domenica 1 settembre 2019

MSGC - Chiaiamari è la frazione più grande di Isola del Liri - Nuovo piano di cementificazione generale Episodio 2°

E' ormai passato un decennio e i risultati del Piano Regolatore Vigente sono ben presenti. Ad esempio la frazione Chiaiamari si è sviluppata in modalità "selvaggia", senza seguire nessuna regola e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. A Chiaiamari esiste quel fenomeno di "conurbazione anomala" ed infatti è stato favorito l'insediamento urbano di una grande fetta di popolazione senza alcun criterio. Normalmente un centro urbano importante è un polo d’attrazione per molti abitanti  che vi trovano lavoro,  vita sociale servizi alla persona  e vi si stabiliscono. Quando molta gente si concentra in una stessa zona la frazione  cresce fino a congiungersi con altre frazioni e contrade  vicine formando così un agglomerato urbano, chiamato conurbazione. La conurbazione di Chiaiamari si è espansa a macchia d’olio intorno al nulla  e termina là dove i campi e il verde ritornano a essere più abbondanti rispetto alle costruzioni e i centri abitati sono ben distinguibili tra loro. Di fatto non c'è nulla che possa attrarre la popolazione in quel luogo tanto è vero che c'è la quotidiana fuga sistematica della popolazione da quella realtà verso Isola del Liri che campa sul denaro speso dai Monticiani di Chiaiamari rendendo la frazione monticiana la più grande frazione "rignicola" dell'oltre Liri. Praticamente una conurbazione che non serve a Monte San Giovanni Campano in quanto
è di stretta pertinenza  dalla cittadina di Isola del Liri poiché lì si  trovano  concentrati: le scuole superiori, la ASL, gli ambulatori . le banche, i supermercati, l'ufficio postale aperto di pomeriggio, i pullman per Roma ecc. ecc  e ciò comporta che troppe persone vivono  una parte della loro vita in quella  conurbazione anomala. Di fatto Chiaiamari dovrebbe avere più autonomia dal Comune di Monte San Giovanni Campano o distaccarsi completamente e a questo punto è auspicabile un referendum per la divisione territoriale del Comune in modo da dare potere decisionale agli abitanti di quella frazione che oramai sono sempre più distanti mentalmente dal senso di appartenenza alla Comunità Monticiana.
Praticamente il Piano regolatore vigente non ha offerto nulla alla popolazione residente di Chiaiamari e al contrario in un sorta di sfruttamento ha preteso tasse sui terreni definiti per convenzione edificabili ma che poi per esserlo sono soggetti a meccanismi complicatissimi. Nessuno sviluppo programmato per il territorio, nessuna infrastruttura nuova dedicata alla popolazione, nessun luogo dove poter socializzare senza chiedere delibere per l'uso di un parcheggio spacciato per piazza e soprattutto nessuna area verde dove i bambini possono giocare tutti insieme. Praticamente una frazione senza futuro dove c'è tanto spazio che non può essere utilizzato per la schietta volontà di chi amministra il paese. La popolazione di Chiaiamari dovrebbe iniziare a chiedere allo spiritoso politico locale cosa deve avere in cambio in servizi (non in piaceri personali) dopo aver versato tanto denaro alle casse Comunali con le tasse sui terreni edificabili.
Fare Verde non vuole offendere nessuno pubblicando la foto aerea di Chiaiamari (dall'alto lo scempio territoriale è palese) e perciò pubblica la foto della chiesa.



sabato 31 agosto 2019

MSGC - Nuovo Piano di cementificazione Generale - Episodio 1° - L'Area Verde a Paglia -

L'area Verde costruita a Paglia resta uno dei capolavori dell'ingegneria moderna che andrebbe messo sui libri universitari e fatto argomento di lezioni sull'ingegneria bellica da non realizzare mai. La struttura è una colata  di cemento armato monoblocco realizzata per deturpare l'Ambiente  dove prima esisteva una costruzione del '700 che in tempo passato fungeva come casa per le partorienti.
Ebbene l'area verde, di cui non si fa accenno al progettista per nostro amor proprio, costruita  a Paglia non ha un solo filo di erba ed è dotata di una sorta di scalinata a mo' di anfiteatro Greco che  risulta  pacchiana  e provoca senso di repulsione . La leggenda locale vuole che il tecnico nel progettarla si sia ispirato durante una gita a Paestum ma forse avrebbe fatto bene a mangiare solo mozzarelle e rimanere chiuso nel ristorante per tutta la durata della gita. Una struttura, come si accennava  prima, forse figlia degli ultimi scampoli della Guerra Fredda  che racchiude tutto lo scibile umano  per il consumo del cemento armato  tanto da farla essere una "cosa" a prova di bomba all'Idrogeno. A tal proposito Fare Verde consiglia di verniciare l'area verde con un colore mimetico per evitarne l'inclusione  nella lista delle strutture belliche adatte al lancio di missili nucleari  a media gittata e a tal proposito potrebbe soddisfare la curiosità di tanti un eventuale calcono sui Megatoni   necessari per provocarle qualche danno. Nel frattempo lo SCIENZIATO che ha  permesso tale scempio  in aperta campagna vorrebbe essere il "mandante" per il nuovo piano di cementificazione oops regolatore generale. Questo è solo il 1° episodio della saga "Devastazione del territorio e cementificazione compatta"... presto seguirà il 2° episodio...

Ben evidenziata l'Area Verde costruita al 100% in cemento armato in località Paglia di Monte San Giovanni Campano

Particolare del cemento armato che vuole ricalcare i posti a sedere di un anfiteatro Greco probabilmente visto durante una gita a Paestum

martedì 20 agosto 2019

MSGC - A Colli i rifiuti dell'Ufficio Tecnico Manutentivo Comunale.

Fare Verde Gruppo di Monte San Giovanni Campano è rimasta basita quando sono arrivate le foto dei locali sottostanti la piazza Aldo Moro nella frazione di Colli in Monte San Giovanni Campano. I locali che nell'immaginario dovrebbero essere il magazzino Comunale sono stati trasformati in una sorta di discarica con tanto di "zoccole" al seguito. C'è di tutto e anche di più di quanto si possa immaginare e da qui sorge una domanda legittima: Quis custodiet ipsos custodes?
 Il custode di quei luoghi è nientemeno che l'Ufficio Tecnico Manutentivo Comunale che ha la responsabilità per la gestione dell'igiene urbana. Una cosa da non credere per la quantità dei rifiuti presenti che vanno esattamente in antitesi con quanto raccomanda il Comune alla popolazione.
 Il Comune pretende per legge la raccolta differenziata e  che la popolazione chiami il numero verde della Sangalli per il conferimento dei rifiuti ingombranti ma poi accumula i propri in locali che potrebbero avere altre destinazioni molto più nobili e diverse dallo stoccaggio per i  rifiuti.
 I Monticiani di Colli non meritano "monnezza" e "zoccole grandi come conigli"!
 Il comportamento avuto fino a questo momento dal Comune deve cambiare e deve diventare più rispettoso nei confronti della popolazione stanziale e soprattutto quei locali devono essere bonificati.
 Fare Verde chiede infine al Comune di portare anche queste foto all'avvocato che è in ordine di pagamento con delibera di Giunta Comunale di  400 euro  per contrastare  le  richieste di accesso agli atti della nostra Associazione  e i  post sul degrado urbano.




lunedì 5 agosto 2019

Piglio - ZERO rifiuti indifferenziati per l'evento pubblico di Fare Verde Gruppo del Piglio. Un esempio da seguire.

L'evento di valorizzazione enogastronomica del territorio organizzato da Fare Verde Gruppo Piglio il 3 Agosto 2019, oltre ad aver avuto un grande successo di pubblico, è stato l'occasione per fare il punto sullo Stato dell'Ambiente 2019 nella provincia di Frosinone. Il presidente Dott. Marco Belli  infatti chiama la giornata per la promozione "evento" ed ha voluto l'ostensione del logo di Fare Verde per dare un carattere ecologico all'iniziativa . La popolazione ha risposto in massa ed ha domandato, si è informata e alla fine è andataa via consapevole che l'Ambiente va protetto come ha sottolineato anche il Sindaco di Piglio. Il Presidente di Fare Verde Piglio Nicola Ciervo e i volontari di Fare Verde Piglio hanno dimostrato che si può organizzare un evento pubblico senza produrre rifiuti indifferenziati e senza plastica proponendo prodotti tipici della Ciociaria in presentazioni totalmente compostabili che poi saranno trasformate in compost per fertilizzare il terreno. Non si è assistito a quel triste fenomeno di rifiuti prodotti da inviare in discarica. Questo evento però oltre ai giovani ha visto protagoniste le DONNE del Piglio che si ringraziano per la determinante partecipazione ed infatti hanno preparato dolci, pane fatto in casa e prodotti della cucina casereccia. Re dell'evento è stato l'ottimo vino del Piglio che gode del riconoscimento internazionale certificato come la D.O.C e G. Commercianti , Artigiani, Aziende Agricole, Amministrazione Comunale e privati Cittadini hanno concorso in tutti i modi possibili e immaginabili per realizzare il successo dell'iniziativa. Il Presidente  di Fare Verde  Provincia di Frosinone  alla fine dell'evento ha dichiarato: I successi di questi giorni che Fare Verde sta ottenendo sono il segno tangibile che almeno in provincia di Frosinone la popolazione è consapevole che per vivere bene ci deve essere un Ambiente sano. "Forse sarò un inguaribile ottimista ma tanti ragazzi e bambini che si informano e vogliono partecipare è un ottimo segno positivo e fa ben sperare per il futuro. Ha bacchettato la politica Ciociara definendola (tranne alcune eccezioni) distante dai problemi che assillano la popolazione come l'uso insostenibile delle risorse idriche , i rifiuti che vengono da Roma , il ritardo dell'economia circolare, l'assenza di simbiosi industriale, le discariche dei rifiuti, gli inceneritori sulla qualità dell'aria e infine si è dilungato sull'agricoltura che è economicamente poco produttiva per carenza di programmazione, per il gap sull'e commerce e per la sua mancata specializzazione nella produzione di prodotti di nicchia da ottenere con produzioni biologiche" .. Il Presidente di Fare Verde Piglio Nicola Ciervo, infine,  ringrazia la popolazione e l'Amministrazione Comunale  per la grande collaborazione ricevuta e fissa un nuovo appuntamento durante l'estate 2020.

















domenica 14 luglio 2019

MSGC - Fare Verde ritiene l'ordinanza sindacale n.7 del giorno 11.7.2019 sulla crisi idrica impossibile da rispettare


Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano ad un'attenta lettura dell'ordinanza n.7 emessa dal sindaco del Comune di Monte San Giovanni Campano per il divieto di utilizzo dell'acqua erogata dal pubblico  'acquedotto  per scopi diversi da quelli potabili ed igienico sanitari rappresenta a S. E il Prefetto di Frosinone e alle Forze dell'Ordine   che tale ordinanza potrebbe essere  impossibile da rispettare da parte della popolazione.
Punto per punto le parti dell'ordinanza impossibili da rispettare: 

"- Di non prelevare acqua con tubi di gomma o altro mezzo, da qualsiasi fontana o diramazione dell'acquedotto pubblico, per effettuare il lavaggio di autoveicoli e per l'approvvigionamento di acqua in altri locali o botti -"
Osservazione: E' noto alla popolazione e  alle Forze dell'Ordine locali che il territorio di  Monte San Giovanni Campano da oltre 15 anni è soggetto a puntuale crisi idrica che ogni estate si presenta più puntuale dell'Ufficio delle Entrate ed è noto a tutti che la popolazione per sopperire al razionamento idrico anche primaverile, autunnale e invernale  ha dovuto installare botti (serbatoi e cisterne) per l'approvvigionamento idrico che sono collegate direttamente alle tubature metalliche di ogni casa. Fanno  eccezione  le case presenti nelle contrade Reggimento, Carbonaro e Colle Pupazzo che sono servite dal SII 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno senza interruzione. Quindi al 95% della popolazione di Monte San Giovanni Campano risulta impossibile e oneroso  staccare le botti (serbatoi) dagli impianti fissi per rispettare l'ordinanza sindacale n.7. A fronte di ciò risulta quasi impossibile alle Forze dell'Ordine garantire il rispetto della stessa ordinanza per l'accesso nelle case che  potrebbe essere negato dalla popolazione e che comunque  turberebbe l'ordine pubblico.
-Di non destinare, l'acqua dell'acquedotto pubblico per uso edilizio, commerciale o industriale e comunque ad ogni e qualsiasi attività non connessa strettamente e unicamente alla garanzia e salvaguardia dell'igiene pubblica e della salute pubblica -
Osservazione: Fare Verde resta basita di fronte ad una crisi idrica così devastante e chiede come mai a fronte dell'ordine apocalittico emanato dal Sindaco di Monte San Giovanni Campano sono in funzione ristoranti, bar , piscine private, pizzerie, panetterie, pasticcerie, vengono irrorati i prati  al Cimitero dei Cappuccini  , al giardinetto pubblico ubicato in via Pozzo San Paolo e troppo lungo sarebbe l'elenco da scrivere.
Di fatto e inconfutabilmente   tale punto dell'ordinanza non può essere rispettato da chi gestisce le  attività produttive, proprio nel momento che dovrebbero guadagnare qualcosa, in quanto  di per se già fragili per pregresse scelte politiche sbagliate. Tale ordinanza in questo punto specifico pone in serio imbarazzo le Forze dell'Ordine che vengono citate nell'ordinanza sindacale.
Infatti l'ordinanza n.7 emessa dal sindaco recita: I contravventori saranno perseguiti a norma di legge, oltre alle sanzioni previste dalla legislazione vigente, ivi compresa la denuncia penale presso gli uffici Giudiziari competenti. I vigili Urbani e gli Agenti della Forza pubblica sono incaricati di vigilare sulla esecuzione della presente ordinanza.
Fare Verde oltre a non riconoscere una così profonda crisi idrica in quanto parte della popolazione non conosce razionamento idrico protesta in modo vibrato sulle modalità di esecuzione dell'ordinanza.
Tuttavia Fare Verde nel caso in cui tale crisi idrica  apocalittica per affermazione e convincimento del sindaco su suggerimento di ACEA dovesse continuare nel tempo ha già chiesto  il rispetto INTEGRALE dell'ORDINANZA SINDACALE n.7 emessa il giorno 11 Luglio 2019 soprattutto per tutte le attività produttive. Nel caso in cui l'ordinanza non sarà rispettata come è già in accadimento sarà nostra premura segnalare all'Autorità Giudiziaria chi ha trasgredito e chi non l'ha fatta rispettare. Se c'è crisi idrica apocalittica ci deve essere per tutti indistintamente.