di Dio tanto da far pensare alla popolazione di essere sfruttata in modo sfacciato.
Fare Verde dopo aver sollecitato la popolazione a fare segnalazioni ad Acea vuole richiamare l’attenzione del primo cittadino di Monte San Giovanni Campano per la grave criticità ambientale in corso ricordandogli che se questa sarà un’estate arida per la popolazione per lui ci sarà
un’altra tipologia estiva fatta di gente che inevitabilmente scenderà per strada a protestare e avrà un bel da fare per sedare gli animi.

giovedì 1 giugno 2017

FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: Nuove multe dall'Unione Europea per la disca...

FARE VERDE PROVINCIA DI FROSINONE: MSGC: Nuove multe dall'Unione Europea per la disca...: E' il caso di dire che le Istituzioni Europee risplendono di luce propria per trasparenza e gentilezza tanto è vero che lo stesso Co...

MSGC: La sorgente "Carbonaro" soffre di siccità apparente.

Svelato il mistero della sorgente “Carbonaro” in siccità apparente.
Il fontanile di una delle sorgenti di superficie presenti sul territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano con il tempo ha ridotto il gettito di acqua e la popolazione locale oramai si era messa l’anima in pace in quanto aveva creduto che la causa fosse imputabile ad un problema di siccità. Improvvisamente è comparso sulla scena l’anziano Fontaniere Capo del Comune oramai in pensione che ha svelato il mistero dell’acqua quasi scomparsa alla sorgente “Carbonaro”. In buona sostanza il buon Bruno Mastrantoni ha spiegato a Fare Verde che il pozzo sorgivo ubicato poco più in alto del fontanile è praticamente pieno di radici degli alberi che hanno occluso quasi totalmente la conduttura dell’acqua sorgiva che grazie alla forza di gravità porta il prezioso liquido al fontanile sito in località Carbonaro.
Quindi la storica sorgente “Carbonaro” non è in secca e il suo gettito ridotto è chiaramente riconducibile alla mancanza di manutenzione e pulizia.
L’ex dipendente Comunale ha spiegato che quando era in servizio presso l’Ente Comune provvedeva lui stesso alla manutenzione e alla pulizia del piccolo pozzo sorgivo e ora nonostante le sue richieste non è riuscito ad ottenere quella piccola opera di manutenzione necessaria per il naturale deflusso dell’acqua.
Fare Verde dopo un sopralluogo si è resa conto che effettivamente l’anziano fontaniere ha ragione e quindi si augura che il Comune di Monte San Giovanni Campano scenda in campo con una bella opera di pulizia. Appena il Comune di Monte San Giovanni Campano avrà deciso di fare la piccola opera di manutenzione al pozzo sorgivo di via Carbonaro sarà premura di Fare Verde ripulire il fontanile per renderlo nuovamente fruibile alla popolazione. Si resta in attesa della piccola opera manutentiva da parte del Comune di Monte San Giovanni Campano con la speranza di non dover iniziare l'ennesima battaglia per i pochi spiccioli che occorrono per la piccola opera manutentiva al pozzo della sorgente "Carbonaro"


Nella foto il nostro Bruno Mastrantoni già Fontaniere Capo del Comune di Monte San Giovanni Campano


giovedì 25 maggio 2017

MSGC - ABUSIVISMO EDILIZIO: "Chi sorveglierà i sorveglianti stessi?"

Fare Verde Monte San Giovanni Campano con una nota del giorno 11.4.2017 si è rivolta al Sig. Prefetto di Frosinone nel merito di alcune procedure in corso che riguardano alcuni manufatti abusivi. La nostra Associazione con la trasparenza di sempre pubblica l'estratto della nota senza ledere la privacy di nessuno. " Fare Verde è conscia del fatto che Monte San Giovanni Campano è un paese strano dove i controllati sono anche i controllori e non a caso sono ... omissis... In buona sostanza buona parte degli amministratori (con la a minuscola) che dovrebbero difendere il territorio dall'abusivismo sono i primi ad aver realizzato strutture abusive. A che cosa è servito spendere tutti quei soldi per la progettazione del piano regolatore generale se poi vengono trovati tutti i modi possibili e immaginabili compreso quelli illegali per eluderlo o per non osservarlo? La nostra Associazione di Protezione Ambientale nell'interesse collettivo vuole capire se per gli amministratori comunali è usato lo stesso procedimento previsto dalle leggi Italiane che viene usato per i comuni cittadini e se c'è un palese conflitto di interessi nel ruolo Istituzionale che rivestono. Sono passati giorni dal momento in cui è stato presentato una richiesta di accesso agli atti per le strutture abusive già realizzate e riconducibili ad almeno 4 amministratori e ancora non c'è stata risposta. La gravità del fatto è che sono interessati per aver realizzato strutture abusive proprio gli amministratori che dovrebbero essere i custodi del territorio e dell'ambiente. Per loro vale quanto scritto da Giovenale:"Quis custodiet ipsos custodes?" Chi sorveglierà i sorveglianti stessi? e meglio rappresentato da Platone con il suo «Γελοῖον γάϱ τόν γε φύλαϰα φύλαϰος δεῖσϑαι» «È certamente ridicolo che un custode abbia bisogno di un custode». A prescindere dalla satira di Giovenale e dalle esternazioni filosofiche di Platone che calzano a pennello rimane il dubbio che la reale democrazia, la trasparenza e la correttezza Istituzionale siano stati uccisi con un colpo alla nuca e che gli eletti con il loro comportamento di dubbio rispetto giuridico cerchino di beatificare la loro figura nell'immaginario della popolazione lasciando intendere che tutto è permesso ponendo in essere la guerra del bene immaginario contro il male, rappresentato da chi difende il territorio, con le sempre ottime pratiche del vittimismo.
Per quanto brevemente esposto la nostra Associazione CHIEDE il suo intervento diretto e preciso con la finalità di risolvere questa incresciosa situazione che indebolisce sempre più la parte sana della popolazione che è rispettosa delle leggi dello Stato e della Regione Lazio.
Si resta in attesa di un suo riscontro e si porgono i più deferenti saluti."
Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha inviato le sue doglianze al Sig. Prefetto di Frosinone in data lontana da qualsiasi evento elettorale con la finalità di dimostrare che l'intervento non ha fini di strumentalizzazione ed è in attesa divenire degli sviluppi per questa incresciosa vicenda.


mercoledì 24 maggio 2017

MSGC: Sospensione del servizio idrico e segnalazione perdita dall'acquedotto Comunale

Fare Verde marca ad uomo la uscente ACEA. Una mattina di passione  per i Monticiani che hanno tempestato Fare Verde di telefonate per il mancato approvvigionamento idrico. In buona sostanza ACEA non ha mandato l'acqua neppure per le tre/quattro ore in cui è solita farlo quasi ogni mattina. L'iscritto di Fare Verde Gerardo Pellegrini responsabile della grafica si è attivato telefonando ad ACEA mentre il Presidente del Gruppo Locale di Fare Verde si rivolgeva all'Ufficio Tecnico del Comune. Logicamente ACEA ha negato qualsiasi segnalazione per il disservizio in corso mentre l'Ufficio Tecnico rimasto senza acqua potabile aveva già segnalato l'inconveniente. Alla fine dei giochi è stato appurato che molto probabilmente è scattato il salva vita alle pompe idrauliche ed è quindi saltata la fornitura idrica alla popolazione. Fare Verde ha quindi ottenuto il ripristino del servizio idrico verso le ore 11.00 del mattino ma vuole sottolineare che la vita del Capoluogo di Monte San Giovanni Campano non può essere affidata ad uno strumento che vale circa 10 euro.
Nella stessa mattinata del 24 Maggio è arrivata come una beffa la segnalazione di una perdita dall'acquedotto Comunale in località Ara De' Santi. In buona sostanza mentre la popolazione soffre la carenza idrica per vari motivi l'acqua continua a perdersi nei campi come un triste presagio per quello che accadrà durante l'estate 2017 come del resto è già accaduto durante tutte le estati dal 2004 al 2016.



domenica 21 maggio 2017

Fare Verde dona 130 piante di Lavandula ed inizia la lotta biologica alle zanzare.

MSGC: Il Gruppo Locale Fare Verde Monte San Giovanni Campano ha donato 130 piante di Lavandula ai Monticiani. La manifestazione si è tenuta davanti al Bar Romeo  in Piazza Guglielmo Marconi nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano nella mattina del 21 Maggio 2017. L'incontro con i cittadini è stato organizzato come azione di contrasto biologico alle zanzare ed è stato pubblicizzato esclusivamente sul Network Facebook, intenzionalmente, per verificare se le battaglie in difesa dell'Ambiente combattute da Fare Verde sono seguite dalla popolazione. Risultato più che postivo in quanto sono state donate tutte le piante che sono state gentilmente concesse dal Vivaio Universal di Scifelli. Inizia così un modo nuovo e sostenibile per combattere i Culicidi e un modo come un altro per abbellire il paese. La nostra Associazione ringrazia la popolazione che mai come in questo momento è attrice sul proprio territorio e annuncia un nuovo appuntamento per la terza domenica del mese di Giugno quando saranno donate altre piante ornamentali per continuare l'azione di contrasto biologico alle zanzare e per abbellire il paese. Fare Verde sottolinea che il Comune di Monte San Giovanni Campano ha deliberato la partecipazione al concorso Comuni Fioriti e la nostra compagine  da vera Associazione Ambientalista  ha risposto e risponderà nel migliore dei modi con la sua partecipazione per rendere il nostro paese sempre più verde e decoroso fornendo piante ornamentali che hanno fiori bellissimi e profumati ma che allo stesso tempo forniscono l'utilità di combattere le zanzare senza l'uso di sostanze chimiche. Infine c'è l'ultima considerazione: E' sempre bello ricevere una pianta e ogni cuore si intenerisce con un pensiero gentile.
 
 



MSGC: Chi inquina di più paga di meno?

Il servizio per la raccolta differenziata porta a porta deve essere unificato. Di fronte alla tariffa Tari che è uguale per tutti c'è disparità di trattamento per il servizio della raccolta differenziata porta a porta tra il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano e le frazioni. Nello specifico da quando nel 2015 fu allargata la raccolta differenziata al 100% del territorio  la frazione umido dei rifiuti nel Capoluogo viene conferita e raccolta tre volte la settimana mentre nelle zone esterne al Capoluogo e quindi sul resto del territorio l conferimento e le prese per l'umido sono due. Nel Capoluogo l'umido viene raccolto il martedì, il giovedì e il sabato mentre nelle frazioni l'umido viene raccolto il Martedì e il sabato mentre la tariffa della tassa TARI è uguale per tutti.  Fare Verde ha iniziato una serie di consultazioni con le Associazioni che tutelano i consumatori per capire se gli utenti clienti hanno diritto ad un ristoro economico per quanto hanno versato in più per il servizio della raccolta dei rifiuti porta a porta ed ha dato mandato ai suoi legali per studiare la criticità con la finalità unica di risolvere il dilemma. Fare Verde ritiene che con il metodo attuato dal Comune di Monte San Giovanni Campano viene meno il principio della Direttiva Europea 2004/35/CE recepito dall'Italia con Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 che all'art. 178 comma 3 recita: 
" La gestione dei rifiuti e' effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nel rispetto dei principi dell'ordinamento nazionale e comunitario, con particolare riferimento al principio comunitario "chi inquina paga". A tal fine la gestione dei rifiuti e' effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza." Proporzionalità che svanisce di fronte al fatto inconfutabile che una parte dei Cittadini di Monte San Giovanni Campano pur conferendo meno rifiuti pagano allo stesso identico modo di quelli che ne conferiscono  di più e ciò è dimostrato dal fatto che le buste date per la raccolta dell'umido sono uguali per tutti.