Non basta un mercatino nelle mura del convento per far diventare biologica una produzione agricola come non basta un articolo sul giornale e non basta neppure l'isteria popolare che segue le stupidaggini di ciarlatani e politici dalle dubbie qualità morali. Per ottenere le produzioni agricole e zootecniche BIO e la loro sicura commercializzazione a km zero si deve attuare un percorso preciso previsto dal Regolamento dell'Unione Europea che concede il riconoscimento dei prodotti e l'applicazione del marchio Eco Life.
La normativa EU prevede l’obbligo di assoggettamento al sistema di controllo di tutti gli attori della filiera, a partire dalla produzione agricola fino alla commercializzazione.
Sono 12 Organismi di controllo ODC autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la certificazione degli operatori del biologico in Italia. Sul loro operato vigilano le Regioni e le altre autorità pubbliche preposte alla vigilanza (Repressione Frodi, NAS, Carabinieri Forestale, Polizia Provinciale ecc.). L’obbligo di assoggettamento al regime di controllo, inizialmente previsto solo per i produttori agricoli, zootecnici e preparazioni alimentari, è stato esteso prima alla vendita al dettaglio di prodotti sfusi e preincartati (es. reparto ortofrutta, gastronomia, pane e prodotti da forno, ecc.) e poi all’attività di magazzinaggio e distribuzione all’ingrosso. Solo i punti vendita che commercializzano esclusivamente prodotti confezionati e sigillati direttamente al consumatore (o utilizzatore finale) sono esentati dall’obbligo di assoggettamento al regime di controllo. Per utilizzatore finale si intende, ad esempio, l’agricoltore che acquista le sementi presso i consorzi agrari e altre rivendite specializzate , non ancora soggetti agli obblighi di controllo imposti dal Reg. CE 834/07
L'attività di vigilanza sugli OdC è svolta da ARSIAL (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura del Lazio) che ha dedicato alle produzioni biologiche un Focus tematico disponibile su http://www.arsial.it/arsial/produzioni-biologiche/
La normativa EU prevede l’obbligo di assoggettamento al sistema di controllo di tutti gli attori della filiera, a partire dalla produzione agricola fino alla commercializzazione.
Sono 12 Organismi di controllo ODC autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la certificazione degli operatori del biologico in Italia. Sul loro operato vigilano le Regioni e le altre autorità pubbliche preposte alla vigilanza (Repressione Frodi, NAS, Carabinieri Forestale, Polizia Provinciale ecc.). L’obbligo di assoggettamento al regime di controllo, inizialmente previsto solo per i produttori agricoli, zootecnici e preparazioni alimentari, è stato esteso prima alla vendita al dettaglio di prodotti sfusi e preincartati (es. reparto ortofrutta, gastronomia, pane e prodotti da forno, ecc.) e poi all’attività di magazzinaggio e distribuzione all’ingrosso. Solo i punti vendita che commercializzano esclusivamente prodotti confezionati e sigillati direttamente al consumatore (o utilizzatore finale) sono esentati dall’obbligo di assoggettamento al regime di controllo. Per utilizzatore finale si intende, ad esempio, l’agricoltore che acquista le sementi presso i consorzi agrari e altre rivendite specializzate , non ancora soggetti agli obblighi di controllo imposti dal Reg. CE 834/07
Come si certifica una produzione biologica
Nella Regione Lazio
I prodotti biologici per essere
commercializzati devono avere una certificazione che garantisca la loro
provenienza da aziende operanti in conformità alla normativa
europea.
Le aziende agricole e quelle di
trasformazione devono sottoporsi al controllo di un ente autorizzato il
quale viene definito Organismo di Controllo (OdC). Gli OdC in Italia sono autorizzati dal Ministero delle politiche agricole alimentari
e forestali ad effettuare i controlli diretti nelle aziende e a
certificare le produzioni biologiche.
Per visionare l'elenco completo degli
OdC ed accedere a tutte le informazioni sull’Agricoltura Biologica è
possibile consultare il sito del Sistema d’Informazione Nazionale
sull’Agricoltura Biologica www.sinab.it
L'attività di vigilanza sugli OdC è svolta da ARSIAL (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura del Lazio) che ha dedicato alle produzioni biologiche un Focus tematico disponibile su http://www.arsial.it/arsial/produzioni-biologiche/
Procedure da seguire per la conversione al metodo biologico
Dopo essersi informati presso le
Associazioni di produttori, le Organizzazioni professionali agricole o
gli Organismi di Controllo ed avere valutato se il biologico rappresenta
una reale opportunità , sarà possibile entrare nel
settore seguendo delle procedure codificate da normative Statali e
Regionali che regolano il sistema.
Per iscriversi occorre compilare una
notifica di attività con il metodo biologico ed inviarla
all'amministrazione regionale e all'organismo di controllo privato che
si è scelto.
Come da Decreto Ministeriale n. 2049
del 01/02/2012 e sue successive modifiche e integrazioni, le aziende
interessate sono tenute a presentare richiesta di inizio attività
tramite Prima Notifica informatizzata da presentarsi utilizzando il SIB
(Sistema Informativo Biologico) operante sulla piattaforma informatica
SIAN www.sian.it; tale
richiesta sarà presentata alla Regione Lazio e all'Organismo di
Certificazione prescelto, tramite conferimento di delega da parte
dell'operatore, ai soggetti autorizzati alla compilazione della notifica
di attività con metodo biologico (CAA o tecnici abilitati
dall'Amministrazione competente a tale scopo).
Le procedure per la presentazione
delle notifiche informatizzate sono stabilite dalla Determinazione
Dirigenziale n. A08907 del 07/09/2012; di seguito si riportano i
principali passaggi:
- Costituzione/Aggiornamento Fascicolo Aziendale (CAA)
I CAA, Centri di Assistenza Agricola, sono disciplinati dal decreto ministeriale 27 marzo 2001 e successivamente dal D.M. 27 marzo 2008 - Compilazione Notifica (CAA - Tecnico abilitato delegato)
- Stampa Notifica (CAA - Tecnico abilitato delegato)
- Firma dichiarazione di impegno della Notifica (Operatore Bio)
- Apposizione Marca da Bollo da Euro 16,00 (Operatore Bio) - la data apposta sulla marca da bollo deve essere antecedente o contestuale alla data di rilascio della notifica (art. 2, D.P.R. 642/72)
- Rilascio Notifica e stampa Ricevuta di Accettazione (CAA - Tecnico abilitato delegato)
- Trasmissione Notifica alla Regione Lazio e all’OdC prescelto (Operatore - CAA - Tecnico)
Subito dopo il rilascio informatico, la
Notifica cartacea firmata e in bollo, con allegata la Ricevuta di
Accettazione e copia di un Documento di Riconoscimento in corso di
validità di chi ha firmato è trasmessa alla Regione Lazio - Direzione
Regionale Agricoltura - Area Decentrata Agricoltura (ADA) competente per
territorio:
- ADA FROSINONE - Via Francesco Veccia 23 - 03100 Frosinone
- ADA LATINA - Via di Villafranca 2/D - 04100 Latina
- ADA RIETI - Via Tavola D'Argento snc - 02100 Rieti
- ADA ROMA - Via Rodolfo Lanciani, 38, 00162 Roma
- ADA VITERBO - Via Mariano Romiti 80 - 01100 Viterbo.
La trasmissione della Notifica cartacea
all’ADA competente può avvenire per Raccomandata A/R, PEC o consegna a
mano. Nel caso in cui la Notifica venga trasmessa tramite PEC è
necessario inviare unitamente una dichiarazione sostitutiva per marca da
bollo resa ai sensi del D.P.R. n. 445/2000
La Notifica di Variazione va
presentata entro trenta giorni dall’intervenuta variazione, con le
stesse modalità della Prima Notifica.
La notifica è una dichiarazione
d'impegno ad assoggettare l'azienda al sistema di controllo di un OdC,
osservare le norme comunitarie, nazionali e regionali e accettare le
misure sanzionatorie previste in caso di infrazione.
Nell’area pubblica di SIAN è disponibile l’elenco degli Operatori Biologici Italiani https://www.sian.it/aBiologicoPubb/start.do